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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
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1902
e, se lo vorrete, di fare anche voi una
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1902
se vi sarà qualcosa di bello o di curioso
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1902
qualcosa di bello o di curioso da vedere. ¶ — Se
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1902
tutto può darsi. ¶ — Speriamo di no, – disse Jean Bonnin
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1902
mio ottimo Jean Bonnin, di prendere a mio nome
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1902
a mio nome consegna di Saint-Malin.... sino al
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1902
scorrere. ¶ La nostra cesta di vimini, entrò nel buio
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1902
nostra testa la voce di Jean Bonnin. ¶ La discesa
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1902
luminoso del pozzo: sotto di noi buio profondo. ¶ La
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1902
opportuno dare il cenno di affrettare alquanto la discesa
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1902
avvenisse. ¶ Una piccola quantità di resina accesa restò aderente
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1902
solamente a pochi tratti di filo, che sotto il
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1902
fondo della nostra navicella di vimini, sprofondavamo spaventosamente.... ¶ V
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1902
ebbe come un attimo di arresto: quindi cominciò ridiscendere
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1902
formavano come una specie di guaina, lungo la superficie
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1902
cui la nostra prigione di vimini scivolava trattenuta nella
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1902
in quell’attimo indimenticabile di vita. ¶ Sempre abbandonati l
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1902
strano alito caldo, come di vapore, che avvolgeva le
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1902
meno tremenda del pensiero di restare là, sospesi, per
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1902
ma così spasmodiche impressioni di quei momenti, sentii un
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1902
momenti, sentii un fiotto di sangue ottenebrarmi la mente
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1902
uno strano tepore pieno di benessere si diffondeva in
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1902
e scorsi chino sopra di me un volto ansioso
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1902
che riconobbi subito: quello di Edoardo. ¶ Tentai di sollevarmi
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1902
quello di Edoardo. ¶ Tentai di sollevarmi. ¶ — Sei proprio tu
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1902
io, – rispose la voce di Edoardo. ¶ — Non sogno?... sono
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1902
Io non distingueva nulla di preciso intorno a me
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1902
me: ma il volto di Edoardo emanava luce, il
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1902
mi rispose la voce di Edoardo, – non comprendo.... galleggiamo
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1902
abbia piuttosto l’apparenza di un vapor luminoso, di
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1902
di un vapor luminoso, di una nebbia di luce
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1902
luminoso, di una nebbia di luce…. ¶ — Ah! – mormorai, guardando
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1902
Ah! – mormorai, guardando sotto di me. ¶ — Ma guarda dunque
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sottili bagliori.... che iridescenze di perla.... ¶ Ebbi la forza
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1902
perla.... ¶ Ebbi la forza di abbassare una mano. ¶ — È
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1902
amico. – Ah! Tu credi di essere ancora sulla terra
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1902
intenzione a quanto pare di trattenerti un bel pezzo
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1902
ci possa accadere è di morir di fame, nell
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1902
accadere è di morir di fame, nell’attesa di
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1902
di fame, nell’attesa di sprofondar in qualche vortice
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1902
in tutto questo cumulo di cose vi sia come
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1902
penso io. ¶ — Intanto vediamo di comprendere un poco chiaramente
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1902
nelle viscere della terra. ¶ — Di questo te ne sono
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1902
completamente sveglio?... ¶ — Perfettamente padrone di me. Passato il primo
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1902
Passato il primo momento di sbalordimento durante la caduta
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1902
sono reso lucidamente edotto di quanto avveniva. La cesta
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1902
ma tale da permetterci di respirare, (il che è
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1902
in seguito calcolare – dopo di che siamo stati deposti
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1902
legge anche lui Cronaca di frate Francesco.... trova la
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1902
nota in margine.... e di suo pugno vi scrive
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1902
completamente.” ¶ — E non manca di consacrarle con tanto di
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1902
di consacrarle con tanto di firma. ¶ — Lo vedi? ¶ — Cerchi
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1902
causa la poca prudenza di questo benedetto tuo signor
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1902
ne sappiamo nulla più di prima! ¶ — Purtroppo è vero
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1902
degli studiosi.... dei topi di biblioteca.... gente seria, come
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1902
perchè no! ¶ — Ci muniremo di una corda lunga, come
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1902
