Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893

Raffaello. Lui vivo, la grande madre delle cose temette

contemporanei e del vuoto grande e doloroso che egli

che era morto il grande pittore, che le aveva

per la scomparsa del grande artista. ¶ Di quest'uomo

egli si informava con grande premura delle cose loro

pittori, gli elogi del grande discepolo dello Squarcione. Così

termini, portato al suo grande apogeo, quella forma di

della vita artistica del grande toscano si chiusero con

nella parete di un grande affresco dimostra quanto vivi

all'ingegno dantesco del grande fiorentino, il quale indarno

suggerimento di un suo grande e potentissimo concittadino, il

insigne nella vita del grande artista; è il cominciamento

movimento che dovrà riempire grande spazio della nostra storia

romano, guidato da questo grande impulso, dimenticava a poco

romana, destinata a così grande ufficio, doveva avere, caratteristica

cui muovere, un esemplare grande in cui ispirarsi; e

grandissima. Egli vede quale grande partito potrà cavare da

un presentimento del suo grande significato. Notate una coincidenza

si converte in un grande archeologo; e non solo

si fanno a questo grande pittore, uno dei moventi

nella nostra coscienza quella grande unità morale e storica

fanno un effetto di grande genialità, per esempio, i

bellezza raffaellesca. ¶ Dopo questa grande caratteristica notata giustamente dal

di rispetto verso il grande fiorentino; anzi (ce lo

cuore che il nostro grande pittore abbia alla eccellenza

storia di questa nostra grande epoca, noi, pur troppo

rivolgo a quella nostra grande epoca; e sono lieto