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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

concordanze di «ebbe»

nautoretestoannoconcordanza
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d'immobilità. Quando finalmente ebbe indossato il vestito di
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sua casa. Solo quando ebbe atteso dieci minuti, senza
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quando il confessore le ebbe chiesto, con una certa
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di Pompei, ella ne ebbe l'incubo, e la
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che pareva nuda. Ella ebbe freddo al solo guardarla
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e un moto, vertiginosi: ebbe la sensazione che le
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quella voce che ne ebbe paura. Tutto è finito
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breve tutta la pelle ebbe queste vivide macchie e
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egli restò stupefatto: ed ebbe innanzi a sè la
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sentimento. Poi, dopo, ella ebbe l'aria di voler
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supplicò, affannando. ¶ Cesare Dias ebbe l'aria di non
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mai schiuso. E Anna ebbe un moto di devoto
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del suo viso. ¶ Ma ebbe la forza di non
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la carrozza correva, Anna ebbe un tale smarrimento, perchè
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così accentuando, che egli ebbe proprio l'aspetto dell
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minuto da quella casa. Ebbe anche lo spirito di
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nel nulla. Anzi Dias ebbe il contegno magnanimo dell
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la millesima volta, ella ebbe l'impressione di quella
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avvertite, si allontanarono: ella ebbe un brivido, vedendo che
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perchè la leggesse. Egli ebbe una fugace espressione di
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notte lunga di veglia, ebbe costantemente una impressione di
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della sua fantasia, ella ebbe lo spettacolo di un
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suoi polsi, e non ebbe neppure la forza di
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di villa Caterina, Anna ebbe il senso di qualche
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di oro coniugale. ¶ Quando ebbe aggiustato la veletta quasi
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parola, ma non l'ebbe. Cesare aveva visto l
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Laura - e la voce ebbe proprio un'espressione vivida
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intelligente. La conversazione, naturalmente, ebbe quel miscuglio di frivolezza
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impotente, che Anna n'ebbe una impressione di sgomento
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l'anima di Cesare. Ebbe un brivido di orrore
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frequentava Cesare. E subito, ebbe un senso di pace
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Rientrò nella stanza tremando, ebbe appena la forza di
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gelosia. E quando Anna ebbe quest'idea, immediatamente uno
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durasse troppo lungamente, ed ebbe un istintivo moto di
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quei tre giorni, ella ebbe il senso della sua
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filo di perle. Quando ebbe finito di vestirsi, mandò
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baciò sulle labbra. Ella ebbe un lungo fremito e
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serata perduta. Anche Anna ebbe un vivacissimo moto di
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follìa. ¶ Ma Laura non ebbe la forza di andar
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da pochi minuti, ella ebbe il primo, il più
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la scosse. E quando ebbe preso sull'origliere il
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grande specchio del salone, ebbe un minuto di spavento
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rischiarante i suoi passi; ebbe paura di se stessa
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Laura. ¶ La bionda sorella ebbe solo un lieve moto
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disse, implacabilmente, Anna. ¶ Laura ebbe un battito di palpebre
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hai molta paura? - ed ebbe tale uno sprezzo, dicendo
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di amoerro bianco, Anna ebbe un accesso di collera
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chiudeva dentro, con lei, ebbe soltanto un battito di
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delle sue lacrime. Quella ebbe un minuto di pallore
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di questo perdono? - ed ebbe l'aria di accordare
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a faccia con lei, ebbe un moto d'orrore
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nella sua immobilità non ebbe l'aria neppure di
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soffrire senza vendicarsi, ella ebbe come un approfondimento di
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della vendetta, ella non ebbe la forza di sollevarsi
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la faccia alle mani, ebbe un lungo minuto di
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stanze. Ivi, ancora, rientrando, ebbe un altro ricordo, ma
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della sua passione. Ed ebbe come un desiderio più
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Ella intese, immediatamente: ed ebbe un moto di ribrezzo
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per un minuto secondo, ebbe sulla faccia un'espressione
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dare del tu, ella ebbe un fremito di orrore