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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
Giunto in Banchi, dove era la gran mistia, veduto
2
1562
domandò che cosa quella era. Essendo Giovanni da alcuni
3
1562
la 'npazzata come gli era che Bertino Aldobrandi era
4
1562
era che Bertino Aldobrandi era stato ammazzato dalla corte
5
1562
sì, e che gli era un di quelli che
6
1562
sustanzia ma brevissime. ¶ XLIX. ¶ Era la corte discosto da
7
1562
passi, perché Maffio, ch'era lor bargello, n'aveva
8
1562
grande amico, e seco era quattro altri giovani simili
9
1562
il mio fratello s'era guardato da me che
10
1562
die XVII Maii MDXXXIX". Era dell'età di venticinque
11
1562
il nome suo proprio era Giovanfrancesco Cellini, io volsi
12
1562
propio, di che gli era conosciuto, sotto la nostra
13
1562
mirabile del suo corpo era guasto e morto; e
14
1562
altra ultima intera si era per la gloriosa fama
15
1562
la mostrò, la quale era la zampa sola, con
16
1562
sepulcro del mio fratello, era la branca del lione
17
1562
mio fratello. Questo tale era già stato soldato cavalleggieri
18
1562
cavalleggieri, di poi s'era messo per archibusieri nel
19
1562
fu che lui s'era vantato in questo modo
20
1562
la cosa come l'era ita, e la gran
21
1562
bene la vendetta s'era fatta a misura di
22
1562
modo che la bottega era carica di molto valore
23
1562
se bene questo cane era buono per la caccia
24
1562
d'una casa questo era maravigliosissimo. Mi avenne in
25
1562
ombra di dire che era orefice, aocchiando quelle gioie
26
1562
lo potevano fare, perché era di mia commessione che
27
1562
tolta; e se non era che lui chiamò l
28
1562
a vedere se v'era drento le gioie del
29
1562
della natura mia, si era che talvolta il mondo
30
1562
Francesco del Nero gli era stato detto parte di
31
1562
nella bottega mia s'era sentito; e subito messo
32
1562
e quello che m'era di maggior dispiacere. Alle
33
1562
fiso, e alla presenza era quel Francesco del Nero
34
1562
il manco; (che così era stato sempre l'usanza
35
1562
lo trovorno. Questo si era uno istampatore della propia
36
1562
caporali de' birri, ch'era genovese e conosceva il
37
1562
e bottega el dinanzi era in Banchi e il
38
1562
chiesi un mazzieri ch'era vacato. Alle qual parole
39
1562
a ridere, disse che era contento, ma che non
40
1562
domandato al Papa, qual era di potere con autorità
41
1562
ditto disegno e modello. Era questo modello di legno
42
1562
rilievo: che innell'una era la natività di Cristo
43
1562
Cristo, innella terza si era San Pietro crocifisso a
44
1562
Sua Santità non s'era poi mai più ricordato
45
1562
da 'vergli qualche compassione -. Era quivi alla presenza un
46
1562
LIX. ¶ La infirmità gli era il vero che io
47
1562
a un tratto: non era innel modo de l
48
1562
che di già gli era condennato alle forche e
49
1562
elevato spirito. Questo giovane era stato a Napoli molti
50
1562
anni, e perché gli era molto bello di corpo
51
1562
e di presenza, se era innamorato in Napoli di
52
1562
di cera: il quali era molto diverso da quel
53
1562
fu cosa inistimabile. Questo era una figura, come io
54
1562
tanto bel vedere, che era cosa inistimabile. Era sotto
55
1562
che era cosa inistimabile. Era sotto un motto di
56
1562
Aluigi Alamanni a Firenze, era amico de il detto
57
1562
Agnolo. Questo maestro Iacopo era persona molto ingegnosa, e
58
1562
piacevoli e bellissimi ragionamenti: era stato in Firenze già
59
1562
di drappi. Questo uomo era molto amico di papa
60
1562
di nome da descrivere. Era un certo vecchione orefice
61
1562
Raffaello del Moro. Questo era uomo di molta riputazione
62
1562
arte, e nel resto era molto uomo da bene
63
1562
guadagno: così andai volentieri. Era passato più di dieci
64
1562
e domandatomi quant'egli era che io ero giunto
65
1562
gli dissi che gli era circa quindici giorni. Questo
66
1562
stizza. Questo uomo, ch'era abundantissimo di parole, entrò
67
1562
qual rispose, che sempre era tempo, onde io gli
68
1562
del Papa lui che era conosciuto e io aspettato
69
1562
subito fummo messi drento. Era il Papa innel letto
70
1562
poco indisposto e seco era misser Iacopo Salviati e
71
1562
mentre che l'assedio era intorno a Firenze, quel
72
1562
cosa; e perché gli era venuto a Roma un
73
1562
per intagliare corniuole, ancora era intelligentissimo gioielliere, ed era
74
1562
era intelligentissimo gioielliere, ed era uomo vecchio e di
75
1562
chiamava Pompeo, milanese (questo era molto favorito dal Papa
76
1562
favorito dal Papa, ed era parente di misser Traiano
77
1562
Il Papa, che pure era di bonissimo ingegno, veduto
78
1562
mostrava la differenza che era dal mio modello a
79
1562
io promettevo troppo. V'era un di questi signori
80
1562
questi puttini di mezzo era di tutto rilievo; gli
81
1562
mezzo. A l'intorno era assai quantità di puttini
82
1562
quali facevano bellissimo vedere. Era questa opera fatta di
