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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «era»

nautoretestoannoconcordanza
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1932
CON LA LUNA ¶ S'era girata, nel pomeriggio, mezza
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1932
scoteva la testa, c'era un'aria incredula, di
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1932
sospingesse. L'aria ottobrina era dolce. Botteghe illuminate: gran
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1932
che sin allora m'era stata ignota. ¶ Tutto ciò
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1932
campi dove il frumento era già stato reciso. In
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1932
mondo: la nostra vita era tutta lí». ¶ Come fedele
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1932
la luna! Sempre mi era ritornata. Alla sua ora
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1932
E ogni volta m'era parsa la prima; e
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1932
finestra del terrazzo. C'era, tutta per me: solo
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1932
raccontare alla luna: vuoto era il mio cervello: attendevo
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1932
Ciò ch'io sentivo era amore; ma per una
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1932
di fioraio – se n'era già andato: per cui
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1932
propagavano alle cose intorno. ¶ Era, certo, un ramo di
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1932
che piú mi colpiva era la sicurezza di quel
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1932
sorrideva con beatitudine: ella era stata innamorata dei fiori
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1932
la sua carne nuova. ¶ Era un ramo d'annunciazione
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1932
acqua. ¶ Alto e ricco era il ramo: troppo: nessuno
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1932
nella mia piccola casa, era capace di contenerlo e
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1932
come pel momento lo era ad una sedia – con
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1932
darmi risposta. Il ramo era lí. Ma come per
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1932
ramo fiorito. Ma non era esso di passaggio? Non
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1932
offerirlo a Chi solo era degno di riceverlo: ch
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1932
degno di riceverlo: ch'era piú in alto di
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1932
cenericce. Da velato che era, per via del vento
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1932
in un giardino ch'era tutto fiorito in primavera
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1932
pochi anni fa, questa era campagna vera, sacrosanta: pochi
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1932
passerotto, raccolto piccolo, ch'era caduto da un nido
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1932
Gabbia aperta, s'intende: era domestico, e con le
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1932
il passerotto non c'era piú. Un attimo, un
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1932
cacciata dal mio nido. Era un patimento nuovo, intollerabile
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1932
tant'anni fa, quando era giovane, contenta, e rideva
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1932
petto e bianchissimi denti. Era capricciosa e di gran
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1932
Anche la sua testa era divenuta misera a guardarsi
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1932
La sillabò stamane: non era, no, la sua voce
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1932
pura. Quella che udii era un'altra, tirata su
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1932
muro dinanzi a me era tutto crepe, senza una
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1932
e l'aria n'era rallegrata. Scesi, senza pensare
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1932
accorsi che il terreno era cosparso di batuffoli di
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1932
si comprendeva: finalmente m'era chiaro quel linguaggio, ci
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1932
al primo narrare m'era parsa favola; e in
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1932
considera entrambe un dono. Era proprio una storia del
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1932
che lí sotto c'era qualcuno. Richiamò con un
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1932
rivedere il pettirosso; ma era scomparso. ¶ Tutta nell'incanto
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1932
il segno del pettirosso era certo stato a suo
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1932
della prateria, nel parco, era stata chiamata col mio
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1932
tempo di Giuditta Grisi era quello dell'ugole d
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1932
dell'alba, che ancora era scuro: mi ha svegliata
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1932
Qui veramente il cibo era ridotto alla mera necessità
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1932
Ordine francescano. Il cómpito era assolto. Poteva morire. ¶ Nella
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1932
aria di questa piazzetta era intrisa dell'aroma de
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1932
brunastro che la schiaccia. Era la cattedrale, al tempo
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1932
si sapeva che s'era ritirata presso le suore
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1932
di San Francesco, non era cosí. Si prolungava, allora
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1932
mondo, da un pezzo era preparata. Già quattr'anni
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1932
seconda: ché la prima era stata già fatta al
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1932
tiara di capelli bianchi, era l'espressione di conquistata
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1932
partite e contropartite, s'era buttata dietro le spalle
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1932
immagini del ricordo, s'era sradicata dalla famiglia e
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1932
sé-corpo. Né s'era fatta assisiate. Aveva scelto
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1932
Porta San Giacomo ell'era ormai ridotta all'immobilità
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1932
