Vittorio Alfieri, Agamennone, 1783

pria che oscurar tua fama, o torti in parte

giunge. Il sai, che fama suona ¶ da feri venti

legni degli Achei? ¶ Elettra ¶ Fama ne corre assai diversa

del tuo onor la fama; ¶ e in tempo sei

che macchia ¶ la tua fama ne avesse, or dal

finor tremammo. Iva la fama ¶ dubbie di te spargendo

e più, la tua fama... Ah! no; nol deggio

esserti meno ¶ cara la fama, che il tuo amor

e vita esporre, e fama,... ¶ più certi almen trovane

intatta resti ¶ teco la fama tua. Di me pietade