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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «di»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
opera mia non è di raccontarlo: ¶ io dirò tanto
2
1483
sua gloria, ¶ il duca di Guascogna, fu prudente ¶ e
3
1483
sì che quel tenne di Italia lo imperio ¶ ventiquattro
4
1483
non giugneva il soccorso di Carlo. ¶ Era venuto di
5
1483
di Carlo. ¶ Era venuto di verso Occeàno ¶ questo popolo
6
1483
santi e giusti, ¶ partì di Francia co' suoi paladini
7
1483
provato avevan le forze di Francia. ¶ E finalmente alla
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1483
fera, ¶ e la Chiesa di Dio restaürata, ¶ si ritornò
9
1483
famosi gigli ¶ seco menò di Carlomanno i figli. ¶ Io
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1483
per istatici domanda ¶ diecimila di lor, come prudente, ¶ ed
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1483
si spanda ¶ pe' paesi di Francia quella gente ¶ e
12
1483
gente ¶ e pe' liti di Ilanda e di Silanda
13
1483
liti di Ilanda e di Silanda: ¶ così la lor
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1483
o Moïsè del popol di Dio padre, ¶ o Papirio
15
1483
vergogna ¶ nelle insidie percosse di Guascogna. ¶ Quivi fu la
16
1483
si lagna, ¶ il qual di Benevento era signore ¶ e
17
1483
sì che, più volte di Roma lo imperio ¶ restaürato
18
1483
Magna e le provincie di Baviera; ¶ e bisognòe che
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1483
ridotta sotto il giglio ¶ di Francia e la Boemia
20
1483
in gran periglio, ¶ cacciato di sua sede, in Francia
21
1483
suo precessor tanto ¶ quanto di sé, benemerito e giusto
22
1483
fu Magno e imperatore ¶ di tutto l'universo e
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1483
l'universo e re di Roma, ¶ ed aggiunse al
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1483
il grande uccel che di Giove si noma. ¶ E
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1483
detto ¶ per la fede di Cristo e pel Vangelo
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1483
ama! ¶ O chiaro essemplo di ben fare e specchio
27
1483
e «Carlo» e «re di Roma». ¶ L'anno ottocentoquindici
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1483
papa Leone, ¶ nel vigesimoquarto spirato ¶ del mese il
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1483
tutte intagliate, ed una di puro oro, ¶ condotte e
30
1483
noma, ¶ al santo altar di Pietro ha diputata; ¶ e
31
1483
che giugne al porto ¶ di sua salute e suo
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1483
casi: ¶ insino al re di Persia è fatto amico
33
1483
costumi e de' modi di sua vita, ¶ sì che
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1483
finita. ¶ Dicon molti aüttor di sua natura, ¶ della sua
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1483
piacean modesti, ¶ essemplo dava di costumi onesti. ¶ Era al
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1483
io credo il ver di molte sia nascoso; ¶ come
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1483
ponte, com'io dissi, ¶ di cinquecento passi per lunghezza
38
1483
dagli anni pur defesso, ¶ di freddo o luoghi difficil
39
1483
lieta ¶ o per corso di stelle o di pianeta
40
1483
corso di stelle o di pianeta. ¶ Reputavano i popoli
41
1483
fussi la legge osservata ¶ di Moïsè da quel primo
42
1483
quel primo dottore: ¶ era di Grecia di gran sangue
43
1483
dottore: ¶ era di Grecia di gran sangue nata, ¶ figlia
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1483
gran sangue nata, ¶ figlia di Eraclio degno imperatore. ¶ Or
45
1483
accomodata, ¶ con la vita di Carlo tanto eletta ¶ la
46
1483
tanto eletta ¶ la vita di tal donna comparata, ¶ Lucrezia
47
1483
è sempre aperto, ¶ e di Esdram, di Iudit e
48
1483
aperto, ¶ e di Esdram, di Iudit e di Tobia
49
1483
debba squartarlo; ¶ altri dicea di tormento più forte ¶ e
50
1483
il cacio gli saprà di muffa; ¶ chi con la
51
1483
boia, ¶ che non resta di carne un dito saldo
52
1483
egli era alle man di buon maestro, ¶ perché e
53
1483
il traditore ¶ sì che di can non si strazia
54
1483
alcun aüttor come prudente ¶ di Ganellon non iscrive nïente
55
1483
in corte sua Gan di Maganza; ¶ ed oltre a
56
1483
e' non s'era di corte partito ¶ acciò che
57
1483
si pose in core ¶ di vendicarsi, ché gli parve
58
1483
Gano ancora avea speranza ¶ di ricoprir con Carlo il
59
1483
ed avea tanta gente di Maganza ¶ che, come il
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1483
confidava nella sua possanza ¶ di poter le bandiere alzare
61
1483
al vento ¶ col favor di Marsilio e con la
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1483
e coronarsi del regno di Francia. ¶ Or lasciàn questo
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1483
perch'io son pien di molti pensier foschi: ¶ non
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1483
temo nella prima vista ¶ di non uscir fuor del
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1483
porto condurrem la nave ¶ di ricche merce ponderosa e
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1483
disse ¶ come e' voleva di corte partire ¶ e cercar
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1483
