Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

apparve un lungo pugnale delle forze speciali dell’esercito

aveva pensato di approfittare delle vacanze di Natale. ¶ Ruben

durante l’ultimo weekend delle vacanze di Natale. ¶ «Cosa

avorio. ¶ Controllai l’ammontare delle banconote. «Basteranno. Il suo

anonimi acquistati in una delle periodiche svendite dei tanti

sedia e presi una delle sue sigarette senza filtro

l’avvocato sulla sproporzione delle forze messe in campo

prese dal tavolino una delle tante foto incorniciate e

Anna Identici. Era una delle mie cantanti preferite. Cantava

mezz’ora. Poco prima delle ventuno un capitano della

domandò, citando le sigle delle due maggiori organizzazioni guerrigliere

di loro l’attenzione delle commesse, mentre i due

per sbaglio, in una delle tante retate. Ti hanno

fece includere nella lista delle visite al passaggio della

di Alacrán, Jaramillo e delle loro compagne. ¶ Max mi

qualcosa?». ¶ «Sì. Ho anche delle foto. Dovevo spedirtele ieri

pericolosissimo assassino, ex militare delle forze speciali, condannato a

scoprimmo che l’insediarsi delle nuove mafie straniere nel

feci un rapido riassunto delle nostre indagini. Alla fine

stato appurato nel corso delle indagini, non ha mai

non dire a nessuna delle sue connazionali che era

sfoggiò il sorriso galante delle grandi occasioni. «Bella signora

a seguire il telegiornale delle venti. E in quella

in un bizzarro miscuglio delle due lingue. ¶ «Hola, Tía

sigaretta, per nulla preoccupata delle parole del mio socio

le spalle. «Perché hai delle informazioni sul contatto». ¶ «Esatto

una sfoglia per fare delle pappardelle che avrebbe poi

inchieste. I casi, scoprire delle verità, le piccole schermaglie

ne frega un cazzo delle tue pene d’amore

aveva nascosta nel pacchetto delle sigarette. «I nomi sottolineati

colombiana che possa darci delle informazioni?» domandai. ¶ «No. Non

territori inesplorati. Era una delle poche cose che non

Non è il momento delle menate, questo, dobbiamo assolutamente

Battiamo invece l’ambiente delle colombiane, alla fine riusciremo

desidera seccature. La base delle narici era arrossata. La

ufficio o in una delle stanze dove fai sbattere

È arrivato il momento delle decisioni importanti». ¶ La segretaria

privé non apre prima delle nove di sera». ¶ Il

e coperti dal suono delle voci e delle televisioni

suono delle voci e delle televisioni che provenivano dagli

scovolini per la pulizia delle pistole. Nei cassetti camicie

che sufficiente per rifarmi delle spese di questo viaggio

attingendo dai fondi neri delle operazioni speciali» intervenne Rossini

dirigemmo verso la pensione delle due colombiane. Questa volta

dei giubbetti antiproiettile e delle modeste blindature delle auto

e delle modeste blindature delle auto e dei motoscafi

auto e dei motoscafi delle forze dell’ordine. ¶ Lo

di plastica. Aisa aggiunse delle pastiglie polverizzate di naprossene

minuti le mani esperte delle due colombiane confezionarono la

zoccoli si era infilato delle scarpe da ginnastica e

la professione, senza avvalermi delle prove che potrebbero scagionarlo

che agiva all’interno delle carceri, col compito di

l’attività degli esponenti delle varie mafie assicurati alla

obiettivo del gruppo, una delle ultime trovate del dipartimento

saltare un’operazione speciale delle forze dell’ordine. La

sarebbe risaputo nell’ambiente delle forze dell’ordine e

diverso. Con l’arrivo delle organizzazioni straniere è cambiata

alla notizia. Un blitz delle fiamme gialle e della

operazione. I carabinieri, responsabili delle indagini, avevano ipotizzato un

fatti un’idea precisa delle nostre intenzioni. Lo spazio

parte che si occupava delle pasticche». ¶ La bottiglia di

e l’inconfondibile antennino delle auto civette della questura

si sedette nuovamente. «Una delle ragazze portate in Giappone

diventata un’entraîneuse. Una delle tante. ¶ «Non hai paura

marxistas hijos de perra delle Farc». ¶ «Ci puoi giurare

andata». ¶ «Anch’io ho delle cose da dirti». ¶ Mi

su Victoria nell’ambiente delle entraîneuse. Una parola qui

della Tía o quelli delle organizzazioni che gestiscono la

solo una storia. Una delle tante.