Carlo Bernari, Tre operai, 1934
concordanze di «gli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | all’ingegnere, il quale gli manda presto un “benservito | ||
2 | 1934 | la dichiarazione, gongolando per gli elogi che gli si | ||
3 | 1934 | per gli elogi che gli si fanno. La porta | ||
4 | 1934 | e comincia a leggere gli avvisi economici “Richieste di | ||
5 | 1934 | ma a questo punto gli sorge un timore; e | ||
6 | 1934 | qualche chilometro dal rione. Gli operai escono dalla fabbrica | ||
7 | 1934 | alle domande che questi gli rivolge, si contraddice senza | ||
8 | 1934 | diffusore elettrico della scrivania gli taglia il viso a | ||
9 | 1934 | la carità pelosa, perché gli piace fare il martire | ||
10 | 1934 | tornando a contatto con gli operai, ha inavvertitamente subito | ||
11 | 1934 | tre giorni fortunatamente, ma gli sono bastati per mettersi | ||
12 | 1934 | Il puzzo di stagno gli pare di sentirlo ora | ||
13 | 1934 | allegro. Il nuovo incarico gli ha ridonato fiducia in | ||
14 | 1934 | restare. ¶ «Tu lo sai» gli dice appena soli, «sai | ||
15 | 1934 | ha rese dure, che gli bruciano; e le mani | ||
16 | 1934 | mentre granelli di rena gli scivolano sul dorso, solleticandolo | ||
17 | 1934 | Ha sudato, le spalle gli bruciano, la salsedine gli | ||
18 | 1934 | gli bruciano, la salsedine gli tiene le occhiaie tese | ||
19 | 1934 | momento del suo rancore, gli va incontro dicendogli che | ||
20 | 1934 | che la cosa non gli interessa; o per lo | ||
21 | 1934 | la vita di tutti gli altri, ci somiglino oppure | ||
22 | 1934 | a sé Marco e gli dice tutto: che conta | ||
23 | 1934 | ventre della vacca; siamo gli eterni buoni ragazzi, noi | ||
24 | 1934 | in piena regola, oppure gli operai occuperanno le fabbriche | ||
25 | 1934 | i flebili respiri durante gli attimi in cui si | ||
26 | 1934 | far da me. ¶ Apre gli occhi di scatto, la | ||
27 | 1934 | degli uomini. Anzi quando gli uomini si mostrano più | ||
28 | 1934 | i rivoluzionari, perdete pure gli uomini per bene...» ¶ Durante | ||
29 | 1934 | estate, mentre studiava; che gli rimane di tutta quella | ||
30 | 1934 | capi operai che sono gli elementi più pericolosi. ¶ «Senti | ||
31 | 1934 | panni e dice che gli hanno portato via la | ||
32 | 1934 | fissa Teodoro. Marco allora gli va incontro domandandogli: ¶ «Già | ||
33 | 1934 | Ma nessuno ancora lavora, gli operai si guardano, si | ||
34 | 1934 | per la corsa fatta, gli batte forte; e nel | ||
35 | 1934 | forte; e nel silenzio gli pare sentirne i battiti | ||
36 | 1934 | sonno pesante. Il cuore gli si è inquietato, ma | ||
37 | 1934 | ma ora le palpebre gli battono forte, perché pensa | ||
38 | 1934 | palmi delle mani ormai gli bruciano, poi siede sul | ||
39 | 1934 | camera attigua, la quale gli consiglia di provare dal | ||
40 | 1934 | ma nella sabbia molle gli si inchiodano i piedi | ||
41 | 1934 | piedi e il cammino gli diventa faticoso fino alla | ||
42 | 1934 | punte delle bretelle. Marco gli dice che bisogna cercare | ||
43 | 1934 | in vita sua non gli è capitato mai di | ||
44 | 1934 | mannaggia l’ora che gli ho dato la casa | ||
45 | 1934 | nuova. ¶ Sul friulano con gli attrezzi, spunta l’alba | ||
46 | 1934 | pochi secondi dalla rivelazione, gli è impossibile ammettere che | ||
47 | 1934 | braccia e le gambe gli dolgono; ma deve farsi | ||
48 | 1934 | fa una cosa che gli dico no di fare | ||
49 | 1934 | si cura di lui: gli occhi gli luccicano; e | ||
50 | 1934 | di lui: gli occhi gli luccicano; e Marco se | ||
51 | 1934 | nel cortile, e improvvisamente gli correva incontro sulle gambette | ||
52 | 1934 | dicendo cose impensate. Allora gli rispondeva sommariamente, delle sciocchezze | ||
53 | 1934 | sommariamente, delle sciocchezze, e gli parevano già difficili per | ||
54 | 1934 | un poco, e richiude gli occhi. ¶ Marco prende il | ||
55 | 1934 | che non apre più gli occhi e non parla | ||
56 | 1934 | quasi abbia gridato, quelli gli si fanno d’attorno | ||
57 | 1934 | aiutare?» ¶ Marco non risponde, gli pare che quegli uomini | ||
