Ignazio Silone, Severina, 1981

di morire, anzi speravo di morire. Finalmente svenni. Lei

c’era un banco di legno. ¶ «Sediamoci un momento

difetto personale; è caratteristico di quasi tutte le comunità

la versione più ingenua di fatti storici assodati. A

la mia infantile credulità di allora.» ¶ Teodolinda si fece

Dio?». ¶ «Non posso dire di crederci, ma spero in

stesso tempo sento dentro di me una forza che

all’infuori dei legami di sangue» disse Teodolinda con

alla loro ricerca. ¶ Capitolo 8 ¶ Di ritorno dalla gita, per

Roberto?» esclamò. «Che notizie di Roberto?» ¶ «Come sai, abita

si dia la pena di mandare qualche lettera. Dopotutto

Dopotutto, sono il nonno di quei bambini.» ¶ La figlia

tanto sperato che uno di voi imparasse ad amministrare

tavola un grande piatto di noci, mandorle e fichi

sapore». ¶ Passarono un po’ di tempo in silenzio, schiacciando

Severina si rese conto di stare a suo agio

volta era l’ingresso di casa: altri tempi. Allora

estranee, insomma ad occuparmi di tutto. Ho finito col

col diventare una specie di commerciante e non ero

da un ampio scialle di lana rosso scuro lavorata

trovata una maniera efficace di scaldare questo bugigattolo; cosa

accennato alla vostra conversazione di stamattina?» ¶ Severina sorrise. ¶ «Avrete

