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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «fa»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
e supercilioso Carlo Gozzi fa calcare alle fiabe le
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1956
quanto un poeta la fa propria e ricrea, e
3
1956
di raccontare, che ti fa indovinare della sua straordinaria
4
1956
Presso che mezzo secolo fa, ella dovette recarsi insieme
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1956
bambino di trenta anni fa; né la sua narrazione
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1956
privilegiate», il materiale si fa scarso. Pochissimo esiste del
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1956
paese in cui si fa l’amore alla finestra
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1956
intelligenza tecnica di cui fa sfoggio il narratore, che
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1956
quello dell’eroe che fa ritorno a casa solo
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1956
tenere a bordo un fa-niente come lui. Il
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1956
vecchio marinaio: – Adesso, – disse, – fa’ caricare un piano di
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1956
terra, – è quel che fa per noi. ¶ Era l
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1956
risposero. – È quel che fa per noi! ¶ Era l
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1956
dissero. – È quello che fa per noi, – e grandi
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1956
dal Mago come si fa per ammazzarlo. ¶ Quando il
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1956
di ponente) ¶ 7 ¶ Il danaro fa tutto ¶ C’era una
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1956
questa scritta: Il danaro fa tutto. ¶ Il Re esce
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1956
Ma, se senti che fa tanto di posare il
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1956
e carico di frutti. Fa per cogliere le melagrane
20
1956
tavolo d’uno sconosciuto. Fa per guardare l’ora
21
1956
danari. Quando lo sconosciuto fa per pagare e si
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1956
chiamato Portacalcina, e gli fa: – Se tu mi dici
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1956
il ladro. ¶ Il Re fa mettere la carne a
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1956
figlia, come sta? Che fa di bello? – e la
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1956
porta. ¶ – E come si fa a entrare? ¶ – Mah! Provi
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1956
la punisce. Sei anni fa ha buttato nel fosso
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1956
dalla stizza, ma disse: – Fa niente, domattina ti vengo
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1956
dire dov’è, lo fa ricco per tutta la
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1956
No: neanche questo posto fa per me; devo andare
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1956
grida, non se ne fa niente. ¶ Lei si voltò
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1956
a vedere se mi fa la grazia di comprarmi
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1956
se n’accorge ci fa morire tutt’e due
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1956
lei, dal primo scalino, fa segno che invece delle
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1956
cercare l’Omo morto! ¶ – Fa’ quello che vuoi! Io
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1956
Tanto non verrà: non fa altro che dormire. ¶ Invece
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1956
da poter vedere cosa fa. ¶ – Ho capito, – disse il
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1956
da solo e lo fa entrare in casa perché
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1956