scuola dello zio. ¶ — Gelosia di scopritori! ¶ — Sicuramente. Non si
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1902
si sa mai.... ¶ — Speri di trovar qualche tesoro? ¶ — Chissà
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1902
se non d’oro, di qualche prezioso secreto scientifico
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1902
doveva esser stata munita di un uscio per tenerla
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1902
e forse anche celata. Di questo antico uscio ora
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1902
insieme – se la dimensione di questo ce lo permetteva
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1902
seduti entro una specie di navicella da pallone, leggiera
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1902
ma solida, una specie di robusta canestra di vimini
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1902
specie di robusta canestra di vimini ch’io avrei
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1902
essa una seconda fune, di pari lunghezza, e così
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1902
pari lunghezza, e così di seguito finchè occorresse. ¶ I
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1902
fra le guide alpine di nostra conoscenza più intelligenti
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1902
e dai polsi dotati di certi muscoli di acciaio
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1902
dotati di certi muscoli di acciaio!... ¶ Quando essi conobbero
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1902
conobbero la nostra idea di sprofondare giù nel misterioso
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1902
no, e ci consigliarono di smettere l’idea. ¶ Alfine
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1902
ch’era inutile tentar di distorci da quello ch
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1902
posso che chiamarla così) di vimini, e ne sorvegliai
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1902
Essa aveva il fondo di legno a mo’ di
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1902
di legno a mo’ di zattera, perchè nel caso
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1902
acqua potessimo sostenerci su di essa a galla. ¶ Aveva
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1902
robustissime involte dalle cordicelle di sostegno, le quali mettevano
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1902
solidamente attaccata la fune di trazione. ¶ Terminata la cesta
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1902
giorno dopo. ¶ Il mattino di quel famoso giorno dopo
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1902
più che mai decisi di tentare la bizzarra avventura
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1902
doveva permettere alla fune di scorrer dolcemente e continuamente
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1902
su la nostra prigione di vimini. ¶ Tutto era pronto
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1902
per dare il segnale di cominciare a lasciar scorrere
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1902
discesa, quando.... ¶ Un rumore di passi precipitosi nella Biblioteca
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1902
nella Biblioteca, un andito di respiro ansante e finalmente
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1902
io sentiva che qualcosa di strano.... voi stavate preparando
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1902
Voi eravate preoccupati.... qualcosa di bizzarro stavate almanaccando.... di
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1902
di bizzarro stavate almanaccando.... di nuovo.... d’inaudito!... ¶ — Ebbene
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1902
Eduardo mi fe’ cenno di calmarmi. ¶ — Ah! e mel
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1902
voi state tentando qualcosa di stravagante, di mai fatto
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1902
tentando qualcosa di stravagante, di mai fatto.... e lo
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1902
è venuto il capriccio di fare una piccola gita
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1902
d’ispezione..... negli abissi di questo nostro pozzo... Tanto
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1902
mani, in vero atto di domandare una grazia: ¶ — Fatemi
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1902
promettiamo.... al nostro ritorno, di riferirvi tutto ciò che
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1902
prati ed agli alberi di rifiorir di nuovo sopra
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1902
agli alberi di rifiorir di nuovo sopra quella terra
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1902
essa si componeva esclusivamente di vecchie edizioni, rilegate in
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1902
Una enorme quantità poi di libri sacri del secolo
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1902
un tal frate Francesco di Andrea della città di
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1902
di Andrea della città di Turras, sopra le mirabili
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1902
una mia certa pratica di topo di biblioteca, doveva
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1902
certa pratica di topo di biblioteca, doveva risalire alla
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1902
volume io, frate Francesco di Andrea della città di
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1902
di Andrea della città di Turras, scriverò alcuni ricordi
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1902
breve parole delle novità di Turras e di dicto
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1902
novità di Turras e di dicto Castello et d
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1902
scripti del dicto paese di Turras e comenzeremo da
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1902
Yafet uno dei figliuoli di Noè, il quale partendosi
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1902
nomi. Poi le genti di lui discesero e vennero
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1902
dilettava. Fra questi discendenti di Jafet venne uno Barone
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1902
firma recente dello zio di Edoardo. ¶ Restai lungamente pensoso
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1902
