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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «fece»

nautoretestoannoconcordanza
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seguirono. ¶ Emmanuel non si fece vedere a casa per
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fumava il sigaro e fece strada verso il ristorante
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avevo stupore. Lei mi fece spazio e io mi
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stellari. A tavola Antoine fece in modo di sedersi
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con le mani, mi fece segno di entrare e
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caldo, schiusi la bocca. Fece tutto lei. La punta
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discreta. La goccia che fece traboccare il vaso arrivò
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alzò in piedi e fece tintinnare la forchetta sul
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smesso di rileggere. Mi fece entrare in un salotto
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cinema Louxor che mi fece sorridere: Le Dernier Métro
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si mangiò le labbra, fece una smorfia divertita. ¶ Risi
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in pace. Antoine non fece mai riferimento ai cinema
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qua – disse, e mi fece strada. Passammo davanti al
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ai Deux Magots. Mi fece segno di raggiungerla, attraversai
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tirò fuori e mi fece scivolare le mutande alle
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Lunette mi bloccò e fece scivolare la presa ai
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chinò la testa, lo fece sparire in bocca. Fu
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premette dentro di lei. Fece con calma, oscillò a
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con un cravattino fantasia. Fece il baciamano a Lunette
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maquillage che Madame Marsell fece a Lunette e che
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ed Emmanuel. Lunette lo fece, mi liberò, e mentre
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intorbidirlo. E lei lo fece. Ballò spostandosi di fronte
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baciata. Come baciava? Lei fece una smorfia insofferente, io
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almeno l’effetto che fece su di me risultò
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morivo. Mi fissò e fece scivolare la carrozzella fino
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fu un dettaglio che fece la rivoluzione. Riempivo boccali
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di tweed e mi fece segno di raggiungerla nell
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a Milano? Sorrise e fece per ridarmi il libro
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chiesi di sedersi, lo fece, poi mi trascinò con
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spettinandomi la nuca. Mi fece segno di andare al
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che si cambiasse, lo fece canticchiando il suo Aznavour
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nostro Marcello non si fece vedere, in compenso il
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Grand, uno. ¶ Poi mi fece promettere di ricominciare a
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monologo del sergente ci fece sbellicare e la violenza
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lacrime, non fiatò. Lo fece sua madre. Lui biascicava
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colpo alla pedalina e fece gas davanti all’osteria
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carrozzella. ¶ – Sei sicuro? – mi fece l’occhiolino, – Se non
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Sorrise ancora e mi fece sedere, si mise a
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un altro gruppetto. Si fece largo e mi presentò
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matricole – disse e lo fece ancora, si spostò i
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cambio dalla Sorbona? ¶ Mi fece segno di non muovermi
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partenza parigina. Anna gli fece i complimenti per aver
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mi accompagnò sul letto. Fece tutto lei, e mentre
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il tavolo Emmanuel mi fece segno comme ci comme
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prese un tovagliolino e fece segno a Philippe di
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Marie. ¶ Tacque, poi mi fece giurare che l’avrei
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un momento. Tentennò, lo fece, si distolse subito. ¶ – Lunette
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contorti degli studenti. Mi fece gli auguri di buon
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corte dei miracoli: mi fece conoscere un’amica divorziata
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aprì il cancello, le fece segno di parcheggiare davanti
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verso di me e fece lo stesso, mi disse
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intorno al collo. Mi fece voltare e frizionò il
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l’altra e le fece scendere fino all’ombelico
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morire. ¶ – E ora? ¶ Mi fece l’occhiolino, – Ora sto
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la coda, quando finì fece luce con l’accendino
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alla sella, Lorenzo mi fece segno di avvicinarmi e
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moi-même”. ¶ Anna non fece niente, non disse niente
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erano stravolti ma fervidi. Fece in tempo a darsi
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mise sull’attenti. Le fece il baciamano e ci
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sedia. Per ultimo si fece guidare nell’atrio, lì
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portai alla lapide. Si fece il segno della croce
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mia. ¶ Delle previsioni che fece Madame Marsell e che
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salire all’altare mi fece un discorsetto sulla poligamia
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i calici. ¶ Mancava Mario. Fece arrivare una lettera di
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parcheggiò la Peugeot 305 e fece la fila con me
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strozzava la gola. Mi fece spazio e la accolsi
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una nenia che lo fece addormentare, poi gli disse
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Anna, la spogliai, lei fece lo stesso con me