Domenico Starnone, Fare scene, 2010

anzi apprendere che quella era la sua natura mi

fretta, anche se Vincent era veramente preoccupato per la

che secondo me si era preparato, avviò il film

di Robby e Raggalli era lungo tre ore e

primi montaggi, non c’era musica se non qualche

potuto permettersi ma che era stato ugualmente appoggiato qua

d’ambiente, non c’era nulla se non le

non ci fosse racconto. Era stato cancellato un numero

visibilmente improvvisate, non c’era più la cornice, non

Raggalli che, mi immaginavo, era divorato dall’ansia e

se piangevamo. Ma c’era poco da riferire: noi

Raggalli invece nella realtà era un bell’uomo fascinoso

fascinoso, mentre sullo schermo era uno stoccafisso blaterante che

film, disse. Susi, che era giovane e inesperta, mormorò

muto e atterrito che era, diventò ciarliero, sfrontato, presuntuoso

di scene di cui era entusiasta ma delle quali

giravamo la sceneggiatura com’era, ci volevano altri sei

non ti è piaciuto?» ¶ Era di nuovo sudato, pareva

perché Vincent se ne era tornato sul serio a

serio a Bordeaux, s’era messo a fare il

produttore. Poi se n’era andato davvero in palestra

che volavano, il film era stato ridotto a centodue

cordiale il cui senso era: il film è bello

l’amore, danzasse?). Tuttavia era stato asciugato al punto

seppe che il parere era stato largamente positivo. ¶ Raggalli

nell’ultimo quinquennio si era lavorato molto, a Parigi

lui naturalmente il mondo era la Francia, o forse

seppe che il film era stato escluso sia dal

punti fermi: a) c’era stata una congiura dei

della coscienza di classe era giusto per una rivista

sempre con l’amore era in concorso al Festival

e la spiaggia che era una crosta nera. I

due notti, mentre Raggalli era ospite già da tre

e una maglietta blu, era seduta su un gradino

la moglie del suicida. Era molto diversa non solo

i figli, il paesaggio – era dentro una livida aureola

anche da come mi era apparsa nei materiali girati

passare a reinventarla. Si era travestita in modo che

torvo, fissava il mare. Era seduto accanto a Raggalli

in quella città lagunare era stato svillaneggiato, lui e

con l’amore, che era comunque un deposito dei

disse che il film era molto aderente alla realtà

dagli spettatori. Non c’era un solo posto vuoto

meno male che c’era la lettera del suicida

consegna della prima stesura era vicina. Che vita disgraziata

sul sicuro. Il problema era raccontare i ventisette anni

Ma poi? Lo scoglio era dare un andamento interessante

con un detenuto che era il doppio di lui

mi turbò molto. C’era una scena che causava

tra Raggalli e me: era quella del bacio che

lo diceva peggio, perché era capace di oscenità fantasiose

quel suo aggredirci gustoso era finalizzato ad allentare la

sadica diventò insopportabile. Non era mai abbastanza contento della

ormai il suicidio non era messo più in discussione

non doveva fare così, era normale che la tensione

si fidasse, non c’era da preoccuparsi, alla fine

ho abbozzata nel cesso. ¶ Era la lettera del suicida

a fondo. Ommioddio, cos’era diventato quel film. Assomigliava

finale; ma tutto, tutto, era nascosto sotto una quantità

Il mio lavoro iniziale era forse sgangherato, ma almeno

bambini mai veramente cresciuti. ¶ Era stato proprio così che

fossi nata imparata. Ed era proprio così. Sapeva molto

tanta stima di me, era una cara ragazza. ¶ La

parte di Susi. Si era arreso, pover’uomo: aveva

alla separazione dalla moglie, era tornato a casa; ma

dato tristemente l’ok era stata sostituita per motivi

motivi altrettanto misteriosi c’era al posto suo un

e aveva detto che era un fiasco assicurato. In

la piccola industria che era l’asse portante della

