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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Bruto primo, 1787

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1787
della tragedia del liberatore di Roma. ¶ A voi, egregio
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1787
potrà a voi parere di adulazione contaminato; poiché non
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1787
poiché non conoscendovi io di persona, e vivendo noi
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1787
per potere altamente scrivere di libertà; spero di avere
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1787
scrivere di libertà; spero di avere almeno per tal
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1787
credo indegno del tutto di mescere al vostro il
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1787
giuro. — Agli occhi intanto ¶ di Roma intera, in questo
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1787
ancora! universal vendetta ¶ pria di morir... ¶ Bruto ¶ Sperare? omai
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1787
a Roma». ¶ Collatino ¶ Degna di Bruto, alta è tua
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1787
estrar dal palpitante ¶ cor di Lucrezia il ferro, che
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1787
ancor, per bocca mia, di tutta ¶ Roma al cospetto
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1787
sol nascente, riempiendo vassi ¶ di cittadini attoniti; già corso
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1787
corso ¶ è per via di Valerio ai molti il
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1787
effetto, in veder morta ¶ di propria man la giovin
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1787
cangiò. Gli estremi detti ¶ di Lucrezia magnanima mi vanno
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1787
vedrà Roma, ch'io di lei son figlio, ¶ non
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1787
de' Tarquini: e quanto ¶ di non romano sangue entro
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1787
stuolo ¶ venir ver noi: di favellare è il tempo
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1787
ancora ¶ dell'innocente sangue di pudica ¶ Romana donna, di
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1787
di pudica ¶ Romana donna, di sua man svenata. ¶ Ecco
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1787
Ei vive ancor, ma di vendetta ¶ vive soltanto, infin
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1787
pur; ma fino al soltanto, ¶ che dei Tarquini
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1787
Bruto ¶ Voi tutti, ¶ carchi di pianto e di stupor
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1787
carchi di pianto e di stupor le ciglia, ¶ su
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1787
volgete in me pien di ferocia il guardo: ¶ dagli
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1787
guardo: ¶ dagli occhi miei di libertade ardenti ¶ favilla alcuna
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1787
ardenti ¶ favilla alcuna, che di lei v'infiammi, ¶ forse
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1787
eccola, è giunta. ¶ Già di servi (che il foste
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1787
per me, chieggo ¶ sol di morir per voi; pur
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1787
capo ¶ oggi il furor di Collatino, e il mio
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1787
vestirsi ¶ per gli oppressor di Roma? — Al campo è
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1787
assentirestel voi? ¶ Popolo ¶ Oh, di qual giusto alto furor
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1787
si vede il corpo di Lucrezia portato e seguìto
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1787
io 'l giuro: ¶ né di re mai l'abbominevol
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1787
e verace ¶ non è di Bruto il cuore. — Io
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1787
cuore. — Io giuro inoltre, ¶ di far liberi, uguali, e
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1787
esser non puovvi ¶ nulla di ascoso a un popol
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1787
in lor terrore: ¶ or di bell'opre alla sublime
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1787
noi. ¶ Popolo ¶ Il primo che vivrem noi, fia
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1787
attonita il vederti ¶ signor di Roma quasi... ¶ Bruto ¶ Di
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1787
di Roma quasi... ¶ Bruto ¶ Di me stesso ¶ signor me
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1787
me vedi, e non di Roma, o Tito: ¶ né
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1787
per la patria quel che in Roma io
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1787
campo era d'uopo ¶ di quel che immenso la
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1787
impresa ¶ lieve fora, e di Bruto indi non degna
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1787
degno non fora ei di compirla. — Al fero ¶ immutabil
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1787
tuo bollore accoppia; ¶ così di Bruto, e in un
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1787
Bruto, e in un di Roma figlio, ¶ Tito sarai
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1787
in miglior punto ¶ incontrarti. Di gioia ebro mi vedi
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1787
lieve, ¶ esser de' pur di lieto augurio a Roma
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1787