Non si tratta, credetemi, di una crisi passeggera. La

sbagliato vocazione. Intendevo, cercavo di restare fedele a quella

l’avrei abbandonata prima di essermi liberata dall’ultimo

dall’ultimo scrupolo, prima di aver raggiunto la certezza

concluse Severina, cercando ancora di sorridere «quel vostro ritegno

Quel che mi addolora di più è deludere voi

dame patronesse degli istituti di beneficenza. Credo invece di

di beneficenza. Credo invece di amare i poveri, oltre

per un inesplicabile sentimento di appartenenza a loro, di

di appartenenza a loro, di fraternità con loro, principalmente

loro, principalmente perché presso di loro si è rifugiata

furono chiamati le membra di Gesù; e s’intende

Ma chiunque sia assetato di capire, di rendersi conto

sia assetato di capire, di rendersi conto, se va

padre» concluse Severina arrossendo, «di avervi inflitto questo lungo

Dunque, furono gli avvenimenti di Civitella a farti capire

una menzogna. Così capii di aver sbagliato strada; un

sbagliato strada; un voto di obbedienza non vale più

fu soltanto la fine di una lunga crisi. Se

fosse costato la vita di quel ragazzo, lo potrei

lasciare Civitella; sarebbe durato di più, ecco tutto.» ¶ «Quell

Oggi, dopo il racconto di Teodolinda, ho capito quanto

capito quanto avessi ragione di preoccuparmi per te, quanto

dire, sono stato fiero di mia figlia. Ti ho

mi sia facile parlare di queste cose? Eri testarda

anch’io.» ¶ «Padre, cercherò di spiegarvi. Durante gli ultimi

nessun bisogno della pensione di sua moglie. Ma finì

che per orgoglio rifiutava di sposarlo se non poteva

Luca, è il fratello di donna Teodolinda» intervenne l

senza difficoltà le case di Castelnuovo e subito dopo

con la strada ingombra di carri e di mucchi

ingombra di carri e di mucchi di neve. L

carri e di mucchi di neve. L’automobile procedeva

aleggiava un vago odore di mosto e di crisantemi

odore di mosto e di crisantemi. ¶ «Nulla è cambiato

dell’antica casa paterna di suor Severina, l’automobile

ora l’ufficio commerciale di don Fulgenzio.» ¶ «Che ufficio

grande camino nella stanza di soggiorno che, come nelle

camino ardeva un fuoco di legna di faggio e

un fuoco di legna di faggio e di sarmenti

legna di faggio e di sarmenti. Dal soffitto pendevano

Dal soffitto pendevano filze di salsicce, un paio di

di salsicce, un paio di prosciutti e corone di

di prosciutti e corone di sorbe mature e di

di sorbe mature e di peperoncini rossi. Sopra un

già pronte una brocca di latte caldo e alcune

Teodolinda. ¶ Suor Severina fece di sì con il capo

il colorito delle donne di campagna e una chioma

alzò e chinò verso di lui baciandogli una mano

previsto il medico condotto di Castelnuovo, chiamato d’urgenza

buongiorno mandandole un mazzetto di fiori. ¶ Capitolo 7 ¶ Un brusco

Capitolo 7 ¶ Un brusco cambiamento di temperatura segnò la fine

non si sarebbe parlato di uscita nel paese fino

Ma in un momento di confidenza fra la signora

l’accompagnerei.» ¶ «La proposta di andare in chiesa dovrebbe

Luca m’ha detto di essere pronto a portarle

Dissimulò con una sciarpa di lana la capigliatura ancora

uscire, con grande sorpresa di Teodolinda che fu costretta

sbrigarsi. ¶ «Ricordi la vigna di tuo padre nella contrada

appuntamento. ¶ Donna Teodolinda confessò di aver seguito su due

il complotto nella piazzetta di San Camillo de Lellis

aveva esitato parecchio prima di sollevare il tema dell

nessuno ti crederebbe capace di testimoniare contro la polizia

da coro. Era compito di una suora ristabilire la

il distacco dalle cose di questo mondo. Ma un

asseriva che era dovere di una suora, anche se

avevo già un po’ di febbre. Ma non prevedevo

studio ed inveì contro di me, ordinandomi di mettermi

contro di me, ordinandomi di mettermi in ginocchio. Mi

in ginocchio. Mi accusò di disobbedienza, di superbia, di

Mi accusò di disobbedienza, di superbia, di arroganza, di

di disobbedienza, di superbia, di arroganza, di esibizionismo, d

di superbia, di arroganza, di esibizionismo, d’infatuazione diabolica

Io ero atterrita, credevo di morire, anzi speravo di

apparve davanti alla porticina di una cella. ¶ «Quale onore

Istituto, dove una classe di allieve aspettava una sua

disse «si trovano trascritti, di mia mano, pensieri da

casa. Ve ne sono di meravigliosi e profetici.» ¶ Don

Superiora persisté. ¶ «La prego di scusarmi. Non è una