mondo come Ulisse. ¶ Carlo di duol si credette morire
68
1483
pianto fece la corte di Carlo; ¶ Carlo gli parve
69
1483
pur molte cose ho di lui scritto, ¶ e per
70
1483
E s'io credessi di piacere ancora ¶ alla patria
71
1483
s'innamora, ¶ io piglierei di questa istoria affanno, ¶ però
72
1483
fin che l'ultimo fia manifesto. ¶ Ma l
73
1483
segni. ¶ E perché ancor di lui quell'angel disse
74
1483
nel mare, ¶ e il della battaglia dolorosa ¶ si
75
1483
Credo che al tempo di que' paladini, ¶ perché la
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1483
perché la fede amplïasse di Cristo, ¶ sendo molto potenti
77
1483
pugnar per la fede di Cristo, ¶ forse saremo ognun
78
1483
io dissi altra volta di questo, ¶ quando al principio
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1483
a giudicar de' segreti di sopra ¶ quel che meriti
80
1483
parti' da San Gianni di Porto ¶ dov'io lasciai
81
1483
perché il fine è di venire a porto ¶ sempre
82
1483
che canterà le cose di più stima, ¶ dell'infanzia
83
1483
dell'infanzia tacendo e di Pipino, ¶ come solevan ne
84
1483
una lista, ¶ della vita di Carlo ammaestrato; ¶ e innanzi
85
1483
Almonte ¶ con un troncon di lancia a una fonte
86
1483
a una fonte. ¶ E di Gerardo e Don Buoso
87
1483
Buoso e Don Chiaro, ¶ di Risa e di Riccier
88
1483
Chiaro, ¶ di Risa e di Riccier tutto cantossi; ¶ e
89
1483
vento; ¶ e come Desiderio di Pavia ¶ prese la terra
90
1483
lo Egitto ¶ alla fede di Cristo pervenisse: ¶ e bisognòe
91
1483
abbatté tutti i paladin di corte; ¶ e come e
92
1483
più volte l'ebbe di corte scacciato; ¶ e come
93
1483
pose ¶ e non poté di Carlo tanto dire ¶ quanto
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1483
palchetto. ¶ Era il popol di lacrime confuso, ¶ tanto a
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1483
dicitore eletto, ¶ e me' di me ognun sa dire
96
1483
fregio ¶ tenne Pipin, come di sopra è detto, ¶ che
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1483
fu questa nuova battaglia ¶ di Balugante un gran fuoco
98
1483
Balugante un gran fuoco di paglia. ¶ Furon costor presto
99
1483
punson più che ricci di castagne. ¶ E poi che
100
1483
gli vide distrutti, ¶ diterminò di passar le montagne; ¶ e
101
1483
parte battezzata, ¶ e inteso di Marsilio i tradimenti, ¶ e
102
1483
così tutti i mori di Granata, ¶ molti signor ne
103
1483
ch'e' non sapean di Balugante il caso, ¶ che
104
1483
tutte alfine eran bucce di porri, ¶ ch'ogni cosa
105
1483
E così tutti parean di concordia ¶ sanza pietà, sanza
106
1483
mano; ¶ corse al palazzo di Marsilïone ¶ gridando: - Ove è
107
1483
scaglione, ¶ la scala combatté di mano in mano, ¶ e
108
1483
aürora, ¶ quando il palagio di Marsilio è preso, ¶ e
109
1483
funne a Carlo portato di peso. ¶ Carlo lo prese
110
1483
ch'e' disse: - Abbi di me merzede ¶ tanto che
111
1483
il sangue parea zuccher di tre cotte. ¶ O giustizia
112
1483
tre cotte. ¶ O giustizia di Dio, tu eri appresso
113
1483
e pareva la furia di Ericonne, ¶ per modo eran
114
1483
basta ¶ della antica miseria di Iocasta. ¶ Rinaldo già nel
115
1483
sì che tu sia di maggior gloria ereda, ¶ perché
116
1483
perdonoron solamente a queste ¶ di tanta gente in tutta
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1483
come al vento forra ¶ di secche piante, insino alle
118
1483
proprie mani. ¶ O vendetta di Dio, qui sare' poco
119
1483
non erro, ¶ quanto costor di quel popol profano: ¶ pensa
120
1483
nascoso in un sacco di stoppa. ¶ Rinaldo far gli
121
1483
botte. ¶ E scrive alcun di questo ribaldaccio ¶ ch'egli
122
1483
contento ¶ che sia trattato di questi due cani ¶ l
123
1483
a questa fonte insieme di concordia ¶ il tradimento, ognun
124
1483
tanto che fu più di dolor compunto; ¶ perché e
125
1483
grazia chieder sola, ¶ cioè di battezzarsi al vero Iddio
126
1483
credo che l'acqua di Giordano, ¶ dove fu battezzato
127
1483
che mi pare inchiostro ¶ di questa fonte, o d
128
1483
Carlo - in quelle acque di Carone, ¶ quando la sua
129
1483
fu attaccato, ¶ ci mostrerrai di colassù le piante. - ¶ Disse
130
1483
Io mi son ricordato ¶ di quel che già previde
131
1483
egli è tanto infiammato di costei ¶ che non può
132
1483
fe' mille volte disegno ¶ di gastigarti de' peccati tuoi
133
1483
e Turpin gli levò di sotto il trespolo. ¶ Poi
134
1483
ella era del regno di Granata. ¶ E poi che
135
1483
e pe' paesi dintorno di Spagna, ¶ laudava ognun di
136
1483
di Spagna, ¶ laudava ognun di Carlo la Corona; ¶ né
137
1483
persona; ¶ ed ognun par di tal cosa contento, ¶ e
138
1483
terra il mortal velo ¶ di Carlo in pace, e
139
1483
a qui l'aiuto di Parnaso ¶ non ho chiesto
140
1483
Muse o le suore di Pegàso, ¶ come alcun dice
141
1483
onte; ¶ e il traditor di Marsilio è punito ¶ dove
142
1483
ritornossi a San Gianni di Porto, ¶ e non sofferse
143
1483
a gnun modo passare ¶ di Runcisvalle, ove il nipote
144
1483
apparì sì gran confusïone ¶ di nebbia che l'avea
145
1483
Agrismonte, sendo giovinetto, ¶ ogni era o con orsi
146
1483
caccia mi par che di bosco: ¶ duolmi che tardi
147
1483
Gan! - tre volte disse. ¶ - Di me stesso e non
148
1483
avvenisse. ¶ D'aiuto e di consiglio è qui bisogno
149
1483
infamia del mondo e di natura, ¶ tu sarai infin
