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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Punti di fuga, 1992

concordanze di «fermo»

nautoretestoannoconcordanza
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l’avrei ricevuta al fermo posta, spedita dalla Normandia
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invece che al solito fermo posta. Decido di scacciare
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far ginnastica, penso. Mi fermo dietro la porta: nessun
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la scala metallica; mi fermo ad ascoltare i rumori
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di cappelle. Poi mi fermo dietro un cespuglio, tolgo
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peso del corpo. ¶ Mi fermo ad ascoltare i rumori
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stabilire solo un punto fermo: non posso respirare. È
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imboscato un libro. Mi fermo a sfogliare delle riviste
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Per scrupolo, passo al fermo posta. Ci sono cinque
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senza mie notizie. Mi fermo a bere una birra
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Non riesco a star fermo e sento molto più
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lo decido, resto semplicemente fermo. Credo di sorridere, forse
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di un Manhattan?” ¶ Mi fermo a guardarlo, ma scoppio
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la figura di Filippo, fermo dietro la cancellata che
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rettile, e lo tengo fermo tra le sbarre, aspettando
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di politica estera, mi fermo sulla pagina letteraria, mi
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trovare un messaggio al fermo posta.” ¶ “Tutte le settimane
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comincia a cedere, tieni fermo il polso”. ¶ La lama
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figli di nessuno’.” Mi fermo qualche minuto per dargli
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la fodera squarciata. Mi fermo a guardare i tagli
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convergono tutte le direttrici”. ¶ “Fermo!… Hai sentito? Era il
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dietro il portone. Mi fermo una frazione di secondo
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centimetri dai fagioli. Mi fermo a guardare il congegno
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già lasciato Parigi. ¶ Mi fermo sulla porta a vetri