Enrico Panzacchi, Donne e poeti, 1902

da un pezzo, anche gli avversari di un tempo

Ne la libera città... ¶ Gli chiesi di chi fossero

quando rividi il Borgognoni, gli declamai a memoria quasi

tra il Carducci e gli amici pisani; e vedevo

e vedevo passarmi sotto gli occhi le vicende e

occhi le vicende e gli umori di quella amicizia

umori di quella amicizia. Gli umori non erano sempre

opinione tanto ragionevole?... Fra gli amici pisani, così appassionati

secolo XVIII, le parrucche, gli spadini, i guardinfanti, il

dal ridere... ¶ Ma poi gli umori del cenacolo pisano

asprezze in quel tempo gli rimproveravano. ¶ * ¶ * * ¶ I limiti brevi

E curiosi al ciel gli occhietti levano, ¶ E ne

l'albe roride e gli splendidi ¶ Soli e il

quei miti zoomorfi; e gli incorreggibili e i non

pascolano in aria con gli overi spenzolanti e gocciolanti

subito, in questi giorni, gli occhi di quelli che

A navigare! ¶ Ma come gli sposi hanno abbandonato il

Odi Barbare dee levare gli ultimi dubbi. Non è

e di là con gli occhi vitrei vedranno tramontare

infilando il ponte scaligero, gli canta sotto la sua

strofe vanirà torbida ¶ Ne gli anni: eterno poeta, o

l'ombre» a rivedere gli spiriti magni dei padri

Volate omai secure verso gli antichi amori. ¶ Volate pe

errante sue pene, ¶ Con gli ocelli incerti Edippo cerca

le belle, isola de gli eroi, ¶ Isola de' poeti

le nostre sventure: ¶ . . . . . Hainan gli aspri animi ¶ Contenne e

a' barbari ed a gli anni ¶ Regga Alessandria. - ¶ Disse

tripudii. ¶ Non più rendo gli echi: una nube ¶ Va

Germania i poeti e gli artisti sono sempre classificati

e le commedie e gli epigrammi, così laboriosamente meditati

armi; e queste quasi gli balzavano in mano senza

appassionato pescatore di lenza. Gli pareva di sedere sulle

una bella trota che gli era sfuggita il giorno

dunque che, essendo gravi gli argomenti di cui discorre

nulla di sorprendente se gli occhi sereni di una

strada che il Moro gli avea pervertita la figlia

palpebra ascoltandomi; e per gli orecchi e per gli

gli orecchi e per gli occhi le entrò a

nero volto in cui gli anni cominciano a mettere

distrugge le differenze e gli ostacoli, convertendoli in tramiti

quanto più forti sono gli ostacoli che la patria

giovinetta lo seguitava, spingendo gli sguardi obliqui attraverso il

tutto quello che esso gli toglie di vivo e

opera intellettuale del Tommaseo gli si mostra evidentemente poderosa

di lui; ma intorno gli si mantenne sempre un

un pedante italiano. Tutto gli pareva buono da scaraventare

suo fervore religioso, che gli faceva riguardare come nemico

sulla stessa intonazione, leggendo gli ultimi libri di Leone

trovò un editore che gli stampò a Venezia, nel

marchese De Sade e gli ammiratori del Batacchi si

movimenti; e da ultimo gli ha dedicato un volume

Del resto, in tutti gli scritti del Tommaseo, anche

il bel capitolo che gli ha dedicato. Qui sopratutto

nostro paese. ¶ Non altrimenti gli inglesi ritornarono, dopo mezzo

del mare rompenti contro gli scogli, al monte Ermeone

tante volte ha ripercosso gli urli del suo dolore

cui s'abbia memoria. ¶ Gli è che i tempi

in lotta disperata con gli elementi furiosi e ribelli

d'esprimere con tutti gli strumenti della sua orchestra

foreste della Luigiana? Chi gli incanti e la tenerezza

più non mi ponno!... ¶ Gli avvenimenti pubblici volgono pure

poco i soldati francesi gli entrano in casa, un

più intima della vita gli cominciano pure i guai

voga, le avventure e gli accidenti inaspettati si accumulano

molto oscure, quanto per gli effetti che vi lascia

nella stanza di Wilhelm, gli ripete la sua canzone

silenziosa e guardandolo fissamente gli dice: ¶ «Conosci tu quella

La giovinetta sul petto gli cadde. Seno a sen

del Voltaire, confessò che gli manca il senso ad

e penso che se gli si presentasse occasione di

farebbe la medesima confessione. Gli è che oggi nei

in Italia; e forse gli piacque di offrire alla

quale è probabile che gli amici non avessero fatto

Byron lo accarezzava e gli voltava in inglese la

riuscirono poi vani tutti gli sforzi per farla riavere

studiasse l'italiano. Ma gli uomini e i fatti

il tempo tranquillo che gli abbisognava per compiere il

della vita del poeta. Gli applausi, le lagrime e

e delicatezze di sentimenti gli siano potute sfuggire, e

potute sfuggire, e come gli sia uscita dalla penna

ebbe e che non gli è ancora del tutto

la cognata Ricciarda e gli annunzia che Paolo, creduto

l'ozio forzato e gli stessi faticosi esercizi mnemonici

uno sforzo fervoroso che gli si leva dal fondo

del trono divino. Iddio gli risponde nel dialogo, confortandolo

di Amos può consolare gli uomini e chiamarli a

mentre ci aspettiamo dunque gli accenti rudi, schietti, efficaci

i luoghi, le persone, gli episodi del lungo dramma

per fermo che non gli avrebbero sorriso, come un

sorride alle voci che gli dicono: sorgi!... Sì, amico