Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

che già grande il giorno ¶ Fra gli spiragli penetrar

Denno aver del tuo giorno: e quindi io deggio

più che Minerva il giorno ¶ Che di flauto sonando

corso ¶ Ruttar plebeiamente il giorno intero! ¶ Non fia che

o l'altro forse ¶ Giorno a i precetti lor

ore ad illustrar del giorno. ¶ O voi dunque del

a nodi avvinto ¶ Di giorno in giorno più noiosi

avvinto ¶ Di giorno in giorno più noiosi e fatto

ferisci, e tutto il giorno impera; ¶ E tu che

vaghi rai ¶ Al novo giorno aperse; e suo primiero

cessero ad altri il giorno, quasi ¶ Aggian fatto gran

Di viver concedette un giorno intero ¶ Tra le folte

più si conviene al giorno e all'ora ¶ Varj

te la lente ¶ Nel giorno assista; e de gli

i primi eroi. ¶ Tal giorno ancora, o d'ogni

ancora, o d'ogni giorno forse ¶ Fien qualch'ore

Arroge a questo il giorno ¶ Che di lavacro universal

non è; ma un giorno è fama ¶ Che fur

cari figli. Essi, dal giorno ¶ Che le alleviàro il

Or le sovvien del giorno, ¶ Ahi fero giorno! allor

del giorno, ¶ Ahi fero giorno! allor che la sua

dall'altro ¶ Porieno un giorno separar per sempre: ¶ E

Febo intonso. ¶ Più del giorno natale i chiari albori

Tesoreggia nell'arnie: un giorno poi ¶ Ne van colme

e la fidanza un giorno ¶ Sul meriggio guidàro a

de le fere il giorno ¶ E de' pesci squammosi

le scegli adatto al giorno; ¶ E tenta poi fra

cure! Or venga il giorno ¶ Che sì grate alternar

oh all'orbe intero ¶ Giorno fausto e beato al

rote mal sedenti al giorno ¶ Di novo espose, e

amore, onde fu il giorno ¶ Agitato e sconvolto. Ivi

Invitto domator divide il giorno ¶ Fra i cavalli e