avevano tutto il sapore di un indovinello. ¶ Chiamato a
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1902
significare quel bizzarro tipo di mio zio con queste
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1902
nulla ci fu dato di scoprire che ci potesse
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1902
vecchi libri, suscitando nembi di polvere e provocando famose
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1902
e provocando famose fughe di topi ivi acquartierati pacificamente
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1902
acquartierati pacificamente da secoli, di generazione in generazione; ogni
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1902
ogni cantuccio, ogni ripiano di scansia fu frugato, scrutato
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1902
detto quell’originale zio di Edoardo. ¶ Non eravamo noi
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1902
mani il famoso manoscritto di frate Francesco che ho
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1902
già ho avuto occasione di accennare, era legato d
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1902
fui colpito dalla vista di alcuni caratteri che mi
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1902
che mi apparvero sotto di essa. ¶ Incuriosito tagliai con
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1902
tosto una lunga striscia di carta manoscritta. ¶ La svolsi
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1902
anch’essa dello zio di Edoardo. ¶ Ma osservandola bene
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1902
non potei a meno di dare in una viva
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1902
in una viva osservazione di rammarico. ¶ Peccato! ¶ L’acqua
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1902
gli sforzi miei e di Edoardo, ci fu dato
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1902
in quel fittissimo ammasso di parole, scritte minutamente, che
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1902
ormai del frenetico desiderio di venirne a capo ad
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1902
spero, almeno. ¶ — Vediamo dunque di venirne a capo. ¶ — Non
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1902
a capo. ¶ — Non chiedo di meglio. ¶ — Cominciamo intanto col
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1902
una cosa. ¶ — Parla. ¶ — Cerchiamo di ragionare in poco.... o
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1902
poco.... o, meglio ancora, di coordinare alquanto le idee
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1902
Chissà che lo sprazzo di luce che cerchiamo.... ¶ — Non
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1902
le mani la Cronaca di frate Francesco, quella che
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1902
lettura, sente il bisogno di appoggiare quanto sta leggendo
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1902
quassù ha l’abitudine di far sparire tutto, sin
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1902
quale tratto della narrazione di frate Francesco l’anonimo
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1902
in piedi. ¶ — Un lampo di luce! ¶ — Di’, dunque.... ¶ — Il
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1902
Un lampo di luce! ¶ — Di’, dunque.... ¶ — Il pozzo! ¶ — Ebbene
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1902
Non è il momento di scherzare, amico mio. ¶ — Hai
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1902
tende frangiate di qualcosa di ancor vagamente lucente che
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1902
sala della biblioteca: piena di vecchi libracci – alcuni dei
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1902
libracci – alcuni dei quali di vero valore – e di
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1902
di vero valore – e di cartacce di cui dirò
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1902
valore – e di cartacce di cui dirò meglio in
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1902
muro la famosa nicchia di cui mi aveva parlato
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1902
grande e misteriosa curiosità di quel vecchio rudere. ¶ Era
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1902
si sprofondava il buio di un nerissimo pozzo. ¶ Provammo
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1902
lieve e lontano tonfo di caduta. I corpi che
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1902
tenebroso vuoto – enormi pietroni di quattro o cinque chili
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1902
quattro o cinque chili di peso – dovevano veramente sprofondare
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1902
curiosità e irrequieta smania di nuove sensazioni mai provate
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1902
spero, – ci confessò egli, – di vedermi apparire una notte
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1902
spettro del Genio protettore di questo caro castello.... Che
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1902
girovaghe!... ¶ Gli augurammo sinceramente di essere soddisfatto nel suo
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1902
impressioni, la nostra parte di castellani solitari. ¶ I primi
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1902
non presentava soverchia ricchezza di locali. ¶ L’unico luogo
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1902
locali. ¶ L’unico luogo di esso veramente interessante era
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1902
annerite cartacce io sperava di trovare qualcosa di nuovo
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1902
sperava di trovare qualcosa di nuovo e di curioso
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1902
qualcosa di nuovo e di curioso. ¶ Nel frattempo io
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1902
il fondatore del Castello di Saint-Malin, un vecchio
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1902
in penitenza sulla vetta di quell’arido monte era
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1902
stupendamente, da principe, pieno di belle donne e di
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1902
di belle donne e di mille raffinate delizie. Un
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1902
il brav’uomo, stanco di tante belle cose e
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1902
