Carlo Bernari, Tre operai, 1934

poco quello che la gente mi dice dietro le

se non ci fosse gente onesta e con soldi

a tono. ¶ «C’è gente onesta e con soldi

essere felici come tanta gente, invece Teodoro apre la

il passo, scansando la gente che cammina lenta nella

mondo nuovo, ove la gente, più che preoccuparsi della

vuol saperne di impiegare gente che non ha le

è facile. Tutta questa gente che viene qui dentro

certo vi dev’essere gente più colta di me

e c’è poca gente per le strade. Dove

far capire a quella gente che la loro sorte

e scompare tra la gente in fondo alla corsia

triste continuamente perché la gente qua non è espansiva

un odio per questa gente, questi operai che ti

una trombetta stonata, la gente corre a comprare noccioline

nell’interno, ma scorge gente ubriaca e facce poco

ragazze affacciate ai balconi; gente che si prepara per

parlare. Che crede questa gente?» Com’è esile l

Eppure, quando vedo la gente che getta soldi per

da operaia, fra quella gente complimentosa e inzuccherata a

con tanta facilità quella gente! Forse è per questo

E sai che la gente chiacchiera! Chi sa cosa

progetto. Gli eredi erano gente votata a tutt’altri

lontano possibile da quella gente quasi per non vedere

giustificabile: l’ambiente, la gente che ha avuto attorno

vivo! ¶ Il vociare della gente che attende sulla strada

morta! È morta!» La gente si volta a guardarlo

Marco resta tra quella gente fino a sera inoltrata

pare che improvvisamente la gente torni al lavoro. ¶ Di

rossastra, e ombre di gente che passano ogni poco

chiuso la porta molta gente s’è dileguata. ¶ Il

rione e da altra gente, che hanno trascorso l

di erba gialla. La gente, coi piedi nel fango

c’è oggi, la gente non ha nemmeno il

so qualche cosa. La gente muore...» ¶ Teodoro guarda il