della nostra economia. ¶ Nello era un uomo combattivo, anche

la sua potenza virile era in declino, il potere

questi cazzo di soldi era addirittura in aumento. Così

malincuore che il copione era ottimo, ma lui disgraziatamente

e tre, non gli era rimasto altro. ¶ «E io

lavoro su Campanella si era arenato, il trattamento scritto

giovane sceneggiatore-filosofo non era piaciuto. Mi dichiarai pronto

Sanchez, che dici?» ¶ Clorinda era un’attrice promettente che

promesse. Il suo agente era Alda. ¶ «Buona idea», dissi

di Ravenna, il suicida era amico mio d’infanzia

dove il mio compito era manifestare entusiasmo per le

suoi clienti: il set era nei dintorni di Ravenna

nella parte del protagonista era perfetto e sarebbe stato

stato una rivelazione; Nello era contento dei giornalieri; potevo

scoprire che lei sì, era stata consultata da Raggalli

sue promesse. ¶ Il set era un giardino rigoglioso, che

che nella sceneggiatura non era contemplato ma il regista

nell’altro. Susi, che era inesperta, avanzò qualche critica

segretaria di Nello (Raggalli era invece in un hotel

finti anziani prestanti, che era un incoraggiamento alla pedofilia

crisi dell’antagonismo sociale era stata ridotta a banale

dove scende il fiume. Era quasi alla fine, ma

mi orientai prontamente. C’era Jimmy Stewart. Mi sforzai

tutto ciò che mi era sembrato buono e giusto

fastidiosa dismisura. Chissà com’era stata la persona vera

ciò che avevo sognato era nient’altro che luce

francese, originario di Bordeaux, era sempre esile e malaticcio

separare più, e lui era arrabbiato, sicché non ci

classe?» ¶ «Tu». ¶ «E allora?» ¶ «Era una cosa così, informale

un’idea se l’era fatta: quello non era

era fatta: quello non era un film ma un

del suicidio del protagonista, era la morte della nonna

fare doveva raccontare cos’era una fabbrica in questa

a quel momento si era mostrato perplesso perché temeva

ora il film c’era e lo si poteva

politicamente impegnato: la Rai era il nostro naturale referente

che il nostro progetto era molto interessante ma avevano

la prese Nello, che era un uomo navigato e

annunciò abbastanza rasserenato che era riuscito a raggiungere un

del compito che ci era stato assegnato, sicché, pur

scritto un trattamento che era una presceneggiatura, impiegammo tre

il materiale che avevamo era comunque di grande ricchezza

passo dall’Orto Botanico, era stato abbandonato da quella

sgobbare e la sceneggiatura era pronta. Raggalli lesse, mi

tutti che il film era noiosamente ideologico e assai

personaggio della moglie-operaia era stato scritto da uomini

come Tom e Jerry era farina del sacco di

senza lavoro. L’impegno era mio figlio, all’indomani

che la battuta non era mia, la detestavo: era

era mia, la detestavo: era venuta in mente a

idea del nostro film era buona, ma lo script

fine si scopriva cos’era, i personaggi erano senza

spettatore che il protagonista era un abilissimo ballerino, così

Nello, il cui interesse era rispondere: sì, è proprio

cena con Raggalli, che era depresso. Vincent ai suoi

appoggiati alle testiere. C’era un odore greve di

anche se il treno era fermo in stazione. ¶ Io

decideva che non c’era granché da fare, la

fare, la sceneggiatura così era perfetta, bastava solo aggiustare

più brava di lui, era scritturata per partecipare a

realtà non sapeva decidersi, era come paralizzato da necessità

pregò di avere pazienza. Era sincero, ma il calvario

e quasi sempre cedevo, era contento ed esigeva che

un punto che Raggalli era nevrastenico, io ero stremato

Nello ce lo criticavano era solo perché erano saggi

privata. ¶ Pretesa assurda. Alda era una donna colta, di

Il suo obiettivo non era estetico e nemmeno etico

giusto. Il suo obiettivo era farci sgobbare, permetterci una