un giorno quel corpo era stato separato dallo spirito
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1932
cimitero dove Lenor s'era già preparata la fossa
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1932
cui accolse quella ch'era stata la forma apparente
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1932
postierla ho sentito ch'era mia fin dalla nascita
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1932
un bene intimo, ch'era tutto mio, e fu
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1932
Teodoro: dieci secoli fa era un quartiere di pescatori
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1932
pallore dell'arenaria n'era tutto ravvivato, reso piú
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1932
di me, qualcuno ch'era me, e che credevo
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1932
suo tempo, anche Marietta era lavandaia in Borgo Basso
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1932
come negli antichi racconti, era il piú bel barcaiolo
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1932
sempre quello di quand'era a Borgo Basso: corpetto
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1932
evo medio questa città era ricchissima di torri. Tale
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1932
la torre piú alta. Era possibile, allora, vivere di
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1932
chi sa se c'era, allora, nella nicchia bianca
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1932
nel mezzo della piazzetta era un olmo, che venne
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1932
a quell'olmo, s'era talmente svuotato e incavato
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1932
non quando ciò ch'era quaggiú da compiere fu
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1932
Lo scenario fantastico non era, non è che nuda
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1932
quel purpureo, che prima era nell'aria e poi
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1932
ANIME ¶ LA CAPITANA ¶ M'era difficile non incontrarla, le
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1932
gruppo, la piú piccola era lei; e può darsi
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1932
so. La piú piccola era lei: spesso, la sola
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1932
di paura. ¶ Non m'era ancor capitato d'avere
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1932
di vitalità. Ciascun capello era un ricciolo e un
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1932
neppure quando dormiva. Forse era appunto per dar sfogo
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1932
distanza necessaria: non c'era pericolo sgarrassero d'una
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1932
Un di loro s'era portato, chi sa da
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1932
altro, nei giorni ch'era piovuto, terriccio e malta
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1932
me e me) s'era accaparrata la direzione d
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1932
vinto lei, non c'era da dubitarne. Il maschio
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1932
scuola, in gabbia. Sola era diversa. Un pugnaletto nel
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1932
a guardar chi passava, era piú aggressiva che mai
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1932
tal quale. Il resto era mutato, o cancellato. ¶ Teneva
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1932
suo piccolo mondo, non era scomparsa. Stava a tergo
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1932
la» dalla poltrona ov'era inchiodata: con voce stenta
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1932
come se compitasse: pure era sempre la voce della
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1932
sembra disabitata. Chiedere, perché? Era, è, sarà la sua
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1932
sempre. ¶ Per sua fortuna, era di condizione modesta. Se
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e poi no. Lei era qui per imparar l
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1932
lo svagato, se non era meglio per lei esser
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1932
lei, nome cognome indirizzo, era morta all'improvviso, di
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1932
veleno. M'informai: s'era, infatti, uccisa con una
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1932
viso: lo sentivo, se era presente, meglio che non
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1932
averlo visto entrare, ch'era lí: l'anima mi
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che mi offriva! M'era parso d'essere, da
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1932
rapidissimo, una folgorazione) ch'era stato il troppo amore
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1932
morirne. ¶ “Marco, accanito lavoratore, era un orso, si capisce
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1932
volta come fidanzati. C'era folla. E proprio quel
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lente, della marchesa Vittoria, era sicuro che in meno
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1932
erano cinque minuti ch'era entrata, e già tutti
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1932
Sapere: sapere ciò ch'era già scritto. Penetrare nel
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1932
del miracolo? Anche Marco era stato preso dal contagio
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quell'uomo che s'era fatto da sé, nell
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nell'orbita della chiromante era divenuto un bimbo inquieto
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Zambelli e un altro, era guizzata innanzi la piccola
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la trovai affranta. S'era tolta il serracapo a
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con gli occhi chiusi, era d'una che dormiva
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seppi vincere. Egli s'era già rasserenato. Si guardò
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Milano e Lodi. “Com'era, nella sua mano, la
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la marchesa Vittoria s'era sentita stanca e non
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leggere ciò che v'era scritto? E, se anche
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piangere, da sola! Marco era morto senz'avermi ancor
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dagli anni, sapevo chi era; ma il nome, lí
