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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «egli»

nautoretestoannoconcordanza
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là, per l’America, egli era volato tante volte
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il paese, tantopiù ch’egli aveva sposato l’idea
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alto del ponte ov’egli lavorava di muratore gli
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s’erano accorti ch’egli non portava più il
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braccia e sul petto egli aveva dei tatuaggi che
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di dolori alle giunture egli portava, vento o sole
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eran diventato sante ch’egli su ogni scalino doveva
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i giorni di sole. Egli asseriva di avere tutti
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sopra uno scannone forato. Egli era tanto grosso che
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e lo forava; ed egli si sentiva sfiatar giù
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la misurazione della fatalità. Egli era accorto, non cauto
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sui marciapiedi lo ammiccavano. Egli camminava sul cordone di
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tremavano appena; i baffi egli aveva foltissimi e mortuari
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il respiro. Ai crocevia egli s’impietriva e alzando
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rivolta cadde Argante Salucci. Egli raccolse il corpo del
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fosse popolato di morti. Egli si faceva l’eco
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petto ansimante pareva ch’egli avesse chiusa una fiamma
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l’arcangelo della rivolta. Egli aveva travalicato la solitudine
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buio della cella ed egli vivrà. E dentro la
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della legalità e codardi egli vedeva anche i suoi
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ossa del cranio roventivano. Egli si raccoglieva annodato sulla
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I catecumeni s’alzarono. Egli disse: — Questa è la
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I catecumeni tacevano pensosi. Egli disse ancora: ¶ — Vaghiamo per
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la dignità dell’Apostolo. Egli traeva di tasca un
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io, sono io — disc’egli rauco come se avesse
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catecumeni lo conosceva perchè egli da molti anni era
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Americhe. ¶ In quelle terre egli aveva propagandato l’idea
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Nessuno salutò l’uomo. Egli brancolò come un cieco
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al cospetto dei catecumeni. Egli sembrò sfielato: ¶ — La notte
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un istante lo rialzò. Egli s’era tolto l
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sei posti ed infiammata. Egli era colto da delirio
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uno straccio bagnato mentre egli vaneggiava: — O perchè? o
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chiamava Fanti i catecumeni. ¶ Egli raccontò di aver vissuto
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sì che pareva ch’egli avesse di quel colore
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dei mazzuoli. Il volto egli lo teneva di continuo
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peso dei passi. Ma egli udiva anche l’ondeggiar
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Là, in quel grembo, egli levò primo la bandiera
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piombo. Una giacchetta pesante egli aveva ravvolta al torso
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In quel lavacro matutino egli sentì l’anima grondare
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frulli impetuosi d’ali egli sentì il desiderio di
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guardava estatico Cuore. Quand’Egli ebbe rassettato il luogo
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urlò: — Chiamo i gendarmi, egli ha da finire in
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che sogna d’annegare. Egli fu colto da stupore
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scrutava Amedeo come se egli si fosse trasfigurato. ¶ Andrà
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città a loro sconosciuta. Egli sapeva che oltre il
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veramente? — Nessuno rispose, onde egli esclamò — Ho capito l
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che conduce il marinaro? Egli dorme sulla frasca come
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lo porta il vento, egli è un di quelli
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cervella del Tarmito: borghese. Egli sentì una raffica di
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La sera, a bordo, egli fu colto da un
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ore di requie, quando egli era seduto al cospetto
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nappe celesti sulla fiocca; egli portava in dono, sulle
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alla rotula, le gambe egli aveva nude e secche
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pareva battesse il tempo. Egli portava in dono vezzi
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Quel tono di voce, egli, l’aveva riudito, ma
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soffiò dentro un nome. Egli trasalì, s’irrigidì e
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murata come un serpe; egli l’afferrò e quelli
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Salutatemi il mare — disse egli. ¶ — Arrivederci. ¶ Tutti i calafati
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nel centro della città — egli chiese agli opranti. Uno
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intatta, ogni parola ch’egli proferiva era addentata nelle
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rughe della fronte rattratta. Egli parlava di delusioni patite
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visionario con urla sicchè egli rimanga schiacciato. ¶ L’uomo
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ricucite con della peluria. Egli aveva l’andatura del