incoraggiata da Raggalli) che era stata l’amante di

incoraggiata da me) che era innamorata solo del cinema

varie fasi attraverso cui era passata la sceneggiatura, Nello

a parlamentare con Nello era meglio che ci andasse

andasse Susi. La missione era convincerlo che quelle nuove

Non solo Nello si era mostrato contento, ma aveva

alla funzionaria Rai, che era sul triste per ragioni

a riconoscerci. Una volta era ancora possibile mettere in

mente mio nonno che era stato tornitore, mio padre

molto intelligente e combattiva. Era contenta, disse che aveva

io mi ricordavo che era stato un fiasco, ma

per interpretare Campanella s’era fatto il nome di

Ma dissi ugualmente che era un progetto di grande

oggi, su come si era modificata l’idea e

mai menzionata che però era l’unica a renderla

renderla astiosa: Raggalli non era suo cliente; e lei

fosse suo cliente, mentre era disposta a sopravvalutare qualsiasi

fabbrichetta vicino Ravenna – si era dolorosamente espanso. ¶ «Dolorosamente in

di quel film gli era stata suggerita dalle esperienze

e tra loro c’era stata una gran confidenza

a diciotto anni Raggalli era venuto a Roma per

centro sperimentale, mentre Giorgio era finito a lavorare nella

verità (la variante letteraria era: questo è proprio un

fatto, sei anni prima, era stato lodato molto in

veramente. Che dici?» ¶ Raggalli era fatto così. Brav’uomo

uomo, ma certe volte era umile fino all’insopportabile

complimentammo calorosamente per come era bella tutta quella prole

intelligentissima e molto giovane. ¶ Era depresso. Gli demmo parecchi

ormai a soqquadro, c’era pur sempre un gran

altra materia, l’essenziale era che fosse una commedia

la cui regia Raggalli era riuscito a guadagnarsi solo

girarla tanto la sceneggiatura era sgangherata e zuccherosa, ebbe

della serie sulle Poste, era stato felicemente accolto nello

che il fidanzato Vincent era un bravo ragazzo e

il suo nuovo patrocinato era cresciuto molto sul piano

di gran fama che era tutelata da Alda; e

di poker, che forse era possibile, forse no: l

scherzoso ma non lo era: ¶ «Non mi fido di

gli avvocati di Nello. Era una donna piccola, sempre

un travestimento: di fatto era una guerriera postmoderna, attraente

successo. Sottolineò che Raggalli era un regista bravo e

lievissimo sarcasmo che quaranta era pur sempre una bella

soldi su una cacata». ¶ Era agitato, sembrava uno inseguito

fece uno sguardo vivacissimo, era contento. Disse: ¶ «Ti ha

padrone di casa invece era vivacissimo, esclamò ogni due

scena. Ci dicevamo: Marco (era il nome finto di

ciò che ciascuno si era immaginato, scoprivamo che avevamo

giri di parole che era il regista e contava

movenze e voci femminili. ¶ Era un uomo di notevole

vecchia passione che m’era presa sotto i trent

proprio perché la risposta era boh. ¶ «Avete presente», mi

la sua vecchia nonna era identica alla mia, il

pagine), che di fatto era una presceneggiatura, con le

sotto sotto non lo era affatto. Mi elencò una

ne pensa. ¶ Ci ricevette. ¶ Era cupo, ma sapevamo che

qualcosa che non va. Era una cosa che mi

tutta sua, se l’era comprata. ¶ Era un uomo

se l’era comprata. ¶ Era un uomo sorprendente. Non

persone, cose, paesaggi. Ed era così: il tempo libero

a prendere la tessera era lui identico. Mi ha

lavorare. Qua­li fotografie. Era lui, lui, che rifaceva

le immagini da cui era costretto a partire (foto

per i dipinti che era capace di trarne lui

tranne mio padre, che era l’unico a meritarselo

sempre più che non era vero. Forse si trattava

l’avventura; non c’era la giungla, non c

un grattacielo. ¶ Ma non era solo questo. Guardavo e

chi fuori del film era considerato bello. E soprattutto