83
1562
questo ditto cameriere, che era la più gentil persona
84
1562
importanza; e questa si era le stampe delle monete
85
1562
piastra d'oro, dove era già isculpito Idio Padre
86
1562
da Prato, il quale era datario di sua Santità
87
1562
scultore, il quale non era ancor fatto cavaliere, e
88
1562
perché la povera figliuola era medicata per la inavvertenza
89
1562
povera figlioletta, la quale era sbigottita perché doveva avere
90
1562
Giovanni Gaddi, il quale era cherico di camera; questo
91
1562
dua carlini, innella quale era il ritratto della testa
92
1562
quelli altri più valorosi. Era questo mio fratello un
93
1562
al servizio del Duca. Era il capitano Cattivanza degli
94
1562
ne vadino in prigione -. Era questo capitano volentieri a
95
1562
il nome. Questo Bertino era stato allevato e vero
96
1562
perché la mattina s'era desinato più d'un
97
1562
Castello; perché non s'era voluto partire prima del
98
1562
che se questo non era, quella parte che era
99
1562
era, quella parte che era intrata in Roma quella
100
1562
diritta al Castello; ed era possibile che facilmente ella
101
1562
che tal volta più era inclinato a questa professione
102
1562
Gianfrancesco, piffero, questo uomo era più inclinato alla medicina
103
1562
di Urbino, il quale era con lo esercito de
104
1562
que' palazzi vicini, com'era la Torre de' Bini
105
1562
certa osteria, la quale era fuor della porta di
106
1562
piena di sassi, ch'era quivi vicina alla bocca
107
1562
il ditto misser Iacopo era causa del sacco di
108
1562
io fattomi fuora, dove era caduta la botte, senti
109
1562
sapevo benissimo chi egli era. Questo signore non sanza
110
1562
volete -. Questo signore, ch'era superbissimo, si fermò alquanto
111
1562
suo luogo quanto gli era bene che io l
112
1562
contrassegni, inteso che questo era stato già al suo
113
1562
un'arcata maravigliosa, perché era tanto discosto, che l
114
1562
Santo Spirito, il quale era tiro ragionevole, ma, perché
115
1562
dove quel primo non era un mezzo. Fatto questa
116
1562
stanza soli. Questo Cavalierino era già stato servitore della
117
1562
stalla di Filippo Strozzi: era franzese, persona nata vilissima
118
1562
l'oro, il quale era in circa dugento libbre
119
1562
a l'Agnolo, dove era la stanza mia, la
120
1562
gran danno. Questo si era il principe d'Orangio
121
1562
portato, subito vi s'era ragunato tutti e' caporali
122
1562
Croce, il qual gentiluomo era capo e guida di
123
1562
capi, quello esercito, che era quasi in puntelli, tutto
124
1562
signore mi disse, che era fatto capitano de' Fiorentini
125
1562
de' Fiorentini; e quivi era ser Pier Maria di
126
1562
con parecchi altri compagni. Era la peste inistimabile, grande
127
1562
l'avevan dato, ed era quello che indiscretamente aveva
128
1562
avendo mai voluto marito, era accettata monaca in Santa
129
1562
sorella minore, la quale era maritata a un certo
130
1562
Nicolò milanese, il quale era orefice del Duca di
131
1562
a Te. Questa opera era grande e maravigliosa, come
132
1562
di cera. Questo si era un Cristo assedere, che
133
1562
Mantova e chi n'era padrone, e chi volentieri
134
1562
mi disse che solo era restata viva quella mia
135
1562
si chiamava Liperata, che era istata raccolta da una
136
1562
che 'l mio fratello era vivo, il quale io
137
1562
infinite, il perché si era, che le furno istrasordinarie
138
1562
a me di lui era stato dato nuove della
139
1562
giunti a casa, dov'era la sorella, gli venne
140
1562
perché la voglia mia era volta a tornarmene a
141
1562
da lui, questo si era Piero di Giovanni Landi
142
1562
Girolamo Marretti: questo sanese era stato assai tempo in
143
1562
tempo in Turchia, ed era persona di vivace ingegno
144
1562
che se bene questo era il maggior guadagno che
145
1562
turcheschi. L'altra si era che li fogliami turcheschi
146
1562
e in esse anella era legato un nicchiolino in
147
1562
uomo, innella qual medaglia era quattro figure, intorno alle
148
1562
dissono che la mia era assai meglio fatta e
149
1562
io più desiderava, si era lo aggiugnere appresso alle
150
1562
di quella piacevolezza, dove era intervenuto a quella cena
151
1562
lettere latine; iscriveva bene; era di grazia e di
152
1562
so che vescovo, ed era tutto pieno di mal
153
1562
perché, quando questo giovane era in Firenze, la notte
154
1562
a cantare allo inproviso; era tanto bello udire il
155
1562
che sapeva dov'egli era, con grandissimo desiderio e
156
1562
delle creature umane si era sovvenire l'una l
157
1562
di ottanta anni, ed era chiamato il vescovo Gurgensis
158
1562
si domandava misser Giovanni: era gentiluomo veniziano. Questo ditto
159
1562
quanto obrigo lui s'era vantato di avermi, non
160
1562
cognosceva ch'e' s'era dato in tutto alla
161
1562
ripreso, dicendogli che s'era dato in preda a
162
1562
a cena seco; ed era di state. A questa
163
1562
