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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «far»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
custodita dai volghi, da far risorgere nel giorno glorioso
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1956
per tradizione orale a far parte del nostro folklore
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1956
e questo bastava a far scattare qualcosa, a passare
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1956
è pronta sempre a far muovere personaggi femminili attivi
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1956
a rischiare, che sa far fruttare i guadagni e
6
1956
che è quella di far fruttare questi poteri magici
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1956
Montale, io non posso far altro che rimandare al
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1956
vendere la ragazza per far crescere il peso, nella
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1956
cui non si può far vanto, è la ragazza
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1956
stesso crede forse di far solo delle variazioni su
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1956
e si vanno a far visita come due buoni
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1956
troppo scarsa frequenza per far ritenere probabile un’origine
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1956
padrino non lo potevano far battezzare. Videro un uomo
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1956
specchio. E a farsi far da mangiare dalle serve
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1956
per il mondo a far fortuna. Gli disse sua
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1956
capo, si decise a far testamento. Non c’era
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1956
la Lucia tornò a far la malinconica con Naso
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1956
stava da solo a far la guardia alle bestie
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1956
e non mi fan far più niente. ¶ – Terza domanda
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1956
tutte le notti, a far fascine per voialtri. E
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1956
le mani, neanche per far piacere al Re. Allora
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1956
gli esercizi militari e far di conto. ¶ E il
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1956
ragazza aveva preso a far con lui conversazione con
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1956
mezzanotte lo portavano a far quattro passi. La Regina
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1956
preparare la cena. Per far presto andò a domandare
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1956
pigliare. Questo Cric voleva far conoscenza con un altro
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1956
famoso quanto lui, per far lega assieme. Un giorno
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1956
e la Regina, per far vedere che se ne
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1956
libro veniva sfogliato per far volare il Principe alla
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1956
a scaldarsi e a far arrostire un paio di
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1956
tanto si metteva a far dispetti. Gli disse il
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1956
Fecero la prova di far chiamare questa terza figlia
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1956
com’era corse a far carezze alla sua signora
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1956
demonio, e invece di far la comunione nascose in
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1956
loro e chiese di far loro compagnia. Presero a
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1956
due sorelle andarono a far visita a Caterina. Trovarono
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1956
la Marietta va a far visita alla Giulia, non
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1956
questo mondo». ¶ In sul far della notte il lupo
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1956
Gàmbara. «Sarà tanto difficile far l’astrologo? – si disse
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1956
Ricchi com’erano, potevano far apparecchiare le nozze da
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1956
chi? Che mi voglio far piallare anch’io. ¶ – Dal
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1956
di noi resti a far la guardia, – e così
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1956
ammazziamo. ¶ Lei finì per far segno di sì, e
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1956
stava sempre sola a far la veglia al morto
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1956
disse alla sposa di far venire anche quella serva
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1956
ti mangia, finì per far piazza pulita di mezzo
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1956
Bisogna, – disse il Mago, – far corte bandita di tutti
48
1956
neanche dirà che a far all’amore con te
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1956
sua sorella, invece di far entrare la solita damigella
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1956
a quelle parole: «fargli far penitenza», e appena arrivato
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1956
te, voglio andare a far penitenza anch’io. ¶ E
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1956
che sei bravo a far il cuoco, cucinerai la
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1956
Pietro intanto va’ a far cuocere la lepre. ¶ San
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1956
donna che continuava a far auguri e riverenze. ¶ – Padrona
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1956
per quanto pensasse di far svelta, non riusciva più
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1956
Voglio andar fuori a far fortuna e allora anche
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1956
delle facce brutte da far paura e dei nasi
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1956
al professore di dolce-far-niente. ¶ Il ragazzo, che