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tribunale: pallido di terrore, egli confessò e firmò la
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Le medesime parole ch’egli mi disse la prima
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ho trovato la formula: egli si ubriacò di parole
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romanzesche. Ne consegue ch’egli ha fatto la fine
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ed esplode: fine! ¶ Riassunto: egli è stato vittima della
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empivano di pustole paonazze. Egli con una spazzola batteva
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occhio. Gli abiti, ch’egli indossava, avevano atteso l
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ingenuo gli domandò se egli era italiano: — Sì. — Ella
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denti. ¶ Fuori rimasero soli. Egli si lasciò condurre come
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dal suo alito caldo. Egli le cinse la vita
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stata di sughero ed egli non riuscisse ad affondarla
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alla conversazione. Visto ch’egli taceva l’arnese gli
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Nel gran parco solitario egli, da comparsa attediata sopra
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monti si vociferava che egli nella casa nascondesse un
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dal pavimento e che egli passasse il tempo a
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una pietra verde ch’egli diceva d’aver tratto
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Nei paesi dicevano ch’egli avesse venduto il suo
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ascoltavano stupìti Niccolao quando egli, dopo il vespro, nella
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le ombre ritornano: quand’egli per la prima volta
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zanna della jena. Tutto egli avrebbe dato a tutti
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altare legge le benedizioni. — Egli si addestrava a camminare
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quando le fauci ardevano egli saltava in groppa di
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denti. Tutto il corpo egli aveva tatuato di figure
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domatore col leone ed egli festevole come un cane
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al giorno in cui egli capitò al Casone, e
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dove fu straziato Nicodemo. ¶ Egli con un braccio tremante
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fu ucciso dai Barbus. Egli ebbe molto a combattere
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Sì. ¶ — Da quanto tempo egli è stato ucciso? ¶ — L
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Isaia corrugava la fronte. Egli, franto dal tempo, era
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fogli perdevano l’usuale. Egli così assorto sembrava San
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fattoria eran diventati muti. Egli li traeva dietro come
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gli sturbavano l’animo. Egli vedeva il teschio del
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Tarmito su quello sinistro. Egli aveva preso dello schietto
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quel giorno memorabile, quand’egli si era assopito sulle
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travagliata e trista. Vagamondo egli portò il peso del
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parola grande e terribile. Egli ha detto: ¶ — Combattere anche
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appassite e nastri scolorati, egli s’era sentito aggelare
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della nave. Ogni passo egli doppiava un lastrone. ¶ Le
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via deserta. Ogni poco egli alzava gli occhi stanchi
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indumenti sgualciti. Sul dorso egli aveva un fagotto nero
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fungo, del colore medesimo egli aveva le mani, il
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il primo giorno ch’egli si ridusse come un
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giorni remoti in cui egli fece il “sacco” nella
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calare giù nello scempio egli rispose senza rivolgergli nemmeno
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di accordi in minore. Egli desiderò d’essere condotto
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sulle braccia dei portatori. Egli teneva soltanto il capo
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del Tarmito. ¶ — Triste presagio! — egli disse. ¶ — È certo nascosto
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marciume del porto: ma egli sarà pago di avere
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ossa del Tarmito, lentamente egli si portò sulla via
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addossata a una rupe; egli salì anche su quella
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vedrà. Nelle predicazioni apocalittiche egli aveva udito gente dell
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pelle velina, il cranio egli aveva mondo come un
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irti sul viso scarnato, egli pareva mordesse il pasto
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Durante un’azione furibonda egli aveva osservato che una
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il suo nido. Quando egli speculava sugli uomini, i
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a bocca aperta stuporosi. Egli asseriva che sotto la
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nell’inferno. ¶ — È vero. ¶ Egli asseriva anche che durante
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tanto le fanterie! — disse egli guardando i soldati — Malgrado
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dava l’apparenza ch’egli fosse stato dissepolto, l
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il cardo. Il viso egli aveva terragno; sulla fronte
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quella delle ganasce prominenti. Egli sedeva sulle mani e
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pietra, sul teschio rapato egli aveva confitta una scheggia
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il viso come vespe. Egli soppesò le bombe. Si
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ciondolava come un morso. Egli la tenne su con