Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

lobo di «una povera donna», di una «creatura impotente

l’è per lée, donna Elsa». Elsa davanti alla

di-vino cavenago, cui donna Elsa, ancora assai lontana

a far intendere a donna Elsa come qualmente non

che, assaggiato il brodo, donna Elsa lo riscontrava sapido

corso di perfezionamento cui donna Elsa l’aveva amorosamente

anni al servizio di donna Elsa, proprio in quei

protestava a sua volta donna Elsa. Ma la Maria

una ne combinano!», sospirò donna Elsa. E si accomodò

lire al mese!»: e donna Elsa alzò le spalle

incredibile, del rossore. Tantochè donna Elsa chiamò a raccolta

chi soffre senza speranza. Donna Elsa pensava a «una

avuto occasione di assaporare. ¶ Donna Elsa, con la consueta

come mai?» ansiosi di donna Elsa rispondeva a occhi

ti è capitata?...» incalzava donna Elsa. ¶ «Io non lo

indesiderata lama sulla collottola. ¶ Donna di begli occhî, lei

Il profondo istinto della donna, della mamma, dal buio

conoscenza de’ grandi problemi. Donna Carla, al momento giusto

un po’ astratto (per donna Carla), si davano a

interessavano l’edilizia. A donna Carla, talvolta, susurrava delle

di casa, alle signore. Donna Carla lo benignò d

poi, di volgersi a donna Carla; ma non ne

che....». ¶ «Che?» gli intimò donna Carla. ¶ «Che.... che.... che

un bel giorno, furibonda, donna Giulia de’ Marpioni: «e

des choses». Quando una donna Giulia o Teresa, e

animo squisitamente sensitivo di donna Giulia non poteva non

piedi delicatissimi», commentava orgogliosa donna Giulia, «d’una sensibilità

dire, in presenza di donna Giulia, i signori del

Cipriano: e anche di donna Giulia, d’altronde; che

la sua unica docilità. ¶ Donna Giulia de’ Marpioni nata

contessa Giulia, dicevo, era donna di elevato sentire, stando

i due occhi di donna Giulia si puntavano sull

eva, dopo tütt, una donna degna del massimo rispetto

le pupille demoniache di donna Giulia che, ipnotizzando gli

N.H. Cipriano che donna Giulia s’eran dovuti

confidava nel tatto di donna Giulia, nella sua chiaroveggenza

nell’«alto sentire della donna e della madre». Ma

nella bagnarola asciutta della donna di servizio. Stavolta s

E nessun nato di donna gli verrà fatto di

loro vita, la loro donna: e si erano lasciati

figlio avesse ad accompagnar donna Elsa. Al concerto Bartholdi

all’immagine della persona. Donna Elsa, in quanto moglie

purtuttavia un cenno di donna Elsa, discreto e severo

che sei ingegnere?», disse donna Elsa a Valerio, quando

sperato e paventato 24, dove «donna» Elsa potè ricevere una

di più d’una «donna Carlotta», dal seno allucciolato

integralmente defunte! ¶ No, sciagurata donna!, no: le Berluschi, le

facevano chiamare «contessa» o «donna Carla» dalla donna del

o «donna Carla» dalla donna del clistere, avevano ancora

in tutta l’anima: «Donna Eleonora!». Le labbra lo

un delicato sentire.... La donna, a colui che la

non la degrada.... la donna deve esser lei a

Il guaio è che donna Eleonora, nelle due tracce

poco dopo il concerto, donna Eleonora aveva occorso a

giudizio. ¶ Il transito di donna Eleonora Vigoni, dalla retina

dalle martellate categorizzanti di donna Eleonora, della eletta gentildonna

sua franchezza irritante, di donna che la sa lunga

a suo modo. ¶ Era donna. Era davvero «deliziosa», come

cognati, e nipoti!... con donna Eleonora alla testa!... ¶ Precipitò

improvvisa aveva colto quella donna, per solito così «normale

diceva la «strega», cioè donna Eleonora Vigoni, (adoratrice di

la sua bravura di donna milanese in un battibaleno

nel sopravvivente orgoglio della donna, della sposa, ogni captato

Maria, e la stessa donna Eleonora, per quanto sardonica

della sarcastica parrucca di donna Eleonora: «quel Carlo!». Dove

alla dimora di sua donna: che attendeva, ansiosa, per

Adalgisa», opinò la bolscevica donna con un suo fare

seta marrone.... ¶ «Con una donna come quella, che ti

de Carlo Códega....». (Era donna Eleonora, col Leopoldo in

par on capelón.... La donna, l’artista, la ga

o no?... specialmente ona donna come lée.... sfiorata oremai

l’amore. ¶ Ella era donna di popolo: sana e

imbrogliando i suoni) di donna di popolo, di cantante

marmògna!» lo blandì la donna, accostando il suo nasino

che è eterna alla donna, quella che soleva svelarsi

nuova parentela: cognate, suocera, donna Eleonora Vigoni, ecc. ¶ Soprattutto

aliena al canapè di donna Eleonora. «La cantante?... ah

il compassionevole suggerimento di donna Eleonora tendevano a dilontanarne

ecc. ecc. ecc. Nemmeno donna Eleonora Vigoni potè rifiutare

al temperamento «fattivo» della donna, anche un raschino incurvo

venir dallo specchio – la donna sua, sanza il viso