58 | 1934 | riposo; lambisce i ferri, gli attrezzi della piccola officina | ||
59 | 1934 | dietro l’ingegnere, che gli promette di giorno in | ||
60 | 1934 | delle preghiere che egli gli rivolse. Accettò di farlo | ||
61 | 1934 | a patto però... E gli fece mille raccomandazioni, quel | ||
62 | 1934 | d’esser lasciato solo. Gli pesava sul cuore la | ||
63 | 1934 | giornata fu lunga, tormentosa. Gli operai lo guardavano con | ||
64 | 1934 | era pieno di sole. Gli stagni e i ritagli | ||
65 | 1934 | veniva da altri reparti. Gli uomini lucidi di sudore | ||
66 | 1934 | braccio il compagno e gli disse: ¶ «Debbo confessarti una | ||
67 | 1934 | reparto; manovrava con competenza gli stampi e conosceva a | ||
68 | 1934 | per le disavventure che gli erano capitate, ma dal | ||
69 | 1934 | batticuore mentre dall’interno gli vengono incontro suoni e | ||
70 | 1934 | grammofono. La bambina che gli ha aperto la porta | ||
71 | 1934 | abito corto e attillato gli si fa incontro subito | ||
72 | 1934 | alte e melodiose, e gli acuti più verticali di | ||
73 | 1934 | vorrebbe dire che se gli dispiace lei può benissimo | ||
74 | 1934 | a indossare: le tempie gli si inumidiscono continuamente, e | ||
75 | 1934 | le goccioline di sudore gli scendono per il collo | ||
76 | 1934 | lo nota poco? Nemmeno gli altri si occupano più | ||
77 | 1934 | che mi aiutasse. Poi gli scrissi prima di partire | ||
78 | 1934 | prima di partire, niente; gli riscrissi da Crotone, niente | ||
79 | 1934 | Ecco che la pace gli si rompe di nuovo | ||
80 | 1934 | Marco? Quel Marco ora gli dà proprio fastidio; bisogna | ||
81 | 1934 | dovere. Ma di dove gli venivano quei comandamenti, da | ||
82 | 1934 | e la posizione politica gli diventa subito parola: “Sto | ||
83 | 1934 | dei... come si chiamano gli operai che lavorano nelle | ||
84 | 1934 | di conserve? i conservieri? gli alimentari? mettiamo: gli alimentari | ||
85 | 1934 | conservieri? gli alimentari? mettiamo: gli alimentari. Il grande sciopero | ||
86 | 1934 | primo dei due. Certamente, gli ribatte il secondo: Vedresti | ||
87 | 1934 | polverosa come tanti tronchi. Gli operai che escono dagli | ||
88 | 1934 | firmerebbe l’affitto; elencano gli oggetti che ognuno di | ||
89 | 1934 | così com’è posta, gli evita ogni pericolo. Sente | ||
90 | 1934 | si disperde nel cielo. Gli operai son seduti sul | ||
91 | 1934 | mise fine al progetto. Gli eredi erano gente votata | ||
92 | 1934 | barca e in automobile. Gli operai, per i quali | ||
93 | 1934 | meravigliosa. ¶ La domenica anche gli operai andavano al bagno | ||
94 | 1934 | non aveva fine; dove gli uomini e le cose | ||
95 | 1934 | giorno per giorno, e gli occhi le si spengono | ||
96 | 1934 | con l’energia che gli è solita. Scrive all | ||
97 | 1934 | terminare la frase e gli è addosso a pugni | ||
98 | 1934 | Ecco i pensieri che gli saltellano per la mente | ||
99 | 1934 | delle parole che ode. Gli pare che il viso | ||
100 | 1934 | a terra. Il viso gli duole al ricordo dei | ||
101 | 1934 | piano, si alza e gli va incontro. Il ragazzo | ||
102 | 1934 | mano a un tavolo, gli tira un pugno. Corrono | ||
103 | 1934 | che fate? siete pazzo?» gli grida uno di quelli | ||
104 | 1934 | uno di quelli che gli tengono forte i polsi | ||
105 | 1934 | il viso del ragazzo gli si ripresenta per sanguinare | ||
106 | 1934 | Elisa in questo momento gli dà fastidio: gli pare | ||
107 | 1934 | momento gli dà fastidio: gli pare che ella abbia | ||
108 | 1934 | negli occhi, pare che gli dica: ho capito tutto | ||
109 | 1934 | il burrone. Ma perché gli è saltata alla mente | ||
110 | 1934 | butta senza metodo e gli anelli cadono tra i | ||
111 | 1934 | è alla sua destra: gli occhi di vetro verde | ||
112 | 1934 | a tirarne qualcuno, ma gli anelli battono contro la | ||
113 | 1934 | legno e cadono. Ma gli occhi verdi lo guardano | ||
114 | 1934 | donna e fa brillare gli occhi morti del cane | ||
115 | 1934 | con quelle risate banali gli scuote i nervi!... ¶ Il | ||
116 | 1934 | di convincere il compagno: gli dice che una lezioncina | ||