a Roma ¶ tal principio di guerra. Avervi io parte
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1787
pari io bramo, ¶ che di star loro a fronte
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1787
suon da tergo udiva ¶ di destrier che correa su
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1787
in umil suon, messo di pace, ei chiede ¶ l
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1787
né più solenne il potea mai scerre ¶ per
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1787
e udrà risposta ¶ degna di Roma, io spero. ¶ Tiberio
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1787
Giove, ¶ massimo, eterno protettor di Roma; ¶ prestami, or deh
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1787
non entra ¶ per ciò di stolta ambizione il tarlo
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1787
vostri) ¶ ebro non son: di libertade io 'l sono
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1787
libertade io 'l sono; ¶ di amor per Roma; e
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1787
fia questo; e ognun di voi ¶ me pur soverchi
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1787
padre ¶ dei Romani, e di Roma. ¶ Bruto ¶ O figli
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1787
pur piace ¶ onorar me di un tanto nome) io
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1787
a tutti innanzi ¶ trattar di tutti la gran causa
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1787
Tanta è parte or di Roma ogni uom romano
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1787
re tiranno; e voi, di loro il fiore, ¶ senatori
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1787
in voi l'ardir di opporci invan, sorgea. ¶ Valerio
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1787
oltre il comune incarco ¶ di servitù gravissimo, a tor
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1787
al popol debbe ¶ alcun di noi, tranne gli uccisi
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1787
intero; ¶ né omai tentar di soverchiarla in altro, ¶ che
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1787
re. Sublime, eterna ¶ base di Roma, fia quest'odio
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1787
Oh degni voi soltanto ¶ di soverchiarci omai! La nobil
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1787
La nobil gara ¶ accettiam di virtù. Non che gl
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1787
intanto: ¶ in nome lor di favellarvi ei chiede. ¶ Il
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1787
i sensi ¶ oda ei di Roma, e a chi
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1787
intera, e in atto ¶ di ascoltarti. Favella. ¶ Mamilio ¶ ... Assai
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1787
a me. Sublime ¶ annunziator di regi cenni, ai padri
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1787
tutti parla; ¶ e udrai di tutti la risposta, in
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1787
egli è, sol degno ¶ di appalesar nostr'alme. Or
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1787
tremo. ¶ — Tarquinio re... ¶ Popolo ¶ Di Roma no. ¶ Mamilio ¶ — Di
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1787
Di Roma no. ¶ Mamilio ¶ — Di Roma ¶ Tarquinio amico, e
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1787
padre... ¶ Popolo ¶ Egli è di Sesto ¶ l'infame padre
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1787
infame padre, e non di noi... ¶ Bruto ¶ Vi piaccia
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1787
ei m'invia ¶ messaggero di pace; e per me
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1787
perder abbia oggi ei di Roma il trono ¶ a
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1787
tutta ¶ la impura schiatta di quel Sesto infame? ¶ Servio
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1787
loro ¶ intesto è poi di oppressioni e sangue; ¶ senatori
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1787
uccisi; tratto ¶ dai servigi di Marte generosi, ¶ (a cui
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1787
regio orgoglio e del di lui servaggio: ¶ ed altre
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1787
la mertano: e costoro ¶ di roman sangue non fur
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1787
cener vil ridotto; ¶ né di lui traccia pure omai
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1787
Nume, il genio tutelar di Roma ¶ favella in Bruto
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1787
forse ¶ chiederci ardisce or di Tarquinio il brando. ¶ Popolo
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1787
sole ¶ fuori esser dei di Roma. ¶ Mamilio ¶ Oh! come
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1787
ei sol non merta ¶ di nascer figlio di Tarquinio
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1787
merta ¶ di nascer figlio di Tarquinio; e ch'io
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1787
tuo giovin petto, ¶ dei di te stesso, e in
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1787
tua. ¶ Bollente or tu di libertà, non vedi ¶ né
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1787
io 'l credo. Ma, di Roma ¶ il concorde voler
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1787
il concorde voler... ¶ Mamilio ¶ Di un'altra Roma ¶ ho
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1787
nostre. Ah! forse, ¶ meglio di me, potrà il fratel
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1787
Immantinente trarmi ¶ ei fuor di Roma debbe: uno assoluto
