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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «domandò»

nautoretestoannoconcordanza
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nel mezzo della camera domandò alla compagna, ch’erasi
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si accomoderà, forse... ¶ — Come? — domandò Arrigo senza badare al
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violette di Parma. Arrigo domandò la cesta d’orchidee
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Cosa ne dici, Rafa? — domandò Lanzo Malatesta al Giuliani
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non fu geloso; non domandò alla Ruskaia di allontanare
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Chi è quella ragazza? — domandò il marchese di Sant
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uscir dal capo. E domandò al Pigna, uso a
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messa a bere? — le domandò Arrigo, non appena quegli
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po’ di sentimento, ora? — domandò il Rigoli che s
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importa? Io non gli domando niente. Gli dicevo anzi
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di simile! ¶ — Ti piace? — domandò Anna Laura con una
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Cosa vai a sentire? — domandò il padre. ¶ — Vado a
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c’è scritto? — ella domandò con allegrezza. ¶ Egli si
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E allora? Se fosse? — domandò la fanciulla, con un
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sei fatta così donna? — domandò Arrigo. ¶ — Bah!... Ho molte
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respinse. ¶ — Ti piacciono? — ella domandò ancora, col suo sorriso
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dimestichezza: ¶ — Buongiorno, signorina! Le domando scusa per l’equivoco
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adoperi per le unghie? — domandò la sorella. ¶ — Una pomata
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vedi, faccio miracoli! ¶ — Mi domando appunto come riesci a
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Sei contenta? — egli le domandò, passandole una mano su
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della tua cipria? — ella domandò. ¶ — Se vuoi; ma ce
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in silenzio; poi ella domandò: ¶ — Non hai un corno
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credi che ci assomigliamo? — domandò al fratello. ¶ — Non credo
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un’avventura con lei? — domandò uno spudorato. ¶ Rafa si
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di rimanere con me? — domandò Loretta con una voce
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che siete venuta oggi? — domandò con una voce quasi
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entrambi delizioso. ¶ — Dove andiamo? — domandò infine Loretta. ¶ — Camminiamo. Ancora
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pesava. ¶ — Ti piace? — egli domandò, trasfondendo in queste due
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si rivolse a guardarle; domandò: ¶ — Le conosci? ¶ — Sì. ¶ — Chi
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ti pare? ¶ Poi gli domandò ancora: ¶ — Le amanti che
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che andiamo a pranzo? — domandò Arrigo. ¶ — Andiamo. ¶ — Ti condurrò
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ai sopraggiunti. ¶ — Vuoi aspettarci? — domandò Arrigo al vetturino. — Ti
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qualcosa lo molestava e domandò: ¶ — Chi è quel tale
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Mi vuoi bene? — ella domandò, piano, avvincendosi a lui
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in tutti questi giorni? — domandò Clara finalmente, cercando che
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signorine. ¶ — E voi andrete? — domandò Arrigo a Clara. ¶ — No
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vedere in questi giorni? — domandò finalmente Clara, con una
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ambra. ¶ — Che hai dunque? — domandò con paura. ¶ Ho perduto
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viso bianco. ¶ — Stanotte? — gli domandò. ¶ — Stanotte, ieri e prima
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per lui. ¶ — Quanto devi? — domandò. ¶ — Quindicimila lire, e per
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Ti secca molto? — ella domandò al fratello, vedendolo un
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Hai vinto, Arrigo? — gli domandò. ¶ Stava di fronte a
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presentarmi a tua sorella? — domandò Rafa, con voce titubante
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crede in Missolungi, signorina? — domandò Rafa, che intanto le
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cinquecento in mano, e domandò piano allo scommettitore: ¶ — Bloomy
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Cos’hai giocato ancora? — domandò Loretta. ¶ — Bloomy Boy piazzato
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Rafa. ¶ — Vuoi bere, Loretta? — domandò Arrigo. ¶ — Sì, volentieri: ho
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furtivamente. ¶ — Che hai? — gli domandò sottovoce. ¶ Egli scrollò il
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un po’ con voi? — domandò Rafa cortesemente. ¶ — Tutt’altro