tante belle cose e di quella vita – lo credo
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1902
in casa! – aveva pensato di pentirsi del mal passo
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1902
fatto in un momento di debolezza e s’era
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1902
conservare il suo appellativo di santo che aveva posto
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1902
a così duro pericolo di perdere per l’eternità
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1902
leggenda; romantica questa e di sapore medioevale, ma non
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1902
da una strana coppia di sposi – la solita coppia
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1902
in un impeto cieco di tremenda gelosia, facesse sparire
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1902
che il signor zio di Edoardo ebbe scoperto il
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1902
sia saltato in testa di far suo questo castello
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1902
da letto, tutti neri di secolare fuliggine e di
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1902
di secolare fuliggine e di ragnateli polverosi e popolati
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1902
narrazioni piene per noi di vivo interesse folkloristico. ¶ Era
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1902
e nativi colori, efficaci di tutta la loro rozza
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1902
loro rozza vivezza, ricche di tutto il profumo di
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1902
di tutto il profumo di favoloso mistero che le
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1902
una non posso trascurare di far nota al lettore
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1902
valle la lontanissima tradizione di uno strano e spaventoso
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1902
dei secoli. Si trattava di un paesello intero, nel
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1902
Cose orrende si narravan di ciò che avveniva da
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1902
un gran lago brulicante di vermi immondi e di
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1902
di vermi immondi e di strane bestie mai vedute
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1902
camerone pieno di libracci, di cartacce ammuffite, di certi
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1902
libracci, di cartacce ammuffite, di certi scartafacci da stregoni
195
1902
con un vago senso di superstizioso terrore nella voce
196
1902
Intanto la nera massa di Saint-Malin s’era
197
1902
Per figurarsi il paesello di Turras dove arrivammo in
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1902
orizzonte e grandi chiazze di sangue ardevano tutto all
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1902
pensare ad un mucchio di quelle rustiche casette che
200
1902
fanno parte dei presepi di cartoncino, che i grandi
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1902
grandi magazzini del Printemps di Parigi spediscono a migliaia
202
1902
e la grande semplicità di quelle colline verdi e
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1902
quelle colline verdi e di quelle casine di neve
204
1902
e di quelle casine di neve a un sol
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1902
dominava, sorgeva il castello di Saint-Malin, ruvido e
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1902
della piccola chiesa empieva di una cara austerità di
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1902
di una cara austerità di fede, che mi facea
208
1902
dietro la grigia cerchia di vette all’orizzonte e
209
1902
il paesello, noi decidemmo di pernottare nell’unica piccola
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1902
prima nostra cura fu di ordinare la più sontuosa
211
1902
degno d’una scena di pennello fiammingo. ¶ Dalle assi
212
1902
pendeva sulla bianca tovaglia di grossa tela del nostro
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1902
olezzanti. ¶ Un’enorme giarra di vino occupava il posto
214
1902
circondati da montanine fette di lardo e da aromatici
215
1902
e da aromatici pezzi di pane nero montanaro che
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1902
desco, una certa aria di castellano soddisfatto. ¶ Da parte
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1902
ritegno alcuno alla distruzione di que’ capponcini color d
218
1902
color d’oro vecchio, di quel vinetto agreste, di
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1902
di quel vinetto agreste, di quel lardo e di
220
1902
di quel lardo e di quel bruno pane da
221
1902
ero scusabile!... ¶ Tante ore di ascensione avevano prodotto nel
222
1902
amico, se fosse stato di marzapane, comprese, ben inteso
223
1902
Lo smarrito nostro compagno di viaggio entrò nell’osteria
224
1902
è accaduto?... – gridò Edoardo, di me più calmo. ¶ — Dio
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1902
occhio straziante. ¶ — Muoio.... muoio.... di.... di.... – gorgogliò ancora. ¶ — Dite
226
1902
straziante. ¶ — Muoio.... muoio.... di.... di.... – gorgogliò ancora. ¶ — Dite su
227
1902
ancora Edoardo impazientito. ¶ — Muoio.... di fame! – urlò il povero
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1902
del nostro infelice compagno di viaggio furon fatti arrostire
229
1902
e certe aromaticissime formaggine di montagna, che Jean Bonnin
230
1902
formidabile della sua fame di pria: quello scaricantesi dalla
231
1902
serbava ancora le tracce di un incendio che aveva
232
1902
de’ soffitti. ¶ Si componeva di una stretta corte, nella
233
1902
portone abbastanza ben conservato: di una scalèa molto traballante
234
1902
un vasto salone, pieno di mobili tarlati e di
235
1902
di mobili tarlati e di quadri anneriti, irriconoscibili ormai
236
1902
conservate in una sorta di crosta bruna e grommosa
237
1902
da letto abitabili: fornite di grandi letti vetusti di
238
1902
di grandi letti vetusti di noce, riparati dal baldacchino
239
1902
noce, riparati dal baldacchino di seta sbiadita, da certi
240
1902
da vecchissime tende frangiate di qualcosa di ancor vagamente
241
1902
montagna, sino al Castello di cui il caro Edoardo
242
1902
sentivamo senza vederla sotto di noi, piena tutta delle
243
1902
il viso. ¶ Edoardo camminava di buon passo, solo e
244
1902
co’ nostri bagagli. ¶ Nessuno di noi parlava. ¶ Ad un