e uno nero. Lei fa per prendere in braccio
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1956
una risposta. Il Re fa tanti inchini e va
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1956
giù una sculacciata. ¶ – Quaquà! – fa l’oca. ¶ – Attaccati là
41
1956
giù una bastonata. ¶ – Quaquà! – fa l’oca. ¶ – Attaccati là
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1956
l’oca. ¶ – Attaccati là! – fa il tignoso, e ci
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1956
a sfogliarli: trent’anni fa, no; cinquant’anni, no
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1956
È stato trecent’anni fa. Quel giovane è scomparso
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1956
un paracarro. «Chissà cosa fa qui questo forestiero!», si
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1956
porta. ¶ – Aspettate un momento! – fa Pietro; tira fuori la
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1956
Dove portate quest’uomo? – fa il Signore ai soldati
48
1956
volete andare, ormai, che fa più scuro che nella
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1956
bella trebbiatura senza fatica, fa subito sgombrare l’aia
50
1956
subito sgombrare l’aia, fa misurare e portar via
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1956
via il frumento, e fa portare sull’aia un
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1956
perde la testa quando fa fortuna, ma io la
53
1956
dame, e pochi giorni fa anche la sua unica
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1956
di tutto il capitale! ¶ – Fa niente, figlio, basta che
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1956
gente, disse alla sposa: – Fa’ molte pitture che oggi
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1956
è lei che le fa. ¶ I Turchi andarono e
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1956
che pescava. E gli fa: – Buon vecchio, quanto meglio
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1956
qui. ¶ Ma come si fa a riacchiappare delle lepri
59
1956
anche la bacchetta che fa venire il bel tempo
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1956
più della somma pattuita. ¶ – Fa niente, – rispose Sandrino, – un
61
1956
che coi quattrini si fa tutto, e difatti, di
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1956
collo. ¶ Sandrino disse: – Cosa fa lì, Signora? ¶ E lei
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1956
imbizzita contro il marito, fa: – Mammalucco! Ti sei lasciato
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1956
To’, Fido, corri e fa’ come ieri –. A rivedere
65
1956
To’, Fido, corri, e fa’ lo stesso delle altre
66
1956
da lui non ci fa nulla? Allora, io ci
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1956
buono che avete vi fa quasi bello. ¶ E allora
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1956
questa storia. Il ragazzotto fa un passo avanti: – Sappia
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1956
a tutti e non fa distinzione tra le persone
70
1956
gente che c’incontra fa tanti complimenti a lei
71
1956
da quel contadino. – Come? – fa la Rosina. – Volete che
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1956
mette sopra i piedi, fa cento miglia al giorno
73
1956
Ecco il regalo che fa per me! Quanto ne
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1956
è proprio quello che fa al caso mio! Quanto
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1956
di vita, la si fa tornare subito in salute
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1956
quando siete a tavola fa’ in modo di farle
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1956
non disse di no: – Fa’ pure quel che più
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1956
A me rincresce, ma fa’ pure il piacer tuo
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1956
è un uomo che fa proprio il mestiere di
80
1956
