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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «donna»

nautoretestoannoconcordanza
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stivali, che sembrava una donna. La serpa scricchiolò quando
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vesti variopinte. Notò una donna pericolosamente piegata in fuori
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il suo sangue di donna. ¶ 3 ¶ Nel vicolo la popolazione
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che sognava Vico: “Sabina donna in attiche maniere”». ¶ Si
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salva la nostra cara donna Eleonora Mendes» intervenne Meola
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molto giovane, mia nipote donna Eleonora de Fonseca Pimentel
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all’ingegno d’una donna» sorrise, meravigliata di trattare
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ridendo, sul selciato. Una donna dal busto scoperto si
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In un angolo una donna grassa, le gambe simili
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pure in abiti da donna, suonavano, passando con rapidità
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cultura l’energie di donna? La natura si vendicava
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furono spavento né orrore. Donna Maddalena quietamente osservò: «Purché
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i protagonisti. La prima donna con meraviglioso abito di
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so. Tu che sei donna, che ne dici?» ¶ «È
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la scelta.» ¶ «È una donna che vale, Lenòr. Quando
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nella nostra società. Una donna intelligente, d’elevato sentire
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libera dal bisogno una donna. E si libera pure
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maniera diversa? A nessuna donna nel Regno era aperto
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avvocatesse e apparivano mostri Donna Colubrano Pignatelli che studiava
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ringraziavano la preclara poetessa Donna Eleonora de Fonseca Pimentel
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d’esser l’unica donna del certame. Ebbe moto
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sguardi azzurri. Che bella donna, lei pensò, avvilita. Chissà
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bella: da bimba e donna insieme. Lui aveva mormorato
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provato interesse. Forse una donna dovrebbe riuscirvi per istinto
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umile, serva, d’una donna che distrugge sporcizia, disordine
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saperla sistemata. Lenòr come donna di casa non valeva
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clienti, anche sua moglie donna Violante si dava da
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hanno due cameriste, una donna di fatica, un volante
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una brutta faccia. Esclamò: «Donna Margherita, se lo re
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campana di vetro». ¶ La donna non s’offese, anzi
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sentì rispondere a una donna che gli stava di
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gli stava di fronte: «Donna Filome’, pensate alle decorazioni
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Calvizzano?» chiese Pascual. La donna ebbe scatto viperino, che
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È più bello Eleonora. Donna Eleonora. Lenòr è da
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fai figura, sei distinta. Donna Eleonora Tria. Domattina ti
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io. ’Nce avimma diverti’, donna Eleonora.» ¶ Gli toccò una
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disse. Ripeté dentro: “Eleonora. Donna Eleonora Tria. Lionora” come
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Ve li potete scorda’, donna litterata. Non vi servono
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incinta, le procurò una donna di servizio, una pacchiana
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anche di vovó. Una donna vecchia, grigia. ¶ Continuò a
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a spiegartelo». ¶ «Tu sei donna, Lenòr. Una donna non
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sei donna, Lenòr. Una donna non può sentire che
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niente, informò tranquillamente la donna, a intaccare la faccia
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nuovo, certo. Ma come donna non esisto più, mi
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riuscito a trovare una donna che avesse questo.» ¶ Con
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ho mai avuto una donna, Lenòr». ¶ “Cosa gli dirò
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Tu sei pazza! Una donna non deve darsi per
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vostro, siete incorreggibile. Una donna, qualsiasi donna, per voi
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incorreggibile. Una donna, qualsiasi donna, per voi non può
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raccontando del marito di donna Caterina Dolfin Tron, l
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strisciandosi alla gonna di donna Cecilia Zeno Tron, altra
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che una stupida, debolissima donna, senza cervello né carattere
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Accennò di sì. ¶ «Una donna diversa. Molto diversa» sillabò