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raccapezzavo: il suo volto era, per me, simile al
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del mare: il nome era rimasto in fondo. Né
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1932
via, (seppi dopo ch'era la via Santa Croce
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1932
d'un simile incontro? ¶ “Era la nostra volta di
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in tempo a debuttare: era morta, di tifo, nel
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Italia in guerra. S'era in poche, ad accompagnarla
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vi pensai piú. C'era ben altro a cui
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1932
caso che la Paloski era tornata al suo paese
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1932
la legna. ¶ Quel ripostiglio era la mia gioia. Mi
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odore che vi fiutavo era da ridare il fiato
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protettrice fin da quando era ragazzo. Che freschezza sentirli
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pensare al Cristo quand'era il fanciullo Gesú nella
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maniglie gli confida chi era l'artefice che l
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la sua bambina; ma era malinconica, invece; e morí
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stanza ogni oggetto s'era fatto gaio. Egli continuò
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donne professioniste), dov'ella era cuoca e io per
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1932
a divenire quella che era, attraverso i naturali passaggi
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di noi stessi. ¶ Calista era Calista. Nata cosí, non
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a taglio di rasoio era d'una persuasione immediata
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1932
di Calista al «Focolare» era completa, indiscussa. Ben diversa
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posto: non ve n'era forse nemmeno una che
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si cominciava la giornata. Era bello cominciarla cosí: ciascuna
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di monache laiche, v'era caduta inferma d'un
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crescendo; ma nell'istituto era amatissima e tenuta con
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da Palma. Grande, infatti, era il mio desiderio di
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via Mulino delle Armi, era brutta, bassa, e guardava
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una cappella. ¶ La camera era piccola; ma sembrava larga
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Pure, sí, qualcosa c'era: che, a ben guardare
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e da questa le era restituita, mista con altre
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migliore, che senza dubbio era Palma, veniva tramandato il
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definitivo, della letizia. S'era convinta d'aver ricevuto
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cosí ridotta. Se n'era formata una specie di
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cui ciascun nuovo spasimo era una nuova rosa che
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spine: quando piú acuto era lo spasimo, si metteva
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uscio, con silenziosa tenerezza. Era un'orfana, cresciuta nella
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peso sulle braccia quando era necessario moverla; le rendeva
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La guardavo, massiccia qual era e rude d'aspetto
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riflettendosi nell'acqua, tutto era nuovo e chiaro a
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il carro. La signora era stata famosa, nella cerchia
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secolo, piú che amata era stata rispettata, riverita, e
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coda al corteo s'era incontrata con la nuora
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la donna non s'era piegata. Di lí, urti
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amara, quasi imperativa. C'era andato; e loro, un
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Suo marito, da Roma, era giunto senz'avvertire, improvviso
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gli occhiali, egli non era che l'ombra del
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volta. Davanti a lei era rimasto incerto: anch'ella
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da buoni amici. Dov'era andato tutto il livore
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no, ma no: non era vero nulla. Una cosa
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a sorsate con avidità. Era avvezza a servirsi da
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deve pure salvarla. Ne era capace, lei? ¶ S'era
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era capace, lei? ¶ S'era fatto buio. Il silenzio
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Il silenzio nella camera era costituito d'echi e
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lo difendeva. ¶ L'ombra (era, scorsa gran parte della
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uomo. Non quale le era apparso in casa del
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volta; e nemmeno quale era stato durante la loro
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periodi d'accalmia: forse era la vera loro espressione
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poi ricomparire. ¶ Ma chi era la bimba che stava
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che un maschio: non era figlia loro. Non si
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sogni; e la bambina era scomparsa. ¶ A filo di
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sognava, che quel bacio era un bacio sognato, quel
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bacio sognato, quel pianto era insieme della vita e
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e splendente di grazia, era la felicità. ¶ Nel ridestarsi
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carità. L'amore c'era: il sogno glielo aveva
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aveva detto, che c'era. – «Ma tu, allora, se
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vita che a Gianna era stata rivelata nel sogno