Domenico di Giovanni, [Sonetti], 1449?

D'aria, e di fuoco le difende, e cigne

l mosto bolla senza fuoco. ¶ LVIII ¶ Nencio, con mona

arme, all'arme, al fuoco, ognun gridava; ¶ E Marzoco

un cappone, ¶ Arrosto al fuoco dentro allo stidione. ¶ CII

Quivi a sedere al fuoco sol soletto: ¶ E appena

quì colla lucerna al fuoco? ¶ Deh sta su, che

neve strutta mette a fuoco. ¶ Sì ch'io ci

magre, da far gelerìa; ¶ Fuoco ho il fegato, e

Amore, e Carità suo fuoco accese ¶ Dante a cantare

VECCHIA RUFFIANA. ¶ Ardati il fuoco, vecchia puzzolente, ¶ Che non

mi partì lagrimando: ¶ Al fuoco t'accomando, ¶ O vecchia

E s'io fo fuoco, il fumo me ne

sciorini ¶ Per accendere il fuoco alla tua Narda: ¶ Se

forno; ¶ Ma volti al fuoco adagio, adagio, e scosto

darei bando, e 'l fuoco ¶ A qual Medico si

tutti fussino in un fuoco. ¶ Or eccoti un bel

intorno ad un gran fuoco, ¶ E ciascun fia con

non l'abbruci il fuoco, ¶ E dei capponi ordina

che di Luglio al fuoco non si geli. ¶ E

pellicione, e statti al fuoco, ¶ E faratti grattar con

Oro fa il gran fuoco più affinire. ¶ Destati omai

il gusto accenna, ¶ Il fuoco da mattin, e matitudine

asciolver, non vi è fuoco: ¶ Riposiamoci un poco, ¶ Se

stia la Gatta la fuoco. ¶ CCCXV ¶ Semiramis, Grifone, e