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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leon Battista Alberti, I libri della famiglia, 1440

concordanze di «giovani»

nautoretestoannoconcordanza
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fra me stessi, o giovani Alberti, rimiro la nostra
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fastigio di gloria; o giovani Alberti, chi di voi
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più a que’ più giovani che verranno che a
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così prego anche voi giovani Alberti meco, come fate
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lode e onore questi giovani e’ quali da te
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timore e reverenza de’ giovani manca, tanto in loro
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reggere gli animi de’ giovani, né lasciargli agl’impeti
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frenare gli apetiti de' giovani, destare gli animi pigri
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padri di tutti e' giovani, anzi come mente e
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porgere lodatissimo essemplo, e' giovani ubidendo e imitando". ¶ Se
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veggo essere officio de' giovani amare e ubidire e
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riverenza? ¶ Debbano adunque e' giovani riverire e' vecchi, ma
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Adunque sia debito a' giovani referire co' padri e
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età. Né siano e' giovani pigri ad aiutare ogni
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sia vostro officio, o giovani, con virtù e costumi
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continenza e modestia ne' giovani non poco essere lodata
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maggiori la riverenza ne' giovani sempre fu grata e
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loro, né reduttomi tra' giovani amici, se prima come
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vecchi tanto, ma da' giovani ancora non biasimato, e
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negli animi inesperti de' giovani, a' quali manca e
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di voi non pochi giovani Alberti, e' quali vi
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che venti e due giovani Alberti vivere soli senza
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figliuoli, quanto da voi giovani si richiede, mancherà; ché
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a' robusti e fermi giovani nuocere quanto a' fanciulli
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retorico quale, se i giovani non gli pareano bene
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facciangli cupidenarii, incendino ne' giovani volontà non ad onore
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l'essercizio necessario a' giovani, utile a' vecchi; e
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e in prima a' giovani. Vedilo come sieno e
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che gli svegliano da' giovani e' sozzi costumi, ma
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luoghi poco casti, e' giovani, e' quali da natura
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voluntati; gli appetiti dei giovani sono infiniti, sono instabilissimi
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fermi all'animo de' giovani. E in questo si
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molti altri ricordamenti a' giovani giovano a mettere in
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si vogliono inanimare i giovani ancora alla virtù, in
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e per questo e' giovani animosi e generosi più
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vorrei io vedere e' giovani nobili più spesso col
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pare necessario allevare e' giovani per modo che insieme
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nostra curando che i giovani con opera e ricordo
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e' padri rendere i giovani suoi molto eruditi e
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e dotti. E voi, giovani, quanto fate, date molta
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lodare qui a questi giovani, Adovardo, in tua presenza
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anzi lodo ch'e' giovani spesso e assai, quanto
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pare che a' robusti giovani mai sia licito. Lascino
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sia licito. Lascino e' giovani non desidiosi, lascino sedersi
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E usino e' nostri giovani la palla, giuoco antichissimo
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troppe faccende. Tutti e' giovani, Lionardo, non sono dello
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vuoi sieno ne' nostri giovani. E qual padre, Lionardo
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che conoscono e' loro giovani e minori a quanti
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costumi poco costanti ne' giovani dubita quanto fanno e
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in modo ch'e' giovani pregni di vizio, pieni
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Non credo a noi giovani sia licito ostare all
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e superasse non e' giovani solo, e' quali per
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So desideraresti in noi giovani quell'animo senile e
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servi, ne' vecchi, ne' giovani, tale che niuna età
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non pochissimo pesa a' giovani avere a reggere sé
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ancora gioverà ricordare a' giovani quanto apresso gli antichi
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utile ancora ramentare a' giovani quanti prodighi e sviati
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soda. Indutti ch' e' giovani saranno, opera e consiglio
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quanto allo essercizio de' giovani s'apartenea. Persino a
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è corrotto ingegno de' giovani trarre più tosto a
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ridursi più tosto tra giovani spendenti che tra vecchi
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de' vizii, onde e' giovani usati a tale vita
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alcuna. ¶ LIONARDO ¶ Utilissimo. Questi giovani qui, Battista e Carlo
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e gli altri nostri giovani Alberti, quanto dalle altre
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fare: senza dubio a' giovani sempre fu debito riverire
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Giannozzo, e noi ancora giovani, parte nati in essilio
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dove contenessi e' miei giovani non scioperati e non
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molto vi siamo questi giovani e io obligatissimi, e
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io, come gli altri giovani, raro mi sapeva rafrenare
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e così a voi giovani pare sia utile in
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lacciuoli, da' quali e' giovani sanno male schifarsi. Pensa
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servarebbono quella larghezza co' giovani loro. ¶ GIANNOZZO ¶ Se io
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e' padri stogliessono da' giovani le voglie quanto e
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più parte a questi giovani qui, Battista e Carlo
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fra gli altri nobili giovani dati in quella età
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più sono che i giovani tardi e pesati a
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e sperata commodità. I giovani quasi tutti godono acumularsi
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utile. A' fortunati possenti giovani e splendidi manca in
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quale, dice Plutarco, nobili giovani e posti in magistrato
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re Epirotarum, domandò alcuni giovani se così fusse che