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1956
a filare e a far da mangiare. Un giorno
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1956
si persuase che per far la guardia alle pecore
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1956
Drago le disse di far legare i cani con
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1956
mi vuoi? Mi volevi far mangiare dal Drago! Adesso
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1956
il letto? ¶ – È per far venire il bel tempo
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1956
il dì, vado a far la contadina. ¶ – Abbi pazienza
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1956
è che state a far questo mestiere, – le disse
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1956
scappare, e non potessero far la spia al Re
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1956
anno, a forza di far baldoria, rimase sul lastrico
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1956
più un soldo per far la guerra. ¶ – Sacracorona, c
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1956
sorta di bestie, da far paura anche al Diavolo
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1956
e Sandrino andò a far colazione tutto contento. ¶ S
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1956
festa. Andarono subito a far colazione e stabilirono di
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1956
grande, disse: – Ragazzi, senza far niente non si può
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1956
vedere se trovo da far bene –. E l’indomani
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1956
maniera. Lanciò imprecazioni da far cascare i muri, poi
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1956
giovane si mise a far da mangiare per l
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1956
ha pagato, invece di far scendere quello, scendere prima
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1956
Diavolo. Dovete mettervi a far del gran bene e
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1956
indomani, il pescatore, per far contenta la moglie, torna
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1956
tempo a vestirsi per far bella figura». Andò, raccattò
80
1956
tutte queste carezze, voleva far scacciare il cane dalla
81
1956
sedettero a mensa a far baldoria, e conclusero le
82
1956
reni la obbligò a far lei l’unzione delle
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1956
che dovevano andare a far quella vita. – No, padre
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1956
alzarsi di buonora, a far le cose di casa
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1956
è il momento di far tante spese. Portatemi una
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1956
proprio. ¶ Il Mostro, senza far parola, le diede la
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1956
si disse: «Ora posso far la prova della scatolina
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1956
E tutti cominciarono a far festa al ragazzotto. ¶ Il
89
1956
insieme un indovinello da far passar per scema una
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1956
né donne, brutti da far paura alla paura in
91
1956
che non cerchi di far conoscenza, perché ha il
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1956
fratello maggiore divisò di far ammazzare Menichino e assoldò
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1956
sapeva chi di loro far succedere nel regno. E
94
1956
E disse: – Per non far torto a nessuno, andate
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1956
verde di bile, – a far tutte queste cose in
96
1956
tenetela in casa a far le faccende, che con
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1956
uguali e non posso far preferenze per l’uno
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1956
rado lo si vedeva far due passi nel giardino
99
1956
Maestà, d’andare a far visita a Fiordinando? È
100
1956
vedo l’ora di far la prova anch’io
101
1956
anche tu. Bada di far piano, perché la scala
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1956
pulite le stanze, a far da cucina, a stirare
103
1956
sedersi sul prato a far la calza. ¶ Mentre faceva
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1956
la ragazza non poté far altro che avvolgersi intorno
105
1956
la trovai seduta a far la calza in mezzo
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1956
i vetturini continuavano a far correre i cavalli. Era
107
1956
se è buono a far qualcosa o è buono
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1956
Pietro venne messo a far da giardiniere e da
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1956
perché s’abituassero a far l’elemosina per via
110
1956
invitò Fanta-Ghirò a far lo stesso. ¶ – Sono sudato
111
1956
Non ci resta che far la pace e se
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1956
di lino, tanto per far qualcosa. ¶ La vecchia, quando
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1956
altri bambini e a far le faccenduole adatte via
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1956
frasche e cominciò a far la posta alla notte
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1956
morsicate. Allora decise di far la posta di giorno
116
1956
sparita, non aveva saputo far nulla, tranne che vedere
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1956
guardie non lo volevano far passare, ma lui disse
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1956
ci fu verso di far rimostranza: il Re disse
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1956
i mattoni e a far le case. Il Re
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1956
che era destinata a far innamorare di sé il
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1956
e gli pareva di far la parte del citrullo
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1956
con loro. Le facevano far da cucina e i
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1956
celebrare le nozze voleva far la guerra ai due
124
1956
pensò che era giusto far loro prendere un po
125
1956
buttò sul letto; a far da cucina non ci
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1956
Restò l’altro a far da cucina, andò per
