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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «fu»

nautoretestoannoconcordanza
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vendere. Tutto ciò che fu acquistato nei giorni di
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geloso, come non lo fu della moglie, ma sa
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immagine riflessa nella specchiera. Fu in quel cartoncino che
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esercitò a leggere; e fu su quel cartoncino ch
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passato; finché un giorno fu fermato assieme ad altri
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gli altri, il postino fu accompagnato in caserma e
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militi della M.P. Fu assediato; ognuno volle farsi
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nessuno l’avrebbe fermata. Fu assalita da un brivido
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mattonelle viscide di cemento. ¶ Fu fermata da uno sbarramento
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so’ scappata.» ¶ «Ah si!» fu tutta la meraviglia della
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adesso, sospirò Elvira, appena fu uscito l’Arcangelo Gabriele
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lavoro con gli americani. Fu allora che Nannina riconobbe
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s’era quasi assopita. Fu richiamata dal mago stesso
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ingresso. ¶ IX ¶ Ciò che fu detto quella notte intorno
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fece l’alba. E fu come un alito di
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parlare; e tacque. Né fu capace d’impedire a
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timore di farsi nemici fu cauta. Non voleva che
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l’americano, appena si fu seduto nella Jeep. ¶ «Yes
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marcia indietro: «Uèh, Zazà!» fu gridato da dietro un
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Posillipo. L’americano certamente fu preso dalla bizzarria di
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di Posillipo. Ma accorgendosene fu un grido: ¶ «Uèh, uèh
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e con un salto fu a terra. ¶ Mentre l
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Ne provò vergogna, ma fu costretta a ridere anch
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distese accanto allo straniero. ¶ Fu risvegliata dal richiamo di
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preso da un delirio. Fu in quell’attimo che
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sa in quale buco, fu come se li aprisse
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e appena Ciccillo le fu vicino gli prese le
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Dunque» fece poi quando fu arrivato con la mano
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Ciccillo obbedì. Appena le fu vicino, Elvira abbracciò le
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a giorno la stanza. Fu quella la prima volta
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sviare il discorso. E fu felice nel veder apparire
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di rivoltella e ci fu un serra serra; ma
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poco?» ¶ «M’arrangio.» ¶ «Ah!» fu quello che seppe dire
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questa ? Ma il ragazzo fu tenace nel suo silenzio
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e la Pizzicatella ne fu soddisfatta. Essa si senti
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Sanità all’Arenaccia; e fu lei ad avvicinare quel
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la corte. ¶ E non fu l’ultima, perché di
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affrettò ad accogliere. Ci fu così una stretta di
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sapeva leggere e questo fu il maggior tormento di
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chiuse quella vigilia che fu un giorno struggente per
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tutte la più fortunata fu quella che ridusse il
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riserbo. ¶ Fitta di visite fu l’ultima vigilia, che
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doveva farlo Pascalotto quando fu svegliato. Al ragazzo non
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l’adunata svanì appena fu sbucata nella piazza. ¶ Largo
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si trova; sicché vi fu qualche fischio, un “calma
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lo agitò in aria. Fu tratta indietro bruscamente, nell
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vie del centro. Ci fu mezz’ora di scaramucce
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resistere al richiamo, poi fu udita dire: ¶ «Piuttosto comunista
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so’ sti carognoni, affacciatevi!» fu udito gridare ancora tra
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udì uno sparo, ci fu serra serra, a cui
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aspettavano ansiose. E appena fu in mezzo alle donne
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un grido di scandalo, fu evitata in tempo; la
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un pianto di disperazione, fu pure abbandonata, perché guai
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contento?» esplose la Cafettèra. ¶ Fu peggio, il pianto di
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prima sera non ci fu scelta: Nannina riparò in
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in sagrestia, la vedova fu dapprima gentile nel vedersi
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fianco. Addormentata che si fu, eccola sveglia di colpo
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dormivano ancora quando Nannina fu svegliata e con dolci
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se vuoi provare…» ¶ Questa fu la causa che ricondusse
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passare?». Un altro giorno fu la volta di un
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a casa, non si fu neppure spogliata, ecco la
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Pascalotto d’urgenza gli fu affidato l’incarico di
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Cafettèra appena il figlio fu presso il suo letto
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incavata sul cuscino. ¶ «Mammà» fu tutto quello che uscì
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porte. Quando Ciccillo le fu da presso per dirle
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arrangia sullo strapuntino che fu di Michele. ¶ Pascalotto non