A questa cena ci era il Bachiacca già ditto
164
1562
tavola a cena, lei era a sedere in mezzo
165
1562
ragionavàno e cenavamo, costei era soprastata alquanto più che
166
1562
mio servizio a tavola. Era la finestra tanto appresso
167
1562
ammazzavo; ma perché gli era in sun un cavalletto
168
1562
casa dove noi cenavamo era vicina alla porta di
169
1562
ne ritornai in Roma. Era già fatto notte e
170
1562
sentito che altri non era in casa che una
171
1562
ditta casa, la quali era drieto a Banchi in
172
1562
a questa casa si era un giardino di uno
173
1562
domandava Romolo: questo giardino era chiuso da una folta
174
1562
sì veramente se l'era immaginato, o gli era
175
1562
era immaginato, o gli era stato detto. Somissamente mi
176
1562
che gli ubbidissi. Gli era uno stellato, che faceva
177
1562
disordine tanto smisurato s'era ferito con le loro
178
1562
ditto, camerier del papa, era stato urtato e calpesto
179
1562
militare, la qual cosa era quella a che il
180
1562
a che il gentiluomo era inclinato; in modo che
181
1562
misser Benvegnato, al cui era uscito il furore, di
182
1562
ditto misser Benvegnato, dove era tutti quei soldati che
183
1562
Con il gentiluomo mio era più di trenta valorosi
184
1562
Luigi Pulci, ogni giorno era in quel suo cavallo
185
1562
il suo merito. ¶ XXXIV. ¶ Era di già tutto il
186
1562
in Roma, che gli era male stare alle botteghe
187
1562
il quale di già era morto in Lombardia, Borbone
188
1562
che a Roma non era soldati, sollecitissimamente spinse l
189
1562
noi ci accostammo, v'era molti giovani morti da
190
1562
combatteva a più potere: era una nebbia folta quanto
191
1562
lasciava discernere se questo era a cavallo o a
192
1562
mastio, innel medesimo tempo era entrato papa Clemente per
193
1562
ne capitò, nella quale era la testa di Iove
194
1562
di Iove. Questa medaglia era più grande che nessuna
195
1562
ne avessi: la testa era tanto ben fatta, che
196
1562
Come di sopra dissi, era cominciato la peste in
197
1562
innanzi, in fra' quali era parecchi bizzarri vasetti, che
198
1562
s'andò con Dio. Era molto litterato: maravigliosamente parlava
199
1562
gli andassi dietro. Egli era persona molto astuta, e
200
1562
misser Alberto Bendedio, che era uomo superbo, isdegnato mi
201
1562
ero scaramucciato, perché mi era morti di molti compagni
202
1562
domandava Faustina. Questa donna era bellissima, ma era di
203
1562
donna era bellissima, ma era di trenta anni in
204
1562
quella servicina, la quali era nuova nuova, ché guai
205
1562
mio fattorino, il quale era medico del cardinale Iacoacci
206
1562
più di quattro dita; era a punto grande come
207
1562
Rosso pittore, il quale era fuor di Roma in
208
1562
Idio, il cavalletto, che era qual di sopra io
209
1562
Roma. ¶ XXX. ¶ Di già era quasi cessata la peste
210
1562
domandato Michelagnolo. Questo Michelagnolo era sanese, ed era molto
211
1562
Michelagnolo era sanese, ed era molto valente uomo, tale
212
1562
professione, ma sopra tutto era questo uomo il più
213
1562
questa detta compagnia lui era il più vecchio, ma
214
1562
insieme; il manco si era due volte la settimana
215
1562
questa nostra compagnia si era Giulio Romano pittore e
216
1562
chiamata Pantassilea, la quali era grandemente innamorata di me
217
1562
il Bachiacca, il quali era stato ed era ancora
218
1562
quali era stato ed era ancora grandemente innamorato di
219
1562
più mi teneva si era che io non volevo
220
1562
stava accanto a me: era figliulo di uno ottonaio
221
1562
alle lettere latine ed era molto istudioso. Avea nome
222
1562
istudioso. Avea nome Diego: era bello di persona, maraviglioso
223
1562
intaglio della testa sua era assai più bello che
224
1562
di modo che non era cognusciuto: vestiva molto male
225
1562
male e accaso: solo era innamorato dei suoi maravigliosi
226
1562
al luogo, di già era comparso ugniuno, e tutti
227
1562
incontro: il ditto Michelagnolo era messo in mezzo da
228
1562
altre volte ho detto, era il più faceto e
229
1562
andati innanzi, la stanza era piena di sonetti, che
230
1562
gli occhi a chiunque era ivi attorno, ma più
231
1562
meritavo ogni grande onore. Era ivi per ispalliera alle
232
1562
ricca cena, la quale era abundantissima a maraviglia. Di
233
1562
e quanto tempo egli era che l'era arrivata
234
1562
egli era che l'era arrivata in Roma, e
235
1562
Pantassilea, la quale forte era innamorata di me: ma
236
1562
corpo, trovorno che l'era mastio. Tirando presto le
237
1562
e disse, che quella era la condannagione che io
238
1562
piccoli pugnaletti turcheschi, ed era di ferro il manico
239
1562
pugnale: ancora la guaina era di ferro similmente. Queste
240
1562
cause. L'una si era che in e' mia
241
1562
drento, in mentre che era a mensa, ossicina di
242
1562
pompa che a necessità. Era questo vaso ornato con
243
1562
mie fatiche desiderato, si era l'avere sadisfatto Sua