ho mai avuto occasione di dirglielo. Alcune di queste

occasione di dirglielo. Alcune di queste pagine soltanto suor

Superiora. «Ma non è di questo che voglio parlarle

Superiora. «Nell’ultimo esame di maturità, il commissario statale

allieva che cosa sapesse di Giuseppe Mazzini, ed ebbe

ebbe come candida risposta di non averlo mai sentito

nominare. La suora insegnante di storia, lì presente, forse

signor Mazzini. L’esame di storia non andò oltre

Istituto.» ¶ Il fatterello mise di buon umore il prete

Eppure si parlò seriamente di colpire l’Istituto. Corremmo

zelo patriottico. Fortunatamente, come di certo lei sa, il

altronde, non sono curioso di saperlo.» ¶ «Suor Severina non

informato?» ¶ «No.» ¶ «Mi permetta di esporle i fatti come

capovolta con la testimonianza di suor Severina nell’inchiesta

e non può dire di ignorarla. La pubblicità che

casa diventò la mèta di anarchici, di comunisti, di

la mèta di anarchici, di comunisti, di liberi pensatori

di anarchici, di comunisti, di liberi pensatori, che volevano

Questa suora, essendo fornita di laurea statale, figura come

colpire lei per mancanza di riguardo verso il signor

cui mi sono permessa di chiamarla.» ¶ «Di che si

sono permessa di chiamarla.» ¶ «Di che si tratta?» chiese

piedi. ¶ «È un progetto di suor Gemma» spiegò la

è indispensabile un comitato di personalità autorevoli. Una di

di personalità autorevoli. Una di queste non può essere

Parti? Per una località di montagna, in pieno inverno

Istituto è sul punto di avviarsi secondo i tuoi

Superiora ti ha permesso di partire?» ¶ «Come sai, è

è da un po’ di tempo che non ci

Per ora so soltanto di partire.» ¶ Suor Gemma si

Ti ho già raccontato di lei. È stata la

balia dopo la morte di mia madre.» ¶ Suor Gemma

faccia terrosa e piena di rughe, ma lo sguardo

suore sconosciute, evidentemente ignare di tutto. ¶ Un vecchio autista

sollecitudine. ¶ Dietro le persiane di una stanza del primo

in una pesante coperta di lana e le pose

fare con la docilità di una bambina. ¶ Dopo aver

affrontò lentamente una strada di montagna. Incontrò subito la

sul Passo.» Non cessava di guardarla commossa. Dopo una

sposata con un maestro di scuola, che è morto

è morto un paio di anni fa. Lei stessa

voleva perdere la pensione di vedova» spiegò Maria Teresa

a convincere vostro padre di ricorrere a questa soluzione

non ha nessun obbligo di credere. Nessuno vi è

ultime settimane ho cessato di tormentarmi. Preferisco meditare le

Preferisco meditare le parole di Cristo: “Conoscerete la verità

verità sia più grande di noi; gli alberi purtroppo

nascondono ancora la foresta. Di sicuro è che io

minima certezza, mi sforzo di servirla. Dovrei essere cieca

servirla. Dovrei essere cieca di mente per non accorgermi

mie conoscenze: sono quelle di una ragazza che ha

mio cervello s’arricchisce di nuove certezze. Penso che

ha sostituito alla sete di giustizia il culto del

alla Chiesa il diritto di dominare la mia ragione

protagonisti attraverso i secoli di questa rivoluzione, e mi

servito meglio la causa di Cristo. D’altronde Cristo

ed ebbe un istante di scoraggiamento. È umano, se

possano creare nuove forme di eroismo, di santità, di

nuove forme di eroismo, di santità, di devozione, di

di eroismo, di santità, di devozione, di consacrazione alle

di santità, di devozione, di consacrazione alle universali verità

la nostra indignazione morale di fronte all’ingiustizia. Non

Lei è la vittima di questi ultimi miei due

ultimi miei due mesi di solitudine. La sua visita

solitudine. La sua visita di oggi, la fiducia che

che mi ha suggerito di renderle visita» rispose don

don Gabriele con tono di meraviglia. «Mi sembra di

di meraviglia. «Mi sembra di aver trovato una sorgente

aver trovato una sorgente di acqua pura in mezzo

anzitutto possedersi. L’occuparsi di sé quando è necessario

superiore e più necessaria di quella della coscienza che

che noi possiamo acquistare di noi stessi e del

anche: “Il primo Vicario di Cristo in terra è

dai suoi libri? Prima di dimenticarmene, vado a prenderli

Diede un forte colpo di tosse come per svegliarli

e se ne rallegra di cuore. La Superiora sarebbe

È un suo modo di dire» spiegò suor Severina

che mi è stata di grande conforto.» E fece

attorniato da un gruppo di allieve dell’Istituto che

