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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Volponi, Corporale, 1974

concordanze di «domandò»

nautoretestoannoconcordanza
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bar piú sporco e domandò tè per due; si
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molti pastori impiccati. Overath domandò al negro se era
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ma quello rise; gli domandò ancora se era comunista
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faceva una palla. ¶ Overath domandò a me e gli
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tutti e tre e domandò a noi che fiore
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mi sorrise e mi domandò: – Che cosa debbo fare
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rossa appena sudata; mi domandò come stavo, che cosa
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presto discorso e mi domandò se era vero che
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letto la signora mi domandò: – Non era mica tuo
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Si sente male? – mi domandò il brigadiere. ¶ – Sí, – risposi
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risposi languidamente. – Sí. ¶ – Come? – domandò. Accennai con una mano
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si chiama lei? – mi domandò finalmente. ¶ – Gerolamo Aspri; risiedo
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della bomba. ¶ – Quale bomba? – domandò il poliziotto. ¶ – La tromba
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un altro poliziotto e domandò chi fossi. Il primo
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la parte cattiva. ¶ – Amarla? – domandò serio il poliziotto. ¶ – Annullarla
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Ma quanto valeva davvero? – domandò uno. ¶ – Molto era vivacità
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burrone. ¶ – Ma ancora mi domando se uno può suicidarsi
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il palo e mi domandò quali intenzioni mi avessero
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fine faranno questi paesi? – domandò il contadino. ¶ Risposi che
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che cosa stavate parlando? – domandò l’avv. ¶ – Di un
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è il piccolo poeta? – domandò ancora l’avv. ¶ – Sono
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Alla frontiera nessuno gli domandò niente e Aspri era
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di botanica e le domandò se ne aveva la
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Murieta». ¶ – Adesso il passaporto, – domandò la donna trattenendo ancora
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domanda la confederazione lo domando anch’io. ¶ – Ma io
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domanda. – Chi di voi, – domandò, – ha paura della bomba
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Ci si può immunizzare? – domandò un allievo, già nella
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concluse Aspri e poi domandò: – E ne hai paura
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aveva capito. ¶ E quello domandò ancora: – A chi pensi
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ad Overath e gli domandò: – Che libri faresti leggere
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aspettò ancora e poi domandò alla ragazza come si
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Come ti chiami tu, – domandò uno dal tavolo accanto
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Che cosa vendi? – le domandò un altro, – svelaci la
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silenzio. – Come stai? – le domandò. – Ti amo e ti
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un altro momento e domandò: – Cosa succede? ¶ – Non lo
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gli si affiancò e domandò un cappuccino. Il labbro
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sotto le palme e domandò al cameriere una vodka
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spesso mal di testa? – domandò Ivana. ¶ – Il bere… gli
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Chi sono gli altri? – domandò Ivana. ¶ – Gli altri, anche
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avete assistenza da fare? – domandò una delle donne. ¶ – Guarda
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morfina. Murieta intanto le domandò: – Che cosa avresti risposto
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costo di incontrarmi? – gli domandò Murieta. ¶ – Ti vedo benissimo
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buttato dall’altra parte? – domandò Murieta. ¶ Murieta abbracciò Overath
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orchestra che andava piano? – domandò Overath. ¶ – No, il mondo
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fuggire. ¶ – Come sono custoditi? – domandò Overath. ¶ – In gabbie singole
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date loro da mangiare? – domandò ancora Overath. ¶ – Sono praticamente
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funzionare con questi nomi? – domandò il marito di Ivana
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ultimo, Male. ¶ – Ma, Ingiustizia? – domandò l’assistente. ¶ – Tu sei
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hai perduto Ivana? – gli domandò. ¶ – Lo sapevo anche prima
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Maria la zoppetta? – gli domandò. ¶ – No. Lo sai che
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Solo una cosa ti domando: con chi puoi fare
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mezzo ispirato. ¶ – E come? – domandò Overath indebolito. «Questo mi
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l’onesta fedeltà? – gli domandò Ivana, che venne fuori
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mossa. ¶ – Come stai? – le domandò Murieta. Aveva voglia di