244
1562
innel suo genere non era stata manco bella della
245
1562
la mi mandava non era lo intero pagamento che
246
1562
mio cartoccio, veduto che era tutto oro, da una
247
1562
grotte di dove egli era uscito, ma che io
248
1562
di villano come gli era, e me in concetto
249
1562
aveva insegnato. La lettera era piena delle più amorevol
250
1562
per fattorino. Questo fanciullo era di età di quattordici
251
1562
aveva nome Paulino ed era figliuolo di un cittadino
252
1562
viveva delle sue entrate. Era questo Paulino il meglio
253
1562
considerato quanto la mi era per nuocere allo isviarmi
254
1562
il Salamanca. Questo vescovo era molto mirabile uomo, ricchissimo
255
1562
a finire. Questo ne era causa il servire a
256
1562
chi li voleva bene. Era infra gli altri belli
257
1562
aveva portato, il quale era tutto in sudore, ché
258
1562
in su che lui era, e a tutta briglia
259
1562
A questo gran romore era uscito fuora tutti li
260
1562
a monsignor, il quale era superbissimo, e tutti quei
261
1562
quel pittore che s'era intervenuto in tal cosa
262
1562
il vaso d'argento. Era né più né manco
263
1562
mossono grandemente a risa. Era alla presenza il cardinale
264
1562
Gabbriello Ceserino, il quale era gonfaloniere di Roma: a
265
1562
in essa medaglia si era Leda col suo cigno
266
1562
E perché la medaglia era fatta con gran disciplina
267
1562
altri notabili uomini ci era uno domandato il Rosso
268
1562
nazione fiorentina. Io, che era guida di quelli tanti
269
1562
tale sopragiunsi, il quale era insieme con una sua
270
1562
lo domandai se egli era quello ardito, che diceva
271
1562
di Italia, perché s'era trovato più di venti
272
1562
franco e sempre ne era uscito a onore. Questo
273
1562
Questo uomo da bene era molto mio amico, e
274
1562
mia, e anche s'era intervenuto in certe terribil
275
1562
cose diverse dagli altri. Era in questo tempo a
276
1562
professione, e di quella era unico al mondo. Avenga
277
1562
e a imparare. Ancora era in Roma un altro
278
1562
valente uomo, il quale era milanese e si domandava
279
1562
avevo invidia. Ancora c'era altri maestri, che lavoravano
280
1562
difficile io la trovavo, era tanto il piacere che
281
1562
tal professione. Questo si era, che con la quinta
282
1562
aveva: il perché si era, che tutte le volte
283
1562
io ne cavavo, che era per l'un dieci
284
1562
arte; perché questo smiraldo era di tanto buon colore
285
1562
adeguava la natura. Questa era grande quant'una grossa
286
1562
e la testa si era tanto ben fatta quanto
287
1562
quanto inmaginar si possa: era fatta per Minerva. Ancora
288
1562
il trifauce Cerbero. Questo era di tanta bellezza e
289
1562
ero e che proffessione era la mia: al quale
290
1562
gli scrissi come io era in casa di uno
291
1562
quella pessima aria m'era saltato a dosso un
292
1562
di Inghilterra, dove egli era stato di molti anni
293
1562
anni; e perché egli era molto amico di quel
294
1562
farò valente e ricco -. Era questo uomo di bellissima
295
1562
quello del gran Lionardo era bellissimo e mirabile. Stetteno
296
1562
ancora la casa sua era piena di quelli belli
297
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grandi alora si usavono. Era intagliato in esso un
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Tasso disse che s'era fatto male ai piedi
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conducemmo a Roma. Questo era a punto l'età
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aveva nome Giovanni e era da Firenzuola di Lombardia
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Firenzuola di Lombardia, ed era valentissimo uomo di lavorare
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lui teneva, il quale era fiorentino e si domandava
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domandava Giannotto Giannotti, ed era stato seco parecchi anni
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parole, il Firenzuola, che era persona arditissima e bravo
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ben fatta opera. Questo era di grandezza di un
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braccio in circa; ed era accomodato che serviva per
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maestro. Dissi ch'io era nato libero, e così
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da San Marino. Questo era il primo più eccellente
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orefice di Roma, ed era stato maestro di questo
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dispute furno grande, perché era questo Firenzuola maraviglioso maneggiator
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di argento, il quale era in quei tempi chiamato
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chiamato così. Questo si era una cintura di tre
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usava di fare, ed era fatta di mezzo rilievo
