Vittorio Alfieri, Agamennone, 1783

re possente incontro, ¶ solo ed inerme sto: poss'io

Irne ramingo, errante, ¶ avvilito, ed oscuro, egli è il

manca ¶ dovizia, e regno, ed arroganti modi, ¶ a cancellare

per me, che affanni, ed onta, ¶ precipizi, e rovina

te, solo in vederlo: ed io, ¶ qual figlia il

tempo. ¶ Fortuna, i Numi, ed i placati venti ¶ guidano

almeno, ¶ sperare il voglio; ed a me basta un

impura fiamma io stessa, ¶ ed a perdermi teco. Invan

notti in rimembrarmi spese!... ¶ Ed io pur, sì, tra

irata tuona, ¶ natura tace, ed innocenza il grido ¶ innalza

l'uno ¶ tenero troppo, ed io mal atta forse

io, t'è ignoto, ¶ ed è infelice, a tua

incesto ¶ nati son quelli; ed io di lor le

o padre, ¶ d'accomiatarlo: ed io neppur nol veggo

lor? perché lo scaccia? ed egli ¶ che rispondea? Di

per me tal onta; ed io per re son

mi fia men duro, ed il morir, (ver cui

che valse aver baldanza, ¶ ed armi, e mura, e

rimane;... ¶ ma indegno... ¶ Clitennestra ¶ Ed è? ¶ Egisto ¶ Crudo. ¶ Clitennestra

arti ¶ come aggirata avralla! ed a qual passo ¶ indotta

vivi ¶ ai figli cari,... ed a miglior consorte. ¶ Ma

nostro amor già intese; ed io già n'ebbi

e non più... Vivi; ed intatta resti ¶ teco la

più che certa... ¶ Clitennestra ¶ Ed io t'uccido!... ¶ Egisto