così ti lascio sola. ¶ – Fa’ pure come più ti
81
1956
chi è quest’anello?» fa tra sé, e lo
82
1956
Chiama il cuoco, allora, – fa Pietro, e anche il
83
1956
ne hai due, che fa? I Turchi ne hanno
84
1956
ridente: – Io? Centoquindici! ¶ – Caspita! – fa il figlio del Re
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1956
Uliva. – Ma come si fa ad arrivarci! ¶ L’aveva
86
1956
E la vecchina: – No, fa’ piuttosto come ti dico
87
1956
perché il Re se fa presto a volere fa
88
1956
fa presto a volere fa anche presto a disvolere
89
1956
nella notte, la vacca fa un vitello; e il
90
1956
e domattina partirai. ¶ Cosa fa quella furba di Caterina
91
1956
Re sopra; Caterina lo fa portare in camera, lo
92
1956
portare in camera, lo fa spogliare e mettere nel
93
1956
mostragli i fiori; se fa un mazzetto è una
94
1956
è una donna. ¶ – Allora fa’ un’altra prova: invitalo
95
1956
se non ce la fa, pena la testa! ¶ L
96
1956
suo nome. – Chi è? – fa, e vede uscire dal
97
1956
e nazioni. ¶ – Come si fa? – disse Fioravante alla cavallina
98
1956
guarda e non si fa né in qua né
99
1956
Campriano? Il tuo ciuco fa i danari? ¶ E lui
100
1956
il ciuco, e non fa i denari! ¶ E Campriano
101
1956
bolle nella credenza? Come fa a bollire senza fuoco
102
1956
d’oro, e ci fa dei desinari già cucinati
103
1956
apre una scatola e fa venire tutto quel che
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1956
così come il melo fa le mele? ¶ Ora successe
105
1956
ragazza della mela, e fa’ che non le manchi
106
1956
il cugino che gli fa guerra una terza volta
107
1956
giardino. Se lei ci fa degni, può venire a
108
1956
dica! Ma come si fa a far queste cose
109
1956
nella cesta, dichiarando: – Be’, fa un po’ quello che
110
1956
figlia in soffitta. ¶ Cosa fa l’assassino? La notte
111
1956
vicino. ¶ – Ma chi li fa, questi bei lavori? – chiese
112
1956
proprio vostra figlia che fa questi lavori? – diceva il
113
1956
casa, il Re si fa avanti e mette un
114
1956
nella pancia che mi fa fare questi rumori», e
115
1956
alla balia. – Come si fa a proteggere mia sorella
116
1956
riva del mare, si fa avvicinare il bastimento, e
117
1956
il bastimento, e si fa salire la carrozza sul
118
1956
ruba sempre il pranzo? ¶ – Fa così di sua voglia
119
1956
trovi? ¶ – Un sudiciume che fa schifo! ¶ – E un sudiciume
120
1956
E un sudiciume che fa schifo avrai. ¶ Poi le
121
1956
Quattordici disse: – Facciamo chi fa prima a zappare fino
122
1956
un uomo che correva? – fa al pastore. ¶ Il pastore
123
1956
hai, buon uomo! – gli fa il ragazzo. – Ci verresti
124
1956
mi mangi quest’uccelletto. ¶ – Fa’ pure. ¶ E l’omone
125
1956
Il gigante gli si fa addosso, ma il soldato
126
1956
contro, ma il soldato fa più presto di lui
127
1956
prendo la lanterna che fa vedere fino a cento
128
1956
insegna e il napoletano fa: – Ragazzi, qui si mangia
129
1956
sparì. ¶ La ragazza, che fa? S’unge ben bene
130
1956
il sacco e gli fa veder la gobba. – Allora
131
1956
e la cameriera gli fa: – Come vuoi che ti
132
1956
a che gioco giochiamo? – fa il facchino. – L’ho
133
1956
di Nerone. Lui la fa entrare, si fa dare
134
1956
la fa entrare, si fa dare tutto il lino
135
1956
della mala cucina, ¶ Che fa il Re con la
136
1956
della mala cucina, ¶ Che fa il Re con la
137
1956
chi è che vi fa da cucina. ¶ La vecchia
138
1956
mare. ¶ – Ecco il conto: fa dieci scudi ma da
139
1956
disse alle Regine: – Oggi fa bel tempo davvero, andiamo
140
1956
ché quest’arte non fa per me. ¶ La mamma
141
1956
ché neanche quest’arte fa per me. ¶ Gli rispose
142
1956
via qualcosa in chiesa. Fa’ la guardia di giorno
143
1956
compare, non far cerimonie: fa’ come fossi in casa
144
1956
niente! ¶ – Ma se poco fa mi hai dato il
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1956
tua, e vediamo chi fa prima a prendere lo
146
1956
la donna che mi fa morire! ¶ – Figlio mio, sei
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1956
