Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

e buio. ¶ È tardi, fa freddo, bisogna andare. Mi

È un difetto che fa compagnia» finì per dire

un enorme silenzio essa fa il nome di un

spiegami: anche Dio prima fa e poi si pente

amico di vent’anni fa vorrebbe salutarvi». ¶ «Che entri

questo Ember che si fa vivo dopo vent’anni

la prima cosa che fa, ritrovandomi dopo un ventennio

si do, do re fa... qui una semibreve fuori

do re mi sol fa... eri giovane, Marotta) ne

come nel cielo nuvoloso fa per l’appunto il

proverebbero che un minuto fa essa era nel Cile

dopo, salute a noi, fa lo stesso». ¶ Perché no

o addirittura nove anni fa? Le radioscopie iniziali gli

un lembo del lenzuolo, fa notare che il cristallo

e poi indovinandolo, come fa il filo con la

via Santa Brigida? Poco fa non c’era, lo

arma dicendo: «Hai ragione, fa’ tu». Che idea. S

Invece il mondo non fa indulgente con lui. Acuminate

l’evidenza che non fa premeditazione. Voi fingete di

autorevole interlocutore: «Perché, quanto fa la metà del doppio

tempo, la ragazza si fa gentile e tumida, delicata

a suo modo le fa sapere che avrebbe intenzione

sera — il giovane le fa un impercettibile cenno. Egli

suoi effimeri amori, ne fa il romanzo che può

e di Luciello Catena; fa freddo o caldo frattanto

cadavere, e della quale fa parte, dando prova di

conta come la chioccia fa con i pulcini, ma

che a Napoli si fa crescere nelle cantine per

la Salita San Raffaele fa un gomito e c

e vagamente guerriero, che fa pensare all’urto di

in busta, come si fa coi medici e con

passo di don Aniello fa impercettibilmente dondolare i festoni

a Natale, Dio si fa uomo proprio perché gli

avvocato e sospira. «Chicchirichi» fa il presunto cappone. «Chicchirichi

il presunto cappone. «Chicchirichi» fa il vecchio cuore di

dice, che tre secoli fa gli spaghetti costituivano da