Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

senz’altro. Ha preso due uova. Ha rotto il

all’opera. Meglio, delle due volte che l’ha

pianterreno, delle scaffalature e due vetrate in cui sono

una doccia se insisti. Due minuti.” ¶ “Ma sei nudo

sotto i vestiti. Sono due anni, ormai, che fanno

una sera come quella, due occhi gialli come fanali

Cremonini. ¶ Spalanca: “A noi due!”. ¶ Vede muoversi qualcosa, nella

con le erbette. Sono due; gliene basterebbe anche uno

alla rampa delle scale, due, tre gradini, ma quando

pollo non bruci. Mette due piatti in tavola. Qualche

i gomiti che sembrano due ali strette, secche. “Così

si alza, però. I due stanno lì a guardarsi

porgendogli la maglietta. ¶ I due si guardano a lungo

entrambi. E tutti e due convengono sull’evitare il

sorelle. Sono ancora appesi due manifesti pubblicitari LENZUOLA CREMONINI

il premio Miglior nappa 1937. Due neon. A destra, un

Alt!”. Adesso sono in due, bisogna fare i turni

alza il mento con due dita, gli occhi gli

Garibaldi; l’eroe dei Due Mondi ha il berretto

né quanti sono. Forse due, forse dieci.” ¶ “E cosa

Il ragazzino scrive i due nomi con la matita

un foglio bianco. Tira due linee parallele, fa dei

nuovo; anzi, ne mette due vicini, per far capire

nella linea tra le due carreggiate. Dice: “Tommaso”. ¶ “Tommaso

fa una freccia. Disegna due figure. Due uomini. Uno

freccia. Disegna due figure. Due uomini. Uno basso e

Tommaso. ¶ Pietro ne estrae due dalla borsa. “Questo è

striscia in mezzo a due tronchi. “Lo specchio riflette

i piedi, tutti e due con le gambe divaricate

lo conosce già; i due uomini della nave rossa

librano verso il cielo. Due gialli, uno rosso, uno

da un pertugio spuntano due mani, il braccialetto, i

di nuovo tra i due materassi; il ragazzino con

sua testimonianza, c’erano due uomini. Il signor Jonathan

in una macchia nera, due ali corte, gli occhi

va in cucina, prende due bicchieri e una caraffa

sta in mezzo ai due e poi, lentamente, con

al secondo, ed ecco due colpi di fortuna. Uno

ragazzino quando porta fuori due parrucche bionde. ¶ All’improvviso

mondo ha una faccia, due braccia, e due gambe

faccia, due braccia, e due gambe. ¶ “Pietro!” ¶ “Eccomi!” ¶ No

la frase sbattendo i due indici delle mani in

scaffali. ¶ Tommaso porta i due fogli del suo ultimo

altra volta, tra le due carreggiate. “Ok.” Tutto ricomincia

neri”. ¶ Pietro indica i due uomini nel disegno: “Loro

figuraccia. ¶ “Maledizione!” Sono entrate due vespe. No, tre. L

come esprimersi. Indica i due, Romolo e Remo, dice

le scritte dorate, i due biglietti, uno per lui

teneva in tasca da due settimane. ¶ Una domenica di

Aiuto!” grida Tommaso, le due vetture sono incollate, l

i bambini. C’erano due che li tenevano chiusi

quei farabutti.” ¶ “Chi? Quei due? Ah, no, sarà difficile

Pietro. Sfoglia, ci sono due testi, uno a fronte

quelli chi sono? Vede due silhouette abbracciate: Ma... Non

pronti, tranquilli. Uno dei due tiene in mano una

funzionari che ha visto due individui nel deposito, che

vicino alla porta. ¶ “Tre... due... uno...” Il ragazzino lo

che punta al deposito. Due fari nel sentiero. Non

sa che sono i due che la polizia va

polizia va cercando, i due che tenevano i bambini

a rubare. ¶ È a due metri dalla macchina. ¶ “Allora

gamba, poi un’altra, due scarpe col tacco, due

due scarpe col tacco, due calze a rete. “Pietro

qui?” ¶ “Sì, saranno quasi due mesi.” ¶ “Ma da dove

altro lo rincorre, i due scompaiono dalla vista. “Dai

Pietro non ci pensa due volte. “Devo andare,” dice

No un passo.” ¶ I due intrusi tengono il ragazzino

Sbrighiamoci.” Spingono un tavolo, due casse, dei materassi. “Forse

e la foto, fa due passi verso la finestra

ricominciano: adesso spingono in due. ¶ “Speriamo che ce la

davanti alla porta. Dei due ladri non c’è

è la pistola dei due uomini. ¶ “Ferma!” grida Pietro

fretta. Spinge uno dei due con un calcio, per

Scende le scale. ¶ Toglie due puntine dall’armadio della