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della sua bottega, quale era in sul canto di
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a il banco che era de' Landi. Quivi io
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più in Firenze s'era usata tale. E' signori
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della Stufa, il quale era degli Otto, mi lasciassi
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n'ha mancamento. ¶ XVII. ¶ Era infra di loro alcuni
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quel giovane Gherardo, che era stato capo della quistione
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e morti, nessuno v'era che avessi male. ¶ XVIII
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muori -. Pier Landi, che era quivi alla presenza, non
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voi, Antonio, ch'egli era Idio quello che sapeva
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se bene il detto era morto, teneva la bottega
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Agnolo da Iesi. Questo era contadino, e da piccol
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e da piccol fanciulletto era venuto a lavorare con
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lavorare con maestro Santi. Era piccolo di statura, ma
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per sopranome il Fattore, era pittore molto valente; e
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valente; e perché egli era amico del detto vescovo
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sanese, nella qual casa era molte opere bellissime di
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Urbino; e questo si era il giorno della festa
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sua casa - questa donna era gentile al possibile e
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gentildonna romana, la quale era di sopra, e scesa
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li diamanti, di che era il giglio, erono migliorati
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in esse opere tali era non manco onore che
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sì valente uomo, quale era lui, tal pruova, perché
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di Lucagnolo detto si era un vaso assai ben
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anni XIII incirca ed era ammalatuccio. Io lo cominciai
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Santa Croce; il Campitoglio era dove è oggi il
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per natura del luogo era abbundantissima quantità di fiori
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mi posso stendere -. Giovanni era stato un pezzo a
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Andrea Cellini, il quale era un po' bizzarretto, fra
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aspettavi -. Mio padre, che era vero filosafo, stava passeggiando
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e del detto n'era uscito un grande scarpione
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l'avevano veduto, ed era dello acquaio sceso in
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a dosso. Il detto era sì grande, che avendolo
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il ditto, che gli era uno scarpione, per il
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padre, che ancora egli era in casa, corse a
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celletta, innella quale si era fatto bucato ed era
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era fatto bucato ed era rimasto un buon fuoco
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intorno a quel fuoco. Era molto freddo: guardando innel
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di quel che gli era, fece chiamare la mia
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arpe bellissime ed eccellentissime. Era ingegnere, e per fare
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Ma, perché lui s'era innamorato di quella che
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disegno. Lo specchio si era figurato una ruota: in
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una ruota: in mezzo era lo specchio; intorno era
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era lo specchio; intorno era sette tondi, inne' quali
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sette tondi, inne' quali era intagliato e commesso di
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onoratissimi artigiani, e v'era alcuni di loro che
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i casi mia, si era che io divenissi un
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avere al mondo, si era quando lui me ne
