Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898

la testina intelligente e disse forte: ¶ - Il dottor Fausti

e in silenzio, poi disse: ¶ - Va bene. Il male

ti ho prescritto? ¶ - Sì - disse Marino. ¶ - Ed allora va

sera, dopo la mezzanotte - disse ancora Marino. ¶ - Come nei

sopra lo sguardo e disse: ¶ - Ah, è di Caròla

di partire? ¶ - Forse sì - disse Marino. ¶ Ritto in mezzo

fauno, il dottor Fausti disse ancora solennemente, vòlto a

Fausti, prendendogli le mani disse ancora: ¶ - E per molto

un poco pallida. ¶ - Perdonatemi - disse ella - sono entrata, così

da sedere. ¶ - No, grazie - disse donna Maria - amo meglio

sorrise. ¶ - Fatemi il ritratto - disse, scherzosamente. ¶ - Non sono buono

Non sono buono. ¶ Marino disse questo profondamente, dolorosamente. ¶ Donna

sono venuta io. ¶ - Grazie - disse ancora Marino, ¶ * ¶ * * ¶ Egli era

pallide labbra. Che cosa disse? Fra il sibilo del

Grazie, grazie.... ¶ Certo, non disse altro. Furon quelle le

precisamente, ch'ella mi disse, dolcemente: ¶ - Alberto, mi perdonate

ancora un istante, poi disse: ¶ - Sentite.... non mancate questa