245
1902
e quindi si accese di un bel roseo-lilla
246
1902
sole si degnava finalmente di venir ad illuminare la
247
1902
d’un bel colore di fiamma.... E un rapido
248
1902
corse e si propagò di cirro in cirro, di
249
1902
di cirro in cirro, di vetta in vetta, finchè
250
1902
tratto un vivido getto di fuoco, circonfuso di oro
251
1902
getto di fuoco, circonfuso di oro, apparì radioso dal
252
1902
radioso dal fluttuante mare di luce che laggiù s
253
1902
Il sole!... ¶ Guardai sotto di me. ¶ La valle era
254
1902
picco sulla valle chiara di luce, contemplava in silenzio
255
1902
macchia bruna, sulla vetta di una montagna. ¶ — Il Castello
256
1902
una montagna. ¶ — Il Castello di Saint-Malin, – mormorò una
257
1902
bene voi questo castello di Saint-Malin? ¶ — Oh! – rispose
258
1902
Peccato! Il nostro sogno di solitudine e di mistero
259
1902
sogno di solitudine e di mistero si dileguava! ¶ Noi
260
1902
Noi che avevamo sognato di sorprendere un castellaccio ignoto
261
1902
un castellaccio ignoto, nido di gufi e di civette
262
1902
nido di gufi e di civette, mezzo in rovina
263
1902
un luogo noto, meta di touristes, forse, e, perchè
264
1902
perchè no dunque? centro di villeggianti alpini. ¶ — È molto
265
1902
celebrità il nostro castellaccio di Saint-Malin? ¶ La guida
266
1902
pare, questo tuo castellaccio di Saint-Malin, – mormorai vôlto
267
1902
ha ereditato il Castello di Saint-Malin! ¶ — Ereditato? ¶ — Ma
268
1902
signor Tommaso, il padrone di Saint-Malin, che vi
269
1902
conseguenza il padrone adesso di questo castellaccio pieno di
270
1902
di questo castellaccio pieno di storie.... e di visitatori
271
1902
pieno di storie.... e di visitatori. È proprio così
272
1902
regno, in una notte di tormenta.... Oh, se ne
273
1902
che avevano il fegato di arrischiarsi fin lassù, da
274
1902
avevamo l’animo forte di esporsi a quel rischio
275
1902
esporsi a quel rischio, di perder l’anima, forse
276
1902
quelle punte ove nessuno di noi, che pure siamo
277
1902
due lumi.... ¶ — Gli occhi di quel buon vecchione di
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1902
di quel buon vecchione di Diavolo? ¶ — Pare. ¶ — Eh! non
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1902
aver ereditato tale meraviglia di castello? ¶ — Un giorno.... – proseguì
280
1902
scomparso! Per un po’ di tempo il Castello rimase
281
1902
capisce, nessuno volle saperne di spendere i suoi denari
282
1902
mi diventa più interessante di quanto credeva.... ¶ — Il vostro
283
1902
giorno, era una specie di nicchia. Egli apre, smuove
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1902
si guardò intorno, cercando di dare un’espressione diabolica
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il dubbio che cercassero di scoprire in lui le
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in lui le traccie di parentela che sospettavano col
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là non mancano mai di andare a vedere.... Ed
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un gran camerone pieno di libracci, di cartacce ammuffite
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fonte d’inspirazione e di poesia, e stava dimostrandomi
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come le vane ombre di tanti sogni passati sian
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1902
scompartimento: fu alla stazione di Digione che un nuovo
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incastrata nell’occhio, armato di una immensa valigia di
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di una immensa valigia di bulgaro, che impregnò subito
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e, purtroppo, molto desideroso di attaccar conoscenza e di
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di attaccar conoscenza e di ciarlare.... ¶ Egli comincio subito
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se aveva l’onore di compiere con noi il
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nome, cognome e... professione di viaggiatore impenitente en tourist
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lo costringeva a correre di qua e di là
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correre di qua e di là pel mondo, cambiando
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sempre, in cerca sempre di nuovi orizzonti, dal mare
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il celebre dottor C.... di Bruxelles, che noi dovevamo
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finanziario del nostro compagno di viaggio, egli ci aveva
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come per l’impressione di un’intensa gioia improvvisa
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avevano potuto a meno di esclamare. ¶ — Sì, o signori
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amico Edoardo si permise di osservare: ¶ — Ma questo Turras
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noi non conosciamo neppure di vista, mi dicono sia
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arrampicato s’una cima di montagna, sopra una vetta
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delle Alpi.... un nido di gufi.... un luogo perfettamente
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E ripetè: – Bene! benissimo! di meglio non avrei potuto
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il buon Jean Bonnin, di aver trovato finalmente la
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1902
ci chiese il permesso di stringerci ripetutamente le mani
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rassegnarci ad averlo compagno di viaggio; tanto più che
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tolta la sua tinta di bizzarra eccentricità, ci pareva
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Jean Bonnin era dotato di una loquacità spaventevole. ¶ Egli
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Andalusia ad un cantiere di Ladnordschire, da una capanna
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quasi direi rabbiosa furia di parole, quasi temesse di
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di parole, quasi temesse di non arrivar in tempo
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affaticate da tante ore di treno. ¶ Noi ascoltavamo in
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più sveglio e paziente di me, interrompeva qualche volta