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1787
vostro padre. — Oh quanto ¶ di voi mi duole, o
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1787
ch'io non temo ¶ di svelarvela. ¶ Tiberio ¶ Perfido... ¶ Tito
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1787
Mamilio ¶ Udite, udite, ¶ figli di Bruto, ciò che dirvi
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1787
alta causa e giusta ¶ di un legittimo re, tentati
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1787
né vo', l'onor di cosa che arte nulla
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1787
popolar consesso, ¶ ch'io di nascosto ricevea l'invito
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1787
della più nobil parte ¶ di Roma. — Or voi, ben
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1787
sì ratto ¶ il comando di espellerti; ma tardo ¶ pur
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1787
Vitelli cugini: io fuor di Roma ¶ volo, il ritorno
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1787
Mamilio ¶ Franco parlai, perché di cor gentile ¶ io vi
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1787
se il vuoi; più di tornar lo affretti, ¶ più
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1787
quale ¶ empio sospetto?... ¶ Mamilio ¶ Di evidenza io parlo; ¶ non
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1787
evidenza io parlo; ¶ non di sospetto. Anco i Vitelli
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1787
essi, che a Bruto di amistade astretti ¶ eran quanto
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1787
amistade astretti ¶ eran quanto di sangue, anch'essi or
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1787
i più illustri nomi ¶ di propria man dei congiurati
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1787
nascoso messo è già di Roma uscito; ¶ già il
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1787
aiutarlo; il forte ¶ re di Chiusi è per lui
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1787
favellar segreto? O fuor di Roma ¶ trar mi vogliate
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1787
trar mi vogliate, o di catene avvinto ¶ ritenermivi preso
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1787
vero del padre, ¶ e di Roma vi punge, e
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1787
Roma vi punge, e di voi stessi; ¶ voi stessi
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1787
Che speri?... ¶ Mamilio ¶ Aggiunti ¶ di propria mano i nomi
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1787
a fine ¶ vi avvenìa di condurre, un frutto almeno
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1787
giuste cose. Ad ascoltar di bocca ¶ propria del re
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1787
ito ai Tarquini è di costui già il messo
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1787
eccovi il foglio. ¶ Me, di tai nomi ricco, uscir
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1787
tai nomi ricco, uscir di Roma ¶ tosto farete, affin
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1787
sforza ¶ solo il bene di tutti. ¶ Tiberio ¶ Oh ciel
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1787
qual fia ¶ il fin di tante orribili sventure?... — ¶ Ma
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1787
ardire ¶ avrà il nemico di rivolger fronte ¶ ver Roma
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1787
Roma ancor, ci adunerem di nuovo ¶ a respingerlo noi
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1787
ansio, veniva ¶ io fuor di Roma ad incontrarti. ¶ Bruto
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1787
tardi ¶ riedo, ma pieno di speranza e gioia. ¶ I
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1787
che, al primo aspetto, di valor fea mostra. ¶ Su
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1787
del tiranno. Oh! quai di pura ¶ gioia sublime alte
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quale?... ¶ Collatino ¶ L'util di Roma il vuol; ten
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tu, porgevi almen ristoro ¶ di speranza e vendetta: ed
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inaudito, crudo, orrido esemplo ¶ di spietata fortezza. — Infra i
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espresso a fretta, ¶ pria di nona, a Tiberio ebbi
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1787
a Tiberio ebbi spedito, ¶ di farlo uscir tosto di
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1787
di farlo uscir tosto di Roma. ¶ Collatino ¶ Il sole
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1787
Che miro io qui? di propria man vergati ¶ nomi
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1787
non sei... — Ma, ancor di Roma ¶ consol non men
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1787
a lui nell'espellerlo di Roma. ¶ A fida guardia
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1787
fu pietade al certo ¶ di Giove, somma, che scoperto
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1787
Bruto ¶ Il consol io ¶ di Roma sono. — Io chieggo
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voi, se siete ¶ cittadini di Roma. ¶ Tiberio ¶ Il siamo
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1787
siamo; e figli ¶ ancor di Bruto... ¶ Tito ¶ E il
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1787
vostri ¶ nomi vi stan, di vostro proprio pugno. ¶ Voi
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1787
dunque ¶ siete, non più di Bruto figli omai; ¶ figli