bello. E soprattutto come era tutto scombinato, ogni gesto

Ma anche così non era quello che speravo. I

casualità, il sospetto che era stato filmato ciò che

la televisione che, disse, era meglio del proiettore e

perché quella sì che era proprio il cinema in

essa un difetto: non era possibile lasciar fuori, come

Vale a dire: o era guastata dai litigi tra

in lingua italiana. Ma era una cosa difficilissima a

non fridd, ma freddo? ¶ Era possibile. Appena dicevo: oggi

po’ di vento, c’era qualcuno che si faceva

l’intellettuale. E intellettuale era un vocabolo che significava

le vedute di Utrillo, era come se vivesse a

del mondo dentro cui era cresciuto. Io e voi

Fu una rivelazione. Non era James Stewart che pensava

quattro e quattr’otto – era chi lo scriveva. Infatti

non solo stabiliva quale era la natura dei personaggi

dato indiscutibile: chi scriveva era il primo, il primo

una sola inquadratura, c’era uno che dormiva, c

uno che dormiva, c’era una donna nel suo

sogno, una vecchietta che era sua madre e che

dove una volta c’era stato il cinema Stadio

tutto? ¶ Certo, la scommessa era quella. Se no che

accanto a lei s’era seduto il pizzicato con

e lei si imbarazzasse. Era così compiaciuta. Parlava e

altro tempo in cui era possibile avere una tale

Il padre della psicoanalisi era sul punto di mettersi

un sussulto. Quell’uomo era identico a me, un

dentro una voce che era la mia, che usciva

tuttavia intendere che io era quel tale di spalle

in comune con me, era soltanto un altro. Ma

un po’ curve – chi era? Mi assomigliava veramente così

deluso perché non si era verificato né l’esito

genuinità dell’inquietudine s’era persa dentro la ricerca

vedere quello che mi era successo se non ordinato

Teste, a Freud c’era ancora la possibilità di

coi miei fratelli c’era sempre acquattato nell’angolo

avrebbe tradita senza problemi. Era un uomo con forti

sentivo granché in sintonia, era difficile immaginare di fare

così. Geppe, che normalmente era stracarico di energie, cominciò

presto di giocare. Non era un problema da niente

da niente, mio fratello era fondamentale per la buona

aveva miracolosamente ricavato come era possibile costruire nel corridoio

Questa cosa delle casette era ai miei occhi strabiliante

la parola per com’era bella, com’era fatta

com’era bella, com’era fatta esattamente al modo

a mostrarsi svogliato. Poiché era un bambino dai nervi

deve fare niente. Cosa era successo? Nel trantran di

mai l’aveva comprato: era un regalo per Geppe

della cucina. L’obiettivo era avere il buio di

al corridoio e, miracolo, era vero, era verissimo, avevamo

e, miracolo, era vero, era verissimo, avevamo il cinema

della pellicola. Ma c’era poco da fare gli

del proiettore. Quando papà era a fare il ferroviere

compreso lo schermo che era difficile da sistemare teso

vero, che per me era da sempre il brevissimo

scelta dei film non era vastissima. Avevamo solo tre

in cucina. Poiché non era un bambino che si

appena si accomodano. C’era uno che aveva un

spettacolo ritardava o c’era qualche casino e si

sono nato e cresciuto era in bilico tra quello

non solo non si era rassegnato ed era diventato

si era rassegnato ed era diventato velocemente alunno d

ma in sovrappiù si era dichiarato fin da ragazzo

che amava e si era scoperta una finezza che

preciso chi eravamo, cosa era lecito che facessimo e

eccezione. La nostra famiglia era, diciamo, inqualificabile. Pur essendo

infelici. ¶ Nostro padre soprattutto era avvelenato da chi i

sarebbe rimasto quello che era e basta. Mio padre

arraffavano ciò che c’era da arraffare. ¶ Mi ricordo

caricatura di Humphrey Bogart, era come Humphrey Bogart, e

