Alessandro Tassoni, L'Oceano, 1622

l’esser chiaro ch’ei non condusse se non

sdegno ¶ de l’Inferno ei sostenne e l’onde

morte ¶ privilegialo sì ch’ei viva eterno, ¶ ché tuo

degni eran le sponde. ¶ Ei con parlar ferocemente adorno

provveduto ancor del tutto ei s’era, ¶ che riversò

l’aspetto gentil ch’ei più bramava. ¶ A cui

non partisser gli altri, ei dicea loro: ¶ «E qual

ha dato il vanto; ¶ ei troverà compagni agevolmente ¶ e

agli appetiti sordi. ¶ «Soldati» ei dicea lor, «quest’isoletta

del mare infido. ¶ Ond’ei tornò tutto dolente e

tempo a l’Oriente ei torse; ¶ prese il vento

e tardo e lento ei riede. ¶ Vince l’industria

noti ¶ nel girar ch’ei fe’ il mondo a