150
1483
però che in caso di necessitate, ¶ quando il suon
151
1483
e rimangonsi al lume di candela ¶ la sera al
152
1483
chiaro essemplo che quel ci mostra ¶ quanto Iddio
153
1483
e' pareva un uom di carta in sella. ¶ Giunto
154
1483
Avino; ¶ non v'è, di tre, campato un Angiolino
155
1483
Angiolino. ¶ L'Arcaliffa ribaldo di Baldacco ¶ uccise Ulivier nostro
156
1483
come e' si cavòe di dosso questa, ¶ da un
157
1483
Orlando trasse l'elmetto di testa ¶ a quel figliuol
158
1483
Ricciardetto solo ¶ campati son di tutta la tua gente
159
1483
dolor fu per cader di sella, ¶ e disse: - Ignun
160
1483
non credetti un re di tanta fama, ¶ di tanto
161
1483
re di tanta fama, ¶ di tanto scettro e monarchia
162
1483
morte, ¶ maladetto sia il ch'io t'ebbi
163
1483
è detto, ¶ il Sepulcro di Cristo racquistato; ¶ ed Ansuïgi
164
1483
fu tolto per forza di lancia, ¶ ed al presente
165
1483
la gente venire, ¶ dubitòe di Marsilio nel suo core
166
1483
core ¶ che nol venissi di nuovo assalire; ¶ ma non
167
1483
Gerusalemme vennono a scalare ¶ di notte, sanza dir salamalec
168
1483
ruba! ¶ Sarebbe mai quel che il mondo aspetta
169
1483
per lo eccentrico il , come far suole, ¶ per
170
1483
fonte ove Rinaldo aspetta, ¶ di più misere lacrime si
171
1483
antico: ¶ io benedico il che tu nascesti; ¶ io
172
1483
se mi bisogna, ¶ perché di Francia tu sai ch
173
1483
Anselmo e 'l signor di Borgogna. ¶ Ma non pensavo
174
1483
O se tu hai di me nel Ciel merzede
175
1483
tremava d'orrore e di paura, ¶ quando vidono Orlando
176
1483
E tutti i corpi di que' saracini ¶ dispersi son
177
1483
un mar tanto frangente ¶ di pianto e duol, che
178
1483
gran parte è questa ¶ di quella fede che v
179
1483
Credo che quegli Antipodi di sotto ¶ dubitassin fra lor
180
1483
che e' fussi quel l'ultimo botto, ¶ e
181
1483
felice sorte, ¶ ma increscemi di me insino alla morte
182
1483
e spezialmente il popol di Parigi, ¶ che non pianse
183
1483
Atene, ¶ e parve annunzio di future pene. ¶ Astolfo in
184
1483
Gianni, per lui, Piè di Porto. ¶ E Berlinghieri e
185
1483
tutto il popol fe' di pianger roco. ¶ Ma perché
186
1483
vien giùe ¶ il terzo che la battaglia fue
187
1483
è spenta la gloria di Francia! - ¶ e morto in
188
1483
vecchio, ¶ dell'alta fama di tua stirpe erede, ¶ tu
189
1483
tu venissi ¶ per cavarci di nuovo degli abissi. ¶ Balugante
190
1483
si fa la festa di Testaccia: ¶ tanto che infine
191
1483
più, ¶ il valoroso Arnaldo di Bellanda ¶ molti pagani il
192
1483
Bellanda ¶ molti pagani il in Cafarnaù, ¶ anzi più
193
1483
come il can richiamato, di gualoppo, ¶ ovver segugio indietro
194
1483
dice Turpin che il di San Michele ¶ di
195
1483
Turpin che il dì di San Michele ¶ di maggio
196
1483
dì di San Michele ¶ di maggio fu la battaglia
197
1483
mezzo bisesto, ¶ perché un natural sopra la terra
198
1483
poi ch'e' fu di maggio sia ridetto. ¶ Sai
199
1483
dice: «Noi non siàn di maggio», ¶ e non si
200
1483
terra ginocchione, ¶ bagnate tutte di pianto le gote, ¶ domandava
201
1483
a dirgli in atto di confessïone ¶ tutte sue colpe
202
1483
chieder penitenzia, ¶ ché facea di tre cose conscïenzia. ¶ Disse
203
1483
ti fia facilmente perdonato. ¶ Di Carlo e della poca
204
1483
secordia ¶ l'opere usate di misericordia. ¶ Altro non so
205
1483
unica Virgine incarnasti ¶ quel che Gabrïel aperse l
206
1483
la mano, ¶ tra'mi di questo laberinto fori, ¶ perché
207
1483
fu nella tua concordia ¶ di dover col tuo segno
208
1483
Turpino il dissi genuflesso, ¶ di nuovo a te, Signor
209
1483
noi fussin figliuol tutti di Dio. ¶ Se quel serpente
210
1483
poi che pure era di tua man plasmato; ¶ e
211
1483
mi negare il porto di salute. ¶ Alda la bella
212
1483
buon Carlo vecchio ¶ e di questi tuoi servi in
213
1483
carole; ¶ perché tu se' di Dio nel mondo atleta
214
1483
grata, ¶ sendo tu cittadin di quella patria; ¶ e perché
215
1483
e reducesti al figliuol di Maria ¶ Gerusalem e Persia
216
1483
per antico, ¶ Ferraù, Serpentin, di mano in mano, ¶ notato
217
1483
rispondo: ¶ tu vuoi saper di Margutte il ribaldo: ¶ sappi
218
1483
sappi che egli è di Belzebù giù araldo; ¶ e
219
1483
provarti nella pazïenzia ¶ ha di te fatta ultima esperïenzia
220
1483
poi che il voler di Dio cognobbe, ¶ contento fu
221
1483
Iddio ti darà ben di nuovo gente, ¶ e tremerrà
222
1483
nuovo gente, ¶ e tremerrà di te la terra e
223
1483
santo Sinaì onora, ¶ e di gigli e di rose
224
1483
e di gigli e di rose coronata ¶ che non
225
1483
perché Carlo sarà qui di corto, ¶ il popol tuo
226
1483
partì da San Gianni di Porto ¶ come il suon
227
1483
che Iddio Adam plasmòe di questa, ¶ sì che e
228
1483
mondo resta ¶ per difender di Cristo il gonfalone; ¶ e
229
1483
sù gli angeli festa ¶ di Turpin vostro pien d
230
1483
piace. ¶ Rimanetevi, o servi di Dio, in pace. - ¶ Così
231
1483
anima è in carcer di confusïone: ¶ libera me da
232
1483
questa sia in luogo di quel santo legno ¶ dove
233
1483
tutta l'aria pareva di fuoco, ¶ e sempre raggi
234
1483
cosa disparse, ¶ sì che di nuovo un altro tuon
235
1483
sentì come un rombar di fromba, ¶ e pareva di
236
1483
di fromba, ¶ e pareva di lungi una farfalla: ¶ ecco
237
1483
a Ricciardetto: ¶ or qui di gaudio ben traboccòe il
238
1483