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1956
fornaio, – allora aiutami a far da cucina, che mi
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1956
i lampi presero a far lume, e si scaraventò
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1956
i tuoi vestiti e far finta che io sia
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1956
sia te, e tu far da mio servitore, cosicché
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1956
fingesse morto per poi far paura al nipote. – Questa
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1956
veniamo a casa, devi far finta di tirarla fuori
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1956
Il Re tornò a far la preghiera e sentì
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1956
stanza nera nera da far bianca come il latte
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1956
passare. Bada solo di far svelta. ¶ Prezzemolina prese lardo
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1956
che sapeva che doveva far svelta, corse su per
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1956
scriveteci cosa si deve far di lei». Il Re
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1956
e così entrò a far amicizia con loro. – Visto
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1956
Non sapevano più chi far venire. A un tratto
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1956
paniere? ¶ – Calarti? E a far che? ¶ – Voi calatemi: poi
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1956
come si fa a far queste cose? – E la
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1956
fili che le facciano far cenno di sì e
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1956
mano i fili per far muovere la donna di
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1956
e tu resterai a far la guardia. ¶ La legò
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1956
un bastimento. Cominciò a far segni a un bastimento
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1956
tutti i giorni, a far compagnia alla ragazza e
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1956
ripeteva: – L’avete voluta far vedere! L’avete voluta
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1956
vedere! L’avete voluta far vedere mentre lei non
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1956
disse: – Voglio andare a far fortuna, – e si mise
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1956
noi, che gli facciamo far la guardia al bue
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1956
sono io… ¶ – Credi di far lo stupido con me
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1956
tutto un piano per far sì che quel bel
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1956
naso. ¶ – Nina, dimmi: vuoi far fortuna? – disse la Regina
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1956
andavano in Maremma a far le uova. A mezza
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1956
lasciarvi. Ho bisogno di far subito l’uovo, fino
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1956
e ammazzarla. Poi voleva far indossare alla figlia brutta
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1956
i piedi forte per far rumore. Uscì il Gigante
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1956
andare: non mi vorrai far perdere la razza della
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1956
pastore, – digli che per far più presto a correre
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1956
tutti e tre; bisogna far la guardia un’ora
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1956
e, zunfete!, andò a far terra da ceci. Scese
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1956
i confetti. Finito di far colazione disse: – Ma i
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1956
tavola e cominciarono a far cena con lui come
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1956
melagrana, e cominciò a far le pulizie e da
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1956
loro sarebbe rimasto a far la guardia. ¶ Restò il
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1956
ma si mise a far la guardia fuori, e
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1956
i ladroni provarono a far la guardia per undici
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1956
giorno! ¶ Fratino allora, senza far rumore, prese il montone
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1956
che si divertiva a far girare nei suoi mulinelli
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1956
tutti i giorni a far legna nel bosco, e
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1956
Scendi giù, compare, non far cerimonie: fa’ come fossi
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1956
non ci sia da far qualcosa! ¶ Entrarono, e c
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1956
mi hai mandato a far minestra! ¶ Alla fine capirono
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1956
Temperino capì che bisognava far così. In fretta in
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1956
salvietta. – Bada di non far sciocchezze, – gli disse, – quando
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1956
farli raddoppiare. Ma a far dei negozi non mi
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1956
una bellezza cominciò a far la ronda e a
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1956
non ci ha lasciato far niente! ¶ – Bene, – disse Mamma
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1956
il bosco. Cominciava a far giorno quando arrivarono a
180
1956
Così Schiuma entrò a far parte del coro delle
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1956
intorno! ¶ Il marinaio poté far ritorno al suo paese
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1956
Re. – Ti comando di far venire fuori la tua
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1956
sono, mi diverto a far chiasso tutt’intorno al
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1956
con certi coltellacci da far tremar la terra. «I
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1956
volta da solo a far man bassa, perché era
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1956
