Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

il Riotti, e con due paia d’occhiali, può

dell’altro e delle due femmine tre monelli, tre

gli stava bene. Aveva due magnifici occhi neri neri

capelli scurissimi gli facevano due belle onde sopra la

strepito che facevano le due fanciulle svestendosi e cicalando

il dondolio di quei due seni grandi, un po

quasi sciupati. Con le due braccia incipriate se li

e nuda, con le due braccia ricolme de’ seni

le veniva dietro coi due capi dei legacci fra

Eh?!... — esclamarono tutt’e due. ¶ Ma la vecchia ne

ci avrebbe messo nè due nè quattro a tornarsene

loro... ¶ L’Eugenia venne due volte; così pallida, così

questi laconico, segnando i due estranei. I del Ferrante

cercò di lui. Per due settimane l’Eugenia rimase

in chiaro fra le due famiglie, poiché la ragazza

rimasto accasciato, rotto in due, come un uomo che

preso il coraggio a due mani, l’occhialaio sporse

e Arrigo, fattesi cucire due mezze maniche d’alpagà

venirgli a parlare; le due famiglie vivevano in guerra

mise alla porta sui due piedi. ¶ Il padre, a

Arrigo, gli lasciò andare due stupendi manrovesci, e mamma

il caffelatte verso le due del pomeriggio, con un

sul banco, fra lor due. Erano così belli, que

d’arance chiacchierava con due guardie di pubblica sicurezza

vagabondo, la zuffa di due cani. ¶ Egli camminò fra

Di cosa? ¶ Ella segnò due mazzi di que’ fiori

il pallore delle tempie due dissimili onde, invano appianate

suburbani. ¶ Questi Berni eran due fratelli, dediti al gioco

gli aveva già partoriti due bastardi, era ben naturale

magari per vendicarsi, con due parole avventate perde un

avesse in ogni caso due spalle ben quadrate, una

e sentirsi addosso quelle due pupille chiare, ferme, attente

il braccialetto, lo pesò due volte, tre volte, nel

in pizzo vero; le due sorelle Gozzani, marchesa Marta

ed insieme, vicini, semivestiti, due s’affacciano al davanzale

di malinconia a que’ due che stanno dentro la

il segreto voluttuoso di due giovinezze che si amano

zitellona pettegolò di que’ due con la più verde

perchè aveva remato per due lunghe ore sotto il

Ed eccoli tutt’e due più vicini a dame

infatti egli superava i due seduttori più avventurosi della

di fronte alle donne, due supreme virtù: la pazienza

stesso tempo s’intesero due nocche battere familiarmente all

evitavano di guardarsi come due che avessero in cuore

uno per l’altra due sconosciuti. ¶ A lui avveniva

sera, si parlava di due ch’erano in procinto

l’esclusione. ¶ Uno de’ due, Giorgio Levi, aveva contro

Silvestro Piaggi e che due gentiluomini s’erano incomodati

erano incomodati, con altri due, per condurlo sul terreno

lento brivido. Fra i due candelabri, nel riflesso dell

PARTE SECONDA ¶ I. ¶ Trascorsero due lenti anni. Nel crocchio

sauro e del grigio, due superbi trottatori. Molti si

divenuto un posatore. ¶ — Quei due si rifanno la corte

era il grattacapo dei due vecchi genitori. S’era

medesimo; gli mancavan ora due denti incisivi, il che

tondo come un cocomero, due occhietti buoni e scialbi

familiare. Le facce dei due vecchi si rischiararono. ¶ — Qua

somiglia! ¶ — Eh, si, come due gocce d’acqua! ¶ Tutto

chiudersi nel cerchio di due mani. ¶ Teneva le gambe

venne una lettera, poi due, tre, quattro... una tutti

bene. ¶ Ella empì le due tazze, si mise un

mi piacerebbe che noi due si fosse amici, molto

anzi eccola lì... — Segnava due grandi ritratti della Ruskaia

son già più di due mesi che ciò continua

c’è più. Sono due fratelli. ¶ Si lasciò di

e te, fra noi due soli... Perchè, vedi, ho