veramente, quando ¶ Carlo quel poi in Runcisvalle venne
239
1483
sua gente a Piè di Porto; ¶ che, come il
240
1483
messo sospetto, ¶ ch'ogni debbe ir pe' boschi
241
1483
arte: ¶ tanto si tien di Sansonetto offeso ¶ Orlando, che
242
1483
e gran vendetta fe' di Sansonetto. ¶ E per ventura
243
1483
petto giugnea, ¶ tal che di drieto rïesce la nappa
244
1483
milza: ¶ e così fece di due una filza. ¶ Poi
245
1483
tu eri in corpo di tua madre. - ¶ Ma Zambuger
246
1483
sua setta, ¶ e minacciava di farne vendetta. ¶ Ma non
247
1483
vendicato, ¶ ché poco il si partì poi da
248
1483
io non m'intendo di vostro anagogico ¶ o morale
249
1483
le palle ¶ sempre quel sopra gli elmi sonalle
250
1483
sonalle. ¶ Uccise questo Angiolin di Bellanda ¶ d'una percossa
251
1483
il sire e Malducco di Frasso ¶ ed alcun capitano
252
1483
o ruini la torre ¶ di Babel già, sì ch
253
1483
tutto il buon Turpin di Rana ¶ i saracin come
254
1483
in tempesta. ¶ Tutto il tempelloron le campane ¶ sanza
255
1483
uso. ¶ Il sol pareva di fuoco sanguigno, ¶ e così
256
1483
certo gli abissi, il , che Runcisvalle: ¶ ch'e
257
1483
festa è la città di Dite. ¶ Lucifero avea aperte
258
1483
un tegame ¶ dove fussi di sangue un gran mortito
259
1483
sangue un gran mortito, ¶ di capi e di peducci
260
1483
mortito, ¶ di capi e di peducci e d'altro
261
1483
par certi sprazzi avviluppi ¶ di sangue in aria con
262
1483
sponda. ¶ Credo che Marte di sangue ristucco ¶ a questa
263
1483
questa morte gli saprà di lezzo, ¶ ché Durlindana lo
264
1483
ché l'Arcaliffa intanto di Baldacca ¶ lo sopraggiunse, per
265
1483
torto, ¶ quel traditor; ma di mia man l'ho
266
1483
morto. - ¶ Gran pianto Orlando di questo facea, ¶ perché molto
267
1483
viver quel poco che di vita avanza: ¶ io ho
268
1483
io non ho più di nulla speranza; ¶ e perch
269
1483
solo esser rimaso ¶ che di sonar per partito pur
270
1483
non sapea del marchese di Vienna; ¶ e rompe e
271
1483
divora: ¶ non fe' pirrato di bestie mai prede ¶ qual
272
1483
che n'uccison quel ben trenta mila: ¶ non
273
1483
Gerusalemme, ¶ n'uccise il quanti egli arà voluto
274
1483
ventimilasecento ¶ contra secento migliaia di pagani: ¶ tanto è ch
275
1483
Siragozza, ¶ e questa istoria di sua mano scrisse; ¶ ed
276
1483
scrive insino alla morte di Carlo, ¶ e molto fu
277
1483
e investigòe dell'opre di Rinaldo, ¶ delle gran cose
278
1483
porto, ¶ e duolsi ben di sua fortuna acerva, ¶ ma
279
1483
Sansonetto. ¶ Egli arebbe il Cesare in Tessaglia ¶ rotto
280
1483
stampa, ¶ tanto che pochi di sua man ne scampa
281
1483
né cieca ¶ certo quel quella vecchia scagnarda, ¶ che
282
1483
E trasse un tondo di maestro vecchio ¶ che il
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1483
laco, ¶ perché e' sentia di Rinaldo il fracasso, ¶ che
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Il caval si rizzò di Ricciardetto ¶ indrieto sì che
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che pareva un tocchetto di lamprede; ¶ ma la gente
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all'acqua, e cerca di dargli conforto; ¶ ma poi
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peregrin questa novella ¶ riportan di Galizia ancora esplesso ¶ d
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cognosciuta ora alla morte, ¶ di tutto il mondo facea
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cercando quello. ¶ Baldovin, che di Gano era figliuolo, ¶ nella
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adorno ¶ per la battaglia di mirabil pruove; ¶ e Terigi
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ognun fugge la furia di Vienna, ¶ che con la
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con la spada quel non accenna. ¶ Il valoroso
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d'Inghilterra ¶ fece quel quel che in molti
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già molti cavalier mastri di guerra. ¶ Oh, quanti saracin
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non si fe' mai di bestie tanto scherno. ¶ E
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capi come una pannocchia ¶ di panìco o di miglio
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pannocchia ¶ di panìco o di miglio o di saggina
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o di miglio o di saggina, ¶ e non poteva
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star saldo. ¶ Pensa quel quel che facea Rinaldo
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un neo ¶ e rïuscì di drieto pel cervello: ¶ are
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a molti dètte percosse di cieco ¶ e spesso corse
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stendardo, ¶ e disse: - Che di' tu, s'io te
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più che 'l tafàn di sangue è vago, ¶ sì
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1483
Sangue sitisti, ed io di sangue t'empio». ¶ Angiolin
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1483
sangue t'empio». ¶ Angiolin di Baiona e di Bellanda
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1483
Angiolin di Baiona e di Bellanda ¶ ognun feriva molto
