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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luciano Zuccoli, Roberta, 1897

concordanze di «ed»

nautoretestoannoconcordanza
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di personificare ogni senso ed ogni sentimento e di
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quell'ora di porpora", ed ecco imagini anche più
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i consigli dei medici, ed Emilia si studiava d
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bianchi, il volto cereo ed ovale. Le braccia erano
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altra volta l'aveva, ed è stata così male
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dalla ricomparsa della malattia, ed Emilia aveva già smarrito
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parlavano, la cullavano perfidamente, ed Emilia non sapeva se
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nell'umidità dell'ombra, ed effondevano un odor vellutato
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misterioso di notte romantica ed antica. Fra i bassi
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guardava Cesare in volto, ed egli vedeva i due
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sofferto, l'ultima volta!... ed io ho accolto Lei
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impressione di quella accoglienza; ed egli stesso in fondo
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parola dei dialetto serrato ed aspro; godevano di sentirsi
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l'impressione della risposta. ¶ Ed Emilia, che camminava con
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sei per la vita, ed ella è per la
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s'imperlavano di sudore, ed ella era incapace d
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sfidare le notturne inquietudini, ed uscì prestamente, s'inoltrò
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mai sincero con te, ed io non credo a
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divenuta sommessa, desolatamente triste, ed Emilia non osò più
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e forti, senza barba, ed evidentemente magro quasi quanto
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il portasigarette di tartaruga ed era caduto a terra
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crudele alle umane sventure, ed è così piacevole per
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ciuffo di vainiglia. ¶ Questa ed altre ideali concezioni d
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il fondo, si ritorcevano, ed erano risospinte dalle sopravvenienti
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in alto sedettero Cesare ed Emilia, e sul principio
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e a renderlo verisimile, - ed Emilia sospettava che il
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rivalità. ¶ Voleva dir questo; ed esitava tra il timore
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gli voglio molto bene, ed esso mi lascia respirare
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le si faceva sentire, ed ella poteva svelarsi in
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la pianura, la notte ed i crepuscoli, eran gli
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vento arriva fin qui, ed è più forte.... ¶ Il
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a torrente di luce; ed ogni sua bianchezza appariva
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ammirarsi i denti piccoli ed eguali. ¶ Le parole soffiavano
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forma armonizzata dalla passione. ¶ Ed aveva seguìto l'uomo
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le braccia dell'amante, ed egli, sollevatala in un
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aveva, in diverso grado ed espressi con diversa perizia
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mano tipi più calmi ed evoluti, i quali avevano
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passate centinaia di ritratti, ed a similitudine di rapide
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serrarle anche i seni ed il ventre in un
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mostro, una cupidità salda ed ostinata? ¶ Ma lo sgomento
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un torrente in dirotta; ed ogni scena pareva di
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un riposo, disegnando idillii ed atteggiamenti pudichi. ¶ Ma le
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un vimine che brucia.... ¶ Ed ella battè due volte
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in una gara ingenua, ed eran due odii che
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più audace di lei, ed ella doveva talora cercare
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alla fantasia della giovanetta, ed ella non vi aveva
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lei, Cesare era brutto, ed ella pensava che la
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del destino s'addensava; ed egli aveva voluto sfidarlo
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voluto sfidarlo con loro, ed era troppo tardi per
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spiegarmi una cosa assurda ed inutile?... Non le basta
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amori vi sono odiosi, ed è falso, Emilia. Voi
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si spense, e Cesare ed Emilia si ritrovarono nella
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ancòra innanzi a lei, ed ella rabbrividiva di spavento
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la lampada sulla tavola, ed uscirono dal chiosco. ¶ Il
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profumo di notte romantica ed antica. Emilia pensò alle
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la porta che comunica, ed accendi, accendi un lume
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Parlavano senza vedersi, ritti ed abbracciati, con le voci
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l'uscio è aperto, ed ella può giungere. ¶ - Ah
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soglia, stese le braccia, ed un buon sorriso le
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in mano del caso, ed io posso perdermi, da
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amassi.... Lo avete saputo; ed è molto...., ed è
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saputo; ed è molto...., ed è tutto.... ¶ - Tutto?... Tutto
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Ella piangeva, ma, dominata ed ebbra, non si staccava
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necessaria imprudenza della passione; ed essi continuarono ogni dopo
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anche vedeva talvolta Cesare ed Emilia incontrarsi e passeggiare
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alimento alla propria anima; ed Emilia aveva contesto il
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sorgere l'uomo pervertito; ed egli lo intuiva.... Già
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fino alla verde cancellata; ed Emilia udiva le loro
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Roberta credeva sè medesima ed Emilia serrate in un
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d'un sentimento immortale, ed ella, Roberta, l'aveva
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avrebbe saputo farsi amare ed esser fedele quanto una
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balsamifere. ¶ Alcuni giorni squallidi ed inutili seguirono, di cui
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un grosso cane avido ed intento al suo fianco
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tacque; spense il lume, ed uscì, incontro alla morte
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Emilia, ancòra vibrando. - Sapeva, ed era felice!... Io non
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sua volta la consolazione. ¶ - Ed io, - mormorò, - io son
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un'ammalata; non altro; ed egli poteva esserne il
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Ho taciuto, - disse Emilia. ¶ - Ed ora? - insistette Cesare, attonito
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serena, della serenità fredda ed energica, onde quel volto
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senso ne era calmo ed affettuoso; nessun cenno alla
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farà una gran durata.". ¶ Ed era molto, molto stanca
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se non la dimane, ed Emilia avrebbe sofferto un
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quale erano gioie insidiose ed ebbrezze ignote. ¶ Proveniente da
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ora, l'aveva sognata! Ed ecco, la realtà; ecco
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romanzo cui ella conosceva ed amava, il cuore le
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inosservata. ¶ Egli era giovane ed elegante; nel volto un
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luccicavano gli occhi neri ed acuti; aveva un profilo
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attenzione di lei potentemente, ed ella cominciava a farsi