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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

concordanze di «fa»

nautoretestoannoconcordanza
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va verso l’estate, fa già caldo. Sotto la
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che corre sotto e fa parlare il fiume. Ne
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Sarà che il fiume fa le visioni. Sarà il
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allontana dalla tettoia. Lo fa ogni sera. Ogni sera
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un padre che si fa vedere arrabbiato dal figlio
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minuti. Sì, la Panda fa a stento gli ottanta
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lontano da tutto. Pietro fa tutto il tragitto, impegna
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tutto incluso che si fa prima. Creme? Profumi? Figuriamoci
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poi vola. Quella macchina fa sempre più fatica a
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se tutt’intorno si fa l’estate. Chiude gli
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Ma non ce la fa. C’è un animale
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lo veda; la liquirizia fa solletico. Ecco il tetto
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autostrada si vede bene. Fa gestacci agli automobilisti. “Andate
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a metterla a posto; fa freddo, ha sonno. Stasera
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ci sia qualcuno. Si fa guardingo. Ora è sul
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davanti alla camera chiusa. Fa passare la rivista sotto
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sono i numeri ammucchiati, fa un rumore, sgnek, poi
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terra. L’aria si fa fresca, Pietro sporge la
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chiaro. Sposta la lampada, fa il giro della siepe
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parole di italiano. Si fa segno con l’indice
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Chi è? Cosa ci fa lì? Dove deve andare
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di essere rassicurante, gli fa cenno di seguirlo, di
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apre la porta, lo fa entrare, non bada alla
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con il dito gli fa un cenno a dire
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scroscio è rumoroso. Pietro fa cenno al ragazzino che
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Tosca. ¶ “Porcomondo, che odore!” Fa un fagotto di quei
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Pietro, che poi gli fa cenno che il braccialetto
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si accorge quando la fa che è una cosa
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calciatore?” ¶ Il ragazzino conferma. Fa un cenno eloquente e
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l’argine. Non lo fa quasi mai, è noioso
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lo guarda dormire. Gli fa tenerezza, quel viso. Non
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testa. Ma non lo fa. Non è da lui
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raccomanda Pietro, “shhh,” gli fa con il dito davanti
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Te la fai addosso?” fa Pietro, mentre i pantaloncini
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mio nipote,” e gli fa un saluto con la
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passano inosservati. Il ragazzino fa le boccacce. “Stop, Tommaso
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chiede Pietro. ¶ Ma Tommaso fa uno sguardo innocente, mostra
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felpa nuova. “Però toglila, fa caldo. È caldo! Poi
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occhi. Sta dormendo. O fa finta. ¶ Pietro si siede
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Su! Su!” Pietro gli fa cenno di voltarsi, di
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dall’estate scorsa, quando fa caldo ama stendersi sul
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però, e allora Pietro fa cenno a Tommaso. Del
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E quando si spalanca fa impressione. Tutta quell’acqua
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Che hai?” Il ragazzino fa gli stessi passi di
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Il corpo si allontana, fa una scia, bolle d
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da rapinatore. “Pendolino,” gli fa eco Tommaso. ¶ “Pietro viene
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l’hai messo?”. ¶ Lui fa cenno oltre l’argine
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chiede Pietro, e si fa capire. “Fidanzata... Ragazza... Bella
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Bella ragazza.” Ma Tommaso fa un gesto risentito, sbuffa
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Allora stringe le braccia, fa segno che ha freddo
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la mano. ¶ “No.” ¶ Pietro fa forza con i piedi
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tasse e ragazze moldave. Fa trenta euro al self
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la provinciale è deserta, fa per immettersi. Sta fermo
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lì, quarant’anni anni fa, lei ne aveva appena
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deve trovarlo? Il Castroni fa rumore con le scarpe
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Buonasera Castroni, che ci fa qui?” ¶ “Sto andando al
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giornale?” ¶ “Sì... Cioè, no,” fa Pietro meravigliato. ¶ “Qui di
