parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fulvio Tomizza, L'ereditiera veneziana, 1989

concordanze di «fare»

nautoretestoannoconcordanza
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ebbe il suo da fare con il Ministero della
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egoismo com’era solita fare in famiglia. ¶ Compensava largamente
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nella sua città: quel fare ogni cosa o astenersi
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Francesco si diede da fare per acquietare la sorella
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che fosse mai per fare il Fratello; protestando di
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fosse stata obbligata a fare per compiacenza.” ¶ Non contenta
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se non volesse vederla fare il contrario di quanto
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aver nulla a che fare col futuro amico botanico
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che al massimo poteva fare per lui era di
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conosce e non conosce, fare in modo che rivolgesse
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anche di decidere se fare mensa comune o meno
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un’aria allusiva per fare intendere che poteva anche
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altre; che si può fare?” ¶ Il gesuita Bertani piegò
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leggere sotto il suo fare e a trarne impressioni
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cosa m’abbia a fare; ma parlando in astratto
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integro. Per verificarlo basta fare un salto al Corpus
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dopo essere riuscita a fare e a farsi male
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ancora troppi per poter fare soltanto i preti; e
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cosa fosse andato a fare a casa Boldù, il
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era più nulla da fare. “La Contessina è svenata
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che cosa stessero a fare in una Padova ora
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perfettamente in grado di fare ciò che restava da
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ciò che restava da fare. ¶ Aver mancato al richiamo
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capelli sulla fronte volendo “fare la sua figura”. Sapeva
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nobildonna toscana non seppe fare di meglio che recarsi
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che molto aveva da fare con l’irritazione sempre
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che non ardirà di fare né violenza né sorpresa
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qualità consistevano nel non fare, ossia nel non rispondere