117 | 1934 | felice del compito che gli viene affidato, segue Corona | ||
118 | 1934 | vinta ai cerchietti, che gli tiene una mano impedita | ||
119 | 1934 | tonfo. Un odore forte gli sale al naso. Lascia | ||
120 | 1934 | una materia scura, che gli tiene i capelli attaccati | ||
121 | 1934 | suo compagno, Corona, con gli occhi chiusi verso la | ||
122 | 1934 | ma l’aria, che gli esce dalle labbra secche | ||
123 | 1934 | rosse della ferrovia; ma gli pare così fioco quel | ||
124 | 1934 | che deve percorrere, per gli alberi neri, altissimi, che | ||
125 | 1934 | carabinieri di servizio, quando gli passano accanto, gli lanciano | ||
126 | 1934 | quando gli passano accanto, gli lanciano delle occhiate furbe | ||
127 | 1934 | punto che una mano gli trema, mentre si tortura | ||
128 | 1934 | contenta di vederlo, che gli occhi le piangeranno, come | ||
129 | 1934 | ha ricevuta, la zia gli scriveva che la madre | ||
130 | 1934 | sole. Non lo riconosce: gli dice con freddezza che | ||
131 | 1934 | più nulla: le orecchie gli fischiano come quando si | ||
132 | 1934 | in un gran silenzio. Gli pare di sentire improvvisamente | ||
133 | 1934 | fisso negli occhi e gli consiglia di provare a | ||
134 | 1934 | speranza e sognano con gli occhi aperti di aver | ||
135 | 1934 | Intanto pare che tutti gli altri abbiano un lavoro | ||
136 | 1934 | raggiungere. Teodoro invece ha gli occhi lucidi, il viso | ||
137 | 1934 | ancor più grave. ¶ Con gli aiuti della sorella, ben | ||
138 | 1934 | distesero per terra, ove gli sterpi pungevano, si ficcavano | ||
139 | 1934 | fretta, coi capelli che gli fuggono da ogni lato | ||
140 | 1934 | in faccia. Ogni tanto gli dà qualche colpetto sul | ||
141 | 1934 | un giornale illustrato e gli fa capire che glielo | ||
142 | 1934 | Pippetto rimane muto, con gli occhi fissi alla parete | ||
143 | 1934 | le mani gommose e gli angoli della bocca sudici | ||
144 | 1934 | ogni tanto una mosca gli corre per il volto | ||
145 | 1934 | monotono. ¶ Ad un tratto gli strilli si sollevano di | ||
146 | 1934 | che i due finanzieri gli dicono: «Metri due e | ||
147 | 1934 | braccio guardano tutto con gli occhi vuoti, assenti. Le | ||
148 | 1934 | cosa alla gola, che gli tiene il respiro sospeso | ||
149 | 1934 | poco a capirlo! Se gli altri avessero capito in | ||
150 | 1934 | capito in tempo non gli avrebbero fatto la spia | ||
151 | 1934 | scriva al capo personale. Gli deve scrivere non è | ||
152 | 1934 | il massimo rispetto per gli spettatori, anche quando sono | ||
153 | 1934 | moderne, che ti portano gli uomini in camera e | ||
154 | 1934 | fa sforzi per tenere gli occhi aperti, mentre un | ||
155 | 1934 | una lettera in cui gli direbbe questo o quest | ||
156 | 1934 | indomani: cosa dirà Giorgio? Gli mostrerà il bambino e | ||
157 | 1934 | mostrerà il bambino e gli dirà: “Vedi com’è | ||
158 | 1934 | scambiare quattro chiacchiere con gli inquilini; ma la strada | ||
159 | 1934 | epoca che tutti fanno gli spacconi e non ci | ||
160 | 1934 | la tosse non ancora gli è passata, sto pensando | ||
161 | 1934 | per uno, supina, con gli occhi rivolti ai fiorellini | ||
162 | 1934 | tenute al muro con gli spilli: sulla prima ci | ||
163 | 1934 | calma i capelli: avvicina gli occhi allo specchio, come | ||
164 | 1934 | alza e, piantandoglisi davanti, gli dice che ormai è | ||
165 | 1934 | forti di lui e gli fanno commettere una grande | ||
166 | 1934 | decisa ad attendere finché gli estranei non siano usciti | ||
167 | 1934 | fuga dei vecchi agitatori, gli operai, rimasti in balìa | ||
168 | 1934 | che a sua volta gli presentò il chimico Russolo | ||
169 | 1934 | idea, qualunque iniziativa, e gli contristavano la vita con | ||
170 | 1934 | I due, è chiaro, gli vogliono impedire di dare | ||
171 | 1934 | a “muoversi” aspettano che gli operai esplodano “naturalmente” per | ||
172 | 1934 | alla rivoluzione bisogna condurli, gli operai: egli si trova | ||
173 | 1934 | fatto positivo... Risolto quello, gli operai ci verranno dietro | ||