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ho ditto, mio padre era un gran servitore e
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questo tempo io, che era di tenera età, mio
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poi il Gonfalonieri, che era il detto Soderino, pigliava
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padre. Quella arme, che era al palazzo de' Medici
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loro erano stati fuori, era stato levato da essa
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gran croce rossa, quali era l'arme e insegna
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profetica, che questo certo era divino in lui, sotto
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Pinzi di Monte, ed era molto valente in tale
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di nissuna casata, ma era figliuolo d'un carbonaio
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soprannome Marcone orafo. Questo era un bonissimo praticone, e
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dua più di lui. Era una domenica in su
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Pinti, e quivi si era disfidato con un garzone
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più oltre. Alla presenza era moltissime persone, infra le
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infra le quali v'era assai sua parenti uomini
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di lettere latine, ma era tanto giovinetto che non
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un maestro che v'era, il quali si domandava
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aveva nome Girolamo, ed era parecchi anni minore del
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del ditto Piero, ed era molto da bene e
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del suo maestro, ch'era stato mio padre; e
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la camera, dove lui era, per esser mal gittata
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il mio fratello, quali era di bella proporzione e
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casa, dove io non era, per esser lui manco
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avere: e che gli era di necessità, anzi precetto
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giunto a Pisa, questa era l'età di sedici
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cima del puntale, questo era stato la causa dell
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quella fascia che m'era avanzata, e il meglio
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per quivi entrai. ¶ CX. ¶ Era stato più di cinquecento
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questa gran principessa c'era di molti mia amici
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cosa lui disse ch'era disperato, e che io
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causa che quella festa era passata benissimo; per la
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avevo fatta insin quivi era istata troppo maravigliosa a
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maggior disciplina, che non era istata la passata; e
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Cornaro; il qual cardinale era alloggiato in Palazzo. Questo
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In questo mezzo s'era levato un romore grandissimo
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che di già s'era vedute le fascie attaccate
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cosa. Intanto il Castellano era venuto inne' sua maggiori
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il vero, perché gli era stato prigione in Castello
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cosa troppo brutta, si era risoluto tagliargli il capo
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mentre che il Papa era in processione, Farnese fu
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insino a terra. Non era ancor fatto il procinto
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mura al Castello, ma era solamente il torrione, di
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ebbi io: ancora, lui era preso a ragione e
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questo Governatore, il quale era stato fatto di dua
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la cosa come l'era istata appunto, e gli
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il suo scoppietto si era messo in ordine per
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di queste parole si era quel gentiluomo di Santa
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d'oro, il quale era tutto imbrattato d'ariento