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1787
e giuro, ¶ che niun di noi la merta. ¶ Bruto
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1787
noi del tutto indegni ¶ di tua pietà non siam
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1787
stava in vostra man di andarne ¶ liberi meco a
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1787
potesse, ¶ che fera sete di vendetta e sangue? ¶ A
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1787
oh cielo! — Ah! cittadin di Roma ¶ non eri tu
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1787
me tradivi... Né figliuol di Bruto ¶ eri tu allor
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1787
Ah! pur troppo voi di Bruto foste, ¶ più che
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1787
Bruto foste, ¶ più che di Roma, figli! In rio
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1787
son più assai ¶ infelice di voi... Deh! poiché a
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Il tutelar celeste ¶ Genio di Roma espressamente or forse
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1787
Addio,... miei figli. — ¶ Consol di Roma, ecco a te
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1787
foglio. ¶ Sacro dovere al novel t'impone ¶ di
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1787
dì novel t'impone ¶ di appresentarlo a Roma tutta
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appunto in simil ora ¶ di libertà le prime voci
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1787
stava. In questo ¶ orribil , parte tutt'altra (ahi
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1787
nel foro, ai Numi ¶ di pria morir che mai
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1787
corte, in ozio molle, ¶ di tirannia gustato han l
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perano: corrotti ¶ putridi membri di città novella, ¶ vuol libertà
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1787
noi quindi al certo di servir più degni. ¶ Io
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1787
Popolo ¶ Oh degni voi di miglior sorte!... — Ah! voglia
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1787
dal servir sedotti, ¶ né di plebei né di patrizi
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1787
né di plebei né di patrizi il nome ¶ abbian
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1787
fosse. Il popol giusto ¶ di Roma, osserva ogni diritto
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1787
ogni diritto: è base ¶ di nostra sacra libertà, la
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1787
Ben festi, in vero, di sottrarre al nostro ¶ primo
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espresso ¶ se ne vaglian di Roma? Assai più l
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1787
e al petto usbergo ¶ di libertade abbiamo?... ¶ Valerio ¶ Arsi
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1787
tempo. ¶ Collatino ¶ — Degno è di voi, magnanimo, il partito
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1787
Bruto, ¶ tacito, immobil, sta?... Di pianto pregni ¶ par che
183
1787
che fia mai? Liberator di Roma, ¶ di Lucrezia marito
184
1787
mai? Liberator di Roma, ¶ di Lucrezia marito, e consol
185
1787
d'orror compresi e di pietade, attoniti, ¶ piangenti, muti
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1787
andava ¶ Mamilio al re di questo foglio: a lui
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1787
lui, ¶ pria ch'ei di Roma uscisse, io torre
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i cittadin qui inscritti ¶ di aprire al re nella
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1787
veggio?... Oh fera lista!... ¶ Di propria man scritto ha
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1787
cielo!... ¶ Collatino ¶ ... A ognun di loro ¶ mostrato il foglio
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Fratelli ¶ della consorte eran di Bruto... ¶ Popolo ¶ Oh cielo
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fanno ¶ raccapricciar d'orror... Di mano... il foglio... ¶ a
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1787
più nol son costoro. ¶ Di versar tutto il sangue
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1787
sol, tu il vero ¶ di Roma re, popol di
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1787
di Roma re, popol di Marte, sei. ¶ Fu da
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1787
cielo! ¶ Ecco i figli di Bruto. ¶ Collatino ¶ Oimè!... non
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eccovi or tutti. Ognun di voi, se il puote
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dovuta ¶ sia la pena di morte? ¶ Silenzio universale ¶ Bruto
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che ascolto?... ah! voce ¶ di cittadin fia questa? Al
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base ¶ una ingiustizia orribile di sangue ¶ porreste voi? perché
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del consol: scritti eran di proprio pugno ¶ fra i
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1787
mannaia sovr'essi. — Alma di ferro ¶ non ho...Bruto
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è questo il tempo ¶ di tua pietà: per me
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Il padre, il Dio ¶ di Roma, è Bruto... ¶ Popolo
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1787
Popolo ¶ È il Dio di Roma... ¶ Bruto ¶ Io sono
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1787
i littori in procinto di ferire i congiurati.