facciamoci un giro, ed era curioso e insieme amarognolo

faceva un caldo insopportabile, era piena di zanzare, ma

che l’azione si era spostata nel passato. Manca

di tutto ciò che era armonico e rassicurante. C

da poco, il fotografo era un vero fotografo d

costava un po’, ma era roba per persone di

non vieni. E poiché era stata già tagliata fuori

iss, non vengo». ¶ Iss era mio padre, che le

acqua. Mia nonna, che era rimasta tutta vestita, non

tempo, tornammo dalla villeggiatura, era settembre ormai. Una mattina

aprì la scatola, c’era una rotella con la

che il fotografo non era stato all’altezza, altro

lui, nostro padre, che era un vero artista – il

la situazione: se c’era ancora luce tornavo a

tornavo a chiuderli. O era mio padre stesso, mia

Ma il migliore, sempre, era il film che ricominciava

infatti, il film non era finito. Si alzavano in

credesse quasi nessuno. C’era chi doveva vedere ancora

me la situazione, adesso, era peggio di prima. Alla

delle luci accese. C’era sì quella cosa eccitantissima

quella cosa eccitantissima che era il prossimamente – prossimamente su

vedere ciò che c’era prima e ciò che

film che la luce, era la parola giusta per

lasettimanaincom o altri cinegiornali. ¶ Era roba confezionata in modo

bianco e nero; c’era la musica. Ma di

braccioli. Di buono c’era solo che, poiché il

certo che il film era in bianco e nero

una mannaia. La scena era così impressionante che maremoti

lo dicevo io che era vero, il mare si

forse in cima c’era un delfino, il delfino

un delfino, il delfino era verde sebbene in bianco

che custodivano davvero. Cos’era uno sperone e perché

aveva niente addosso? Cos’era un vinchestèr, perché aveva

che sapessi già cos’era una carovana, ma sicuramente

valeva la pena perché era con, non perché era

era con, non perché era di. Propendo perciò a

difficile dire perché. Forse era l’attore preferito di

a mio nonno, c’era speranza che da grande

la sua corporatura mi era estranea, i tratti del

tutto quel disgusto. No, era solo una specie di

specie di idiosincrasia infantile, era l’intuizione tutta corporea

rapporto Tarzan-Jane, c’era qualcosa che per quel

abbia fatto. Il problema era però che non mi

sesso, che non mi era venuto mai in mente

mi ricordo, perché c’era Silvana Mangano che gli

moltissimo. Ma quando uscì era nero. Ce l’aveva

suo obiettivo vero, che era arrabbiarsi con mia madre

a casa non c’era più distinzione tra fantasia

e realtà: Silvana Mangano era mia madre e Raf

madre e Raf Vallone era lui. ¶ Poiché la temevo

dire che Silvana Mangano era solo un innesco, la

la fortuna che le era capitata e cedeva a

Ma quale stronzo? ¶ Poiché era un uomo intelligente e

il suo futuro. ¶ Quando era di buonumore e gli

ripari. Insomma la gelosia era come il cinema, diceva

di sì. ¶ In effetti era vero. Gelosia o no

più, mentre lui, che era sensibile e generoso, non

essere sicuro che si era trattato di una falsa

guardavo e sentivo che era disposto a tutto pur

secondo me, non gli era del tutto dispiaciuto. Anzi

devozione per Silvana Mangano era cresciuta e infatti gli

correre per casa gridando, era proprio quando uno dei

suocera (o mammà, se era mia madre a parlare

Al cinema. ¶ Mia nonna era silenziosa e obbediente. Si

con una cura estenuante. Era piccola, un po’ gobba

che la mala sorte era sempre in agguato, lei

Secondo lui quell’impernacchiarsi era dedicato all’uomo detto

o pizzicato. ¶ Il pizzicato era un uomo molto brutto

no, me ne ricorderei: era il lavoro che speravo

due pacchetti al giorno. ¶ Era un percorso semplice. Appena

portone, di fronte c’era lo stadio, che per

ultima cosa che volevo era essere investito da un

ma il buio intanto era diventato più buio, non