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della testa gli balzò di netto. ¶ Orlando prese costui
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ch'io t'uccido, ¶ di questo tradimento appunto e
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e se tu il di', della morte ti fido
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1483
e da canto tirollo: ¶ - Di questo tradimento dimmi appunto
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1483
la fede mia, ¶ che di combatter con mia gente
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morte viene. ¶ E Baldovin di Marsilio ha la vesta
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piena d'angoscia e di pianto, ¶ con l'aiuto
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che e' farà forza di vela e di remo
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forza di vela e di remo, ¶ ché vincere o
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1483
ti fai ben grosso! ¶ Di questo fatto s' tu
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1483
la sopravvesta ti cava di dosso: ¶ vedrai che Gan
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1483
per distrugger la gente di Parigi? ¶ O marran rinnegato
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saggio, ¶ uno squadron ristretto di pagani, ¶ uomini tutti ch
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1483
e trasse al saracin di molte botte, ¶ che col
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innanzi vespro gli parve di notte: ¶ sì che Grandonio
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1483
si riscontrò col signor di Baiona. ¶ Angiolin non aveva
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1483
in più luoghi soccorse, ¶ di qua, di là, la
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1483
luoghi soccorse, ¶ di qua, di là, la sua gente
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1483
là, la sua gente di Francia, ¶ di Sansonetto alla
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1483
sua gente di Francia, ¶ di Sansonetto alla fine s
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1483
che del cavallo scese, ¶ di Sansonetto facea gran lamento
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1483
pel gorzarino ¶ e rïuscì di drieto per la nuca
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1483
maladetto ¶ nella battaglia Angiolin di Bellanda, ¶ e con un
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1483
in questo tempo, re di Portogallo, ¶ e Fieramonte accompagnato
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1483
e veniva a cercar di far vendetta, ¶ ma non
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1483
e fe' de' saracin di sangue un golfo, ¶ ché
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1483
ogni lato ¶ e terminò di tagliargli la mano, ¶ e
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1483
del re Marsilio e di stare in sua corte
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1483
chiudea come un uccel di ratto, ¶ benché le starne
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1483
maggior dispetto! ¶ Can, fi' di can, tu te ne
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1483
fu promesso ¶ di perdonar di Ferraù la morte! ¶ Or
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1483
bacio come Scarïotto, ¶ quando di Francia ti fusti partito
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1483
rotto ¶ Orlando, quanto quel fu sentito. ¶ Poi lasciava
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1483
lasciava la lancia andar di botto, ¶ e prese Falserone
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1483
ché volea pur vedere ¶ di Falseron come la cosa
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1483
Egli aveva una scoglia di testudo, ¶ questo ghiottone, adattata
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1483
un giubbon sì grosso di catarzo ¶ che non pareva
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si diparta da corda di noce, ¶ come quel presto
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affetta ¶ come le rape di questa canaglia, ¶ Angiolin di
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1483
di questa canaglia, ¶ Angiolin di Bellanda e Guottibuoffi, ¶ dando
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1483
Guottibuoffi, ¶ dando e togliendo di maturi ingoffi. ¶ Marco e
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1483
ognun dice del Piano ¶ di San Michele, ed io
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pecore al monte. ¶ Angiolin di Bordea solo era morto
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1483
poi. ¶ Or non parliam di quel tempo felice... ¶ Quivi
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1483
ch'io penso sol di potervi piacere; ¶ e quel
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sempre potrai comandarmi, ¶ ché di servirti non mi fia
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1483
lettera, un quaderno ¶ iscriverrò di buono inchiostro a quello
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e che la terra di sotto s'aprissi. ¶ In
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1483