174 | 1934 | accendono i mozziconi che gli si sono spenti fra | ||
175 | 1934 | sopraggiunge come a calmare gli animi. Il chimico è | ||
176 | 1934 | la tensione nervosa non gli permette di capire esattamente | ||
177 | 1934 | nota che il viso gli s’indurisce in un | ||
178 | 1934 | classico tipo dello spostato”, gli ripete nell’orecchio la | ||
179 | 1934 | più una parola: ora gli pare tutto vero quello | ||
180 | 1934 | guarda lui stupita, con gli occhi ebeti: «La tua | ||
181 | 1934 | parole che ha detto gli ballano nella mente inquietanti | ||
182 | 1934 | il paese. Qualche cosa gli accadrà di certo, e | ||
183 | 1934 | alle sue spalle... Chiude gli occhi e l’immagine | ||
184 | 1934 | piedi e buttato fuori gli torna intatta alla mente | ||
185 | 1934 | stesso senso di vuoto... Gli manca il respiro e | ||
186 | 1934 | le lenti, ma socchiude gli occhi per vederci meglio | ||
187 | 1934 | hanno cercato di dissuadere gli operai dallo sciopero. ¶ Teodoro | ||
188 | 1934 | ora non trova più gli argomenti e infine sembra | ||
189 | 1934 | della donna, la quale gli tiene una mano sulla | ||
190 | 1934 | mano sulla spalla e gli dice di non arrabbiarsi | ||
191 | 1934 | entrare?» ¶ «Ecco quello che gli piace fare!» dice il | ||
192 | 1934 | visto?» Ma Teodoro non gli lascia terminare la frase | ||
193 | 1934 | rimossa dalla sua posizione? Gli pare di star troppo | ||
194 | 1934 | passano di qua. E gli operai è già troppo | ||
195 | 1934 | voglia finire. Ma ora gli piace come parla la | ||
196 | 1934 | Torino? da Milano?, dove gli operai trovano sempre lavoro | ||
197 | 1934 | di già “toccato”, che gli ricordano Maria: e veramente | ||
198 | 1934 | del rifiuto d’impiego. Gli fu detto che di | ||
199 | 1934 | bisogno; erano già troppi gli sfaccendati che il cantiere | ||
200 | 1934 | avvenire?» ¶ «Nessuna, caro giovanotto» gli rispose il capo del | ||
201 | 1934 | un ragazzo che pulisce gli specchi. ¶ L’uomo dalla | ||
202 | 1934 | sappia qualche cosa; subito gli domanda: ¶ «Hanno preso solo | ||
203 | 1934 | voce. ¶ «Avete qualche licenza?» gli domanda l’uomo. ¶ «Questo | ||
204 | 1934 | poteva seguitare a pagarmi gli studi. Era un uomo | ||
205 | 1934 | che ha bisogno...» Ma gli pare d’un tratto | ||
206 | 1934 | se sta in casa» gli dice passandogli il biglietto | ||
207 | 1934 | capire il mistero e gli pare che sotto l | ||
208 | 1934 | voi di nuovo, buongiorno!» gli risponde la donna passando | ||
209 | 1934 | il capo senza rispondere. Gli pare che anche lei | ||
210 | 1934 | intuendo il suo imbarazzo, gli fa: ¶ «Non vi scoraggiate | ||
211 | 1934 | esser vero. Vede che gli occhi di lei si | ||
212 | 1934 | dopo la prima emozione, gli sembra anzi fatale che | ||
213 | 1934 | incarico. ¶ Una sola cosa gli fa orrore, e spavento | ||
214 | 1934 | poche cose che sa, gli sembra sproporzionato il compito | ||
215 | 1934 | sproporzionato il compito che gli è stato affidato: certo | ||
216 | 1934 | di Catello, e questa gli ha risposto di aver | ||
217 | 1934 | la mancanza di calma gli fa commettere qualche errore | ||
218 | 1934 | strade, nei crocevia, ove gli agenti inseguono e disperdono | ||
219 | 1934 | dimostranti guardano lui e gli si accodano; ed egli | ||
220 | 1934 | le tasche. Un agente gli è alle spalle; un | ||
221 | 1934 | lo conducono al Commissariato. Gli sequestrano le due rivoltelle | ||
222 | 1934 | alla Questura centrale, ove gli hanno preparato il foglio | ||
223 | 1934 | in guerra. Nella stazione gli consegnano una lettera aperta | ||
224 | 1934 | tutte le pene che gli ha dato la causa | ||
225 | 1934 | andare in appello, perché gli eredi ci hanno una | ||
226 | 1934 | stanco. I canti e gli strilli gli torturano il | ||
227 | 1934 | canti e gli strilli gli torturano il cervello. Spinge | ||
228 | 1934 | determinate condizioni d’ambiente ¶ Gli operai di Crotone sono | ||
229 | 1934 | intrusa e di sanguisuga. Gli uomini non ancora addestrati | ||
230 | 1934 | diretti chissà dove. ¶ Con gli anni e con l | ||
231 | 1934 | di sé: la guerra gli ha rafforzato la sua | ||
