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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «giorni»

nautoretestoannoconcordanza
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per riposarmi un quindici giorni e càpito che è
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poi per due tre giorni non chiudevano piú la
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non mangiavi tutti i giorni… – Non scherzava piú, adesso
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da Gancia. E certi giorni traversavano Belbo coi ragazzi
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noi ragazzi in quei giorni facevamo delle feste sulle
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Ma dopo quei primi giorni, finita la festa e
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Si soffermava tutti i giorni davanti all’albergo e
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dei marinai e quanti giorni si sta in mare
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si fanno ai primi giorni della luna, non attaccano
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Mi raccontò che nei giorni del ’45 una banda di
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sempre peggio. In quei giorni sí che s’era
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mondo. C’era dei giorni che potevo fermarmi perché
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coltivi della Mora. Certi giorni di quelle canicole, quando
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le scarpe tutti i giorni e nessuno lo fa
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i colori. Cosí, certi giorni ch’ero nei beni
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ci sono altri sei giorni. ¶ XVIII. ¶ Ma lavoravo la
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in questi tempi, certi giorni che non hai neanche
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passavano sullo stradone, i giorni della vendemmia, portando il
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stavo zitto, e certi giorni d’estate, seduto a
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poco e tutti i giorni imparavo qualcosa. ¶ Teresa rideva
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in quella vendemmia, nei giorni che noialtri preparavamo cavagni
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le vigne, in quei giorni si sentí dall’Emilia
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Genova – tornata da quindici giorni al Nido con nuore
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la diceva tutti i giorni in una stanza. Ma
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un solco. Sono i giorni piú belli dell’anno
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non sul raccolto quindici giorni prima. Non smise di
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in casa tutti i giorni… ¶ – Non vuole nemmeno che
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ma quando da due giorni non la chiamavano al
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vederla, sentirla parlare. Certi giorni si faceva attaccare il
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so – e in due giorni mi aveva trovato un
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anche me. Tra pochi giorni tornavo in viale Corsica
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di Crevalcuore passava certi giorni in piazza sulla moto
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alla chiesa, e certi giorni venivano le signore, i
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davvero. ¶ XXIX. ¶ In quei giorni venne un’altra notizia
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tornò. ¶ Io in quei giorni ero sempre con Nuto
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Si seppe poi due giorni dopo dov’era stata
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nascondessero nella riva. Due giorni dopo la brigata nera
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Baracca mi tenne tre giorni quassú, un po’ per