alla veletta ¶ per ciuffar di quelle anime pagane, ¶ come
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giudici infernali. ¶ Pensa quel se menoron la coda
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1483
dubitò nel suo cor di tradimento, ¶ che non fussi
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1483
ordinato ¶ chi dovessi ferir di mano in mano; ¶ Rinaldo
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1483
obedïenzia: ¶ «Non ti partir di qui se a te
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1483
pagani, ¶ ché non potea di Rinaldo sapere; ¶ e bisognò
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1483
non v'è contrassegni di cristiani; ¶ e disse: «Gano
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1483
in modo un rovescio di piatto ¶ che il capo
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1483
capo spicca dal busto di netto ¶ a venti o
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1483
dove combatte la gente di Francia, ¶ e tolse a
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1483
già per l'artarìa di sangue munto, ¶ usciron quasi
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1483
danneggiato, ¶ tanto ch'ognun di lor forza pur teme
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1483
geme, ¶ e spera ancor di salvar la sua gente
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dello Egitto; ¶ pur tuttavolta di vederti godo ¶ e par
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1483
Quel traditor, non dico di Maganza, ¶ anzi Marsilio, anzi
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1483
Orlando - ci dètte speranza ¶ di far la pace, e
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1483
che sempre si dirà di Runcisvalle. - ¶ Disse Rinaldo: - Non
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1483
con tutto il popol di Serse e di Dario
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1483
popol di Serse e di Dario: ¶ non c'è
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1483
allotta: ¶ - Questi son masnadier di Malagigi. ¶ Parmi la nostra
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1483
innanzi vien la gente di Parigi: ¶ veggo che il
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1483
Mazzarigi incontra presto, ¶ perché di Falseron troppo gli duole
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1483
diciàn che si dolea di Falserone ¶ e bestemmiava il
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1483
sente: ¶ Sia maladetto il che il conte Gano
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1483
venne, ¶ che mi mostrò di porre il cielo in
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1483
ché il tradimento sentirà di botto: ¶ tanto che tosto
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1483
mi par già veder di sangue sozza ¶ e in
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1483
Bianciardino avea seco Chiarïello ¶ di Portogallo, un re famoso
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1483
famoso e forte, ¶ Fieramonte di Balzia e il re
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1483
tutti sotto una bandiera ¶ di Bianciardin nella seconda schiera
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1483
ritrovarlo, ¶ però che segno di pace non parmi ¶ ch
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1483
Or son le profezie di Malagigi ¶ adempiute per sempre
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1483
volta! ¶ Io sento insin di qua tremar Parigi. ¶ O
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1483
viene ¶ per dar tributo di future pene. ¶ E poi
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1483
e ricordare la passion di Cristo. ¶ Or chi vedessi
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1483
mummie a San Gianni! ¶ Di Gan, non credo che
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1483
Ecco la fede or di Melchisedec, ¶ un uom che
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1483
un uom che è di più lingue che Babel
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1483
quel d'Achitofel, ¶ forse di Marsia, che s'asconde
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1483
s'asconde al cielo ¶ di corpo in corpo anzi
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1483
corpo anzi al signor di Delo. ¶ Or pur chi
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1483
i rei. ¶ Però, mentre di vita ancor ci avanza
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1483
ogni cosa onora, ¶ ognun di paladin mostri possanza, ¶ acciò
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1483
fine posto al regno ¶ di Francia bella e d
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1483
cade: ¶ così fia forse di Cristianitade. ¶ E increscemi del
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1483
da gioco, ¶ noi faren di costor sì fatto strazio
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1483
Signor giocondo. ¶ Ricordatevi ognun di que' buon Deci ¶ c
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1483
certo vien per voi di paradiso, ¶ e già di
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1483