232 | 1934 | certi fenomeni che prima gli sembravano problemi complessi. Ha | ||
233 | 1934 | benché il compito che gli è stato affidato non | ||
234 | 1934 | fanno brillare la campagna, gli operai hanno il permesso | ||
235 | 1934 | tra la collina e gli stabilimenti. Il sole batte | ||
236 | 1934 | può fare di più? Gli tocca agire con molto | ||
237 | 1934 | con molto tatto, poiché gli operai che gli si | ||
238 | 1934 | poiché gli operai che gli si oppongono possono diventare | ||
239 | 1934 | zelo.» Tanto più quindi gli toccava essere cauto con | ||
240 | 1934 | Oh, bene, siete venuto!» gli dice. «Vi ho mandato | ||
241 | 1934 | in quel momento... (chiude gli occhi e cerca di | ||
242 | 1934 | avvicina per primo allora gli perdono tutto. Invece, in | ||
243 | 1934 | ma intanto fa con gli occhi un giro rapido | ||
244 | 1934 | sempre consigliato di prendere gli uomini alla leggera...» Ma | ||
245 | 1934 | menzogna, mentre il rossore gli sale alle guance. ¶ «Però | ||
246 | 1934 | un braccio, ma ella gli resiste. ¶ «Lasciami stare» gli | ||
247 | 1934 | gli resiste. ¶ «Lasciami stare» gli dice. ¶ «Guarda, senti» ripete | ||
248 | 1934 | vetri delle finestre, illumina gli specchi di acqua. Operai | ||
249 | 1934 | inumidisce i vetri e gli specchi. Le mosche sono | ||
250 | 1934 | proponimenti di fanciullo; e gli par vera più che | ||
251 | 1934 | è sicuro; ma perché gli altri non gli credono | ||
252 | 1934 | perché gli altri non gli credono? ¶ «Quale necessità c | ||
253 | 1934 | Marco De Martino che gli pare un uomo coraggioso | ||
254 | 1934 | egli lo sente. Cosa gli diranno dopo la lunga | ||
255 | 1934 | domande che la madre gli rivolge. Pare che egli | ||
256 | 1934 | due battenti. ¶ La madre gli gira intorno senza parlargli | ||
257 | 1934 | intorno senza parlargli; poi gli si siede al fianco | ||
258 | 1934 | nausea. E la casa gli diviene odiosa, come quando | ||
259 | 1934 | dalla parte del balcone, gli dice che il padre | ||
260 | 1934 | nascondere le lagrime che gli riempiono gli occhi. Ora | ||
261 | 1934 | lagrime che gli riempiono gli occhi. Ora capisce il | ||
262 | 1934 | vorrebbe ritornare indietro con gli anni, per trattar meglio | ||
263 | 1934 | un singhiozzo che non gli si scioglie in lagrime | ||
264 | 1934 | lo pensa soltanto. Guarda gli occhi velati della madre | ||
265 | 1934 | duro nello stomaco che gli dà l’affanno – ed | ||
266 | 1934 | fretta e i palazzi gli si allontanano alle spalle | ||
267 | 1934 | bene, e le luci gli tremano negli occhi: quasi | ||
268 | 1934 | le cose che quando gli sono ai lati. Le | ||
269 | 1934 | forse meglio di tutti gli altri, che io non | ||
270 | 1934 | Ma come ci vado?” gli dico, “sto pulendo la | ||
271 | 1934 | uno di quei buffoni gli aveva dovuto dire che | ||
272 | 1934 | intuisce qualche cosa e gli domanda: ¶ «Ma se non | ||
273 | 1934 | maggiore. ¶ «Che cos’hai?» gli domanda Marco. ¶ «Ho lasciata | ||
274 | 1934 | vettura, mentre si sentono gli sportelli chiudersi, uno dopo | ||
275 | 1934 | mettetevi in ordine con gli abiti. Non vi disperate | ||
276 | 1934 | prima stanza, dove dormono gli uomini, pancia all’aria | ||
277 | 1934 | in cui è capitata, gli ambienti in cui è | ||
278 | 1934 | Sulla porta s’affacciano gli uomini, coi visi unti | ||
279 | 1934 | Anna riesce a chiudere gli occhi. E all’alba | ||
280 | 1934 | il biglietto che Marco gli porge. Quando ha finito | ||
281 | 1934 | di qua a prenderti.» Gli stringe la mano, saluta | ||
282 | 1934 | dire e che fare. Gli vengono alla fronte goccioline | ||
283 | 1934 | cose, a quello che gli toccherà fare, trovando il | ||
284 | 1934 | dal quale è uscita. Gli porge una sedia, ed | ||
285 | 1934 | una sedia, ed ella gli siede accanto. Teodoro si | ||
286 | 1934 | O tutto il servizio gli è offerto gratuitamente? Come | ||
287 | 1934 | quanto tempo state qui?» gli domanda lei. ¶ «Da poco | ||
288 | 1934 | sorride perché la mano gli trema, e sembra non | ||
289 | 1934 | fuori, e un ritorno gli sembra altrettanto assurdo quanto | ||
290 | 1934 | e il suo passo gli rammenta il battito del | ||
