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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
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avete più niente da fare. Anche io ormai sono
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completo. Il lavoro da fare è ancora tanto…» ¶ Scelsi
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quando gli toccava di fare la sentinella, nella garitta
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se succede, cosa dobbiamo fare?» ¶ «A me lo dici
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c’era altro da fare. Quando guardavo le nuvole
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lavorare, e non potevamo fare diversamente. Era qui che
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con la barba da fare e i capelli grigi
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La prima cosa da fare era accendere il fuoco
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non sapessero più cosa fare, come muoversi, cosa dire
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Forza, amici, diamoci da fare. Prima cosa, il fuoco
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loro la soddisfazione di fare qualcosa, che fu più
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se avere a che fare con clienti fosse per
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ferrovia non si doveva fare, e che noi dovevamo
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c’era niente da fare. Era il bastardo di
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avranno il diritto di fare un viaggio gratis lungo
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come uno sciancato. Di fare ancora il suo mestiere
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lui. Forse non potevamo fare a meno di gettarci
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ci andava soltanto a “fare la stagione”. Adesso non
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doveva, che così bisognava fare. Era un obbligo sacrosanto
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fondo, non sapeva cosa fare. ¶ Arrigo non sentiva mai
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i lavori li sapevamo fare anche noi, e quella
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giovane e sa cosa fare dei denari.» Così cominciai
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compagni non arrivassero a fare la mia stessa scoperta
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come avevo cercato di fare con la vicenda di
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rocciose. Non potei più fare discorsi diversi da quello
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si erano messi a fare gli operai, ma sotto
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non restava altro da fare che lavorare silenziosamente, o
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gelato. ¶ Non sapevamo cosa fare e come passare il
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trovare dei lavori da fare, oltre alle normali occupazioni
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sciogliesse. Non avevamo da fare se non i lavori
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stare in casa, di fare un bel caldo costante
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ricerca di lavori da fare, ma non sempre li
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isba senza saper cosa fare, con l’aria di
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sottinteso che si dovesse fare soltanto ciò che il
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fece cenno di lasciarlo fare. Anche Marco in fondo
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l’infinita vanità del fare. Amano tanto la vodka
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ero e cosa dovevo fare. I cani erano inquieti
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sfamarle. Ci demmo da fare attorno ad esse, come
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verste, e si dovevano fare tre soste nelle stazioni
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a raccontare, e sapeva fare i versi di tutti
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di cui parlava. Sapeva fare anche il bramito dell
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ogni cosa e nel fare i soldi. Qualcuno glielo
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me. La sorte, nel fare le parti, non salta
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Vado, vado. Cosa potrei fare se non andarmene? Io
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forza per reagire, parlare, fare qualcosa. Sulla tribù discese
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era assolutamente libera di fare ciò che voleva. Il
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che dovesse smetterlo per fare altre cose. ¶ Per le
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carro si davano da fare una cinquina di sterratori
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la strada che dovevano fare i cavalli e al
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inutilità. Non sapevamo cosa fare. Non dipendeva da noi
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nel numero) si potevano fare una volta soltanto. Rifarle
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avevano troppa strada da fare. Ma per me era
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l’inerzia del grande fare e disfare. Affondammo i
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ironie. Il lavoro da fare era sempre lo stesso
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butta la veste per fare la bella vita. Diventò
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E cosa conta, allora?» ¶ «Fare la propria parte. Lavorare
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avere più a che fare con il legno, la
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lì si misero a fare il terrapieno, che presto
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Fu lui stesso a fare la proposta, perché le
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era niente altro da fare se non camminare verso
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cose indefinite non potute fare, lasciate a metà, abbandonate
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vuoto di cose da fare, uniforme e senza volto
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da dire o da fare nel mondo, e tutta
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sua invenzione. Sapeva che fare una cosa simile era
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trovava il tempo di fare un poco il buffone
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più. ¶ Falalej cominciò a fare molte domande sull’oppio
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ad esserci e a fare le cose di sempre
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te. Solo Ghircik potrebbe fare ciò che gli chiederei
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lungo. Io non posso fare quasi niente, e così
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cosa è capace di fare?…» ¶ Così quella preoccupazione salì
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istinto ciò che doveva fare, quale fosse la sua
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ci chiudeva, e per fare di noi il popolo
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di Katja. «Vieni a fare due passi con me
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in testa di poter fare chissà quali prede… Ma
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ero lontanissimo dal saper fare come lui, che aveva
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Certe cose si potevano fare una volta soltanto. Riuscire
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lo capivo, bisognava non fare resistenza, lasciarsi trasportare. ¶ Nonostante
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attorno senza sapere cosa fare, perché aveva già tentato
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sarebbe piaciuto tornare a fare le cose di sempre
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Apprendemmo del trasporto da fare una mattina, sul treno
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non ho accettato di fare un lavoro qualsiasi, al
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reggersi in piedi e fare tre passi. Sentiva adesso
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che aveva deciso di fare una pace separata con
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sventure. Stava a me fare in modo che continuasse