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Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «disse»

nautoretestoannoconcordanza
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si volse bruscamente e disse: ¶ Tu, che con tal
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Qual farsi ascolto ei disse accusa insulsa ¶ Contro il
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solo, inerzia e stolidezza ¶ Disse che in quel bestione
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non opra e pensa. ¶ Disse che, simigliante alla Balena
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avea di motteggiar costume. ¶ Disse che se per suo
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ai circostanti. ¶ Quantunque ei disse attoniti e confusi ¶ Vi
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il silenzio ruppe. ¶ E disse che politica e ragione
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ei plural divenga. ¶ Giacchè disse quel fier fra tanti
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potentissimo, immortale, ¶ Chi 'l disse gran Lion, chi Lionissimo
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pria si fe', si disse; ¶ E che d'ogni
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Can: rammento assai ¶ Gli disse quanto oprasti a favor
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in questi casi, ¶ E disse a lui: sopra di
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soggetto adattissimo proposto. ¶ Sire disse al Lion per tale
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bestemmie politiche prorompe. ¶ Vanne disse e il buffon del
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s'eran già visti) ¶ Disse: Certo non tu del
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per lo più peggiora. ¶ Disse, e al covaccio suo
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umilmente il Gatto, e disse, ¶ Che nè tumulto alcun
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e allora il Cane ¶ Disse al vigilantissimo custode ¶ Che
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poscia altro volume e disse: ¶ Quegli tratta del dritto
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Onde taluna a lui disse all'orecchie: ¶ Asino mio
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ch'eran colà, ¶ Ite, disse, a veder, che diavol
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quelle bestie entrò; ¶ E disse: La finiamo, sì o
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suoi, su presto ¶ Lor disse una dozzina di quest
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più del solito prolunga. ¶ Disse il Lione al Gran
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d'un animo asinile. ¶ Disse che far venir da
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con lui. ¶ Lodo, gli disse, il nobil tuo pensiero
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e con grave contegno ¶ Disse: se vero sei, t
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arresto. ¶ E l'Asin disse: ottimamente fatto; ¶ Io sottoscrivo
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e vani ¶ E lunghi, disse, e di dubbioso evento
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arrabbiato allor, guerra volete? ¶ Disse il cornuto Araldo, e
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conferir con essa. ¶ E disse a lei: Quel che
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quanto fece e quanto disse ¶ La Volpe, acciò al
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mia, ¶ A Te le disse il Gran Cucù m
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allor la Lionessa, ¶ Intesi disse e agli ordin tuoi
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canneto il vento. ¶ Chi disse che a trattar col
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umide pupille: ¶ Deh lascia disse che la turba serva
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e il talento. ¶ Chi disse, che bruciarsi a lento
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venir la Scrofa. ¶ Imbacuccati, disse, e a notte oscura
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miei com'entri tu? ¶ Disse; e l'Asino allor
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il greco autor lo disse, ¶ Che del regno animal
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cercò trarsi d'impegno; ¶ Disse che grato a sua
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avrai grandi e possenti. ¶ Disse lo spettro, e in
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son volentier sovente udite. ¶ Disse ch'entrar ei non
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retto allor la Volpe disse ¶ Non io di te
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paventa. ¶ La Volpe: udisti (disse alla padrona) ¶ Udisti tu
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Quella bestia il ver disse, appunto è rea: ¶ In
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negoziatore o fece o disse; ¶ O s'immola pur
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a se venire: ¶ Amico disse uopo è che destramente
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Aver s'avvide, e disse: o dritto o torto
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lo sguardo sorridendo, e disse: ¶ Parla, e non por
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più non volle. ¶ E disse all'altro Can: Nè
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suo pensiero. ¶ Molto ancor disse a noi riman del
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resta a' disperati. ¶ Poscia disse al Levrier: poffareddio! ¶ Il
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a tempo suo si disse: ¶ Felice Europeo, che nudo
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Grave si volse, e disse lor: capiste? ¶ E quei
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turbossi ¶ La Volpe, e disse al Can: Nulla puoi
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ogni affinità rinunzia. ¶ Rinnego disse, e alzò la zampa
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a rischiarar la reggia. ¶ Disse la Volpe allor: tranquillamente
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Rinaldo. ¶ Consolatevi, amici ei disse loro ¶ E le amorose
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lei lo sguardo, e disse: ¶ Stabiliran su ferma base
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ad eseguir s'accinge. ¶ Disse all'Orang-Utang che
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truce: ¶ Qui non siam disse per istare in ozio
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impaziente ardor calma poi disse; ¶ Tosto, sì, tosto, o
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un pari suo disdire. ¶ Disse l'araldo allor: dassi
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ch'eragli allato, ¶ E disse: ti rinunzio il principato
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debbasi l'Araldo; ¶ No disse il Gatto, io son
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ruppe il silenzio e disse: ¶ Quando ir contro a
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aer col corno: ¶ Vado disse sdegnoso alla Reggente ¶ Cadrò
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non pensar più avanti. ¶ Disse, e in due colpi
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in tuon compassionevole gli disse: ¶ O dolce amico, o
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Questi doni a te disse offre la grande ¶ Quadrupede
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Asino parla. ¶ Quantunque, ei disse, la più gran sventura
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richiese, e quei le disse: ¶ Che il fatidico augel
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isola che Atlantide si disse, ¶ Di cui cotanto si
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alfin d'ascoltar più, ¶ Disse: Giacchè la vuoi così
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aprì il congresso e disse: ¶ Il nostro venerabil Coccodrillo
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sua padrona: ¶ Giusto è disse che a lei si
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in piè levossi, e disse: ¶ Potentissime bestie, anch'io
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A ciò ch'ei disse, onde non fe' fortuna
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la Volpe allor modestia, ¶ Disse: Le bestie, o Cane
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vi si oppose, e disse, ¶ Che finch'entrambi avran
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allor silenzio impose. ¶ Poi disse: Il vostro dritto d
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da me finor si disse ¶ Sulla storia politica de
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come un anonimo già disse, ¶ (Se fia l'ardita
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e l'intelletto. ¶ Altri disse che il ciel le
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mortal occhio ascose. ¶ Onde disse rivolto al sacerdote ¶ Deh
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che cercheresti invano. ¶ Così disse il Bramin; e con
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tu chiedi, ¶ Il Bramin disse, un'impossibil cosa. ¶ Sacri
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santo orror raccapricciossi, e disse ¶ Che dici mai? di