fratello, battè all’uscio due colpi leggeri. ¶ — Posso entrare

il fazzoletto minuscolo e due volte la capovolse. ¶ — Anche

esuberava, rimanevan soli que’ due poveri vecchi, ormai delusi

oro ch’ell’amava; due scarpine da bambola, con

uno stordimento. Vedeva que’ due seni, troppo forti per

la sua verginità, que’ due seni divisi da un

quattro nuore in facciata, due incinte, due vestite assai

in facciata, due incinte, due vestite assai male, un

palco ed apparve in due o tre punti opposti

e la sorella, come due timorosi amanti, si sentirono

Mancava un quarto alle due. ¶ — Dio buono! — esclamò Loretta

gli occhi appassiti come due viole mammole. ¶ Era scapigliata

paghiamo per tutt’e due. La leggerezza, il vapore

in uno di questi due casi, ebbene sì, io

voglia di dirsi questo due parole, anzi se le

sbarra nella piegatura delle due braccia, inarcò la sua

sole. ¶ VII. ¶ Tutt’e due sapevano che vedersi ancora

scale. ¶ Ma tutt’e due sentirono che il tormento

Arrigo fugacemente, guardando i due poveri vecchi. ¶ E una

andava, e restavan i due vecchi ad ingoiare amaramente

salivano alla mente dei due vecchi, e rivedevano essi

domandò, trasfondendo in queste due parole così brevi tutta

lo stesso marciapiede passarono due donne elegantissime, provocanti. Vedendo

quando ne trova. ¶ — Sono due belle donne. ¶ — Peuh, non

loro d’esser come due sconosciuti per una terra

di Rafa; i suoi due polsi nudi, minuscoli, eran

delle sue parole. ¶ Entraron due giovini bellimbusti, allegri e

sera in compagnia di due cortigianelle, così rosse di

aria di scandolezzarsene. Le due ragazze ciarliere, tenendosi al

signore, e sorpresi lor due soli, che parevano amanti

brutto tipo. ¶ — E quelle due ragazze? ¶ — Oh, non saprei

a cantar serenate. ¶ Que’ due che s’amavano, d

Ella era di loro due la più forte, perchè

qua, di là dalle due siepi, odorosa nella candida

qualcosa. ¶ — Dunque: sono stata due sere fa in casa

Borsaro, il minore dei due, non quello che fa

po’ noi, tutt’e due insieme... Bisognerà mettere un

a loro, fra le due ringhiere della scalinata, ed

ascoltava i discorsi dei due con un’aria indifferente

si tolse di tasca due biglietti da cento e

la tessera. ¶ E urlava: ¶ — Due e mezzo Arianna! Gabriel

mezzo Arianna! Gabriel a due... Quattro Bloomy Boy!... ¶ — II

sol di primavera, l due giudici di partenza usciron

montata in bianco, con due fasce nere e tracolla

e Samaritana poi, i due francesi su l’ala

prima, con quelle de’ due francesi a ridosso, tanto

poco distanziati tutt’e due. ¶ — Missolungi è finito, — disse

ansante perchè vedeva i due francesi prevale. ¶ Gabriel infatti

nettamente, Bloomy Boy a due lunghezze, Arianna e Versilia

urlo discorde, assordante, di due partiti che si combattevano

avvicinare alla sprovvista. I due fantini battevano, battevano a

acclamando. Non erano più due cavalli, ma due razze

più due cavalli, ma due razze, due paesi, due

cavalli, ma due razze, due paesi, due patrie in

due razze, due paesi, due patrie in gara. Tutto

il nome, tutt’e due, tutt’e tre, ne

X. ¶ Ella incontrò Rafa due giorni dopo nel solito

fra il desiderio di due uomini, e ciò sopra

violento amore. Di questi due uomini, uno rappresentava il

l’altro il pericolo: due sensazioni che raramente vanno

l’abitudine di recitare due parti in commedia. Mono

quasi arido, con le due rive coperte di fiori

aveva le persiane delle due finestre socchiuse; da una

labbra nell’incavo dei due pollici, e parve assorta

chinò per raccoglierlo. Fece due passi per andargli vicino