291 | 1934 | fondo, la piazza con gli alberi che sostengono gli | ||
292 | 1934 | gli alberi che sostengono gli scrosci violenti della pioggia | ||
293 | 1934 | vivere? Si vedrà dopo. Gli viene al cuore un | ||
294 | 1934 | a zufolare e inconsciamente gli torna alle labbra la | ||
295 | 1934 | si lava, «se no gli avrei risposto come si | ||
296 | 1934 | servizio, deve fare pure gli spostamenti nella stazione?» ¶ Teodoro | ||
297 | 1934 | poche lire al giorno. Gli pare di riudire il | ||
298 | 1934 | a sinistra, e tra gli alberi le statue. Sul | ||
299 | 1934 | destra e sparire tra gli alberi. Teodoro s’accosta | ||
300 | 1934 | calza. Appena vede Teodoro gli chiede una sigaretta: «Anche | ||
301 | 1934 | oliva pare immota; solo gli alberi delle imbarcazioni oscillano | ||
302 | 1934 | a male. Solo Bondini gli ha prestato dei soldi | ||
303 | 1934 | contava per trovare lavoro gli hanno ripetuto la solita | ||
304 | 1934 | ottimista, innamorarsi di Maria gli era parso facilissimo. Bisognava | ||
305 | 1934 | di sopra di lui: gli appare come qualcosa da | ||
306 | 1934 | E bussa alla porta. Gli viene ad aprire Maria | ||
307 | 1934 | si diffonde nell’ambiente; gli spessori di grasso dei | ||
308 | 1934 | preoccuparti.» (Oh! a parte gli scherzi, un buon caffè | ||
309 | 1934 | scherzi, un buon caffè gli farebbe piacere!) ¶ «Tanto debbo | ||
310 | 1934 | Teodoro la segue con gli occhi incantati: guarda insistentemente | ||
311 | 1934 | Ma subito questa domanda gli pare ingenua e fuori | ||
312 | 1934 | ti maltratta? Forse non gli vuoi bene? pensa Teodoro | ||
313 | 1934 | per la stanza, tocca gli oggetti, apre qualche tiretto | ||
314 | 1934 | colore giallo pallido, che gli ricorda il colore del | ||
315 | 1934 | sicuro che quel passo gli sarà fatale: ma non | ||
316 | 1934 | cui s’è cacciato gli vien quasi da piangere | ||
317 | 1934 | casa non sua! Tutto gli sembra così assurdo, che | ||
318 | 1934 | estranei: tornare indietro. E gli occhi gli si riempiono | ||
319 | 1934 | indietro. E gli occhi gli si riempiono di lagrime | ||
320 | 1934 | mano fredda della madre gli si posava sulle tempie | ||
321 | 1934 | quando Maria usciva, non gli andava vicino come sempre | ||
322 | 1934 | Anna interveniva: ¶ «Perché, che gli manca ad un operaio | ||
323 | 1934 | un uomo come tutti gli altri?» ¶ «Eh, sì! Come | ||
324 | 1934 | Eh, sì! Come tutti gli altri! Ma sempre pieno | ||
325 | 1934 | c’è.» ¶ «E allora» gli diceva Maria, «io sono | ||
326 | 1934 | parlava più, ma teneva gli occhi fissi alla finestra | ||
327 | 1934 | prestito di libri che gli faceva qualche amico. Spesso | ||
328 | 1934 | caso i libri che gli erano capitati per mano | ||
329 | 1934 | smaltato, fra le stelle. ¶ Gli operai che escono dagli | ||
330 | 1934 | che escono dagli opifici gli passano davanti a frotte | ||
331 | 1934 | ed operai, ancora operai, gli passano davanti. Hanno tutti | ||
332 | 1934 | ma a quale scopo? Gli sembrava di aver lasciato | ||
333 | 1934 | lo sopportano e non gli dicono niente, lo rende | ||
334 | 1934 | è un fanale tra gli alberi. Il vento pettina | ||
335 | 1934 | inferiorità e d’impotenza gli trafigge il cuore. ¶ Maria | ||
336 | 1934 | alla sua immagine che gli attraversa di tanto in | ||
337 | 1934 | nel primo capannone. ¶ «Ecco» gli dice il padre, «questa | ||
338 | 1934 | operaio apprendista nella lavanderia. Gli operai più anziani lo | ||
339 | 1934 | De Martino; e Marco gli dice che la sera | ||
340 | 1934 | e Teodoro, mentre aspira gli effluvi di vapore che | ||
341 | 1934 | Luigi Barrin è inesorabile, gli dà la sveglia col | ||
342 | 1934 | paio di scarpe, e gli occorrerebbero anche delle mutande | ||
343 | 1934 | E pensa, Teodoro, con gli occhi chiusi, pensa alle | ||
344 | 1934 | ad Anna; e Anna gli si avvicina che egli | ||
345 | 1934 | De Martino. Questo Marco gli diventa sempre più simpatico | ||
346 | 1934 | quei pochi soldi che gli hanno dato! Che scarpe | ||
347 | 1934 | Teodoro ne ha pieni gli occhi. È piuttosto grassa | ||