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è il mio Thermosiphon? — domandò Rafa. ¶ — Eccolo là, vicino
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pallottole rosse. ¶ — Quel nero? — domandò Loretta? ¶ — Sì, quel baio
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partiva bene. ¶ — E Missolungi? — domandò l’interlocutore, che, piccolo
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aria. ¶ — Dov’è Arianna? — domandò Loretta. ¶ —È quinta; ma
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Gabriel! ¶ — Come va Missolungi? — domandò il piccolo uomo, incapace
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Giuliani si chiama Rafa? — domandò con naturalezza. — Forse che
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Ed ora che fai? — domandò Rafa. ¶ — Niente. Mi piace
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in un cespuglio. ¶ — Come? — domando la fanciulla senza muoversi
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chi sarebbe il mugnaio? — domandò Rafa, più forte. ¶ Ella
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polveroso riverbero. ¶ — Parti? — ella domandò, senza osare avvicinarsi. Il
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E dove andrai? — gli domandò la fanciulla dopo una
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Remi bene tu? — ella domandò al fratello, saltando nella
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mia, o cosa pensi? — domandò con affanno, quasi con
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poveri! ¶ — Allora, — egli le domandò guardandola — tu vuoi diventar
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lei... » ¶ — Vanno a pesca? — domandò Loretta. ¶ — Forse vanno solo
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queste parole così nere? — domandò. ¶ E si strinse a
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Ma tu non sali? — domandò ella indugiando. ¶ — Sì, fra
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Perchè non ti spogli? — domandò egli ancora. ¶ — Aspettavo te
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ne impazzirei?... ¶ « Solo ti domando una cosa: abbi pietà
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una cortina. ¶ — Ebbene? — ella domandò, quando furon tornati nella
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dimmi di sì! ¶ — Non domando nulla, — ella fece, pentita
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su questa poltrona? — ella domandò subitamente. ¶ — Quante? Nessuna. ¶ — Eh
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Eh, via! Te lo domando per curiosità. ¶ — Forse — diss
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buon umore. ¶ — Allora dicevi? — domandò al Cianella. ¶ — Ha un
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qualcuno l’ascoltasse. ¶ — Chi? — domandò il Berni. ¶ — Rafa Giuliani
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Chi è la Spinardi? — domandò Giannetto Pigna. ¶ — La Spinardi
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scandalizzò. ¶ — Insomma, volete saperlo? — domandò il Cianella. ¶ — Su, dillo
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sera. ¶ — Dove vai? — le domandò il padre. ¶ — Vado in
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riflettere un istante, poi domandò: ¶ — Potrai una volta insegnarmi
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non metti gli occhiali? — domandò Rafa. ¶ — Ho paura che
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buttarmi sul fieno! ¶ Poi domandò con sommissione: ¶ — Potrò fare
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noi. ¶ — State bene tutti? — domandò Arrigo finalmente. ¶ Rispose Paolo
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da che parte venite? — domandò il Riotti. ¶ Egli era
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tu non sai nulla? — domandò il padre. ¶ — Io? Nulla
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voi sa dove sia? — domandò con una orribile voce
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lucida del Riotti. ¶ — Disturbo? — domandò con mansuetudine. ¶ — Sì, disturba
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sei qui a fare? — domandò con disprezzo. — Non ti
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automobile. ¶ — Da quando? — egli domandò. ¶ — Forse da una decina
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Come stai, Pietro? — gli domandò. ¶ — Si tira innanzi come
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le stesse cose. ¶ — Baruffe? — domandò Arrigo. ¶ — No. ¶ — Pérdite forti
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dolce: ¶ — L’ami ancora? — domandò. — L’ami ancora molto
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non verrà il signore? — domandò Lazzara. ¶ — Non verrà. Almeno
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corte. ¶ — Non dormirete, signora? — domandò Lazzara, vedendo che Lora
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convento, non è vero? — domandò alla fanciulla. ¶ — Sì, signora
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lontana la città? — Lazzara domandò all’uomo che buttava
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rade stelle. ¶ — Per caso, — domandò Lazzara, — non avreste un
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più voce? ¶ La sorella domandò con un accento fermo
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soggiunse Loretta. ¶ — Cosa ti domando?... Un piccolo schiarimento, una
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dopo un silenzio, gli domandò: ¶ — Allora che vuoi? ¶ — Prima