Vittorio Alfieri, Ottavia, 1783

già di mia grandezza forse ¶ ell'era: ma, stromento

voler mio pur festi. — ¶ Forse il regnar tu m

al regal talamo tornarla, ¶ forse?... ¶ Nerone ¶ Tra breve ella

novel che sorge, ¶ compiuto forse non sarà, che fermo

l volli ¶ soffrir; più forse anco il soffria, se

che? mi opposi io forse ¶ ai voler tuoi? Nel

e silenzio, e sospiri, ¶ forse da me s'udia

trono ¶ finor vacilla: e forse un dì... ¶ Ottavia ¶ Qual

me misera! in periglio ¶ forse è Neron... Ma chi

il sol tuo aspetto forse ¶ può dissiparli appieno. ¶ Nerone

al bene ¶ nato eri forse: indole tal ne' primi

gli scambiati mariti? avanzo forse ¶ son io d'un

importuno io vengo: ¶ ma forse, io vengo in tuo

se stesso. ¶ Esca è forse ad amore ostacol lieve

ver; ma in fama forse ¶ tornar potrammi alto morire

chi sa? ne incolperesti forse ¶ la misera Poppea. Quel

or, che ti appresti forse ¶ a ripigliare Ottavia; ov

or mi abbandona?... Ah, forse ¶ più non respira... Oh

per me... Neron già forse in lui ¶ il furor

Quale impostura?... ¶ Tigellino ¶ Ei forse ¶ l'armata, ond'è

capace? Or, non è forse ¶ morte il minor dei

e che paventi?... Ancora ¶ forse hai speme? ¶ Seneca ¶ Chi

di cor mal fermo forse; ¶ di delicate membra; a

trafiggo... La mia destra forse ¶ mal servirammi: io ne

A te rispondo io forse? — ¶ Tu, Nerone, i miei