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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Arpino, L'ombra delle colline, 1964

concordanze di «fino»

nautoretestoannoconcordanza
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gola secca mi trascino fino al terrazzo, per ricadere
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mano avanti mi azzardo fino in bagno. Nella penombra
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primo colpo da sparare. ¶ Fino all’estate precedente, in
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Mi riaccomodo col lenzuolo fino al mento, e il
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della cisterna sarebbe risalita fino ai bagni del primo
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di lettura, un moto fino al balcone, una finestra
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serali, è andata dilatandosi fino a occupare uno spazio
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austro-tedeschi dall’Isonzo fino al Piave. ¶ Sul tavolo
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verso Caporetto? Resistesse anche fino all’ultimo e rintuzzasse
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a bavaresi e slesiani fino al Tagliamento, forse addirittura
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tozzo imbuto, dal Tagliamento fino all’Isonzo, facile da
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XXVII Corpo d’Armata, fino al settembre di ventisei
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alla trincea sul Carso fino a quest’ultimo assedio
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aver imbrogliato le carte fino a questo punto. Ora
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Lu non posso dire fino a che punto sono
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la faremmo ad arrivare fino a Todi, e di
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già pronta a invaderti fino alle unghie, e li
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si dipana in ondulazioni fino a un tratto rettilineo
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stato bene, in ufficio, fino a un anno fa
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una storia comune, articolata fino all’ultimo ramo e
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c’è chi arriva fino a polenta e gorgonzola
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sono stati a tavola fino al caffelatte del mattino
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con ghirigori di cioccolata fino agli orecchi e fili
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tenda i dubat avvolti fino agli occhi nelle coperte
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cose. ¶ “… Stanotte hanno ballato fino alle sei al palazzo
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giardino, merende che duravano fino a buio. La Diatto
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a chiamarli dal giardino fino al primo filare della
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che almeno mi copriva fino ai calzettoni grigio-verdi
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aspettammo nella pioggia finissima. Fino alle dieci e mezzo
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marciando si riaggomitolava sempre fino a ridursi a una
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getto d’acqua curvarono fino a inondare le spalle
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dall’estremità della suola fino all’ultima mezzaluna del
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stoffa scura mi incupiva fino a snaturarmi, e guardandomi
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cavalcando a gambe nude fino a spelarsi gli passerebbero
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in caserma dall’alba fino a tarda sera, punendo
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boschetti lungo il Po fino ai chioschi delle bibite
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legna. Le braccia scottavano fino ai gomiti, il calore
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e far consumare lentamente fino a sera, mentre grandi
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verderame, si fece calare fino al pelo dell’acqua
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di Francesco dal cortile fino alla nicchia indiana tra
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non potevo più percorrere fino in fondo. Kennst du
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con corde dal muso fino alle ruote posteriori, spariva
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scendeva di corsa, ansimando, fino al cancello sorvegliato dai
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la divisa nuova tenuta fino a quel giorno nell
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mi precipitavo di corsa fino al viale, al cunicolo
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sua vecchia mantella tirata fino al mento. E negava
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gremita di gente sdraiata fino all’estremo lembo d
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il bavero del cappotto fino agli orecchi. Anche l
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di Piacenza, così lucida fino all’ultima gobba di
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aver respinto gli americani fino in Africa… ¶ Coricato tra
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Altri si erano spinti fino a pochi metri dalla
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e umida da lupo, fino all’estremità della curva
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teste e di spalle, fino a un pianerottolo lontano
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per Savona, poi Ceva, fino a Torino… ¶ Dopo ore
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sghimbescio, e appare agghindata fino all’ultimo lembo di
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un risvolto di spuma fino alla spiaggia, vaste nuvole
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con la mano, spingere fino a cancellarle ogni pensiero
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le nuvole sono cresciute fino a confondersi col buio
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la strada fila vuota fino a Pisa, spaccando il
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spingere la tua samaritaggine fino a questo punto» risponde
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in una macchia opaca fino alla coperta del letto
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per le stradine deserte fino alla caserma sul Po
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dai gradini dell’altare fino al portone… ¶ Tornò il
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le zone carnose che fino allora, in qualche ingarbugliato
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volare libere e crude fino ai cornicioni. ¶ “E se
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alberi colorati nel sole fino al buio degli archi
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in auto, in moto, fino a un paese vicino
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sul cemento del mattatoio fino alla strada, colpi lunghi
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dei boschi correvano compatte fino all’orizzonte. ¶ “… Là, Monteu
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nella pelle sulla fronte fino alla barba che già
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sulla coperta e trasportarlo fino alla strada, alla cappella
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dalle sale da gioco fino a noi, sento che
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fresca corre dalle colline fino al lago, immobile e
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di sentirti utile, preso fino al collo…». ¶ «Davvero?» rido
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Ma non mosse piede fino alle scale. ¶ “… Ho mal
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è dolce e veloce fino a Torino, corre tra
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metri che strapiombano lisci fino alle acque, corrono perpendicolari
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guance gli si approfondiscono fino al collo, le mani
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andare almeno una volta fino in fondo…». ¶ Tira il
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parla, una mano allungata fino agli orecchi del cane
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allontanarsi lungo il marciapiedi, fino alla porta del caffè
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confondendo i suoi grigi fino al sipario lontanissimo delle
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arrampica tra i filari fino alla casa. ¶ Rientro, e
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che domina la collina fino al cancello. Non si
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cosa ti costa scendere fino al marciapiedi! Lei ci
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appezzamenti del grano arrivano fino ai bordi dell’asfalto