Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

al Giappone. ¶ Era ei già dell’Impero saracino ¶ spirituale

Bagdad regnava alfine, ¶ che già del Tigri appo la

erano affatto suoi particolari. ¶ Gia per esempio in tutti

di quei famosi ¶ che già di Babilonia sulle mura

regola: ¶ queste son cose già che vanno in regola

cena ¶ il cuoco, che già fu guattero in Francia

che nel circasso suol già si comprende. ¶ Qui da

divenne. ¶ Fra Piancarpin, tutto già pronto essendo, ¶ da Scardassal

gran Bucaria 1’orde diverse ¶ gia trascorrendo ed i Calmucchi

udire. ¶ CANTO II ¶ ARGOMENTO ¶ Già morto è Ottai, già

Già morto è Ottai, già Turachina impera ¶ quando Batù

carità, statevi chete. ¶ Tempo già fu che delli regni

al prence Atima, ¶ che già ella amato avea molt

al primo marzial fragore ¶ già disposti a nascondersi e

E non l’esterne già smorfie del volto, ¶ né

però ch’ivi non già di stile ¶ scorgi la

nel linguaggio ¶ galanteria non già, libertinaggio. ¶ Amor, la bella

fiocco. ¶ Al prete Ianni già quello appartenne: ¶ gliel tolse

anni, ¶ lo stocco che già fu del prete Ianni

in mille incontri avendo già fiaccata ¶ di più atleti

il chinese, ¶ era di già passato il dio di

più bella. ¶ «Non è già lo splendor che mi

che darmi suol non già piacer ma impaccio, ¶ spesso

fan ricco ornamento, ¶ di già i ritorti armonici metalli

le zitelle ¶ che han già bastante intelligenza ed arte

arresta: ¶ «Mi riconosci? O già fortuna i tui ¶ occhi

suo partir s’oppone. ¶ Già sparita dal cielo era

giunger di que’ dui, ¶ già chiusa in quel misterioso

per spiar dov’ei gia, dove alloggiava; ¶ anzi, l

Ieco, ¶ duce mogol che gia verso il Catai, ¶ e

ruina: ¶ l’Angiol sterminator già s’avvicina. ¶ Egli è

errasser pel ciel, come già fero ¶ per non mirar

di detestabile vivanda. ¶ Ma già il tremendo carro a

ragion di Stato. ¶ Non già l’altera vedova d

ministro dell’estere faccende. ¶ Già declinava il dì verso

e perspicace Toto ¶ guari già non istette a traspirarlo

una tal revisione ¶ si gia continuando e il sindacato

alla capital Turcan sen gia, ¶ o con prudente e

lama e profeta, ¶ che già a Turcan predetto avea

l’anima codarda ¶ mostrò già nel periglio e nell

la marina. ¶ Triton, che gia pel mar colla sua

il bestiame ¶ che pascolando gia per la pianura ¶ e

all’opposto, alcun eroe già visse ¶ eguale a quanti

famiglia. ¶ O voi che già tornaste, anime oscure, ¶ nella

Il pover Tiribara era già morto ¶ dalla cui bocca

a far broglio. ¶ Non già a grattarsi stavasi la

in Caracora ei pervenisse ¶ già Catuna dal trono era

que’ tempi a corteggiarlo gia. ¶ Cuslucco tenne ognor lo

che per l’imbarco già tutto allestiva. ¶ Montò Catuna

onda ¶ col seguito sen gia della sua corte; ¶ poscia

il cammino. ¶ Ma ivi già l’attendean cinque o

e vago, ¶ ove imbandita già mensa trovaro ¶ all’ombra

a darsi ¶ s’eran già da Catuna, e s

era in Caracora, ¶ e gia spiando i fatti e

cangiarsi ¶ ed il Mogol, già d’Azzodin nemico, ¶ concertar

a parasiti ingordi ¶ votando gia spesse amfore di vino

l’aria di ver già prende il gioco ¶ e

prende il gioco ¶ e già l’oste il fortin

può star accanto. ¶ Tempo già fu che i precessori

d’omaggio, ¶ non credea già che sol per complimento

damerin, di cortigiano, ¶ non già d’insigne eroe trovaro

Tommaso, che l’avea già conosciuto ¶ in tempo che

restargli io temo. ¶ Tempo già fu che autorità sovrana

domin non stende, ¶ tempo già fu che dominar si

ella ¶ vive, ma non già meco». E a lui

in faccia, ¶ a proromper già pronto in detti amari

di cane!» ¶ Ma non già Fareddin tollera e ingolla

che per l’Asia gia, ¶ sen fe’ modello ed

vari e tortuosi avvolgimenti ¶ già ferver si vedean le

amante coppia avrebbe ¶ unita già coi dolci nodi sui

e quei rispose ¶ che già Catuna era in suo

tempo andato, ¶ e il già sopito amor sveglia e

entro se stesso comparando gia. ¶ Ma Toto, che con

e fargliene reato, ¶ poiché già fisso avea nel suo

l’ultima ruina, ¶ e gia cercando l’opportun primiero

al giovin Ottavio incontro gia. ¶ Era l’onda del

la celia cessar, che già all’opposta ¶ riva l

pur troppo il Mogol già cinge e serra ¶ in

la tirannia; ¶ onde un già ricco botteghier, che a

tanto più che di già nella sua dama ¶ un

giorno in giorno procurando gia, ¶ e seppe accomodarsi a

parlo di me, di già s’intende ¶ che anche

che quando a corte gia vestita in fiocchi ¶ – oh

hai conosciuto, ¶ morto era già d’un mal subito

si trova. ¶ Né creder già che i malviventi, i

stima ¶ peduto avea che già godette prima. ¶ Onde, benché

il vecchio Acar, che già gran stima ¶ e dell

indi gettolle ¶ e colei già dell’Asia arbitra e

sedia ¶ a effetto tal già preparata pria ¶ e proseguendo

nudo e carpon sen gia, ¶ finché estinto sul ghiaccio

quel Toto primier, che già altra volta ¶ d’orgoglio

in galeotto. ¶ La nave già vicina a far naufragio

gli aviti porci seguitando gia, ¶ prima che prence e

alma ¶ che in te già un tempo ammirò l

giunger d’esse era già morto, ¶ ceduto avea a

Ma di rado vi gia; perciò ne avvenne ¶ che

mare. ¶ Sei volte ascosa già s’era la luna

La lor fisonomia, che già alterata ¶ avean gli stenti

onor di generale. ¶ Di già il ritorno e l