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giù quel liquido disgustoso, fa una faccia schifata quando
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morde il lenzuolo. “Ti fa male? Resisti!” Pietro non
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po’. E se non fa effetto? Bisogna andare all
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chiede Pietro, e poi fa, ninonino, il rumore dell
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così? Con una rosa?” Fa la faccia di uno
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ragazzino con le braccia fa il movimento di una
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una corsa, e poi fa intuire di essere caduto
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e mezzo. Il ragazzino fa cenno di avere ancora
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nella stanza. ¶ “Shtai attento!” fa Tommaso. ¶ “Non farmi il
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Bravo!”, e allora Tommaso fa partire delle frecce dal
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un po’ su, poi fa un rettangolo, sul bordo
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nome, con l’azzurro fa una linea che taglia
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città. ¶ “Non la conosco,” fa Pietro. ¶ Tommaso si fa
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fa Pietro. ¶ Tommaso si fa coraggio e prende un
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Tira due linee parallele, fa dei segni sopra, buchi
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disegno. Prende il grigio, fa un marciapiede. Ora tocca
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tavolo, con il giallo, fa una banana, con il
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goccia. Con la bocca, fa una smorfia come a
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uomo, per ultimo. Poi fa delle pistole, dei proiettili
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mano un foglio nuovo. ¶ Fa un sole grosso, giallo
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ovali un po’ schiacciati. Fa un segno con la
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rosso e il verde fa un semaforo. Poi, con
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la punta della matita, fa un segno lì in
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nel porto. Da lì, fa una freccia. Disegna due
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lametta nell’altra mano, fa pelo e contropelo. I
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Pietro...” Il ragazzino gli fa cenno con la mano
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stesso asciugamano umido, tiepido. Fa uscire una nuvola di
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dice: “Puoi lavareti” e fa finta di uscire dalla
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è l’ultimo.” E fa un gesto eloquente. “Otto
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Fiume.” ¶ “Fiume Po.” ¶ “Esatto,” fa Pietro. ¶ Il ragazzino si
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guarda se dice o fa una cosa giusta o
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Albero,” ripete. “L’albero fa le foglie. Il cielo
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lo sguardo, ma lui fa cenno di stare lì
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ha in mano, si fa strada in mezzo al
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è la terra che fa tutte le cose che
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ramo. Poi si china, fa buchi per terra, alcune
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fino a qualche giorno fa, adesso la febbre non
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terra, crea il cielo, fa come se fossero la
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tentazioni di Piera ¶ “Shhh,” fa Pietro a Tommaso con
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la sua attenzione. Gli fa il saluto militare. Il
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Castroni. ¶ “Ah, se le fa piacere. Lei mi sembra
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rialzata, è imponente, largo, fa buio dietro di sé
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ragazzino, con quello che fa per lui. ¶ Sta perdendo
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no” e Pietro gli fa: “Resta in silenzio, porcomondo
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Le scale scricchiolano, Pietro fa cenno a Tommaso di
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entra nel deposito, non fa rumore per non farsi
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poi si alza. Pietro fa un passo indietro, si
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abbraccia quell’aria, la fa scendere, la fa salire
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la fa scendere, la fa salire, in quell’aria
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gambe nude, il cotone fa una linea proprio sotto
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di qualsiasi materiale sia, fa un rumore metallico quando
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nastro è pronto, lo fa partire. ¶ Tommaso è tra
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lampada e il capannone, fa le ombre cinesi. Non
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Tommaso. Allora Pietro gli fa cenno che vada a
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sconsolato; della sua rappresentazione fa parte anche assistere alla
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spalle, davanti alla luce, fa coincidere la sua sagoma
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coprirli, con le braccia fa ombra, non si vedono
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blu non se ne fa nulla, anche se non
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i colori e li fa ripetere. Il ragazzino dice