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del nostro loquace compagno di viaggio, sotto il chiarore
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grave: un irresistibile torpore di sonno. ¶ Il treno correva
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i boulevards, mi pareva di essere alle prese con
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un’immensa vallata piena di luce allegra e diffusa
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del mattino, ch’empiva di dolci riflessi smeraldini le
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dalla sua furia divoratrice di spazio, senza pace nè
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scenario. ¶ Mandai un grido di meraviglia.... ¶ Un’immensa fascia
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meraviglia.... ¶ Un’immensa fascia di luce bianca, candidissima in
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alto, toccava il cielo, di un azzurro intenso: e
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da quelle meravigliose vette di cristallo pareva spruzzare una
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parlantina durata tante ore di seguito, dormiva placidamente. ¶ Il
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1902
liberarci in tal modo di lui?... ¶ Ma al rumore
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sopra la sua valigiona di bulgaro. ¶ — Sognavo ch’eravamo
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1902
eravamo discesi, era una di quelle linde, silenziose e
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in quel momento nessuno di noi si curava di
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di noi si curava di ascoltare. ¶ Un buon alpigiano
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dagli alpinisti. Quivi trovammo di che confortarci e quindi
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può arrivare alla spiegazione di un fenomeno coll’esperimento
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e si spinge al di là cautamente verso le
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scorso i romanzi famosi di Giulio Verne, che in
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loro fantasie la base di verità scientifiche. Da noi
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noi un tal genere di letteratura è ai primi
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suoi cultori, dei giovani di talento che all’originalità
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tempo affermando l’autore di questo romanzo. Sotto la
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presenta un racconto pieno di sorprese, che incomincia nel
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a Parigi sul finire di una calda giornata di
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di una calda giornata di luglio, in mezzo alla
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sparpagliandosi verso il bosco di Boulogne, per ingurgitarsi nei
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un tratto mi arrestai di botto, davanti ad un
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caldo!) un bel fiocco di neve, dalla punta del
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lui – si era arrestato di botto vedendomi. ¶ Dopo siffatto
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altro, il che facemmo di tutto cuore. ¶ — Dunque tu
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l’ottimo mio camerata di parecchi anni avanti. ¶ Poichè
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nostri beati giorni spensierati di studente, a Ginevra. ¶ Giacchè
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divenuto un accanito frequentatore di quanti ritrovi più ciarlieri
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folla gaia e tumultuosa di ricordi e di rimembranze
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tumultuosa di ricordi e di rimembranze. ¶ Ah! que’ giorni
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Ah! que’ giorni beati di spensieratezza! ¶ L’ondata della
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una grande fascia color di sangue smorto annunziava che
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che il sole, stanco di aver illuminato per più
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aver illuminato per più di dodici ore il turbinoso
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mondo, s’era deciso di andarsene a riposare alquanto
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là gli accordi vellutati di un’orchestrina sepolta fra
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sepolta fra le cupole di verzura, riuscivano a soverchiare
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a godere le delizie di una bibita ghiacciata e
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altri simili; tutti scintillanti di lumi e di care
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scintillanti di lumi e di care donnine, tutti pittoreschi
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buon zio ha pensato di lasciare al nipotino, v
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mezzo diroccato.... una specie di nido di gufi insomma
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una specie di nido di gufi insomma.... ¶ — Meglio.... più
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credo. Interessante certo.... pieno di leggende.... ¶ — Speriamo che non
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abitato dagli spiriti! ¶ — Spero di no! ¶ — E dove è
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del vecchio maniero, già di tuo zio? ¶ — Precisamente. ¶ — L
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troveresti ideale più adatto di tutto ciò, in questi
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che, seduta stante, combinammo di fare le valigie, la
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si sarebbe poi cercato di guadagnare il selvaggio posto
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quindicina o una ventina di giorni al calore intenso
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Edoardo, con la velocità di centoventi chilometri all’ora
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cuore. ¶ Le prime ore di viaggio passarono abbastanza leste
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due soli nello scompartimento di prima classe, e l