si compresse con le due mani il petto e

qualche giorno per noi due soli... ¶ Lo tentava con

po’ grossolane su que’ due che se la facevano

buona lega insieme, que’ due caproni, e s’aiutassero

sua fredda impassibilità. Questi due fatti, il suo mutamento

forse non ricordano che due uomini: l’ultimo ed

l’ebbrezza che quei due potevano sentire se veramente

e nell’altra le due funicelle del timone; ma

del timone; ma le due mani le riposavan nel

forse lasciati sfuggire i due canapi. Quelle mani, il

fin quando su le due rive, sparse d’indaco

fiore. ¶ Ella poggiò i due gomiti su la tavola

ascoltava il concerto. Lor due si misero in disparte

li separava. Eran come due sitibondi, legati presso la

mi è mancato finora? ¶ — Due cose ho pensato: o

tese a lui le due braccia senza rispondere. ¶ — Perchè

il camminar soffice di due pianelle che andassero frettolose

raccoglieva i seni come due bei grappoli maturi e

tutti esecrati, fuggiti come due cani lebbrosi, come due

due cani lebbrosi, come due stregati, e non sarebbe

origine? Se di loro due, fratello e sorella, si

rimase in quell’albergo due giorni, sperduta, nell’inerzia

noi stessi. ¶ In que’ due giorni ella fu malata

mettendole intorno agli occhi due grandi cerchi neri e

una paesanella portava, con due larghi bicchieri, sopra un

rischio di portare in due la medesima foggia. ¶ Don

villetta sul lago, a due passi dal castello di

vero, — ammisero gli altri due gentiluomini. ¶ Il signor Gian

appoggiato col gomito su due pezze di stoffa, si

figlia. Inoltre, aveva già due bimbi, uno di quattr

altro di trenta mesi; due bei maschietti grassi robusti

questo?! — disse, dando con due dita un pizzico nella

Paolo che aveva i due gomiti su la tavola

come nulla impediva che due rondini della medesima covata

la sua donna e due de’ suoi figli, quel

le finestre dei primi due piani similmente chiuse; tutto

laggiù, chissà dove, lor due soli. Gli pareva di

una seggiola, vicino ai due Giocatori. ¶ — Che novità? — fece

in alta montagna; i due Berni e Giannetto Pigna

più bella che può. ¶ Due giorni per lei non

sguardo solo. Talvolta, fra due che s’incontrano, vi

mormorò, e con le due mani si coverse la

m’ubbriacava. Eravamo in due a chinarci sopra un

frumento, al trotto dei due poliedri sauri che Rafa

taciturna, stava con i due gomiti sul da terrazzo

Poi vide nell’ombra due luci, due scintille di

nell’ombra due luci, due scintille di fosforo, ferme

fil di rame, fra due muri, oscillando; poi vide

mucchio di fieno, tra due siepi cariche di frutti

montaron sopra tutt’e due, in silenzio, come vecchi

di cosa stracca. ¶ Le due rive intanto rabbuiavano; ma

gocciole di stelle. Dalle due rive i pioppi ogni

mossa un’ombra nera; due volte, tre volte, visibilmente

alto, fissamente; poi fece due salti rapidi, e fu

Mandala via. ¶ Nessuna delle due si mosse; anzi parvero

quasi nascosta fra le due braccia tese, s’andò

rifugio. ¶ Ora, fra quei due che s’erano amati

il palpito, fra quei due che si erano a

qual nasceva tra i due seni distanti, lei, con

si vedeva per le due porte vetrate, aperte sul

vicino. ¶ — No! — ella fece due volte, — no. ¶ — Hai paura

contro le tempie i due pugni convulsi, come per

di urto improvviso nelle due ginocchia... Qualcosa, come un

nello stesso attimo, le due pressoché simili agonìe del

le oscure ascelle, i due seni robusti, erti, rigogliosi

di splendore, simili a due conocchie straordinarie gonfie di

buio. La catena delle due braccia inerti si disfece

il sentiero fra le due prode facevasi angusto, e