paura di averli persi era meno forte di quella

veniva a recuperarmi strattonandomi. Era lei ad abbassarmi il

traccia del presente come era davvero sta nelle corna

lo avevo inventato io, era l’elica di un

fissazione, a quell’epoca, era fare i piloti, ma

tuo padre. Ma c’era poco da sperare: ero

Mio fratello, meno male, era sano. Usava quella rotazione

correre. Quello che c’era sullo schermo gli pareva

vero, straordinariamente ampio, che era la sala con i

di luce. Per me era già cominciato il film

Con mia nonna invece era un’altra cosa. Lei

mangiare qualcosa che si era messa nella borsa, da

la fiaschetta che s’era portata da casa. Ma

i veri amori, si era convinta che fossi un

a nessun’altra durata, era imparagonabile. Prima c’era

era imparagonabile. Prima c’era quest’ansia di arrivare

ogni prima. Dopo c’era la fatica di trattenere

di scomporla. Ma allora era la stessa aria eccezionale

Il tempo dello schermo era desiderato e imperdibile. ¶ A

e si capiva che era il diavolo in persona

vedevo – e il divertimento era proprio quel vedere allucinato

quel vedere allucinato – non era mai, mai, così preciso

certo, ho pensato che era proprio questa precisione, questo

schermo, non avevo dubbi, era meglio vederle sullo schermo

film ricominciava, il biglietto era valido per tutto il

La cosa più urgente era cercare di capire chi

cercare di capire chi era iss, chi era éss

chi era iss, chi era éss, vale a dire

bionda». ¶ «Sì». ¶ L’insistenza era giustificata, non si trattava

che presto moriva o era solo all’apparenza una

o mala­mènt. Accertarsi era dunque importante. Almeno due

quella». Dopo non c’era nient’altro, non una

il bastimento non c’era più». Perciò mi affezionavo

l’aria nuova, che era un’aria estranea al

spaventavano – ma forse non era il cinema Ideal, era

era il cinema Ideal, era il Diana o chissà

di Google, individuando qual era il modo migliore per

serie sul filosofo si era definitivamente arenata, telefonai ad

di chiederle se c’era modo di uscirne senza

giorni, perché Raggalli che era un carciofo aveva vinto

coppa, e lei che era un’attrice a tutti

per due settimane. C’era il giallo, c’era

era il giallo, c’era il musical, due operai

lavoro o di soldi era impossibile. Poi Nello è

trattativa in quanto Clorinda era perfidamente passata ad altro

sempre più dettagliatamente chi era Medea, chi Molly, chi

la sua infanzia, quant’era brava a scuola, come

fase in cui si era sentita brutta e quella

cui aveva capito che era bella, il pessimo rapporto

di uomini con cui era stata a letto prima

quello che invece le era toccato dal momento in

dal momento in cui era diventata attrice (21). Sapeva essere

tempo insieme, non c’era mai un momento in

cellulare o del suo era sempre una noiosa intrusione

il suo dove sei era sempre aggressivo. Ma quando

nostro conoscente che si era gravemente ammalato. Andiamo insieme

un film così cervellotico, era solo un nostro modo

stufati, abbiamo stabilito che era inessenziale sapere come erano

chi? Io no. C’era venuto al maschile per

dilagante per il mondo era pochino, dovevamo fare qualcosa

attrice che tempo addietro era stata umiliata al Festival

che facevano ridere, ed era bello. Poi, visto che

fosse proprio come appariva, era finta in un modo

Ma io sapevo qual era la realtà e mi

vederci ogni volta che era possibile. Eravamo grandissimi amici

mio padre non s’era per niente preoccupato di

importanti, e invece si era preoccupato di preparare il

di Tommaso Campanella s’era cominciato a parlare di

se lì sotto c’era ancora scrittura, per potermi

di una verifica. ¶ FINE era il tappo che doveva

a Clorinda che m’era venuto in mente un

per lui, da bambino, era la voce degli adulti