ricordò a don Gabriele di essere atteso dalla Madre

per raggiungere l’ufficio di lei. ¶ «Un’accorciatoia segreta

sorpresa don Gabriele. ¶ Dopo di che non gli rimase

Gabriele conosceva l’esistenza di quel passaggio che collegava

monache, ma non ricordava di essersene mai servito. Il

buio. ¶ «Ha il vantaggio di riparare dalla pioggia» disse

suor Gemma. ¶ «Posso sapere di che cosa vuol parlarmi

soltanto che ha verso di lei grande rispetto e

aria un odore acuto di cavoli. Don Gabriele si

che riproduceva la Resurrezione di Cristo di Piero della

la Resurrezione di Cristo di Piero della Francesca. ¶ «Da

dono dell’anima benedetta di sua madre all’Istituto

di don Gabriele. Vestito di scuro come un vecchio

lenti, apparentemente preoccupato solo di evitare le pozzanghere. Ma

un pomeriggio una conoscente di vecchia data, suor Gemma

egli era all’oscuro di varie cose importanti accadute

Severina ha anche chiesto di lei» disse ancora la

ancora la suora, prima di salutarlo e di allontanarsi

prima di salutarlo e di allontanarsi. ¶ Don Gabriele rimase

Istituto, la migliore amica di suor Severina, e certamente

bene e avesse chiesto di lui. ¶ Quando, un po

tardi, suor Gemma fu di ritorno all’Istituto, non

lei sconosciuto, che pretendeva di essere accorso all’infermeria

dell’Istituto su indicazione di suor Gemma. Infatti, un

dovette fermarsi per attendere di essere raggiunta. Al terzo

scritta: CLAUSURA. Al suono di un campanello elettrico, premuto

richiuse la porta dietro di sé. ¶ Don Gabriele, rimasto

suddiviso in aiuole rettangolari di cui, data la stagione

da un alto muro di cinta difeso da frammenti

cinta difeso da frammenti di vetro colorato. Ma la

suor Severina, tutta vestita di bianco, alta, assai smagrita

con una sciarpa bianca di lana attorno alla testa

Ho avuto un po’ di polmonite, giusto il tempo

giusto il tempo necessario di riflettere sui casi della

Se permettete, io vado di là ad accudire alle

pendevano le solite immagini di Maria Addolorata e del

esposti vasi e boccette di vario colore, come in

come in una farmacia di villaggio. Un caminetto con

con un bel fuoco di legna manteneva nella stanza

suora mi ha detto di non sapere esattamente quale

sottovoce. «Avrebbe voluto saperne di più da me; ma

le ho detto francamente di ignorarlo.» ¶ Vi fu un

Vi fu un momento di imbarazzo tra i due

con lei. ¶ «Vorrei approfittare di quest’occasione per eliminare

egli disse. «Lei ignora di me qualcosa d’importante

io sento il dovere di dirle, anche a rischio

dirle, anche a rischio di perdere la sua amicizia

in Dio, vorrei evitare di ferirla». ¶ Suor Severina lo

per merito, o colpa, di mia madre. Deve sapere

era la vera vocazione di mia madre. Prima ancora

mia madre. Prima ancora di nascere, io ero destinato

si piegò al progetto di sua madre?» ¶ «Per così

materna durante gli studi di teologia.» ¶ «Poi lei si

un uomo più forte di me avrebbe potuto resisterle

mancarono neanche lunghi periodi di pace e di illusioni

periodi di pace e di illusioni. Vi furono perfino

con anime sofferenti, bisognose di conforto. Ma la fede

Ogni tanto la voce di don Gabriele si affievoliva

Poco prima della morte di mia madre mi recai

un compromesso: nella speranza di un ritorno della fede

Civitella, in quell’ora di solito poco frequentata o

suo pianterreno. Quei locali, di proprietà comunale, si trovavano

suore contro l’insediamento di quei focolai di prevedibili

insediamento di quei focolai di prevedibili agitazioni sociali nelle

vicinanze d’un Istituto di istruzione per signorine. ¶ L

piazzetta, col triste bilancio di un morto e di

di un morto e di vari feriti. Il fatto

le versioni contraddittorie che di esso furono date. Testimoni

precisamente una suora, colta di sorpresa mentre percorreva il

mattino un piccolo assembramento di persone, arrivate a breve

arrivate a breve distanza di tempo sul posto indicato

per consentire alla suora di testimoniare, pretendeva un ordine

decisi verso il gruppo di notabili, dal quale si

si fece avanti verso di lei il giudice. Costui

Costui era un uomo di mezz’età, magrolino, con

la sua professione?» ¶ «Insegnante di latino.» ¶ La presenza insolita

insolita, tra un gruppo di uomini, di quella giovane

un gruppo di uomini, di quella giovane suora, esile

non fu in grado di rispondere subito, per cui

m’attendeva un gruppo di ragazze che si preparavano

