Vittorio Alfieri, Agamennone, 1783

per re. Ma il giorno, ahi lasso! ¶ già già

già si appressa il giorno doloroso, ¶ in cui partir

giunto è forse il giorno, ¶ che al fin vendetta

nozze. Ah! da quel giorno in poi, ¶ fremer di

Tieste figlio? ¶ Clitennestra ¶ Un giorno almeno, ¶ sperare il voglio

a me basta un giorno, ¶ perch'io scelga un

ad amor tanto, un giorno? ¶ Egisto ¶ Chieder mel puoi

so, né voglio... Oh giorno ¶ per me tremendo! ¶ Elettra

Oh per noi fausto giorno! ¶ Non lunge io son

un empio è un giorno. ¶ SCENA III ¶ EGISTO ¶ Egisto

tua consorte visse: un giorno (il vedi) ¶ breve è

infelice in quel funesto giorno? ¶ men ch'ella madre

lungamente; e tremante ogni giorno ¶ starsi per te: nol

ho imposto, al nuovo giorno. — Intanto ¶ pura gioia qui

soffrir, né il vo': giorno verrebbe poscia, ¶ verrebbe sì

tardo, ma fero il giorno, ¶ in cui cagion della

ama, ¶ e in questo giorno funestar ti vuole ¶ con

sì, mi sarà quel giorno... ¶ Agamennone ¶ Che posso io

serbo. In Argo un giorno, ¶ spero, verrai vendicator del