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Verità, e che io era uno uomo in ogni
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altre volte che gli era stato tirato; e perché
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reverendissima, e questo si era che voleva che gli
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da ugniuno siccome io era in casa sua. Allora
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di venticinque anni: questo era gagliardissimo oltramodo e giucava
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che fussi in Roma: era pusillo d'animo, ma
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pusillo d'animo, ma era fidelissimo uomo da bene
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de' miei disagi. Questo era il vero, che il
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come io ho detto era il giorno passato del
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del Corpus Domini, ed era in circa a quattro
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dibattevo. Quella guardia s'era messa poi il meglio
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avevo fatto, tutto s'era fatto per difensione di
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signor Pierluigi, la quale era insieme con la Duchessa
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partì. La Duchessa, che era lì alla presenza, torcendo
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Papa, e gittandosi ginocchioni - era alla presenza parecchi Cardinali
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cattivo uffizio, insino che era tardi all'ora del
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ardito che quando egli era sano: mettetelo là sotto
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una stanza oscurissima, dove era dell'acqua assai, piena
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ché in tre giorni era acqua ogni cosa; onde
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il quale mi s'era fatto molto più piacevole
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grosso legno che vi era e puntellato in modo
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voi, dicesti che gli era morto! - Il Bozza disse
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il materasso, il quale era tutto fradicio diventato come
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alla prigione, la quale era dalle venti ore e
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sangue: così me n'era usciti assai bene. Pure
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parole il Governatore, ch'era pistolese, e non potendo
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ancora lui abbandonato s'era messo innun canto tutto
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e impio ch'egli era. Papa Clemente a questo
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Maestà. Il Papa, che era valentissimo e maraviglioso uomo
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mio pari. Il Papa era venuto in tanto furore
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Castel Sant'Agnolo si era un nostro fiorentino, il
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gran torto che m'era fatto, volendogli io dare
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questo tempo che c'era il Papa il Castello
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onde a me non era fatto nessuna di queste
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gran torto che m'era fatto: ai quali io
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al Castellano, il quale era uomo tanto dabbene, e
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grandissimo predicatore. ¶ CV. ¶ Questo era preso per luteriano: era
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era preso per luteriano: era bonissimo domestico compagno, ma
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quanto a frate egli era il maggior ribaldo che
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comento tanto mirabile, che era più bello che esse
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avevo promessa, delle chiave, era la più debole; e
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farei capacissimo che l'era sì come io dicevo
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affastidito dalla prigione, m'era venuto annoia il lavorare
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si domandava Luigi, ed era padovano. Volendo far fare
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gli stava, il quale era di molto più importanza
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la cosa, la quale era di già venuta agli
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nella mia prigione v'era un cammino da poter