pomeriggio. Non osservai nulla di eccezionale, ma dalla porta

la fine della lezione di catechismo, un po’ dopo

era un movimento insolito di carabinieri e di poliziotti

insolito di carabinieri e di poliziotti in civile e

d’uscita che consentiva di evitare la piazzetta.» ¶ «Perché

solito. Due camion, messi di sbieco ai due ingressi

presenti, assieme a grida di «a verbale». Quello dei

fu pregata dal giudice di proseguire. ¶ «Non era più

passare attraverso due cordoni di forza pubblica, che la

dall’assemblea, che gridavano di essere lasciati liberi di

di essere lasciati liberi di tornare a casa; ma

dei camion. L’operazione di polizia sembrava finita, quando

Come poté discernere dal di fuori» interruppe il giudice

pubblica furono subito mandati di rinforzo nell’interno.» ¶ «Comandati

io ho il diritto di porre delle domande». Ma

suora spirava un’aria di pulizia e di onestà

aria di pulizia e di onestà, a cui la

voce aggiungeva una nota di sincerità che non ammetteva

voce più decisa. «Due di essi reggevano di peso

Due di essi reggevano di peso, da sotto le

ognuno avesse il dovere di colpirlo. Egli non si

un sostegno nel timore di svenire. Ella riuscì invece

braccia. ¶ Capitolo 4 ¶ La testimonianza di suor Severina ebbe grande

La casa delle suore di San Camillo de Lellis

verità sul grave fatto di sangue, in contrasto con

azzardate. ¶ Trascorsero un paio di mesi da quegli avvenimenti

Soltanto nelle brevi ore di entrata e uscita dei

la solitaria passeggiata vespertina di don Gabriele. Vestito di

verità? Suor Severina finse di non vederla. ¶ «Scusatemi» si

dire don Gabriele, «dimenticavo di parlare a delle suore

Perché non si parla di questo Museo? Perché non

Perché non è mèta di studi, di pellegrinaggi? Oppure

è mèta di studi, di pellegrinaggi? Oppure perché non

Gemma invece era rossa di confusione: doveva difendere la

Gabriele capì in ritardo di essere caduto in un

molte esitazioni, mi disse di averle trovate lì dove

dove erano. La devozione di cui erano state oggetto

anche tu un’impressione di desolazione?» ella chiese alla

suor Severina a sedersi di fronte a lei. La

la mia fosca previsione di quello che ora è

opinione contraria» cercò timidamente di obiettare la giovane suora

Questa è l’opinione di persone che conoscono la

conoscono la legge meglio di noi due e di

di noi due e di don Gabriele.» ¶ Suor Severina

leggero inchino in segno di docile ubbidienza. «Non ho

rispose con un fil di voce. Ella sapeva di

di voce. Ella sapeva di essere considerata da tutto

scolastiche. Poiché si tratta di scuola, devo parlartene. Credevo

che hai una laurea di Stato. Ebbene, pare che

un anarchico, o qualcosa di simile, non so. Il

alla curia diocesana contro di lui. Facciamo bene a

l’emozione. «Si trattò di una denunzia non mia

mia, ma dei genitori di una fanciulla del nostro

dopo un po’ cercò di giustificarsi. «Non c’era

Non si tratta più di una ragazzina, ma dell

e non mostrava né di seguire né di respingere

né di seguire né di respingere il ragionamento della

dell’Istituto. Il successore di don Gabriele non è

e disse col tono di chi vuol concludere la

della diocesi e servire di base alla testimonianza dell

consentire a suor Severina di esprimere la propria opinione

Superiora. «È un’operazione di polizia a cui dovremmo

Per ottenere il permesso di insegnare il latino dovrei

turbamento incoraggiò la reazione di suor Severina. ¶ «A giudicare

crescente indignazione. «Dovrei accusare di provocazione un povero ragazzo

un povero ragazzo massacrato di botte, davanti ai miei

occhi, da un gruppo di poliziotti inferociti. Dovrei mentire

inferociti. Dovrei mentire, sapendo di mentire.» ¶ La giovane suora

da un violento attacco di asma. Seguì un penoso

don Antonio. ¶ «Mi permetta di non incontrarlo» disse suor

la Superiora fece cenno di assistere all’incontro. Il

Superiora. ¶ «Suor Severina rifiuta di prestarsi al ruolo da

conciliante. ¶ «Non si tratta di parole» cercò di spiegare

tratta di parole» cercò di spiegare la Superiora. «Suor

Gemma andò alla ricerca di suor Severina e la

San Camillo de Lellis di Civitella, in quell’ora

La speranza di suor Severina ¶ I personaggi

Lellis”, nell’antico borgo di Civitella, era ancora nominalmente

non si curava neppure di ritirare quel po’ di

