Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

aveva l’orologio; la direttrice aveva segnato questo ritardo

maligna. ¶ — È venuta la direttrice? — chiesero, quasi in coro

meglio giunger prima della direttrice, per dimostrar zelo e

una speciale linea. La direttrice, con la sua scrittura

viene in mente alla direttrice, di consegnarmi Avellino? — esclamava

in queste coppie, la direttrice non univa mai due

zittìo passò: entrava la direttrice. Subito, in coro, a

si udirono: ¶ — Buon giorno, direttrice. ¶ Ella salutava col capo

tre, sogguardando verso la direttrice, che scriveva sempre, con

la voce liquida della direttrice: ¶ — Signorine, in ufficio. ¶ In

queste frasi suonavano monotonamente: ¶ — Direttrice, Caserta non risponde. ¶ — Direttrice

Direttrice, Caserta non risponde. ¶ — Direttrice, si va bene con

va bene con Aquila. ¶ — Direttrice, al solito, Genova chiede

un rinforzo di pila. ¶ — Direttrice, Benevento vuol sapere l

sapere l’ora precisa. ¶ — Direttrice, Otranto ha un dispaccio

quattrocento parole, in inglese. ¶ — Direttrice, Salerno dice che vi

Parzanese, libro permesso dalla direttrice; Giulietta Scarano scriveva, rapidamente

senza l’ordine della direttrice, con un egoismo placido

le discussioni cessarono. La direttrice era venuta dall’altra

Che smania di complottare! ¶ — Direttrice, era un telegramma, — disse

ad Annina Pescara, la direttrice lo lesse. Le ausiliarie

vi era lavoro, la direttrice aveva dato ordine che

voi Torelli? — domandò la direttrice, dal suo posto. ¶ — Niente

dal suo posto. ¶ — Niente, direttrice: abbiamo scambiato un niente

Non gli ho risposto, direttrice. ¶ — Va bene. ¶ La conversazione

commetteva. ¶ — Pescara? — chiamò la direttrice. ¶ — Direttrice? — trabalzò colei, spaventata

Pescara? — chiamò la direttrice. ¶ — Direttrice? — trabalzò colei, spaventata appoggiando

corrispondente. ¶ — Che, dormite? ¶ — No, direttrice. ¶ — Domandate a Foggia, se

Dopo un minuto, monotonamente: ¶ — Direttrice, niente con Foggia. ¶ Ma

vi è niente. ¶ La direttrice non si accorgeva di

poca delicatezza. Quando la direttrice lo aveva saputo, aveva

Perchè piangete — domandò la direttrice. ¶ — Niente, niente, — borbottò quella

ringraziarlo. ¶ — Signorine, — avvertì la direttrice, — non dormite, perchè a

poesie di Parzanese alla direttrice, che glielo aveva prestato

posto per andare dalla direttrice, fu Cristina Juliano. ¶ — Direttrice

direttrice, fu Cristina Juliano. ¶ — Direttrice, — disse ella piegandosi sulla

una festa? — chiese la direttrice guardando il vestito di

volta di Caterina Borrelli: ¶ — Direttrice, ora che viene il

Messalina, di Cossa. ¶ La direttrice aggrottò le sopracciglia. ¶ — .... glielo

ballare anche lei. La direttrice prometteva di dirlo, d

non salutava che la direttrice e ronzando attorno ai

pranzando con la vice-direttrice. ¶ — Borrelli, sei maligna. ¶ — Che

discussione era: la vice-direttrice può conservare il suo

regolamento si estendeva alla direttrice e alla vice-direttrice

direttrice e alla vice-direttrice? Chi opinava di sì

Ma che? la vice-direttrice è un po’ nervosa

il posto di vice-direttrice. ¶ Chi, chi poteva riescire

sino alle nove. ¶ — O direttrice, quando viene il direttore

altre, guardavano supplichevolmente la direttrice, quasi la implorassero di

otto e mezzo. La direttrice non capiva o fingeva

direttamente alla scrivania della direttrice. Le parlava sottovoce, senza

Ogni volta che la direttrice apriva la bocca, trasalivano

la voce liquida della direttrice: ¶ — Ore ventuno: signorine, date

fretta salutando solo la direttrice, poichè il direttore non

forma di lettera alla direttrice, diceva così: — che pel

le ausiliarie riunite, presenti direttrice e vice-direttrice. Le

presenti direttrice e vice-direttrice. Le fanciulle ascoltavano, trasognate

a una macchina; la direttrice andava e veniva. La

e veniva. La vice-direttrice, piccolina, coi capelli corti

svelte, — strillava la vice direttrice. ¶ — Abbiamo un grave ritardo

grave ritardo, — mormorava la direttrice, girando attorno ai tavoli

il terrore che la direttrice o il direttore venissero

Tutta pensosa la vice-direttrice andò alla porta della

chiari, lentissimi. ¶ — Per carità, direttrice, — mormorava l’ausiliaria, — la

posso farvi? — rispondeva la direttrice, desolata. ¶ — È inutile, è

che pareva un soffio. ¶ — Direttrice, direttrice, — diceva lamentosamente Annina

pareva un soffio. ¶ — Direttrice, direttrice, — diceva lamentosamente Annina Pescara

femminile, chiamò la vice-direttrice e le disse: ¶ — Non

un guaio irreparabile. La direttrice ritornò in mezzo alle

scarica, — aveva raccomandato la direttrice. ¶ Ma qualcuna ci si

che si raccontano, vice-direttrice. ¶ Maria Immacolata Concetta Santaniello

come aveva scritto alla direttrice. Ora la più bella

fatto. E anche la direttrice era stata tre o

poco dopo la vice-direttrice annunziava: ¶ — Un palo è

riprese. In questo la direttrice entrò, vestita di nero

piano con la vice-direttrice: le ausiliarie la guardavano

alla terra! ¶ La vice-direttrice esitò un momento, innanzi

morta. E attorno alla direttrice, che veniva dal cimitero

deliquio in classe. La direttrice della sua scuola e

ottenuto finanche che la direttrice della scuola fosse traslocata

all’ultima esposizione pedagogica. Direttrice della scuola più popolosa