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la mia bottega s'era serrata, con ischerno dicevano
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presso a questo egli era di tanta bella forma
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nimici, che l'uno era quel Ieronimo perugino sopra
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ditto, e l'altro era un certo Michele, orefici
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dalla natura, non c'era nissuno che si potessi
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nome di pipistrello, che era l'umore in quel
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viddi che non v'era altro rimedio, io gli
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un Savoino il quale era delle guardie del Castello
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infra queste ve n'era un paio molto grosse
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e perché l'uscio era doppio, la ribaditura delli
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di cera, la quale era del medesimo colore appunto
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per sopranome Pedignone; questo era soldato, e 'l Bozza
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soldato, e 'l Bozza era servitore. Questo Giovanni non
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dicessi qualche ingiuria. Costui era di quel di Prato
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1562
quel di Prato ed era stato in Prato allo
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1562
pagliericcio; e come gli era giorno, subito da me
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ogni cosa: perché quivi era la importanza di tutta
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1562
altro se non che era pipistrello, e che se
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1562
di tegola antica ch'era murata innel ditto mastio
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1562
a pena quattro dita. Era la fascia acconcia a
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1562
sino in terra. Non era lume di luna, ma
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1562
lume di luna, ma era un bel chiarore. Quando
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1562
per pollaio: questo luogo era chiuso con grossi chiavistelli
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1562
gran pertica, la quale era coperta dalla paglia. Questa
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1562
E perché quel muro era tagliente, io non potevo
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1562
di quelle fascie, che era l'altro fuso, perché
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1562
che in quella guaina era un bicchier d'argento
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1562
che in quel bicchiere era gioie di valore di
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1562
e che e' v'era lettere di grandissima importanza
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1562
come noi -. Questo lago era lungo quindici miglia e
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1562
circa; da una banda era un monte altissimo e
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1562
e cavernoso, dall'altra era piano e erboso. Quando
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1562
mancina. Il cavallo che era, sì come sono, con
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1562
quel monte, il quale era più difficile che salire
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1562
cavallo d'Ascanio, che era un cavall'unghero mirabilissimo
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1562
cavall'unghero mirabilissimo, questo era innanzi un pochetto al
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1562
il suo cavallo, che era un caval morello, isdrucciolò
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1562
un respo, il qual era sottilissimo. In su questo
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1562
In su questo cavallo era un paio di bisacce
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1562
di bisacce, nelle quali era drento tutti e' mia
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1562
malora: la caduta si era più d'un miglio
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1562
luogo a punto s'era fermato quelli nostri barcheruoli
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a punto addosso. Io era innanzi a tutti e
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erbe, le quali n'era pieno la siepe, e
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fuoco. Il Busbacca, che era spaventato della giornata, a
500
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io affogo! - e questo era lo spavento del passato