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cui dallo scapato studente di Ginevra era uscito il
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io con istupore cercava di ravvisare in lui lo
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lui lo spensierato nottambulo di Ginevra, e il mattacchione
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1902
e il mattacchione impenitente di tante nostre allegre scappate
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quali io aveva cercato di mostrare come il vasto
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ridursi a poche migliaia di creature: una modesta tribù
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adoravano Dio: il Creatore di quanto li circondava e
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del lago, un monticello di sabbia, la quiete della
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le rughe del volto di aver ottenuto da Dio
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dignità dolce e grave di Maestri. ¶ — E che fan
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giovani. Essi parlan loro di Dio, essi li guidano
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1902
Per una strana proprietà di quell’atmosfera tranquilla, satura
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1902
quell’atmosfera tranquilla, satura di essenze a noi ignote
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essa quella strana specie di lichene del quale già
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1902
due eran le varietà di questa pianta di che
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1902
varietà di questa pianta di che componevasi esclusivamente l
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componevasi esclusivamente l’alimentazione di tutte quelle creature. La
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E poichè essa è di gratissimo sapore e di
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di gratissimo sapore e di forti proprietà alimentari, forma
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dell’Accademia delle Scienze di Parigi, che studiò pel
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detto, che le dimensioni di una grossa nocciuola, ma
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credere che una varietà di essa, gigante e fissa
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1902
fosse quella che serviva di nutrimento agli abitanti del
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abitanti del quieto paese di Komokokis. ¶ L’altra varietà
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1902
varietà poi era quella di cui io aveva masticate
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1902
alcune foglie: pianta dotata di fortissime proprietà toniche ed
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era un potente risveglio di tutte le forze, ma
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abuso poteva essere cagione di letali conseguenze. ¶ — Una è
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buon Kalika. ¶ All’infuori di queste due sostanze, adoperate
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imbevuta, come ho accennato, di essenze a noi ignote
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risentisse indebolimento alcuno. ¶ E di questo fenomeno eravam stati
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lento era il trascorrer di essa: ecco perchè il
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tanta pace, tanta sicurezza di vita, e tanta placida
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1902
e tanta placida calma di organismo, aveva anche disposto
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la sorpresa mia e di Edoardo quando Kalika accennandoci
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avere quell’umano fiorellino di luce? ¶ — Quindici o sedici
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1902
Veggo ancora il balzo di Edoardo!... ¶ E mentre la
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un non so che di strano e profondo sorgere
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1902
prolungando la sua vita di fiore con un palpito
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alla fulminea nostra esistenza di un sol giorno, pari
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giorno, pari a quella di certe splendide farfalle che
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vi era davvero pericolo di soverchio aumento di popolazione
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pericolo di soverchio aumento di popolazione!.... ¶ Anche la morte
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essi accompagnata, a differenza di noi, da alcun terrore
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E poi essi credevan di lasciare nel figliuolo che
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suo spirito sempre arricchito di nuova sapienza e perfezione
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1902
perchè nel loro angolo di quiete non vivevano altri
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1902
acque del lago, varietà di Protei certamente e di
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1902
di Protei certamente e di Ciprinodonti, e le farfalle
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1902
per loro ogni sorta di mammiferi o d’altri
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era cristiana. Esso parla di un animale chiamato Tin
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1902
a raggiungere la grossezza di un bufalo e talvolta
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1902
un bufalo e talvolta di un elefante.... ¶ Che fosser
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1902
forze, di mille potenze, di mille disegni della gran
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1902
della gran Mente suprema, di mille sue opere che
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1902
tutto! Come il granellino di sabbia forse rigurgita di
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1902
di sabbia forse rigurgita di Vita, come gli abissi
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fervono d’inteso fremito di Vita, come ogni angolo
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meritandomi dapprima il titolo di pazzo, in seguito, – come
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mi avete fatto sapere – di vecchio diavolo.... di stregone