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che ti porti? La donna appresso? ¶ 7 Non è un
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amoroso, Despina gorgheggiò Una donna a quindici anni, indi
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l’amore d’una donna un po’ più grande
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meraviglioso sentire contemporaneamente una donna protettrice e protetta, forte
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Gennaro ha mandato una donna di pulizia, la poveraccia
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mal di testa. La donna di fatica se n
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capelli come i vostri, donna Liono’. Ricci, di sostanza
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pane cafone sonnecchia una donna in scialle nero. Da
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Si chiama Ignazio. Manda... donna Chiara. Di’ accossì: donna
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donna Chiara. Di’ accossì: donna Chiara.» ¶ Quello si concentra
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a Ignazio ca sta donna Chiara. ¶ E ’na palomma
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sta rrobba! Leva!» ¶ «Movìmmoce, donna Giacobba! Se tieni lo
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voi? Voi siete una donna!» ¶ Non può trattenersi dal
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Aspetta. Chi la manda?» ¶ «Donna Crezia» mormora la ragazza
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Io che ne saccio?» ¶ Donna Crezia è la sorvegliante
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Fino a quel momento donna Crezia ha trattenuto per
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movimento, cigolìi di porte, donna Crezia prelevava la destinataria
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verso l’inferriata. Fu donna Crezia a smuoverla. Aprì
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faccia nuova, lietamente stupita. ¶ «Donna Liono’» disse. «Venite. Non
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freddo, untuoso. ¶ Sciorillo amaro, ¶ donna Liono’ ¶ te chiamma don
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Gennaro ¶ ripeteva la voce. ¶ Donna Liono’, ¶ fa’ int’a
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non si dicono così! ¶ Donna Crezia la incitò al
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incitò al finestrone: «Jammo, donna Liono’. Facimmo ampresso. Don
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la redarguì, quasi materna, donna Crezia. Cacciò dal grembiulone
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una chiazza di nerofumo. Donna Crezia scuoteva il capo
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lo permetto io sì.» ¶ Donna Crezia continuava a trattarla
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fatto, pregò le insegnassero: donna Crezia mandò una ragazza
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subito un ducato a donna Crezia, che dapprima faceva
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dei cantori notturni, scrutava donna Crezia che, con imbarazzo
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dato altri ducati a donna Crezia, per ispidi calzerotti
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adorato caffè. La mattina donna Crezia le manda una
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Bussa disperata, strilla, anche donna Crezia s’impressiona. ¶ «Gesù
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Virgini? Che avete fatto, donna Liono’?» ¶ «E che devo
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voce di pianto. «Aiutatemi.» ¶ Donna Crezia ricompare con una
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il primo sangue di donna. ¶ Ora è l’ultima
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spegne in smorte penombre. Donna Crezia, preoccupata, la scuote
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Crezia, preoccupata, la scuote. ¶ «Donna Liono’, scetàteve!» ¶ Avverte alle
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giro aria tesa, preoccupata, donna Crezia non dice niente
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la conosce, è una donna giovane, rissosa, sta dentro
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castielle. ¶ Cosa vuol dire? Donna Crezia continua a tacere
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regalarle ancora, quella bisbiglia: «Donna Liono’, si preparano li
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scalzi, stivali, zoccoli di donna. Il frastuono è assordante
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alla storia: l’unica donna di Napoli arrestata. «Le
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sorridendo. «Eri già una donna illustre, a Napoli, adesso
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partecipava, in coro, qualche donna s’arrogò il diritto
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una bambina, è una donna. Splendida. Ma di poco
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vi faccio il caffè.» ¶ «Donna Liono’, lasciate sta’.» ¶ «’No
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si decide a parlare. ¶ «Donna Liono’, compatite il mio
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eran peli giovani di donna bruna, un’attrattiva, segno
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liberazione vera, per una donna! Ha calzato sandaletti dorati
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del 20 di pratile. ¶ «Signo’! Donna Lionora!» strillano. Danno calci
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essa!» strilla, isterica, una donna, buttandosi avanti. Mette le
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parlato in pubblico! Una donna! Che dissoluzione!. Non ve