la donna che mi fa morire! ¶ – Figlio mio, prova
148
1956
la donna che mi fa morire. ¶ – A questo punto
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1956
tutti questi imbrogli, e fa andare a morte tanti
150
1956
magàra le dice che fa una magarìa a una
151
1956
una pietra, e la fa incastonare in un anello
152
1956
ho voglia di camminare, fa freddo, voglio stare vicino
153
1956
delle prove impossibili, e fa tagliar la testa a
154
1956
Che hai che ti fa arrabbiare, marinaio? ¶ – Che volete
155
1956
mobili da signori e fa’ diventare anche i nostri
156
1956
rubino: – Rubino, rubino mio, fa’ comparire qui la Fata
157
1956
contenta, provò a filare. Fa il primo filo, fa
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1956
Fa il primo filo, fa il secondo, ma al
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1956
sorella disse al Re: – Fa’ pure come il cuore
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1956
miseria che ce lo fa fare. ¶ E il Drago
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1956
tutti gli animali: chi fa i lucertolini, chi i
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1956
avevano così maltrattata. – Non fa niente, – disse lo sposo
163
1956
voglio ammazzare. ¶ – E guardati, – fa il ragazzo, e gli
164
1956
un manrovescio che lo fa cascare da cavallo. Poi
165
1956
gli taglia la testa, fa una fossa e seppellisce
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1956
Sai cosa devi fare? Fa’ finta d’essere ammalata
167
1956
leoncino. ¶ Il brigante disse: – Fa’ finta d’esserti ammalata
168
1956
Sai cosa devi fare? Fa’ finta d’esser di
169
1956
petto. Salta fuori e fa per afferrarla, ma lei
170
1956
si spiega. ¶ Il Re fa chiamare il figlio e
171
1956
tremante, va e gli fa l’inchino. ¶ – Ragazza, – dice
172
1956
la tua Sorte, e fa’ lo stesso con lei
173
1956
li trovo? ¶ – Ma sì, – fa lei, – ditelo a Baldellone
174
1956
autrice delle tue sventure ¶ Fa da Regina accanto al
175
1956
autrice delle tue sventure ¶ Fa da Regina accanto al
176
1956
un carbonaio! – E non fa niente: il carbonaio si
177
1956
posto e Caterina lo fa sedere. Quando toccò a
178
1956
è sangue reale. ¶ – Non fa niente: è mio figlio
179
1956
starò più fresca! – gli fa Caterina. ¶ E il Reuzzo
180
1956
matrimonio. Caterina, intanto, cosa fa? Fa preparare tre begli
181
1956
Caterina, intanto, cosa fa? Fa preparare tre begli abiti
182
1956
cerca? ¶ – Il mio padrone, – fa lui. – Con chi si
183
1956
io. ¶ Dopo un po’ fa: – A me pare che
184
1956
teatri. ¶ – Ma va’! Come fa a vivere di vento
185
1956
prende un ventaglio, si fa vento, e così si
186
1956
ditemi voi come si fa. ¶ E i savi del
187
1956
fortuna e non si fa mai vedere in giro
188
1956
che ha Vossignoria? – gli fa la vecchia. ¶ – Vattene, che
189
1956
alla Reginella. ¶ – Bella è, – fa la Reginella, – quanto te
190
1956
diede ordine alla cameriera: – Fa’ uscire questa vecchia, se
191
1956
vi avevo riconosciuto! ¶ – Non fa niente, – disse il Re
192
1956
la moglie, e: – Presto, fa’ bollire questa roba! – E
193
1956
getta un bando: «Chi fa tornare sana la mia
194
1956
chi fallisce la prova fa tagliar la testa! Compare
195
1956
mia, la mia storia fa rizzare i capelli in
196
1956
Tutti gli anni mi fa questo scherzo, e tutti
197
1956
Sai cosa devi fare? Fa’ scaldare il forno, infilaci
198
1956
mosca dentro e mi fa schifo berlo. Entraci dentro
199
1956
tic tac, tic tac, ¶ fa l’orologio, ¶ Se il
200
1956
cade nel precipizio, ¶ Oggi fa tanta figura ¶ E domani
201
1956
lampada d’argento, ¶ Che fa il tuo Reuzzo, dorme
202
1956
lampada d’argento, ¶ Che fa il tuo Reuzzo, dorme
203
1956
lampada d’argento, ¶ Che fa il tuo Reuzzo, dorme
204
1956
lampada d’argento, ¶ Che fa il tuo Reuzzo, dorme
205
1956
ora scopa la casa, fa’ pulizia, poi pulisciti e
206
1956
me! Dove son capitata! – fa tra sé la ragazza
207
1956
siete proprio quel che fa per noi. ¶ Di lì
208
1956
in cuore che mi fa sentire quel che non