348 | 1934 | ma le patate non gli piacciono, ed è una | ||
349 | 1934 | tortura mandarle giù. Né gli riesce di mangiare altro | ||
350 | 1934 | aver guardato Maria, Anna gli appare umile e dimessa | ||
351 | 1934 | e dimessa; e Anna gli riporta alla memoria anche | ||
352 | 1934 | in questo momento. Maria gli appare come una creatura | ||
353 | 1934 | proprio la donna che gli ci voleva. Ora ella | ||
354 | 1934 | fuma sigari! A me gli uomini che fumano sigari | ||
355 | 1934 | è tardi. Nello specchio gli appare un’altra stanza | ||
356 | 1934 | la testa storta e gli occhi torvi. Si veste | ||
357 | 1934 | guardandolo fisso negli occhi, gli dice: ¶ «Vorrei sapere... vorrei | ||
358 | 1934 | c’è posto per gli sfaticati. Se il mio | ||
359 | 1934 | avesse altre parole che gli urgono sulle labbra; ma | ||
360 | 1934 | il rosso delle gote gli corra fin dietro le | ||
361 | 1934 | che lo guarda con gli occhi umidi e privi | ||
362 | 1934 | sotto un porticato. Davanti gli passano i carri avviati | ||
363 | 1934 | fu a dirmi che gli avevano rubato? ¶ Corso Umberto | ||
364 | 1934 | molli; le donne grasse gli piacciono, quando avrò soldi | ||
365 | 1934 | Ma è Maria che gli torna per prima alla | ||
366 | 1934 | delle due ragazze, e gli viene il fiato grosso | ||
367 | 1934 | si soffia il naso. ¶ Gli apre la porta Maria | ||
368 | 1934 | oscuro, ma questa idea gli pare puerile; lo metterebbe | ||
369 | 1934 | ma la mano destra gli si stanca presto e | ||
370 | 1934 | si stanca presto e gli si fa di ghiaccio | ||
371 | 1934 | che poggia sul cuscino gli lagrima, e le palpebre | ||
372 | 1934 | lagrima, e le palpebre gli si chiudono e sente | ||
373 | 1934 | la luce. E Moreau gli viene incontro con le | ||
374 | 1934 | nessuno. E nella mente gli torna il motivo inquietante | ||
375 | 1934 | può essere che operai ¶ Gli sembrava di essersi accontentato | ||
376 | 1934 | essersi accontentato di poco, gli sembrava di avere scelta | ||
377 | 1934 | mostruosa. La sua vita gli sembrava vuota, senza scopo | ||
378 | 1934 | attimo di riposo che gli consentisse di gustare quelle | ||
379 | 1934 | felicità che la vita gli offriva fra tante amarezze | ||
380 | 1934 | offriva fra tante amarezze. Gli sarebbe bastata una “felicità | ||
381 | 1934 | nuovi, tra cose nuove, gli sembra di saper dominare | ||
382 | 1934 | sé la “felicità”. ¶ Apre gli occhi e s’accorge | ||
383 | 1934 | che batte all’impazzata, gli è impossibile riaddormentarsi. Cerca | ||
384 | 1934 | in mille pieghe che gli impediscono di stendersi. Accende | ||
385 | 1934 | dico no di fare. Gli indicano di aprire una | ||
386 | 1934 | è un cattivo odore; gli dicono di aprire un | ||
387 | 1934 | la spalliera del letto, gli impedisce la vista. Sta | ||
388 | 1934 | più. Ansima, pare che gli manchi l’aria. Sente | ||
389 | 1934 | dei due uomini che gli stanno alle spalle. Vorrebbe | ||
390 | 1934 | tornare indietro? Il fattore gli respira sul collo e | ||
391 | 1934 | infine si decide e gli passa davanti. Apre le | ||
392 | 1934 | del corpo di Anna gli rimane coperto alla vista | ||
393 | 1934 | testa ancora un poco gli manca, tutti lo guardano | ||
394 | 1934 | le labbra secche che gli si sono appiccicate, piega | ||
395 | 1934 | sul petto. Il fattore gli va incontro facendo troppo | ||
396 | 1934 | dure, in quel silenzio: gli dice qualche cosa incomprensibile | ||
397 | 1934 | non rimane che fare gli ossessi contro quella carcerazione | ||
398 | 1934 | altrui. Da qui vede gli operai aggrappati al cancello | ||
399 | 1934 | di accelerare il passo gli sembra di recarsi a | ||
400 | 1934 | Teodoro lo scorge e gli tende una mano, che | ||
401 | 1934 | mare è calmo, rende gli ultimi bagliori al sole | ||
402 | 1934 | avvicina a Marco e gli domanda: ¶ «Chi è morto | ||
403 | 1934 | morta»; ma le palpebre gli si chiudono: e nell | ||
404 | 1934 | del mare. Ora, con gli occhi chiusi, indovina come | ||
405 | 1934 | comincia assordante. Col sole gli ritorna energia, e un | ||
406 | 1934 | un po’ di conforto gli ci vuole! Invece è | ||