uno era rimasto a far la guardia, dato che
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1956
e si mise a far la taverniera. ¶ Intanto i
188
1956
indomani, quando andò a far la spesa, lo spendeva
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1956
all’ultima squillarono da far echeggiare tutto il palazzo
190
1956
giorno in campagna, a far la guardia agli uomini
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1956
stoffa, gliela offerse, per far stagnare il sangue. Poi
192
1956
arrestare, poi ordinò di far bollire una caldaia d
193
1956
e a supplicarlo da far compassione anche ai sassi
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1956
signori devon essere per far tirare su un palazzo
195
1956
ed una femmina. «Potrei far sposare mia figlia al
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1956
il Reuzzo cominciò a far lampi e saette contro
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1956
siepe, vide la ragazza far capolino tra i mattoni
198
1956
questo, compra quello, di far la spesa se ne
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1956
venuto il tempo di far fatare Pippina; bella è
200
1956
E Baldellone finì per far così. ¶ Il Re, quando
201
1956
una fatagione che posso far comparire la frutta fuori
202
1956
sia così scellerato da far del male a questa
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1956
a un trabocchetto. Dovete far scavare un passaggio dal
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1956
il Reuzzo vi vorrebbe far visita, se solo non
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1956
riceverlo. ¶ Si misero a far conversazione. – Ma voi siete
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1956
fatto la grazia di far figliare mia moglie stanotte
207
1956
voi la grazia di far figliare vostra moglie, pure
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1956
adocchiarla. – Se comincia a far la ruota, dàgli spago
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1956
sposarono. Il Re voleva far restare con loro le
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1956
che ci voleva per far bella figura. ¶ Dopo otto
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1956
sono… ¶ E cominciò a far scaricare tutta la roba
212
1956
Principe, che avete? Volete far testamento? Dite… ¶ – Tutti… mia
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1956
ammazzò la bambina, per far cadere la colpa su
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1956
la Reginella prese a far vita da santa: sempre
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1956
meglio di no; lasciatemi far progressi nella mia carriera
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1956
E tu hai potuto far questo! Dopo esserti preso
217
1956
affacciai alla finestra, a far segni verso i paesi
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1956
giocare. Tu non devi far altro che nasconderti tra
219
1956
Mago Savino, e devi far ridiventare uomini i dodici
220
1956
voglio provare io a far diventare bambino qualche vecchio
221
1956
di porro. Prova a far così: dàlle questa foglia
222
1956
il suo lavoro era far la spesa, far pulizia
223
1956
era far la spesa, far pulizia alla camera, poi
224
1956
la vecchia usciva a far la spesa. Un giorno
225
1956
città. «Adesso andrò a far la spesa, per mettere
226
1956
va nel bosco a far tornare le vacche? ¶ Nessuno
227
1956
vita! – e cominciarono a far battaglia. ¶ Si batterono tanto
228
1956
soldi che vada a far festa con mia madre
229
1956
come avete fatto a far crescere tutti questi alberi
230
1956
per soprasaluto mi dovete far parlare con il Sole
231
1956
vita! ¶ – Ora mi dovete far parlare col Sole. ¶ Il
232
1956
mia. ¶ Peppi riprese a far la vita di prima
233
1956
Consiglieri, – lo mandi a far mercanzia con un bastimento
234
1956
al Re, cominciò a far scaricare oro a più
235
1956
non ci ha voluto far vedere! – E facendo finta
236
1956
altro da fare: bisognava far dormire il giardiniere nella
237
1956
cominciò a dirgli di far silenzio. – Ho freddo! – gemeva
238
1956
marito, s’accontentò di far da moglie al Capitano
239
1956
non sei buono a far la guardia! Levati! – E
240
1956
Re andò avanti per far preparare l’incontro a
241
1956
quelle belle cose, per far credere al Re che
242
1956
Re abbia promesso di far ricco chi ci riesce
243
1956
Stanotte voglio restare a far la guardia.» E si
244
1956
dopo, si rimise a far la guardia, ma sul
245
1956
tutto confuso. – Non volevo far nulla di male; mi
246
1956
trovare la via per far sì che il sabato
247
1956
e quelli presero a far scongiuri da lontano. ¶ – Non
248
1956
lì per morire, voleva far testamento; e i vicini
249
1956
Non tenti nemmeno di far qualcosa? Mangi, bevi e
250
1956
i mercanti, decise di far finta di morire. ¶ Si
251
1956
non se ne poteva far bene, lo mise a
252
1956
di malaugurio! Mi vuoi far dividere da mia moglie
253
1956
Mamma, mi scappa di far acqua. ¶ – Cosa? ¶ – Mi scappa
254
1956
deciso d’andare a far visita ai miei: regoliamo
255
1956
leoni si mettono a far la lotta tra di
256
1956
cena? Domani notte bisogna far la guardia! ¶ La notte
257
1956
c’era Vossignoria a far la guardia, la cena
258
1956
invece di mettersi a far da mangiare, prendono i
259
1956
perché non vogliamo più far le monache! ¶ E tornarono
260
1956
a chi credi di far paura? Agli agnellini? Ah
261
1956
non mi puoi più far del male, Marzo dei
262
1956
pastorello ¶ Che lo voglio far pentir. ¶ Aprile, che a
263
1956
è vinta, cominciano a far festa, cercano il generale
264
1956
felice, il ragazzo volle far la prova. Dato che
265
1956
mi è venuto a far visita. Bene! Troverà pane
266
1956
testa tagliata per non far riconoscere il cadavere si
267
1956
bergamasca (TIRAB. 15), ma possiamo far rientrare tutta la fiaba
268
1956
mi sono indotto a far parlare in chiave di
269
1956
che è entrata a far parte della tradizione narrativa
270
1956
popolari; e ciò può far arguire che si tratti
271
1956
molto diversa, tanto da far credere che qui si
272
1956
del GRADI (p. 105), possa far sospettare d’una tarda
273
1956
dei suoi tentativi di far morire il figlio, e
274
1956
livanti, discostandomene poi per far salire il ragazzo sulla
275
1956
per guarire non devono far altro che andare da