di paradiso, ¶ e già di Miccael si scuopre un
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1483
vedervi giubilare in grembo ¶ di quello Amor che tutto
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1483
a tutti detto, ¶ ognun di questo ammaestrato sia, ¶ che
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1483
e tutta l'aria di polvere è piena ¶ come
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1483
Etïopia, ¶ e sopra tutto di molti marrani ¶ che non
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1483
avevon fede ignuna propia, ¶ di Barberia, d'altri luoghi
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1483
copia, ¶ dice che gente di Guascogna v'era: ¶ pensa
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1483
sopra 'l dosso dure ¶ di pesci, coccodrilli e di
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1483
di pesci, coccodrilli e di serpenti, ¶ e mazzafrusti e
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1483
effetto; ¶ vennegli incontra Arlotto di Soria, ¶ e l'uno
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1483
non sogna, ¶ che vien di verso il campo saracino
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1483
un palmo e mezzo di ferro gli ficca, ¶ e
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1483
anima, e 'l corpo di sella gli spicca. ¶ Adunque
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1483
Allora il franco Angiolin di Baiona ¶ diceva: - Orlando, io
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1483
appetto un gran sir di corona, ¶ molto crudel, di
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1483
di corona, ¶ molto crudel, di sangue sitibondo, ¶ Malducco detto
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1483
Malducco detto, del regno di Frasse; ¶ e calaron le
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1483
uno e l'altro di porre è maestro; ¶ ed
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1483
ed Angiolin pel colpo di Malducco ¶ se n'andò
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1483
si fiacca; ¶ ed Ulivier di cader consigliossi, ¶ e in
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1483
mostrò pur le prodezze di Francia. ¶ Falseron, quando ha
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1483
cascallo?»; ¶ e molto fu di tal caso turbato, ¶ perché
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1483
e furia, ¶ per vendicar di Malprimo la ingiuria; ¶ e
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1483
e ruppel come bambola di specchio, ¶ sì che dal
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1483
aveva nel suo colonnello ¶ di Normandia quel possente Riccardo
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1483
tutti gli altri paladin di Francia, ¶ gente ch'ognun
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1483
furore e 'l rombo ¶ di Vulcan parve la fucina
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1483
ch'avea tanto desïato ¶ di ritrovarsi alle man con
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1483
presso: ¶ - O traditor, - gridò di lunge forte ¶ - questo non
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1483
che mi fu promesso ¶ di perdonar di Ferraù la
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1483
costei palesarsi; ¶ ma dubitò di non farla stupire. ¶ Ella
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1483
diciéno ¶ come il palagio di demòni è pieno. ¶ Rinaldo
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1483
giovane, un tratto innamorai di quella ¶ a Siragozza per
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1483
comprendere ¶ che il ver di tutti non si possi
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1483
occhio mentale è conceduto ¶ di riveder ciò che tu
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1483
hai veduto. ¶ Ma perché di' che tutti gli animali
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1483
manca assai de' principali ¶ di quei che l'emisperio
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1483
fiamma antica; ¶ e ragionar di qualche bella cosa ¶ fa
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1483
serpenti ¶ che in mezzo di due capi hanno la
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1483
bocca hanno tre filar di denti, ¶ con volto d
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1483
è detto il fonte di Pegàso. ¶ Un altro, il
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1483
maculato; ¶ e crocuta è di lupo e di can
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1483
è di lupo e di can nato. ¶ Leucrocuta è
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1483
altro animale: ¶ groppa ha di cervio, e collo e
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1483
e petto e coda ¶ di leon tutto, e bocca
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1483
è nominata, ¶ molto crudel, di bianco indanaiata. ¶ Ed un
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1483
natura ¶ la bocca, quando di sonno ha capriccio, ¶ e
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1483
dosso tutto, e dente di cinghiale; ¶ il resto è
