Massimo Carlotto, Il mondo non mi deve nulla, 2014

quel livello di scontro. «Ero là fuori da più

una croupier. Anzi, lo ero. Gli anni passano per

diventata una vera professionista. Ero talmente brava da riuscire

al cui confronto io ero solo una misera principiante

esperti per poterli gestire. Ero certa di essere al

dell’uomo ritratto. «Io ero una croupier, lui un

sbarcata dall’ultima nave ero pronta. Sono scesa dalla

e sola rimanendo anonima. Ero stanca della gente. Ne

un appartamento… Scusa ma ero concentrato, stavo valutando un

spiegò guardandosi allo specchio. «Ero convinta che lo avrei

stupido!» rispose irritata. «Mi ero tanto raccomandata». ¶ Lui si

sei di buonumore». ¶ «Lo ero. Mi illudevo che saresti

uomo, sinceramente sorpreso. ¶ «Perché ero una croupier». ¶ «Capisco». ¶ «No

momento all’altro non ero più niente. Non ero

ero più niente. Non ero più nessuno». ¶ «Lo capisco

e solo per curiosità. Ero persuasa che il tempo

tornaconto. A quei tempi ero caparbiamente convinta di tante

una. ¶ «E pensare che ero lì che mi vergognavo