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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «far»

nautoretestoannoconcordanza
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nei treni, ha da far figura (dicono) nei salotti
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andato in Austria a far da balia a quei
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assomigliava, non pensava a far confusioni tra sè stessa
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s’era messa a far figli per la strada
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da dolersene e da far cure per dimagrare. S
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che cosa stavamo a far lì. Pareva beato, se
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pelo fuori rango da far súbito decapitare. Avevamo ed
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alle finestre così da far squillare al minimo colpo
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braccio, nella seconda, senza far rumore che ero in
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fosse lasciato andare a far la corte proprio alla
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malati o che vogliono far credere d’essere malati
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non mi permette di far altro.... Resti, dottore, ¶ I
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trova sempre qualcosa da far colazione. Miagola e miagola
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E s’andò a far colazione insieme, alla Locanda
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resta in albergo a far dei gargarismi d’acquasanta
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balzò in strada per far tacere quel fragore mortale
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me ne andai a far colazione da solo in
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motore d’automobile a far scivolare sotto i tavolini
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ore di sole a far apparire le gemme sui
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al miglior modo di far quattrini. In guerra, con
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naturale, era riuscito a far di tutto, l’attendente
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alzato sulla nuca a far da sfondo al suo
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reazione era quello di far rifiorire in quella vizza
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come mi supplicava di far presto, povero ragazzo.... ¶ Eravamo
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campana del Municipio per far accorrere con forche e
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simbolico ed invidiato. ¶ A far suonare il campanone, lo
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bestie che ti vogliono far comprare: e com’era
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non capire. ¶ — Lo può far lei, perchè a lei
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che è più facile far venire il latte nelle
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la speranza che, a far buchi di qua o