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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «faceva»

nautoretestoannoconcordanza
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del fumo che gli faceva intorno una bella nuvola
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come un piccolo moscardino, faceva i capricci per indossare
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sino all’ultima come faceva il Riotti, e con
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quella corte infatti si faceva gran rumore. Una vera
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rimanente? La vita si faceva terribilmente cara. Per poco
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quattrino. Ma, già... si faceva mantenere dalle donne! ¶ Vincere
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questi piccoli disastri, la faceva da tiranno, consigliando il
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Gl’interessi?... Ma non faceva mica l’usuraio, lui
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bruna... ¶ IV. ¶ Donna Grazia faceva i bauli; Stefano, dopo
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parola enorme che le faceva sognare! — quell’uomo per
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sola. Ed ella si faceva rossa, cercava di schermirsi
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ed ora, tenendo pigione, faceva insieme lèusuraia la mezzana
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Arrigo mamma Gilda non faceva credito neppure di cinque
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Eugenia, la quale si faceva rossa come fuoco non
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condannarlo per partito preso. Faceva piacere a tutti vederlo
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assegno mensile che gli faceva un gran vuoto in
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modo aperto, ma obliquamente faceva certe sue grandi prediche
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vita monotona, che le faceva perdere molte buone scritture
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audacia rispettosa. ¶ Quel giorno faceva un bel sole. Ogni
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vero dire. Parlando, ne faceva uso con una certa
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di arance, che or faceva qualche passo, avanti, indietro
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d’essere non le faceva paura; egli piuttosto l
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Come si chiamava? Che faceva? In che modo era
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onorato, le stesse cose faceva e con lo stesso
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nelle cose altrui. ¶ Arrigo faceva discretamente gli onori di
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gusto musicale che gli faceva dire cose profonde con
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lire ch’ella gli faceva spendere, per esempio a
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buon senso naturale gli faceva riflettere che il cuore
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il mormorare che si faceva di lui rimaneva lontano
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ed egli non si faceva illusioni. Inoltre c’era
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Per istrada ella non faceva che fermarsi davanti a
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grazia inesprimibile. Nella saletta faceva un po’ scuro. ¶ — Vi
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derelitti… Questa recita si faceva tutti gli anni. Vorrebbe
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Ella d’altronde non faceva per lui, troppo ¶ sfacciata
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Aimone dell’Ussero le faceva proposte regali pel tramite
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fronte, a torso nudo. ¶ Faceva un così bel sole
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Clara Michelis, cui egli faceva una corte accanita, ma
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la mazza flessibile, che faceva roteare. Disse ad Arrigo
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gli sbollisse, Arrigo lo faceva attendere un buon quarto
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a sua volta. Chi faceva prosperare il negozio era
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in casa mia? ¶ Gli faceva bene al cuore quel
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scherzosa lite, che li faceva urtare l’un contro
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suo passo che non faceva romore andò lesta verso
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certo non se ne faceva cattivo sangue; era pigra
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capitava di vederlo, si faceva tutta rossa, balbettava, scappava
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un Paolo qualsiasi gli faceva un po’ l’effetto
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carico di buoni odori. Faceva una sera tiepida e
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nell’ombra che le faceva su la fronte, su
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loro amore che li faceva tremare. ¶ Arrigo diede un
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miccia del suo portasigarette, faceva e disfaceva nodi. ¶ — Perchè
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tutto quello che li faceva somigliare ad equini, per
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reggeva in piedi, li faceva lottare disperatamente per quell
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derideva e sul quale faceva un calcolo così diverso
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non la voleva? Perchè faceva sopportare ad entrambi, con
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meno. ¶ E il lago faceva oscillare le sue calme
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tempo in tempo le faceva qualche regalo, nessuno in
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per l’amore, le faceva comprendere che ormai ella
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lo specchio delle fontane, faceva una piccola corsa, tornava
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ogni piccola cosa la faceva scoppiare in una risata
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in quando il vento faceva oscillare. ¶ I gelsomini di
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più il lago si faceva buio, più diveniva nella
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Quand’erano soli, quando faceva un po’ scuro, quando
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pronunziar quel nome le faceva male, il pensare a
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spavento. ¶ Dov’era? Che faceva? Perchè fuggire? Perchè lasciarla
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anno!... ¶ Qualche volta le faceva pure invidia qualche lenta
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nel passarla accanto, le faceva sentire il bisogno di
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poco, nella camera vicina faceva buio, e di stanza
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come per assopirsi. Ma faceva troppo caldo per dormire
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la conosci? Rafa le faceva la corte. È lei
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i suoi tre amanti, faceva prima un viaggio in
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per solito mansueta si faceva stranamente oscura quando parlavano
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e della sua perdizione faceva risalire la colpa di
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più lunga fuga, non faceva che ripetere a sè
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suo passo che non faceva rumore. ¶ Soffocata dalla commozione
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carezzò i capelli come faceva di consueto. ¶ Egli prese
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la sua voce mi faceva male; l’odore della
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dovevo non bere. Lo faceva naturalmente, cune si offre
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scatola d’argento. ¶ IX. ¶ Faceva una notte di stelle
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bel giovine e le faceva la corte. Ecco, era
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di mano alla cuoca, faceva un po’ di stiratura
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passava sotto piccoli ponti, faceva cassatene, muoveva i canneti
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di sangue, che la faceva parere un po’ tumida
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sua treccia spiovente; ma faceva piano, quasiché non volesse
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terra pingue di frumenti faceva risplendere di mattutina ilarità