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1483
resto è quasi forma di cavallo; ¶ ed ha due
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1483
discreto, ¶ quasi cavallo o di mare o di fiume
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1483
o di mare o di fiume, ¶ entra ne' campi
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1483
a drieto; ¶ e se di sangue soperchio presume, ¶ cercando
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1483
cortesia. ¶ Non si passa di questo se non molle
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1483
sia; ¶ co' denti quasi di verro ferisce ¶ e con
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1483
state è nudo, e di verno velluto; ¶ licaon è
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1483
cavai silvestri, e traggon di gran calci. ¶ Poi son
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1483
c'hanno le gambe di drieto e le mani
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1483
scrisse ¶ e come falso di questi promisse. ¶ Ed una
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1483
giace, il color piglia ¶ di quella cosa che ella
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1483
pur nota una spezie di draco; ¶ ed animali incogniti
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1483
e molti nomi stran di basilischi ¶ si truova ancor
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1483
si pasce d'uova di serpente; ¶ fassi il cristeo
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1483
ghiotto questo uccello, ¶ perché di spezierie si pasce quello
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cinque anni vengon quelli ¶ di Meon al sepulcro insin
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1483
Ed un uccel che di state si vede ¶ dopo
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1483
come vil, si pasce di carogna. ¶ Non so se
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1483
par sia, ¶ sì che di notte dimostra la via
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1483
gufo combattendo, ¶ vince il lei, e il gufo
471
1483
uccel che non teme di gotte: ¶ ché ciò che
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1483
capo fuor dell'orizonte ¶ di fuoco e sangue, onde
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1483
a poco le turbe di Spagna. ¶ Or chi vedessi
474
1483
famoso vecchio borgognone, ¶ ogni con Orlando ricordava ¶ che
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1483
paura. ¶ Ulivieri avea il dinanzi detto ¶ che fatto
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1483
aveva sospetto, ¶ per che di Danïello avea bisogno. ¶ Orlando
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1483
coraggio; ¶ ed aspettava corona di spine ¶ omai di Spagna
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1483
corona di spine ¶ omai di Spagna e 'l tributo
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1483
è venuto ¶ l'ultimo per la gloria di
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1483
dì per la gloria di Carlo! ¶ E 'l conte
481
1483
e non è tempo di segnarsi adesso, ¶ ché non
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1483
tanto alto si vide di botto ¶ che si trovò
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1483
in mezzo; ¶ e ricordossi di Icaro del botto ¶ per
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1483
io non mi vanterei di farne piùe. - ¶ Il caval
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1483
Il caval si sentì di Ricciardetto ¶ in un modo
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buio come talpe; ¶ e di dormir per certo avean
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1483
ballo. ¶ Egli avevon disposto di saltare: ¶ orsù, noi salteremo
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1483
sendo dal maestro persüaso ¶ di saper quel che Marsilio
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1483
Marsilio facea, ¶ molte cose di lui dette gli avea
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1483
e perché e' sa di costoro ogni effetto, ¶ disse
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1483
suo regno sospetto, ¶ ché di qua passa, mentre io
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1483
lo 'nferno. - ¶ Questa città di Tolletto solea ¶ tenere studio
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1483
Tolletto solea ¶ tenere studio di nigromanzia: ¶ quivi di magica
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1483
studio di nigromanzia: ¶ quivi di magica arte si leggea
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1483
si leggea ¶ publicamente e di piromanzia; ¶ e molti geomanti
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1483
avea, ¶ e sperimenti assai di idromanzia ¶ e d'altre
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1483
d'altre false oppinïon di sciocchi, ¶ come è fatture
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1483
questo sia il signor di Montalbano? ¶ Se così fusse
499
1483
in qualche modo, e di tenergli a tedio? - ¶ Rispose
500
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riposeranno ¶ ed aràn voglia di mangiare e bere, ¶ però