di ritirare quel po’ di corrispondenza che arrivava al

per le incombenze religiose di una certa importanza, di

di una certa importanza, di rivolgersi a lui tramite

vi credettero. La chiesa di San Camillo, il giorno

del funerale, era affollata di persone per lo più

inutilmente, il figlio prete. Di notevole in chiesa non

era che un paio di file di sedie occupate

un paio di file di sedie occupate dalle suore

dei fedeli. A causa di ciò, alcuni di essi

causa di ciò, alcuni di essi preferirono rimanere all

seppellire una vecchia donna di chiesa si chiamasse un

su una pretesa avversione di don Gabriele contro le

termine della liturgia, prima di lasciare la chiesa molte

considerata come una persona di famiglia. «La prego di

di famiglia. «La prego di avvertire don Gabriele» le

Superiora «che un paio di suore dell’Istituto andranno

suore insegnanti dell’Istituto di recarsi per le condoglianze

Severina era rimasta orfana di madre in tenera età

suor Gemma sfogò su di lei il suo istinto

materno. Suor Gemma, insegnante di musica e religione e

Intanto il tempo minacciava di cambiare; si era levato

era levato un vento di scirocco che sollevava bianche

che sollevava bianche nuvole di polvere dalle strade. ¶ L

dalle strade. ¶ L’abitazione di don Gabriele si trovava

piano, con un giardinetto di pochi fiori, però ben

aveva la barba incolta di alcuni giorni e indossava

ospiti attraverso la stanza di soggiorno, che fino al

a dire le parole di circostanza in cui era

don Gabriele sembrava preoccupato di trovare un posto al

più anziana, questa cercava di ricusarsi, trovando fuor di

di ricusarsi, trovando fuor di tempo e di luogo

fuor di tempo e di luogo ogni attenzione particolare

per la buon’anima di donna Adele, a cui

Gabriele si volse verso di lei e domandò: ¶ «Ah

incerta: ¶ «Penso alle preghiere di rito per abbreviare il

secondo il quale, prima di comparire davanti al trono

comparire davanti al trono di Dio, fosse logicamente necessario

insegnamento che non fu di Cristo. È già da

sguardo che la supplicava di affrettare la fine della

non si tratta solo di opinioni teologiche, dal momento

trova in una chiesa di Roma? Ebbene, non è

ridotto a un paio di bacheche con qualche oggetto

bruciacchiato, indumenti con impronte di mani di fuoco, di

con impronte di mani di fuoco, di cui, come

di mani di fuoco, di cui, come dire? la

Durante gli ultimi anni di liceo all’Aquila, avevo

Aquila, avevo deciso seriamente di studiare medicina. Volevo essere

poveri. Ora mi pento di non averlo fatto. Ma

anno in quel collegio di suore francesi a Firenze

e colte, sapevano parlare di religione in una maniera

la maniera più assoluta di dedicare la propria esistenza

propria esistenza. Gli anni di università a Roma, dopo

almeno tornare dalle suore di Firenze» osservò don Fulgenzio

insegnamento. Non avevano bisogno di me. A Civitella credevo

me. A Civitella credevo di poter essere utile. Civitella

compromessi col mondo. Cercavo di sopportare. Ma come vi

cercava in buona fede di fare il suo dovere

della ragione, nessun voto di obbedienza vale se è

Nessuno potrà più privarmi di questo nuovo semplice puro

gravi e avrai bisogno di tempo e di calma

bisogno di tempo e di calma per riflettere al

Severina, munita delle istruzioni di donna Teodolinda, arrivò all

che irrigava numerosi orticelli di legumi e, qua e

qua e là, gruppi di alberelli da frutta. Ben

assieme a una ventina di viaggiatori, per lo più

per lo più donne di diversa età cariche di

di diversa età cariche di ceste e sacchi, qualche

seminarista. Il villaggio consisteva di un centinaio di casupole

consisteva di un centinaio di casupole di povera gente

un centinaio di casupole di povera gente, oltre ad

oltre ad alcune case di benestanti e ad una

una vecchia chiesa. ¶ Al di sopra dell’abitato, a

per una recente irrorazione di solfato di rame, si

recente irrorazione di solfato di rame, si ergeva l

la mèta del viaggio di Severina, nel suo primo

nel suo primo tentativo di trovare un impiego. Nell

sgradevole. Non ebbe bisogno di chiedere l’indicazione della

Teodolinda l’aveva rifornita di alcuni capi di vestiario

rifornita di alcuni capi di vestiario, per cui nulla

aspetto d’una maestrina di campagna. ¶ Sul muro accanto

Magistris ci ha parlato di lei al telefono, facendone

lodi e ridendo promise di rimettersi completamente alle sue

