Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

ch'io non sto dir: - Va' drieto, Satanaso! - ¶ 6. ¶ Anzi

lunghezza nausa, ¶ ché lungo dir convien in lunga causa

frati in coro a dir l'ufficio. ¶ 17. ¶ Abbassa il

grand'ira ¶ la donna dir quel che non sa

io sia tale ¶ cui dir si poscia ciò che

si poscia ciò che dir vi piace; ¶ v'accerto

è, perché ciò faccia, dir non so, ¶ né for

fasso. ¶ 68. ¶ Ben vi so dir che gli sudò la

Argo. ¶ Perché, come potrassi dir la causa ¶ di qualche

ciò. ¶ 4. ¶ Ch'io voglia dir su questo, ben contare

dottor, seguendo ¶ di Berta dir, a cui mie rime

hanno la lingua in dir via piú leggiera ¶ del

cotal vita. - ¶ 73. ¶ La causa dir non voglio, anzi m

Milon non stette a dir: - Tu ne stramenti! - ¶ anzi

E se 'l mio dir non vi facesse nausa

alcun ch'il sappia dir tra voi si trova

trovo distanzia assai dal dir al fare; ¶ non siamo

pensi ad un furfante dir oltraggio, ¶ e pur lo

dal proposto ¶ cadendo, mentre dir Orlando accenna, ¶ un vento

sciocca ¶ mostrarti santo e dir quod in tonsura ¶ salvatur

non ebbe (oh voglio dir!) Platone, ¶ cerco saper da

mi volgo ad altro dir; ché necessario ¶ mi veggio

ricchiesta, eh'era a dir lo pensier vostro; ¶ quest