407 | 1934 | dintorni: e il cuore gli sobbalza: gli pare che | ||
408 | 1934 | il cuore gli sobbalza: gli pare che improvvisamente la | ||
409 | 1934 | e schiumoso al cielo. Gli occhi si chiudono: attenderà | ||
410 | 1934 | il cantiere quasi fermo. Gli uomini chiaramente cercano un | ||
411 | 1934 | ossessionato dalle idee che gli nascono nella mente: si | ||
412 | 1934 | uno e l’altro gli rispondono insolenti. Il conducente | ||
413 | 1934 | riveda più. È morta! gli ripete il grido di | ||
414 | 1934 | sentir freddo, la fame gli stringe lo stomaco, fa | ||
415 | 1934 | fa smorfie per liberare gli occhi e la bocca | ||
416 | 1934 | bocca dal pianto che gli si è asciugato sul | ||
417 | 1934 | Questi lo ferma e gli dice: ¶ «Io l’ho | ||
418 | 1934 | posizione contraddittoria che non gli permette neppure questa volta | ||
419 | 1934 | e le scaglie luccicano. Gli operai girano annoiati attorno | ||
420 | 1934 | ruggine e il terreno, gli spunta una pallina rossa | ||
421 | 1934 | di occuparsi di lui. Gli operai tornano stanchi e | ||
422 | 1934 | completato con altre notizie: gli si imputa il ferimento | ||
423 | 1934 | di due denti che gli sono stati estirpati. Si | ||
424 | 1934 | fuori, di camminare come gli pare, con vestiti e | ||
425 | 1934 | fritto e di vino, gli si fa il fiato | ||
426 | 1934 | d’essersi seduto, che gli pare di avere i | ||
427 | 1934 | nell’ovatta. La testa gli gira e Murat nel | ||
428 | 1934 | sempre, senza aprire più gli occhi. E chiude le | ||
429 | 1934 | palpebre mentre il capo gli scivola lentamente fra le | ||
430 | 1934 | per un braccio. Apre gli occhi e dopo la | ||
431 | 1934 | e a passi svelti gli è addosso. Se avesse | ||
432 | 1934 | colpo. Ma la mano gli ricade. Le spalle del | ||
433 | 1934 | dovete girare al largo!» gli risponde il milite, voltandosi | ||
434 | 1934 | sospeso sul mare. Socchiude gli occhi e muove la | ||
435 | 1934 | si dice. Così muoiono gli oggetti inutili. Immagina di | ||
436 | 1934 | ritrovato se stesso. Fiducia gli occorre, sicurezza... Ma non | ||
437 | 1934 | non osa andare oltre... Gli echi della rivoluzione si | ||
438 | 1934 | la luna manda attraverso gli oblò squarciati. Dal di | ||
439 | 1934 | le sue condizioni non gli permetteranno di avere una | ||
440 | 1934 | una croce di ferro, gli si posa sullo stomaco | ||
441 | 1934 | di parlare: le palpebre gli battono, come per paura | ||
442 | 1934 | come per paura, mentre gli uomini lo sollevano e | ||
443 | 1934 | lo appoggiano alla parete; gli mettono addosso la giacchetta | ||
444 | 1934 | sono compagni questi che gli parlano. I compagni; odi | ||
445 | 1934 | di piangere. Vede che gli operai lo guardano attoniti | ||
446 | 1934 | rossi di ruggine, e gli passa qualche cosa, dicendogli | ||
447 | 1934 | non offenderti, fanno eco gli altri due: sono cose | ||
448 | 1934 | alla farmacia: lo puliamo! gli diamo il cognac: e | ||
449 | 1934 | proiettato così buffo; anche gli altri ridono, e le | ||
450 | 1934 | carta carbone. E tra gli alberi, le luci della | ||
451 | 1934 | aspirare grosse boccate: socchiude gli occhi e col capo | ||
452 | 1934 | ribatte lei, «fuma!» E gli porge una sigaretta intera | ||
453 | 1934 | quando sorpresa dalla domanda gli si avvicina: ¶ «E che | ||
454 | 1934 | acqua sporca. La vicinanza gli fa notare che il | ||
455 | 1934 | lavorio quando la donna gli si avvicina soffiandogli in | ||
456 | 1934 | camera. ¶ Teodoro siede, socchiudendo gli occhi al piacere del | ||
457 | 1934 | continuo e allegro che gli procura un senso di | ||
458 | 1934 | di morte. La fronte gli si imperla di sudore | ||
459 | 1934 | di sudore. A chiudere gli occhi gli pare che | ||
460 | 1934 | A chiudere gli occhi gli pare che il suo | ||
461 | 1934 | nauseante dei suoi panni gli torna alle nari e | ||
462 | 1934 | nari e nella mente gli appare il suo corpo | ||
463 | 1934 | disfatto. Solo il viso gli è rimasto, quel maledetto | ||
464 | 1934 | cantiere pieno di sole gli danno dei soldi: ma | ||
465 | 1934 | e i tre uomini gli sono sempre davanti, che |