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Un’attesa? ¶ Il marchese domandò scusa poi si accostò
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accanto. Si voltò e domandò: ¶ – Ti ho sentito. Ma
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aspettare. ¶ – Ti senti ferito? – domandò Overath suonando. ¶ – Sí. ¶ – Allora
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a spezzarsi le unghie. Domandò al marchese un coltello
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lo trattenne. – Come sta? – domandò, lacrimando ancora. ¶ – È svenuto
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bevve il caffè e domandò dell’acqua minerale. ¶ A
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pranzo il giovane gli domandò se voleva dormire ancora
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che la cena finisse domandò in fretta al giovane
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quella inquietudine e gli domandò se voleva rimaner solo
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cosa c’è scritto? – domandò Murieta. ¶ Il servo si
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inferiore. ¶ – È la polizia? – domandò Murieta. ¶ – Sí, – rispose l
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ben s’intenda. ¶ – Tutto? – domandò Murieta. ¶ – Tutto cosa? – domandò
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domandò Murieta. ¶ – Tutto cosa? – domandò l’ingegnere, alzando le
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scolaro del Sansaviti medesimo. Domando se comprate tutto e
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o altrove. ¶ – Da soli? – domandò l’assessore anziano, dopo
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giro nella stanza e domandò allarmato, come se non
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ancora e poi le domandò: – Cosa vuol dire questa
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Come ti chiami adesso? – domandò l’ex collega, per
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mi affretto ad andarci. Domando un caffè sport: sto
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il fattore e mi domandò se potevo scendere dalla
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Il prof. Corboli mi domandò con un sorrisino traballante
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prese per mano. Mi domandò: «Cosa vuoi tu?» Io
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Alla fine Imelde mi domandò che cosa volevo bere
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dorato, busto ligneo. ¶ – Allora, – domandò Imelde, – c’è qualcosa
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confini di questo podere? – domandò Imelde; – vanno sotto, oltre
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metà. ¶ – E al tedesco? – domandò Imelde. ¶ – La metà. ¶ – E
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da queste parti? – mi domandò. ¶ – E tu? ¶ – Sono stato
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Quando viene il tedesco? – domandò senza guardarmi. – Lui potrebbe
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risposi. – Vuoi farmi morire? – domandò dopo un momento. – Sí
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forte. ¶ – Quale modo? – mi domandò Imelde. ¶ – Il modo. Niente
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vicino a me? – mi domandò. ¶ – Andiamo proprio a dormire
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l’hai fatto? – mi domandò. ¶ – Perché ti voglio bene
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si riassettò e mi domandò il fazzoletto. Avevo paura
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Ricorda bene tutto? – mi domandò ridendo e scaricando il
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vino del Consorzio e domandò se non ci fosse
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in quell’istante mi domandò: – Cerchi qualche vittima con
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con interesse, e mi domandò: – Quante volte al giorno
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denaro per pagare mi domandò se avrei potuto averne
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rispondere. Il chirurgo gli domandò anche il nome e
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spiegando, dialogando. Il medico domandò che cosa gli avessero
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sua posizione. ¶ – Potrò camminare? – domandò. ¶ – Anche, – rispose il radiologo
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piedi davanti alla finestra domandò all’infermiera che erba
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ancora a bocca aperta domandò quali libri avrebbe voluto
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sopportare un giudizio sociale. Domandò all’infermiera di praticargli
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la ringraziò e le domandò di aiutarlo a salire
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è inutile. ¶ – Chiudere cosa? – domandò Gerolamo battendosi l’apparecchio
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Uno di quei canarini, – domandò Gerolamo con ansia. – A
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cominciassero a lasciarlo andare. Domandò se non potevano cambiargli
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con un lamento. ¶ – Piú? – domandò il cameriere avanzando la
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hanno rotto la torre? – domandò Gerolamo. – Cosa hanno fatto
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tutti. ¶ – Come lo sai? – domandò Gerolamo. ¶ – Dai miei parenti
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all’antiquario e gli domandò se avrebbe potuto pagare
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cameriere preparò tutto e domandò quanto poteva valere un
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è venuto a Urbino? – domandò Gerolamo, tentato ancora da
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Gerolamo non rispose e domandò al medico dei calmanti