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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
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ma inoltre a questi, egli n’avea taluni ¶ ch
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dì gli tolse, mentre egli dormia, ¶ la chiave d
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essendo sommamente persuaso ¶ ch’egli alla grazia avria ben
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in pria s’era egli alquanto opposto, ¶ la cosa
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poiché di questi carmi egli è l’eroe. ¶ Dal
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possa impaccio ¶ le poneva egli stesso i drudi in
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men familiar con lei. ¶ Egli è il cotanto omai
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onori ¶ versò cieca fortuna. Egli, il dispoto ¶ dissipator de
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forme. ¶ Le maritime forze egli governa, ¶ vittima smunta dal
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su i regni ch’egli ha rovesciato e scosso
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suo cor d’ingannarti egli ha deciso, ¶ a lui
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i grandi onor ch’egli ebbe ¶ e il ricco
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lettere: ¶ né importa s’egli è un’anima balorda
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pur di Fo seguace egli non è. ¶ E credo
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di voce; ¶ pur essendo egli qui, siccome altrove, ¶ di
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e t’assicuro ch’egli è un posto bello
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più si confermò ch’egli era il caso. ¶ E
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Giuseppe?» ella chiedea. ¶ Ed egli in breve a lei
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E intanto, non avendo egli il tabarro, ¶ nel cinto
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faticoso impiego cede ¶ ed egli, in mezzo a incestuosa
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il bacia e abbraccia. ¶ Egli in postura tal parea
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mi circonda» ¶ dicea «Non egli è ciò, Tommaso caro
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parve, attivo e scaltro. ¶ Egli, che ha in man
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è mosso: ¶ «Ov’è egli? Ov’è egli?» «Eccolo
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è egli? Ov’è egli?» «Eccolo là! Sì, quello
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errante, ¶ chi sostenea ch’egli era un pellegrino ¶ ito
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piè danzò Caiucco anch’egli, ¶ danzò la pingue Voliamisa
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forestieri; ¶ onde Tommaso, anch’egli ito a palazzo, ¶ trovò
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empion la fantasia mentr’egli dorme. ¶ Talor pareagli in
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tiransi da canto; ¶ passa egli in mezzo e di
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ringraziollo umilmente del favore. ¶ Egli con fiero insultator disprezzo
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orecchi ¶ chiedean chi era egli e come si nomava
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li farmachi sui. ¶ Dunque egli presentossi a Scardassale ¶ poiché
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momenti, ¶ nel partir ch’egli fe’ gli occhi in
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sterminator già s’avvicina. ¶ Egli è che i primogeniti
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suol di tenebre coperse; ¶ egli punì di Sodoma il
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al potentissimo avversario, ¶ perch’egli avea per massima costante
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ragion solide e vere. ¶ Egli un bel manifesto allor
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per darvene idea conveniente, ¶ egli era in circa del
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in quell’ora accostumato egli era ¶ sul sofà porsi
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molto». ¶ Credi allor ch’egli immerso abbia il pensiero
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sospettoso e diffidente. ¶ Tosto egli il seppe e al
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ogni vincol sciolti, ¶ seguaci egli ebbe e risoluti e
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d’una terra sua. ¶ Egli il più ardito, il
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contro a colei ch’egli uom pur crede. ¶ Non
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corte». ¶ E siccome interesse egli prendea ¶ alla felicità di
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sia iconoclasta: ¶ so ch’egli è un galantuom e
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non t’avessi, avrebbe ¶ egli a me procurati i
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dolci umanissime maniere ¶ ond’egli fu da Turachina accolto
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interi andonne in cerca. ¶ Egli ne fu il custode
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e lo facea dispota. ¶ Egli è il Favor: quantunque
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a cercare, ¶ ma, sendo egli onest’uom, non fe
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il mestier de’ favoriti. ¶ Egli pronto soddisfa ad ogni
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dedur si dee ch’egli è mal fatto ¶ il
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cenno suo familiare, ¶ ond’egli destramente a lei s
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entrò sopra ogni tema: ¶ egli introdusse dell’antico invece
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far le mosse istesse; ¶ egli addestrolla a trattar l
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sapesse; ¶ ed insegnò pur egli il come e il
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poesia ¶ tutti esaltar quant’egli fece e disse, ¶ quantunque
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che in suo cor egli stimasse ¶ assai più d
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e far contante, ¶ poich’egli, che sapea le cose
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avete, ¶ fama era ch’egli avesse il grand’arcano
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che felicemente, in conseguenza, ¶ egli tirato avesse a compimento
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Voliamisa ¶ Renodin onorar, poich’egli ed ella ¶ entusiasti d
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d’Ottai formar: er’egli un capo d’opra
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come, facendo ivi soggiorno, egli era ¶ presso Catuna assiduo
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Nunzio e il saracino ¶ egli era affatto di diversa
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e se ciò ch’egli vide e ch’ivi
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quel gli rispondea ¶ ch’egli è il solo padron
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a risa. ¶ Disse ch’egli sarebbe un caso bello
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l’oltraggiante affezion proscritta. ¶ Egli, giudice il merto, egli
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Egli, giudice il merto, egli dispensa ¶ il giusto premio
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e le persone. ¶ Er’egli pingue e polpacciuto e
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gemmata scimitarra al fianco, ¶ egli è un famoso industre
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e gli disse chi egli era ed a qual
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ella a Mengo appartenne, egli a Batù. ¶ Poi di
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di mogollo ambasciatore ¶ com’egli stesso lasciò scritto poi
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di rispetto è degno ¶ egli è di nobil alma
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esaltar la bile. ¶ Mal egli sofferia che uno straniero
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Tartaria ¶ del poter ch’egli usurpa e sopra altrui
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improvvisa novità, sospetto ¶ tosto egli ebbe di ciò ch
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di fame. ¶ Ma comandi egli in Tartaria, per Dio
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le vivande: ¶ più mangiava egli sol che un paio
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e più gran merto egli ebbe» ¶ Tommaso ripigliò «Che
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tutta è la gloria: egli formolli». ¶ «Oh, circa a
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a rammentar ciò ch’egli ha fatto ¶ si crederia
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Che quantunque più volte egli tentasse ¶ far a Catuna
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oh quanto mai diverso egli era ¶ da quel Toto
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più attentamente ¶ contemplandol, conobbe egli esser Toto, ¶ alto stupor
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eran di lui, ¶ ond’egli finì in breve i
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Catuna con Turfana venne ¶ egli ignorollo e a caso
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la grazia, ¶ tosto ch’egli fu eletto imperatore ¶ di
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dei Gran Can, ov’egli divenne favorito dell’imperatrice