Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

non dormiva. Non osava fare un movimento, non sospirava

vinta per vestirsi, senza fare nessunissimo rumore, rappresentava un

letto: non aveva osato fare un passo innanzi, era

labbra. ¶ - E che vuoi fare? ¶ - Non so, non so

suo rifugio. ¶ - Che vuoi fare? - egli chiese, sentendo vacillare

Allora, fuggiremo. Ma debbo fare questo estremo tentativo. Dio

giunta a minacciare di fare uno scandalo. - Lo scandalo

dal sogno: e dovette fare uno sforzo per salire

ora si dileguava facendole fare un sussulto innanzi a

è la purpurea: lasciassero fare alla inferma quello che

hanno assolutamente nulla da fare, poichè le visite, le

sempre con quel suo fare tenuemente sdegnoso, di anima

basso, ella non seppe fare altro che un gesto

dipinse così largamente, con fare antico, al fondo rosso

nella legge comune, di fare, infine, quello che tutti

mai. Ella temeva di fare un gesto, di dire

profondamente. Ma come poteva fare, come poteva fare, Signore

poteva fare, come poteva fare, Signore? forse che ella

perdo il tempo a fare delle definizioni, io. So

vita, se avesse potuto fare, che quel fatale giorno

Disprezzatemi, nessuno lo può fare, nessuno ha il diritto

dell'anima la possono fare i ricchi di forza

e credeva di dover fare su Cesare Dias una

del proprio cuore. Che fare, adesso? Non lo sapeva

di cronaca? Che cosa fare? mio Dio, che cosa

mio Dio, che cosa fare? Non aveva egli chiesto

passione doveva, sì, doveva fare il miracolo di commuovere

si addolora. Bisognava lasciar fare al tempo. Forse Anna

follia. Ma a che fare una polemica erotica? Le

ricco merletto ingiallito, a fare, insomma, una rassegna di

pensieri. ¶ - E che volete fare, Anna? - domandò, uscendo da

vi è più da fare: tutto è finito. Anzi

un minuto: esitava a fare un'altra domanda. Ma

tanto la passione, volete fare questo sacrificio?... Chi vi

giovinezza, avean ragione di fare così, rubando la felicità

disse a Laura: ¶ - Vuoi fare ancora un giro? - e

le chiamava - di non fare le monachelle, di uscir

e col pretesto di fare due passi, al chiarore

Perchè quest'anno dovrebbe fare diversamente? ¶ - Ma tiene me

detto che si voleva fare monaca. ¶ - Sciocchezze! ¶ - Lo strano

fra gli uomini, di fare la corte alle ragazze

quei celibi ostinati, a fare una bella fine: ma

Sorrento, la scusa per fare una passeggiatina, ella fu

vi è nulla da fare, avremo l'aria di

sua sarta, si fece fare otto o dieci vestiti

Hai qualche cosa da fare? ¶ - Sì: ma torneremo insieme

fatto, o si vuol fare qualche torto, e verso

zia che cosa volesse fare: e costei la pregò

di non suonare. Voleva fare una sorpresa a suo

con l'intenzione di fare una lieta sorpresa a

suo organismo: non osava fare un gesto, per rialzarsi

quello che andava a fare. Ma tutto era inutile

Schiuse la porta senza fare nessun rumore, e guidata

è la gelosia! Non fare atto d'impazienza, ascoltami

scampo: tu andrai a fare un viaggio, sì, un

non ha nulla da fare, è vedova, verrà; tu

più quel che doveva fare: poi si riaveva, d

cosa fosse venuta a fare, lì vicino. Poi prese

che debbo uscire. ¶ - Voglio fare un viaggio di un

hai baciata! ¶ - Sfido a fare diversamente. Tu non sei

vi circondano. Purchè possiate fare della rettorica, piangere, singhiozzare

purpurea, della tentazione di fare il dramma - ma non

che non ne vuol fare, che si annoia di

passeggiata che va a fare, ella mise un leggiadro