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a ridere. “Imbecille.” Poi fa come per abbassarsi i
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l’azzurro. Pietro gli fa cenno di correre verso
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deposito. Il martin pescatore fa il suo verso da
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fare l’amore si fa l’amore, quando non
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non vuoi non si fa l’amore. Non sono
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di lui e gli fa cenno di alzarsi dalla
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ragazzino muove le mani, fa dei rumori, le macchine
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grida “Papà Nur!” e fa uno sberleffo rumoroso. ¶ Pietro
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alla finestra, spia, si fa vedere, ma non può
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verso il deposito, fischiettando. Fa finta di bussare. “Tommaso
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adesso? Ah sì. Prima fa la faccia annoiata, davanti
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è Nur! Cosa ci fa nel negozio? Sì, non
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l’occhiata di stupore. Fa finta di arrossire, si
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dà aria alle guance, fa un risolino tra le
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Tommaso.” ¶ “E allora?” ¶ “Shh,” fa il ragazzino. “Tommaso e
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il sacchetto d’acqua. Fa il rumore delle macchine
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come fosse una prua, fa il borbottio di una
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con la rivista aperta, fa marcia indietro, verso la
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un po’. Non mi fa male.” ¶ Tommaso se ne
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un cane. Ma come fa a prendere un cane
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grigio, alla fine si fa solo i fatti suoi
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luce nuova, che si fa preziosa, d’oro, al
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lo conosco. A me fa schifo, è orribile, la
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Sì, Totti.” E Pietro fa per andarsene. ¶ “Pietro!” Il
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calmarsi. La Butterfly gli fa sempre uno strano effetto
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gli mette tristezza, gli fa vuoto. Adesso invece l
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È alta, Nur?” ¶ Tommaso fa una faccia come a
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si riflette sul lunotto, fa un tondo luminoso che
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Figurati per me,” gli fa eco Pietro. E per
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mai quella strada. Pietro fa un paio di svolte
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colpo di vento li fa sbattere. Passa qualche secondo
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Il cielo è viola, fa una luce trasparente, fredda
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si volta sconsolato e fa un cenno eloquente a
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Il mezzo sbanda. Pietro fa dei segni con le
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sono venuto qualche giorno fa. E poi il tempo
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una terra che si fa sempre più bagnata. Il
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rumore che ha sentito? Fa per accendere la luce
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lui, svegliandosi. “Shh,” gli fa con il dito sulle
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Da lì?”. “No,” gli fa cenno con il dito
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cigolio delle scale. ¶ “Shhh,” fa a Tommaso, e si
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lo porta al lavandino, fa scorrere l’acqua, riempie
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mutande. ¶ L’alba si fa largo, c’è luce
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con la pioggia. Accende, fa andare i tergicristalli. Una
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vai?” chiede Tommaso. ¶ Pietro fa un altro passo, non
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il proiettore si sente, fa un fiotto rumoroso. E
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la brezza lo culla, fa un tondo sotto di
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mano dietro la schiena fa segno al ragazzino di
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rivolge a Pietro, gli fa l’occhiolino e il
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chiamo Tommaso!” ¶ “Laura, piacere,” fa la postina stupita. “Chi
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orgoglioso dell’effetto che fa quella vista. “Ecco dove
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di jeans. L’auto fa manovra sul sentiero, è
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lampadario Zurlini.” ¶ “È bello. Fa bella luce.” ¶ “È il
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Guarda che luce meravigliosa fa. Era in un museo
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ti assicuro che si fa fatica a tenerla in
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anche Pietro ce la fa. “Chiudi a chiave.” Lei
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busta e la foto, fa due passi verso la
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ma cosa diavolo ci fa qui? E perché è
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va verso l’autunno, fa fresco. Pietro ha scagliato
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aspettare quella rivista gli fa solo male. Sa che
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il Po. Il fiume fa finta di niente, come