dell’Opera i rappresentanti di tutti i partiti, e

ora siamo in periodo di riorganizzazione. Ne parleremo.» ¶ Il

da una fitta corona di garofani rossi. Ma ben

attirò subito l’attenzione di Severina. Sulla parete dietro

poté trattenere un moto di incomprensione. ¶ «Da quanto tempo

Severina. ¶ «Da un paio di mesi» rispose il prete

prete con un sorriso di evidente piacere. Questo suo

dissipato tutti i dubbi di Severina sull’Istituto. Invece

altre parole, dei partiti di massa. Le spiegherò meglio

fu interrotta dall’apparizione di due persone all’ingresso

un braccio un fagottello di panni, come quello col

chiunque avesse la bontà di ricevere l’uomo in

fece la riverenza come di fronte al Santissimo e

quando un leggero colpo di tosse lo interruppe. Era

due postulanti e, prima di sparire con essi, fece

tondo, grassottello, non privo di una certa eleganza, con

essendo commosso dalla storia di un vecchio ottantenne, totalmente

da lui conosciuto prima di morire. Era però un

naturalmente, data la povertà, di solito non arrivava alla

radicalmente» continuò il prete di ritorno. L’amministratore fece

indirizzo su un pezzo di carta che consegnò a

padrona. Ci preparerà qualcosa di buono. Arrivederci.» ¶ Il gaio

Arrivederci.» ¶ Il gaio suono di una campanella segnò l

piani dell’edificio, come di sedie mosse, di porte

come di sedie mosse, di porte che si aprivano

dall’Istituto, si accorse di essere seguita dalla coppia

corrente. ¶ Capitolo 10 ¶ Gli sforzi di donna Teodolinda per trovare

direttore della scuola media di Castelvecchio in cui Teodolinda

diversi anni. Si trattava di un posto nel liceo

della laurea dell’Università di Roma, fu bene accolta

raccomandazione del suo amico di Castelvecchio. ¶ Severina partì per

impiegati statali, in attesa di cercarsi un piccolo appartamento

collo e una collanina di coralli rossi come unico

ma molte sue reminiscenze di quell’epoca erano confuse

un buon ricordo invece di San Pier Celestino e

Maria Teresa alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove egli era

amato molto il successore di Pier Celestino» precisò Severina

successore, nel seguente mese di maggio.» ¶ Maria Teresa fu

silenzio. Severina aveva pensato di distrarla proseguendo la visita

e si decise invece di andare dal preside del

chiedergli ragguagli sui programmi di latino e d’italiano

stata assegnata. Era inesperta di procedure burocratiche e pensò

burocratiche e pensò così di guadagnare tempo. Non fece

in quell’ora affollata di persone d’ogni qualità

indisciplina. Non si capiva di quale natura. «Un’altra

Perciò prese tempo, fingendo di consultare alcuni appunti. Poi

San Camillo de Lellis” di Civitella?» ¶ «Sì, come lei

una laurea dell’Università di Roma. Non basta?» ¶ Il

sono doppiamente nel conoscerla di persona. Ma, ecco, è

promesso. Intanto si tratta di una supplenza, incarico di

di una supplenza, incarico di poco conto. Per il

lunga pausa, in attesa di qualche obiezione. Lei restò

non ho nulla contro di lei» egli proseguì. «Anzi

può immaginare, si tratta di una persona molto autorevole

Siamo in un periodo di torbidi e di contestazioni

periodo di torbidi e di contestazioni. Il mio dovere

concluse il preside «è di mantenere la scuola in

scuola in un clima di pace e di serenità

clima di pace e di serenità.» ¶ Severina si alzò

al preside, le parlò di lungaggini burocratiche e la

se voleva dare lezioni di latino a una studentessa

e a uno studente, di cui lei conosceva e

precisò. Severina si scusò di dover rifiutare perché non

non si sentiva ancora di farlo. Ma non era

non era facile liberarsi di una donna cresciuta nel

e potranno spiegarsi meglio di me». Non c’era

quando lei è uscita di qui con una persona

liceali in un’assemblea di protesta di studenti universitari

un’assemblea di protesta di studenti universitari.» ¶ «Non è

venuta dal nostro professore di matematica» raccontò Elena. «Egli

raccontò come, per amore di pace e di serenità

amore di pace e di serenità, il preside l

che invano Severina cercò di calmare e a cui

da essi cordialmente congedo. Di lezioni di latino non

cordialmente congedo. Di lezioni di latino non si era

la sua grande felicità di averla conosciuta. ¶ Il giorno

Lamberto con un gruppo di coetanei. Fu un incontro

Lamberto aveva certamente raccontato di lei. ¶ «Domani sera ci