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sapere – di vecchio diavolo.... di stregone.... e di mago
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diavolo.... di stregone.... e di mago.... io, vi diceva
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oltre la nostra comune di vermiciattoli striscianti sulla superficie
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mente) con la fine di esso, se un giorno
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detto – noiato dall’indugio di quella Morte che non
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me, non avessi stabilito di andarla a cercare io
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che venni a conoscenza di questo strano mondo.... di
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di questo strano mondo.... di luce e di pace
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mondo.... di luce e di pace, così lontano e
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chiamarvi.... ¶ — Il mio nome.... di lassù ormai è una
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dirò. Il mio nome di quaggiù è Kalika, che
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con voi) alle cose di questo mondo. Me ne
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linguaggio mistico, linguaggio pieno di mistero e di poesia
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pieno di mistero e di poesia, m’educò alle
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pel mio spirito inquieto di uomo della superficie terrestre
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1902
mai del vostro luogo di origine. Se voi mi
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1902
tal maniera il modo di nuocere, con un mezzo
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amico, voi ci empite di maraviglia, come tutto del
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vi siamo, ci empie di stupore e ci fa
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domande, – feci. ¶ — Parlate. ¶ — Prima di tutto: quel vecchio che
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qui.... egli sa tutto, di noi.... poichè gli abbiano
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Egli non parlerà mai, di voi, ve ne rispondo
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trovare anco il modo di risalire!... ¶ — Impossibile.... ¶ — Chissà!... ¶ — Impossibile
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1902
non vedo l’ora di essere una buona volta
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a morir dalla voglia di capirci un po’ qualcosa
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capirci un po’ qualcosa di questo benedetto paese sotterraneo
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finì la nostra vita di uomini dell’altro mondo
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in cambio da lui di nuove fogge con i
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X. ¶ Gerolamo Cardano – uno di quei pazzi bizzarri e
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e con altri abitatori di mondi ignoti, assicurava d
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d’aver avuto cognizione di certe misteriose creature bianche
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le caverne son popolate di Coboldi, ossia genii delle
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Stati Uniti, in quella di Trebik presso Trieste e
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non potevamo a meno di coordinare tutte quelle nuove
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1902
viventi. Chè, la specie di bassopiano nel quale si
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la fine. ¶ Qualcuno, forse, di essi combinava con gl
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Mammuth, per non dire di altre moltissime, parecchi sono
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La plaga abitata, dunque, di quel bizzarro regno che
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santa prendeva il nome di Komokokis “il paese della
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topografica esatta della giacitura di essa, sotto ai paesi
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perfettamente ignoto. ¶ Gli abitanti di tutta quella plaga felice
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da un sottile tappeto di lanugine bianca, che supposi
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in mille spruzzi fatti di gocciole luminose, andavan a
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confacente ai nostri polmoni di figliuoli della superficie del
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collinetta, come un senso di quiete solenne e di
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di quiete solenne e di pace veniva a noi
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dal paesaggio circostante. ¶ Sotto di noi si stendeva la
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come una grande conca di luce più chiara emergeva
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disse. ¶ Ci fece cenno di attenderlo fuori, sollevò la
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tenda ci fe’ cenno di entrar anche noi. ¶ Lo
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una semplice stanza, ornata di rame di fiori, di
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stanza, ornata di rame di fiori, di cespi di
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di rame di fiori, di cespi di tutte le
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di fiori, di cespi di tutte le più delicate
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dietro noi, in atto di rispettosa attesa. ¶ Allora il
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d’inflessioni lunghe e di vocali, poi il vecchio
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tenebrosi, come avete veduto, di cui sfido abbiate potuto
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noi non c’inganniamo di grosso, voi siete un
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voi, fra gente.... non di questo, ma di quell
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non di questo, ma di quell’altro.... mondo, comincerò
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Voglio dire vi pregherò di accomodarvi: discorreremo meglio. ¶ E