209
1956
se non ce la fa, il collo tagliato. ¶ Peppi
210
1956
tutte queste cose le fa tuo marito? ¶ – E io
211
1956
lei. ¶ – Sciocca, domandagli come fa. ¶ – Eh, stasera gli domando
212
1956
giù, quando Peppi gli fa: – O Sole, è questa
213
1956
San Michele gli disse: – Fa’ caricare un bastimento di
214
1956
non si veda quando fa giorno. Una volta che
215
1956
Il Caporale Gran Narbone fa fare una bella tavolata
216
1956
uguali. – Vedi che lui fa giusto, come dicevo io
217
1956
Torna sua moglie, e fa: – Ora arriva il confessore
218
1956
mangio? ¶ – Sta’ tranquillo, e fa’ quel che ti dico
219
1956
rispose Giovannuzza. ¶ – Ma come fa ad avere pere in
220
1956
gli si faccia, si fa brutta figura. ¶ – Ebbene, – fece
221
1956
alle pere non ci fa neanche caso, ha tanta
222
1956
Re mi vede, mi fa tagliar la testa! ¶ – Lascia
223
1956
la porti al Re. ¶ – Fa’ quel che vuoi, comare
224
1956
è vero, cumpareddu, vi fa piacere che resti qui
225
1956
mostrò la borsa. Lei fa finta di niente, gli
226
1956
vuoi? ¶ – Tu chiacchieri troppo, – fa Giufà, – alla gente chiacchierona
227
1956
avvolge addosso alla statua. – Fa dieci scudi. D’accordo
228
1956
l’ora di tornare? – fa la mamma. ¶ – Mi s
229
1956
di là e si fa la strada assieme. ¶ «Ho
230
1956
dice di sì e fa mettere le botti in
231
1956
al marito. ¶ – Come si fa? Dobbiamo imbarcarlo! – disse il
232
1956
c’è? ¶ E lui: – Fa’ il piacere, scendi –. E
233
1956
una monaca. – Ce lo fa un piacere? Ci tiene
234
1956
è piccino ma si fa sentire! Se metto mano
235
1956
l’illustre Giovan Balento fa rotolare la Pietra-gigante
236
1956
la Pietra-gigante e fa un macello! Fuggite! ¶ Dalla
237
1956
grame, tanto tanto tempo fa viveva un padre con
238
1956
non va? ¶ – Mio padre fa il taglialegna ed è
239
1956
delle più belle. Non fa una grinza, come il
240
1956
T. II 19). ¶ 7. Il danaro fa tutto da ANDR. 64, L
241
1956
genovese: O dinâ ô tûtto, in AMEDEO PESCIO
242
1956
prima versione letteraria si fa risalire al 1190 nel Dolopathos
243
1956
dei GRIMM, che lo fa diventare un forno. ¶ 20. I
244
1956
madre e dei nervi fa la corda del saliscendi
245
1956
mezzo all’antico sgomento fa capolino anche la Storia
246
1956
confidenza. La tradizione popolare fa di Pietro un uomo
247
1956
descrizione di sporcizia, cui fa contrasto la descrizione del
248
1956
uno strumento musicale che fa ballare tutti (come in
249
1956
nozze snaturate che si fa i guanti con la
250
1956
Sole che CARLO CASSOLA fa raccontare a un boscaiolo
251
1956
come scrive il PITRÈ – «fa parte dei racconti popolari
252
1956
scudo d’argento che fa da specchio per non
253
1956
certa Smida vecchiarella che fa la calza». ¶ Fiaba piuttosto
254
1956
Bberta, Roma. ¶ Questa storiella fa da spiegazione a due
255
1956
folla per sentire chi fa più chiasso. Un’altra
256
1956
come un cuntu chi fa scantari pocu mancu, cioè
257
1956
uno strumento musicale che fa ballare tutti quanti (GRIMM
258
1956
quarante voleurs). Ma essa fa ormai parte del folklore
259
1956
con san Giuseppe che fa apparire una vasca d
260
1956
il figlio cacciatore ne fa strage, e dei suoi
261
1956
BRUZZANO, Il Granchio che fa le uova d’oro
262
1956
è un granchio che fa le uova d’oro
263
1956
esistenza di Sfortuna, lo fa certo per proteggerla dalle
264
1956
piede su una nave, fa sfoggio della sua fantasia
265
1956
gatta con gli stivali fa passare il suo padrone
266
1956
annota il PITRÈ) ne fa perdere molto del sapore
267
1956
superare prove e si fa sacrificare perché le sue
268
1956
topi dove un mercante fa fortuna coi gatti è
269
1956
la sua narrazione si fa ingenua»). La ragazza che
270
1956
in testi di 1500 anni fa), esiste anche nelle raccolte
271
1956
teatrale dell’uomo che fa le prove della bugia
272
1956
tipo del contadino deficiente fa spicco sugli altri: ogni
273
1956
Sant’Antonio in Sardegna fa la parte di Prometeo
274
1956
fuoco, nella quale si fa la festa ogni anno